23/09/2025
STERNOCLEIDOMASTOIDEO
(Testa sulle spalle)
Un muscolo di cui poco si conosce, pochi lo sanno anche ricordare, nominare: sternocleidomastoideo.
Che nome, che bellezza.
Un muscolo che approda, parte dallo sterno, attraversa la clavicola e si inserisce nella mastoide.
Questo è un muscolo anteriore, è un muscolo che ci permette di potenziare il respiro.
È un muscolo che è una corda, una corda di violino.
È un muscolo che ci permette di sollevare il petto.
È il muscolo collegato al torace.
Lui si attiva quando qualcosa va male, quando qualcosa sta per cadere, accadere
quando qualcosa ci può togliere un attimo la sicurezza e c’è in noi la possibilità che questo qualcosa si perda nell’incertezza,
Allora lo chiamiamo a rapporto
Reclutato, lo azioniamo con uno o entrambi i lati della bocca.
E questo è un fare antico.
Anche questa è comunicazione, questa è postura.
Quando tira lo sternocleidomastoideo, accade che noi siamo pronti all’evenienza di cambiare direzione.
Pendiamo da una parte o dall’altra, siamo in equilibrio forse
“in bilico, tra santi e falsi dei”.
È un muscolo infatti bilaterale.
Lo sternocleidomastoideo è un muscolo che è come un’ancora del capo gettata e agganciata nelle profondità del collo, la terra del torace, quindi dalla mente al cuore.
È come se noi volessimo, attraverso di lui, radicarci un po’ nel corpo e non stare sempre nell’idealizzazione, nella mente, nei ricordi o nei pensieri futuri.
Lo sternocleidomastoideo fa un po’ da punto di giunzione, di snodo, è un po’ uno stretto che tiene unite le nostre due parti
quella più spirituale e quella più materiale.
È un muscolo di cui si parla poco, ma è molto importante per mantenere la testa sulle spalle, per scegliere una direzione e andare.
Ecco, lo sternocleidomastoideo mi dà molto l’idea di un muscolo dell’energia maschile: dell’energia di entrare in azione e risolvere il problema, dell’energia di centrare l’obiettivo, di seguirlo con tutto se stesso.
È un muscolo tozzo, è un muscolo potente, è un muscolo che, si contrappone ai paravertebrali cervicali, sostiene e collabora con loro per la forza del collo.
E quando sentiamo che stiamo un po’ troppo nella fantasia, un po’ troppo nell’anticipazione, un po’ troppo nei pensieri che il domani ci porta, beh… contattiamo lo sternocleidomastoideo.
Stiamo in questo muscolo che ci aiuta molto nel sentire.
Mano sul torace, andiamolo a contattare.
Torace alto, con pollice e indice sulle due clavicole, andiamolo a sentire: ci fa tornare subito a terra, riporta giù la mongolfiera dei pensieri,
ci radica e ci riporta a noi.
®️Alessandro Catanzaro