20/07/2025
Pomodori, zucchine, melanzane…🥒🍆🍅
una cesta piena, questa volta raccolta dal contadino.
Piena di profumi, di colori, di vita.
(i pomodori che ho in mano, invece, sono dal fruttivendolo, acquistati qualche settimana fa...deliziosi!)
Mentre sistemavo tutto sul tavolo,
pensavo a quanto — purtroppo — ci siamo disabituati al cibo vivo.
Quello che segue i ritmi della terra.
Che cambia con le stagioni.
Che non è mai identico, ma è sempre vero.
Ci siamo abituati all’altro, invece.
Al cibo morto.
Quello impacchettato, conservato, omologato.
Quello i cui ingredienti a malapena si riescono a pronunciare.
Che “non va mai a male”,
perché — diciamolo — solo ciò che è vivo può morire.
Il cibo morto non nutre.
Ti anestetizza. Ti scollega. Ti svuota piano piano.
E non sto dicendo che non si possa, ogni tanto, concedersi qualche "peccato di gola" 🍰
Ma non possiamo costruire la nostra energia, la nostra salute, la nostra vita…
con ciò che è senza Qi.
Con ciò che è senza anima.
Perché il corpo, come la terra, riconosce la verità:
🌱 Il cibo vivo ti eleva.
🌀 Quello morto ti drena.
Il cibo vivo ti orienta, ti centra, ti riconnette.
Con ciò che è naturale.
Con ciò che è buono.
Con ciò che è giusto.
Con ciò che è essenziale.
Mangiare non è solo un gesto quotidiano.
È ancora — nonostante tutto — un atto sacro 🙏
Che la società lo abbia dimenticato non significa che abbia smesso di esserlo.
In un mondo che corre, distrae e disorienta,
scegliere cibo vero è uno dei modi più semplici per tornare a sé.
Buona domenica lenta🌿