
17/09/2024
Il diario alimentare / di monitoraggio è uno strumento estremamente utile che possiamo utilizzare anche all’interno di un percorso non prescrittivo, perché permette di:
• evidenziare aspetti nascosti, comportamenti alimentari automatizzati o “normalizzati” ma disfunzionali
• riconoscere, accogliere e familiarizzare con le emozioni
• riscoprire gradualmente i segnali e le reazioni del proprio corpo
• aumentare la consapevolezza nei confronti dell’alimentazione
Può essere d’aiuto sia per chi compila sia per la figura nutrizionale di riferimento, permettendole di entrare nella quotidianità della persona supportandola sempre più adeguatamente; come se fosse una fotografia, uno spicchio di realtà più approfondita rispetto a quello che un colloquio ci può restituire in un primo impatto.
Negli anni ho capito quanto, purtroppo, questo strumento possa essere utilizzato come scheda di giudizio da colleghǝ sanitari e medici: alla proposta della compilazione le persone alterano l’espressione, si chiudono in sé, cambiano argomento.
Mi è capitato in prima persona di assistere a scene in cui lǝ “professionista” derideva, correggeva o accusava di mentire la persona che portava in visione il diario.
«Sicuramente sta mentendo, non può aver mangiato così poco dato che non ha perso peso» - «Le persone grasse tendono a sottostimare le porzioni, altrimenti non si spiega» …
Questo, è stigma.
Uno stigma subdolo e interiorizzato, che galoppa generazione di nutrizionisti dopo generazione. Oltre ad essere antiscientifico, è aberrante e vergognoso sia dal punto di vista etico che professionale.
✏️ Carǝ paziente: non vedere la proposta del diario come un compito da consegnare, da compilare alla perfezione modificando le tue abitudini per fare “bella figura” davanti a una persona che - teoricamente - è lì per aiutarti. Fidati di lǝi: se manca questo aspetto, probabilmente non sei ancora prontǝ per affrontare un percorso, oppure non hai trovato lǝ terapeuta giustǝ per te. Coglila come un’occasione per scoprire, ri-scoprirti e connetterti con te stessǝ.
✏️ Carǝ collega: sii apertǝ, comprensivǝ ed empaticǝ. Ricorda che la tua è una professione di aiuto, non di giudizio.