Dott.ssa Eleonora Dofrelli - Biologa Nutrizionista a Colleferro

Dott.ssa Eleonora Dofrelli - Biologa Nutrizionista a Colleferro Il compito del Biologo Nutrizionista, oltre che prescrivere un piano alimentare, è quello di fornir

Il nutrizionista non ha il solo compito di prescrivere una dieta per la riduzione del peso corporeo ma indicare ai propri pazienti una corretta alimentazione, il calo ponderale se necessario deve essere raggiunto per gradi al fine di rieducare l'individuo ed evitare così spiacevoli riaccumuli di tessuto adiposo ben noti a tutti coloro che si sono sottoposti a regimi alimentari molto rigidi e psicologicamente penalizzanti. Seguire un percorso dietetico sarà molto più semplice perché non andrà necessariamente a smontare ciò che di buono potrebbe già esserci nelle abitudini alimentari dell'assistito ma ci si limiterà a correggere i comportamenti scorretti che se ripetuti nel tempo sono e possono essere causa anche in futuro di problemi come: sovrappeso, sottopeso, anemie o valori fuori norma di colesterolo, trigliceridi, glicemia. Il nutrizionista deve fornire una vera e propria Educazione Alimentare.

Settembre è il mese per eccellenza dei fichi, frutti dolcissimi e delicati.La stagione piena dei fichi è agosto e settem...
08/09/2025

Settembre è il mese per eccellenza dei fichi, frutti dolcissimi e delicati.

La stagione piena dei fichi è agosto e settembre e la produzione è concentrata soprattutto nelle regioni del Sud.
Le piante di fico selvatico producono solitamente tre tipi di infruttescenze (trifere). Quelle di fico domestico possono produrre soltanto una o due infruttescenze. I fichi che maturano tra giugno e luglio sono i fioroni, prodotti da piante bifere (che fruttificano due volte l’anno), ma la loro quantità è limitata. I fichi prodotti da piante unifere sono detti fichi forniti o fichi veri. Le varietà coltivate sono circa 700, a buccia bianco-verde-giallina, a buccia verde, a buccia verde con sfumature violacee, a buccia viola chiaro e viola scuro. Le varietà a buccia scura vengono consumate soprattutto fresche o trasformate in confetture. Le varietà a buccia bianca oltre che per il consumo fresco, sono destinate soprattutto all’essiccazione. Tra le varietà bianche più pregiate c’è la Dottato, coltivata nel Centro Italia, nel Sud e nelle Isole, con una produzione piuttosto intensa nel Cosentino.
I fichi sono ricchi di potassio, ferro e calcio, oltre che di vitamina B6, vitamine del gruppo A, B1, B2, PP, C. La presenza del potassio ne fa un alimento che può aiutare a tenere sotto controllo la pressione del sangue, inoltre essendo una buona fonte di fibre favoriscono il buon funzionamento dell'intestino. I fichi hanno proprietà energizzanti e antinfiammatorie; fanno bene alla pelle, alle ossa e ai denti.
Sono supernutrienti ma contengono solo 47 calorie per 100 grammi che, essendo per lo più zuccheri semplici, sono facilmente assimilabili. Ricordiamo invece che i fichi secchi, essendo privati dell'acqua, oltre a essere molto più calorici (offrono circa 282 calorie ogni 100 grammi) hanno pure un alto indice glicemico, pertanto non sono adatti nelle diete dimagranti e per chi soffre di diabete.

🍑🍒🍇🫐🍎🍐🍈🍉La frutta è una scelta salutare, nutriente e golosa, soprattutto durante le afose giornate estive🥵La frutta esti...
16/07/2025

🍑🍒🍇🫐🍎🍐🍈🍉
La frutta è una scelta salutare, nutriente e golosa, soprattutto durante le afose giornate estive🥵
La frutta estiva è anche tra quelle più amate e consumate! Basta pensare ad angurie, meloni, pesche, albicocche, uva…
Qual è l’errore, allora?
👎🏻Considerarla un pasto! E questo vale che si sia a dieta o meno.
Perché?
I motivi per cui è un errore sono molteplici. Vediamo quelli più grandi!
👇🏻
🥭1) Il primo, il più importante (e vale per tutti): squilibri nutrizionali
La frutta è ricca di zuccheri naturali, di vitamine, di fibre, di sali minerali e di altre sostanze benefiche.
Un pasto, però, non può, essere a base di zuccheri e carboidrati ma deve contenere anche proteine e grassi.
🫐2)Carico glicemico
È vero che il fruttosio ha un indice glicemico molto basso (20) rispetto al saccarosio (66), ma è anche vero che porzioni di frutta elevate (500 o più grammi) possono contenere 50 grammi di fruttosio e, quindi, provocare un aumento glicemico maggiore di quello di 10 grammi di zucchero.
Non consumando altri nutrienti in quel pasto (proteine o grassi), il fruttosio viene assorbito rapidamente dal sangue, causando un picco glicemico rapido a cui segue un altrettanto rapido calo glicemico
🍇3)Senso di fame
Il brusco calo glicemico conseguente all’assimilazione degli zuccheri tende ad aumentare l’appetito.
Inoltre, il fruttosio non riduce la grelina, “l’ormone della fame”.
Uno studio ha dimostrato infatti che il consumo di grandi quantità di fruttosio sarebbe collegato a un alto livello di fame percepita, anche quando il corpo ha a disposizione altre riserve di energia.
🍉4)Formazione di nuovi grassi
Il glucosio neoformato nel fegato va a ricostituire le scorte epatiche di glicogeno o può essere liberato nel sangue.
Eccessive dosi di fruttosio protratte nel tempo possono dare origine alla Nafld, la steatosi epatica non alcolica (volgarmente chiamata “malattia del fegato grasso”).
🍑5)Fastidi intestinali
La frutta è un cibo naturale prezioso, perché ci fornisce davvero tanti micronutrienti e sostanze benefiche.
Nelle giuste quantità e in assenza di patologie digestive (colon irritabile, ad esempio) è un toccasana anche per la salute intestinale, poiché contiene discrete quantità di fibre.
D’altro canto, un elevato quantitativo di zuccheri e le fibre può causare gonfiore, flatulenza e diarrea nei soggetti più sensibili.
Mangiarla con moderazione, rispettando le linee guida dell’OMS (almeno 400 grammi di frutta e verdura al giorno, in più porzioni) è fondamentale per trarne solo i benefici!👍🏻☀️

Summer energy☀️🍈🍆🍅🥒
19/06/2025

Summer energy☀️🍈🍆🍅🥒

Estate in arrivo!☀️🧡☀️🏖🏕Cosa ti viene in mente se pensi alla parola estate? Potremmo fare una lunga lista: tempo libero,...
16/06/2025

Estate in arrivo!☀️🧡

☀️🏖🏕Cosa ti viene in mente se pensi alla parola estate? Potremmo fare una lunga lista: tempo libero, relax, caldo, afa, sole, mare, montagna, vacanza e così via.
In questo periodo dell'anno, a causa del caldo e delle vacanze, prestiamo meno attenzione agli equilibri e alle somme nutrizionali degli alimenti. Bere e mangiare correttamente, quando ci sono temperature elevate, aiuta a combattere il caldo e a ridurre i rischi per la salute collegati alle ondate di calore. Uno fra tutti la disidratazione. Nel 2005, l’Italia è stato uno dei primi Paesi europei ad attivare un Piano nazionale di intervento per la prevenzione degli effetti sulla salute da ondate di calore. L’obiettivo? Creare delle linee operative di previsione e prevenzione sugli effetti del caldo e dell'afa sulla salute di tutti i cittadini.
Quali sono queste linee guida? Ecco i consigli sull’alimentazione sicura e corretta in estate da parte del Ministero della Salute:
-Bevi almeno 2 litri di acqua al giorno💧
-Mangia frutta e verdura di stagione 🍒🍉🍆🍅🍓
-Rispetta il numero dei pasti giornalieri. Ricorda il “carburante” della giornata te lo fornisce la colazione! Ma non meno importanti sono gli altri pasti, come pranzo, cena e le merende.
Rispettare gli orari dei pasti è importante per scandire la giornata, avere una dieta equilibrata e soprattutto evitare problemi di salute a lungo termine.
-Modera il consumo di piatti elaborati e ricchi di grassi🥩🥓
-Consuma poco sale e preferisci quello iodato🧂
-Rispetta la conservazione degli alimenti.
In estate, con il caldo, è importante conservare i cibi e mantenere la catena del freddo per tutti quegli alimenti che lo richiedono. La corretta conservazione in frigo è significativa, non solo per la nostra salute ma anche per garantire le proprietà e i valori nutrizionali degli alimenti.

☀️🥕Alimentazione e abbronzatura sono un binomio tipicamente estivo: la protezione della pelle passa infatti dall’aliment...
05/06/2025

☀️🥕Alimentazione e abbronzatura sono un binomio tipicamente estivo: la protezione della pelle passa infatti dall’alimentazione. Alcuni alimenti, grazie a specifici elementi nutritivi contenuti aiutano non solo ad abbronzarsi in modo più efficace ma anche a preservare la salute della pelle.🥕🍑🍉🫑Frutta e verdura, in particolare, svolgono un ruolo fondamentale per il nostro organismo perché forniscono acqua, vitamine, sali minerali, proteggono l’epidermide e reintegrano quanto viene meno con la sudorazione. I nutrienti più importanti sono i carotenoidi in quanto stimolano la formazione di melanina.�Gli alimenti a maggior contenuto di carotenoidi sono:
* Le carote contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A ogni cento grammi di prodotto (più del doppio della razione giornaliera raccomandata)
* Il radicchio
* Gli spinaci che contengono la luteina, un valido aiuto per la protezione dei nostri occhi dai danni solari.
Gli alimenti che contengono betacarotene sono i vegetali gialli, arancioni e verdi:
* pesche, albicocche, angurie e meloni
* broccoli, rucola, peperoni, pomodori.
🥑Fonti di Omega 3, qual noci, mandorle, nocciole, olio e semi di lino, semi di chia, avocado, alghe, pesci piccoli e pescati, invece:
* rendono la pelle più elastica e compatta
* stimolano la produzione di collagene ed elastina
* favoriscono anche una corretta formazione di melanina all’interno dei melanociti e ne facilitano il trasporto negli strati più esterni del derma grazie alla fluidità tipica della loro struttura.
💧In estate, infine, il fabbisogno idrico quotidiano è altresì importante per la nostra salute.
Per idratare la pelle è indispensabile assumere circa tre litri di acqua al giorno: un litro e mezzo viene introdotto attraverso la stessa acqua bevuta, il restante litro e mezzo attraverso alcuni alimenti ricchi di sali minerali.

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28/05/2025

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Un nutrizionista che lavora con le persone affette da un disturbo alimentare deve imparare ad andare oltre gli schemi, i calcoli, i numeri e i nutrienti. Se non lo fa, verrà inevitabilmente risucchiato nel vortice dei meccanismi disfunzionali tipici del disturbo.
Ed è per questo che deve imparare ad aprirsi, ad accogliere e ad utilizzare altre parti di sé e del suo lavoro come ad esempio stare in relazione con il paziente, validare la sua storia e le sue emozioni, saperle collegare al suo comportamento alimentare, al suo vissuto, alla sua visione del mondo, al suo modo di pe(n)sare e di funzionare
Deve imparare ad aiutare il paziente a conoscere e a comprendere meglio se stesso in relazione al suo rapporto con il cibo, il peso e il corpo.
Deve imparare a valorizzare la persona, a prescindere dai chili di peso del suo corpo.
Deve imparare ad accogliere l'ambivalenza, le paure e le contraddizioni dei pazienti ed accompagnarli per mano, lavorando sulla pazienza, sulla gentilezza e sulla motivazione al cambiamento esplorando con la persona nuove possibilità di funzionamento e nuovi spiragli di luce.
Deve imparare a non mettersi davanti o al di sopra del paziente ma a mettersi giusto al lato per consentirgli di avere tutta lo spazio di cui ha bisogno per costruirsi il suo pezzo di mondo in piena autonomia.
Deve imparare a vedere risorse, strade diverse e nuove possibilità lì dove sembrano esserci solo nuvole, tempeste e sfiducia.
Un nutrizionista che ha scelto di occuparsi delle persone con un disturbo alimentare deve avere non solo la consapevolezza che avrà bisogno di multiple conoscenze terapeutiche ma soprattutto che avrà bisogno di multiple conoscenze di se stesso come persona per poter utilizzare se stesso come strumento all'interno della cura.

Associazione ADEPO - Cava dei Tirreni- SA

BUONE NOTIZIE
20/05/2025

BUONE NOTIZIE

🌾GIORNATA MONDIALE DELLA CELIACHIA.🍞La celiachia è una malattia complessa di tipo autoimmune sempre più diffusa in Itali...
16/05/2025

🌾GIORNATA MONDIALE DELLA CELIACHIA.🍞La celiachia è una malattia complessa di tipo autoimmune sempre più diffusa in Italia e nel mondo, per la quale l’unica terapia ad oggi attuabile è l’eliminazione dalla dieta del glutine, un composto di natura proteica contenuto in alcuni cereali, soprattutto nel grano o frumento e simili, come il farro e il grano khorasan, spesso commercializzato come kamut, la segale, la spelta e il triticale. L’organo bersaglio è l’intestino: in seguito ad ingestione di glutine, risulta compromessa, in modo più o meno severo, la sua funzione di assorbimento, con importanti conseguenze sulla salute.
La celiachia è più frequente tra le donne e può svilupparsi a qualsiasi età. In molti casi, la malattia esordisce durante l’infanzia, con sintomi classici: diarrea cronica, mancanza di appetito, dolori addominali, malassorbimento, ritardo nella crescita. Nei bambini la celiachia si manifesta solitamente a distanza di circa qualche mese dalla prima introduzione del glutine nella dieta ma può presentarsi anche dopo il 2°-3° anno di vita. Tuttavia esistono anche forme di insorgenza in età adulta, spesso più subdole e meno facili da riconoscere.
Al momento, l’unica cura disponibile per la celiachia è una permanente e rigorosa dieta priva di glutine. L’eliminazione completa del glutine dalla dieta permette di far scomparire i disturbi causati dalla malattia e soprattutto di evitare complicazioni gravi.Le persone celiache devono escludere dalla propria alimentazione gli alimenti che contengono glutine, ossia frumento, farro, kamut, orzo, segale, avena, spelta, monococco e triticale. Questo non significa evitare solo pasta, pane, riso, biscotti comuni, pizza. Bisogna fare attenzione anche alle insidie nascoste: sono moltissimi, infatti, i prodotti che possono contenere tracce di cereali, come salse pronte, insaccati, gelati.

🚨La convinzione comune è che i prodotti gluten free siano dietetici ma non è automaticamente così.Il motivo di questa errata convinzione è che spesso si tende ad accostare il glutine al concetto di carboidrati, visto che questi ultimi spesso lo contengono. Il glutine però non è un carboidrato ma un complesso proteico e di per sé non determina il fatto che un prodotto possa essere più o meno calorico e quindi possa far dimagrire.Alcune persone quando iniziano a consumare cibi senza glutine, pur in assenza di diagnosi di celiachia, possono vedere il gonfiore addominale diminuire ma ciò non significa che sia necessariamente in atto un dimagrimento, a meno che non si stia seguendo una dieta volta a questo scopo.Il motivo il più delle volte è che si è celiacipur non sapendolo, e smettendo di inserire glutine nell'organismo questo ne giova facendo sparire alcuni effetti collaterali di questa problematica, come appunto il gonfiore nella zona della pancia.Procedere con il fai da te però non è mai consigliato, quindi se si ha il dubbio di essere celiaci, prima di iniziare a seguire in autonomia una dieta gluten free, è importante rivolgersi al proprio medico che, se lo riterrà necessario, avvierà un iter diagnostico.👩🏼‍⚕️

29/04/2025

Approfitta e prenota il tuo appuntamento!
Per info e/o prenotazioni 👇🏻

📱339 6429678
📧eleonora.dofrelli@gmail.com

💼Spin,via Latina 192,Colleferro.

Ti aspetto! 👩🏼‍⚕️

Il compito del Biologo Nutrizionista, oltre che prescrivere un piano alimentare, è quello di fornir

20/04/2025

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La primavera è una delle stagioni più attese dell’anno, ma molte persone, durante questi mesi, manifestano segni di stan...
07/04/2025

La primavera è una delle stagioni più attese dell’anno, ma molte persone, durante questi mesi, manifestano segni di stanchezza e debolezza.L’alimentazione in primavera riveste un ruolo fondamentale per contrastare questi sintomi e ritrovare la giusta energia: in questo articolo approfondiamo quali sono gli ingredienti stagionali da consumare, il ruolo dell’idratazione e l’importanza di praticare attività fisica. Le strategie nutrizionali che possono aiutare ad affrontare al meglio il cambio di stagione si basano su dei principi fondamentali:
* riduzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione cronica che spesso sono legate a scelte alimentari errate compiute nei mesi invernali:
* modulazione del peso che di solito in inverno tende ad aumentare;
* riattivazione metabolica in vista della stagione estiva che si avvicina (in questo caso è fondamentale tenere anche conto dell’attività fisica svolta).
In questo periodo dell’anno è consigliabile consumare frutta e verdura di stagione come le fragole e le nespole, in attesa che siano pronti meloni e albicocche e a seguire tutta la frutta estiva classica. Nel caso della verdura, non possono mancare prodotti freschi, e preferibilmente a filiera corta, come zucchine, asparagi, ravanelli e finocchi. Tra i nutrienti più importanti ci sono le vitamine, specialmente dei gruppi A, C ed E, per il loro potere antiossidante, e sali minerali come magnesio e potassio; non si devono dimenticare anche i carboidrati, in particolare quelli complessi come l’amido che si trovano in patate e farine di cereali, meglio se integrali. Alimentazione e attività fisica sono due facce della stessa medaglia, tanto è vero che il termine stesso dieta deriva dal greco ed aveva in origine il significato di “stile di vita”. Il punto chiave è la personalizzazione sia dell’attività fisica che della dieta, che soprattutto in primavera è fondamentale calibrare bene per evitare eventuali danni.

🌸Oggi 28 marzo 2025 in occasione della Giornata mondialedell’Endemetriosi accendiamo  i riflettori su una malattia che c...
28/03/2025

🌸Oggi 28 marzo 2025 in occasione della Giornata mondialedell’Endemetriosi accendiamo i riflettori su una malattia che colpisce 1 donna su 10 in età fertile ma che troppo spesso viene ignorata o sottovalutata. L’endometriosi esiste e va riconosciuta.
Molte pazienti raccontano storie simili: “Per anni mi hanno detto che il dolore era normale. Intanto, perdevo giorni di scuola, rinunciavo allo sport e vedevo la mia vita fermarsi. Poi ho scoperto di avere l’endometriosi.”
Troppo spesso i sintomi dell’endometriosi vengono sottovalutati. Il dolore mestruale intenso NON è normale e non va ignorato!
Il dolore mestruale intenso, i problemi intestinali e l’affaticamento inspiegabile non devono essere sottovalutati. La diagnosi precoce è fondamentale per migliorare la qualità della vita. Essendo una patologia infiammatoria, l’alimentazione per contrastarne i sintomi deve essere antinfiammatoria. Inoltre, l’endometriosi è caratterizzata da estrogenodominanza e insulinoresistenza: sono sconsigliati i cibi che possono apportare estrogeni (come la soia) ed è importante mantenere il peso forma. Infine, nelle donne affette dalla patologia sono rilevati alti livelli di radicali liberi e maggiore stress ossidativo, per cui è utile aumentare il consumo di verdure a foglia verde e frutta fresca di stagione che limitano l’infiammazione e, con le fibre, favoriscono l’eliminazione di estrogeni in eccesso.

Indirizzo

Via Latina 192
Colleferro
00034

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 10:00 - 17:00

Telefono

+393396429678

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