
06/10/2025
Molti genitori in questi giorni, si stanno ponendo una domanda: come parlare ai bambini di guerra senza spaventarli, ma offrendo verità e rassicurazione?
Secondo la Psicoterapeuta Roberta Bommassar «non dobbiamo nascondere quello che sta accadendo, ma spiegare le cose con chiarezza, adattandole all’età» e «non serve caricare i piccoli con responsabilità che non sono le loro».
La psicoterapeuta invita gli adulti a offrire risposte semplici e sincere: riconoscere le emozioni dei bambini, validare le loro paure e far sentire che non sono soli. Come lei stessa afferma, «i bambini cercano significati e sicurezze», ed è nostro compito costruire un racconto che li aiuti a trovare un senso, ma anche a sentirsi protetti.
La Bommassar infine sottolinea il ruolo cruciale della scuola: «La scuola sarebbe il luogo ideale. Gli insegnanti possono accompagnare i bambini a fare domande e a esprimere paure, creando un contesto protetto in cui riflettono insieme. La guerra non dovrebbe restare fuori dalle aule, perché il silenzio rischia di alimentare più timori che comprensione».
Nel dialogo con i nostri figli, non serve avere tutte le risposte, ma offrire un contesto di ascolto, accoglienza e fiducia.
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