04/10/2024
Buongiorno a tutte e a tutti, sono Alvise Liguori, inviato sul campo - è proprio il caso di dirlo - della vostra rete preferita: Rete Antenna 12.000. Sono qui per incontrare nientepopodimenoche la regina dell’autunno: la zucca.
A partire da oggi, infatti, intervisterò ogni settimana un rappresentante vegetale della stagione per sentire cos’ha da raccontarci.
Ma eccola che arriva.
Signora Zucca buongiorno, o dovrei piuttosto chiamarla dottoressa? Con tutti i benefici che è in grado di regalare alla nostra salute, forse dottoressa sarebbe più indicato.
Mi chiami pure signora, che al giorno d’oggi, come diceva mia madre, è più difficile essere signori che dottori.
Bene, cominciamo. Se devo dire la verità, confesso di sentirmi un po’ in imbarazzo: è la prima volta che mi trovo a intervistare un essere inanimato.
Inanimata sarà la su sorella.
Mi scusi, forse inanimata non è la definizione corretta, stanziale va meglio? Tutto sommato lei, come le sue simili, sta ferma, è bloccata qui a terra, tanto che sono dovuto ve**re io da lei, visto che non potevo certo chiederle di raggiungermi in studio.
Oddio che ridere! Stanziale, io. Ma ha presente fin dove corrono le mie radici? Quanta strada devo fare per trovare acqua e nutrimento? Non sono ferma o bloccata, come dice lei, sono tranquilla, che è diverso. Lei si sente mai tranquillo? A guardare quelle sue unghie scarnificate non si direbbe.
Ok, torniamo al punto: molti radioascoltatori ci hanno chiesto perché in questa stagione dovrebbero preferire lei nei loro menù.
Mah, la prima cosa che mi viene in mente è che siamo un po’ come il maiale noi zucche: non si butta via niente. I nostri semi sono uno scrigno di minerali utili, oltre che di beta steroli ed estrogeni, in grado, perciò, di aiutarvi in caso di problemi urologici, da quando siete bambini – in quel caso aiutiamo a combattere l’enuresi notturna – a quando iniziate magari ad avere problemi con la prostata legati all’età. Per par condicio, siamo anche utili alle donne in menopausa, grazie agli estrogeni di cui parlavo prima, per lenire gli eventuali sintomi fastidiosi ad essa legati.
Se ci scegliete bio e ci raschiate e lavate per bene, di molte nostre varietà potete consumare anche la buccia, ad esempio quella della cugina giapponese: la Hokkaido, e non dimentichiamo che la buccia è fonte di fibre, di vitamine (C, B, ad esempio), sali minerali (soprattutto calcio, fosforo, magnesio, potassio, selenio e zinco), e ha proprietà antivirali e antifungine.
E poi siamo ricche di betacarotene, perché quella espressione? Non sa cos’è? È un pigmento vegetale, un antiossidante, precursore della vitamina A. Lei, con quegli occhi da pesce lesso e quelle lenti spesse due dita, ne trarrebbe di sicuro un beneficio dato che la vitamina A è utile per i disturbi della vista.
Dispensiamo poi vitamine antiossidanti come la E e la C, sali minerali come ferro, fosforo, potassio, magnesio e calcio. Aiutiamo anche a mantenere la pelle giovane, a preve**re le rughe, a combattere i radicali liberi e aiutiamo le funzioni intestinali grazie alla nostra ricchezza di fibre. E non è mica finita qui.
Grazie, approfondiremo meglio più tardi, dopo lo stacco pubblicitario.
Eccoci di nuovo in diretta. Ho letto che ci sono diverse razze di zucca.
Di razze parlate voi umani, e si vede come siete messi, noi si parla di varietà. Non sente come suona più positivo il termine? Più leggero, varietà apre, razza chiude, lo sente? E poi non siamo mica dei cani o dei gatti, noi.
Mi scusi, non volevo offenderla, continui, la prego.
A proposito del maiale, lo sapeva che un tempo i contadini piantavano zucche ai margini dei campi di grano per avere cibo economico per i loro maiali? Tutti infatti ne avevano almeno un paio e mica li nutrivano a pastoni o cibo finto come oggi.
Questa non l’avevo davvero mai sentita. Magari possiamo chiedere ai nostri ascoltatori se anche per loro questa è una notizia inedita. Il numero è sempre il solito, forza, fatemi sentire la vostra presenza e telefonate al 377 306 5415.
Per tornare a noi: è vero che eravate molto ben considerate anche dagli antichi cinesi?
Bravo, vedo che si è documentato. Ha proprio ragione: in medicina cinese noi zucche tonifichiamo il qi, abbiamo un sapore dolce e ci dirigiamo direttamente ai due sistemi funzionali del centro: lo Stomaco e la Milza
Grazie alla nostra capacità di tonificare il meridiano di Milza, siamo utilizzate nella dietetica cinese in caso di astenia, stanchezza fisica o denutrizione. Diamo un aiuto prezioso anche per normalizzare la glicemia e per questo possiamo essere consumate anche dai diabetici, nonostante il nostro gusto dolce. Se poi, magari per uno strudel fuori dalla norma, aggiungete della cannella, vedrete soddisfatto il bisogno di dolce senza usare lo zucchero.
Prima di concludere, un ascoltatore vorrebbe sapere con quale erba aromatica lei si sente più a suo agio, più in sintonia.
Bella domanda: sicuramente il rosmarino. Adoro quell’aroma maschio, acre e leggermente pungente, così intenso quando appena colto. Io e lui al forno siamo una coppia perfetta, guardi, neanche Ginger e Fred.
Ah, ah, ah, lei è proprio simpatica, sa?