01/04/2025
C’è un piccolo eroe dietro al ginocchio di cui nessuno parla mai… Ti presento il muscolo popliteo, l’anello mancante nella comprensione di molti dolori posteriori al ginocchio.
È piccolo. È profondo. È sottovalutato.
Eppure… senza di lui, non sblocchi il ginocchio. Letteralmente.
Cosa fa il popliteo?
È il muscolo che si attiva quando inizi a camminare, dopo essere stato fermo. Quando stai in piedi con le ginocchia dritte, la tua articolazione è in lock: stabile grazie all’estensione passiva.
Il popliteo entra in scena per “sbloccarla”, compiendo una rotazione interna della tibia sul femore (o rotazione esterna del femore sulla tibia, se il piede è fisso).
Insomma, è la “chiave inglese” del ginocchio: senza di lui, resti bloccato sul posto.
E non lavora da solo…
Forma un’unità postero-laterale insieme a:
- Legamento popliteo-fibulare
- Legamento menisco-femorale posteriore
- Capsula articolare posteriore
Un trio che contribuisce alla stabilità rotazionale postero-laterale del ginocchio. Tradotto: ti impedisce di andare giù come una torre di Jenga quando cambi direzione.
Ma cosa succede se il popliteo si infiamma o si sovraccarica?
Dolore profondo, localizzato dietro al ginocchio, peggiorato dalla discesa delle scale, dalla corsa in discesa o da rotazioni improvvise.
Spesso confuso con: lesioni meniscali posteriori, sindrome della bandelletta ileotibiale, tendinopatie del bicipite femorale o addirittura dolore lombare riferito.
E indovina chi si dimentica sempre di valutarlo? Esatto… il 90% degli operatori.
Curiosità per veri nerd della biomeccanica
Il tendine del popliteo passa dentro la capsula articolare ma fuoriesce dal liquido sinoviale: un’architettura geniale per dare stabilità e libertà allo stesso tempo. Ah, e comunica direttamente con il menisco laterale: una sua lesione può alterare la mobilità meniscale.
Morale (senza fare la morale)
Se hai un paziente con dolore posteriore al ginocchio che “non ti torna”, se pensavi che il ginocchio fosse solo quadricipite, crociato e menischi, se confondi sempre chi ruota cosa tra tibia e femore…
È ora di rivalutare il tuo rapporto col muscolo popliteo. Perché nella complessità del ginocchio, è lui che gira la chiave.
E adesso una provocazione.
Hai presente quella posizione che assumi da sdraiato? Supino, gambe distese, e una caviglia appoggiata sull’altra, con le ginocchia in estensione. Sembra rilassante, ma biomeccanicamente non è così innocua.
In quella postura, la tibia dell’arto “sopra” tende a ruotare internamente rispetto al femore (o il femore ruota esternamente sulla tibia, se preferisci). Ed è proprio quel tipo di movimento che, in condizioni dinamiche e sotto carico, chiama in causa il nostro piccolo eroe dimenticato: il muscolo popliteo.
Ora, è vero: sei in scarico, i muscoli non si attivano in modo significativo, e non stiamo dicendo che questa posizione causi una tendinopatia del popliteo da sola. Ma se quel muscolo è già irritato, sensibilizzato o infiammato, mantenere a lungo una postura che impone una lieve rotazione forzata e passiva può rappresentare un meccanismo di mantenimento del dolore. Specialmente se il paziente riferisce peggioramento “a riposo” o al risveglio.
Anche perché, sebbene la rotazione tibio-femorale sia un atto sinergico tra più strutture, è proprio il popliteo a essere il primo attivatore del “de-locking” del ginocchio, la chiave che sblocca l’estensione completa. E se lo tieni in torsione, anche in scarico… magari non gradisce.
Non vogliamo certo demonizzare una postura diffusa, ma suggerire un’ipotesi clinica spesso trascurata.
Allora la domanda è: davvero stai riposando… o stai inconsapevolmente torchiando il tuo popliteo anche quando pensi di essere a riposo? 🤔
Per i curiosi, un articolo sul popliteo e due esercizi che lo riguardano!
https://educarefisio.com/2024/08/29/muscolo-popliteo/