Dott.ssa Veronica Rizzo - Psicologa

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✍️Sono felice di condividere con voi il mio primo articolo scritto per il giornale online "Maestri in... Cammino" dell'A...
27/10/2023

✍️Sono felice di condividere con voi il mio primo articolo scritto per il giornale online "Maestri in... Cammino" dell'AIMC di Maglie.

Tu sei la Mamma. Sì, proprio così, con la M maiuscola.E tutto questo d'ufficio, in automatico. Anche se siamo inesperte,...
17/06/2023

Tu sei la Mamma. Sì, proprio così, con la M maiuscola.
E tutto questo d'ufficio, in automatico. Anche se siamo inesperte, dubbiose, confuse. Anche se a volte abbiamo l'impressione di non essere capaci, di sbagliare, di non riuscire ad arrivare dappertutto. In fondo, come mamme, siamo chiamate a improvvisare, quando nasce il nostro primo figlio, ecco che nasce anche una madre. Ci vuole tempo per entrare nei panni di questo nuovo, incredibile, fondamentale ruolo. Questo è un mestiere in cui l'esperienza si fa sul campo, ma trattandosi di un impegno a tempo pieno, ben presto la mamma diventa assolutamente esperta, la più grande esperta quando si tratta del suo bambino.
Passaggio fondamentale da non dimenticare mai: la vera esperta del tuo bambino sei tu. Nessuno conosce il tuo bambino come te, che lo hai portato nel tuo grembo per nove mesi, che hai imparato a comunicare con lui sin dai primi mesi della sua vita prenatale, quando rispondeva alla tua voce con calcetti e capriole, che da quando è nato sei stata con lui giorno e notte, praticamente 24 ore su 24.
Quindi tu SAI. Sai di cosa ha bisogno il tuo bambino, cosa lo fa calmare quando è inquieto, cosa lo tranquillizza, cosa gli piace e cosa no e, ovviamente la modalità più adeguata.
E se ha bisogno del tuo contatto, non esitare perché non si "vizia" cosi un bambino ma si soddisfa il suo bisogno di sicurezza e ciò apporta numerosi benefici.
Stare in braccio, non genera bambini appiccicosi: ogni bambino ha il suo temperamento e la difficoltà di comunicarci spesso il disagio si traduce con il loro voler stare in braccio. E allora, cara mamma che stai leggendo, sai cosa ti dico? Tieni sempre bene a mente che tu sei... una mamma veramente in gamba!
È esattamente quello che ti sta dicendo il tuo bambino ogni volta che ti rivolge quello sguardo e quei sorrisi immensi, in ogni bacio, abbraccio, in ogni "mamma" risuonano il suo amore e la sua incondizionata ammirazione.
Cara mamma sii gentile con te stessa. Stai facendo del tuo meglio e lo stai facendo bene.
Dunque, godetevi l'amore reciproco tra di voi, in tutte le sue forme di dimostrazione, in TUTTE le sue fasi.
Godetevi i vostri figli.

(da SCUSATE MA LA MAMMA SONO IO)
Giorgia C***a

Leggendo i dettagli dell'incidente verificatosi a Roma in cui ha perso la vita il piccolo Manuel, si comprende come il s...
16/06/2023

Leggendo i dettagli dell'incidente verificatosi a Roma in cui ha perso la vita il piccolo Manuel, si comprende come il sistema sociale stia degenerando e andando incontro ad un totale annientamento dei valori. A monte del sinistro, troviamo il fenomeno delle"challenge o sfide online"che spinge numerosi adolescenti a dimostrare a se stessi e agli altri il proprio coraggio in situazioni pericolose. Questi ragazzi sono talmente affamati dei like e del guadagno facile che non tengono conto delle conseguenze che le loro azioni comportano, come in questa circostanza dove ha perso la vita un povero innocente. Ma ciò che mi fa rabbrividire e nello stesso tempo provare rabbia è che non hanno versato alcuna lacrima. Anzi, alcuni testimoni riferiscono che i ragazzi ridevano senza ritegno e filmavano le auto distrutte. Pensavano ai follower. Sul posto sono arrivati anche i loro genitori che li hanno rassicurati dicendo che è stata una bravata e che avrebbero sistemato tutto. In questa tragedia è evidente constatare come la generazione Z sia alla ricerca irrefrenabile di popolarità in un mondo virtuale fatto di follower, visualizzazioni e like che finiscono per incoraggiare azioni pericolose e un contesto familiare disfunzionale in quanto privo di valori principi morali.

Oggi in occasione della festa della mamma, non si può non parlare della teoria dell' attaccamento di J.Bowlby, rivisitat...
14/05/2023

Oggi in occasione della festa della mamma, non si può non parlare della teoria dell' attaccamento di J.Bowlby, rivisitata però in chiave metaforica da A.Pellai, psicoterapeuta dell'età evolutiva.
Egli ha utilizzato la dolce metafora di un gomitolo da cui nasce un filo.

Ci sono diversi momenti che mamma gomitolo e il suo filo condividono, come la prima pappa, le prime parole e la scoperta del mondo circostante.
Man mano che cresce, filo si spinge sempre più lontano; vuole conoscere, esplorare e la mamma ha un po’ paura nel vederlo allontanarsi.
Ma il filo tra loro non si è spezzato,
anzi è ancora più resistente perché la mamma resta il suo porto sicuro verso cui può tornare nel momento del bisogno.

Amare e accompagnare un figlio nella vita significa proprio questo:
insegnargli a staccarsi da noi, avendogli fornito la certezza che noi rappresenteremo per sempre la base sicura verso cui potrà ritornare.

In un certo senso, come sosteneva lo psicoanalista Winnicott, la madre (definita"sufficientemente buona"), possiede istintivamente la capacità di accudire il bambino creando un ambiente di contenimento (holding)e di dosare il livello della frustrazione che gli procura quando invece non asseconda le sue richieste.
In tal modo, attraverso questo legame d’amore si regola il mondo emozionale dei piccoli avviando così la loro autonomia.

Concludo con una bellissima citazione di Pellai:

“Nasciamo immersi nell’amore di chi ci fa entrare nella vita. Da quell’amore veniamo avvolti, cullati, nutriti e accuditi. L'amore che ci tiene, mantiene e sostiene quando non siamo ancora in grado di farlo da soli è ciò che costruisce in noi la dimensione della sicurezza e della protezione che ci permette di fidarci e affidarci alla vita.”

Buona festa della mamma!💐💗

15/03/2023

Effetto Spettatore 📌
11/03/2023

Effetto Spettatore 📌

Hai mai sentito parlare di bias cognitivo e di euristiche?🧠🤔👉🏻Dal punto di vista etimologico, Bias è un termine inglese,...
10/03/2023

Hai mai sentito parlare di bias cognitivo e di euristiche?🧠🤔

👉🏻Dal punto di vista etimologico, Bias è un termine inglese, che trae origine dal francese provenzale "biais", e significa "obliquo, inclinato".
Questo termine, a sua volta trae origine dal latino e, prima ancora, dal greco "epikársios", "obliquo".
Inizialmente, tale costrutto veniva usato nel gioco delle bocce, per indicare i tiri storti che portavano a conseguenze negative. Nella seconda metà del 1500, esso assume un significato più vasto, come inclinazione, predisposizione, pregiudizio.
Dunque, i Bias cognitivi possono essere definiti come costrutti fondati, al di fuori di un giudizio critico, su percezioni errate o deformate, su pregiudizi e ideologie; utilizzati spesso per prendere decisioni senza il giusto sforzo mentale.
Sono quindi errori cognitivi (es.ipergeneralizzazione, pensiero dicotomico, Minimizzazione o Massimizzazione, Personalizzazione, etc.) che impattano nella vita di tutti i giorni non solo su decisioni e comportamenti ma anche sui processi di pensiero.

👉🏻Le euristiche, dal punto di vista etimologico, deriva dal verbo greco "heurískein" che significa “trovare, scoprire”.
Le euristiche sono, al contrario dei bias, scorciatoie mentali, che permettono di avere un’idea generica su un argomento. In altri termini, sono strategie/escamotage veloci utilizzate spesso per giungere presto a delle conclusioni.

➡️In definitiva, i bias sono particolari euristiche
usate per creare delle opinioni o esprimere dei giudizi, che alla lunga diventano pregiudizi, su cose mai viste o di cui non si è mai avuto esperienza.

➡️Mentre le euristiche funzionano come una scorciatoia mentale e permettono di avere accesso a informazioni estratte dalla realtà e immagazzinate in memoria.

📌Un esempio concreto:

Supponiamo che una pianta piccola con uno stelo e dei petali sia un fiore, anche se non abbiamo mai visto prima quella specifica tipologia sappiamo in ogni caso che si tratta di un fiore.
Tutti abbiamo in mente cos’è un fiore, ne abbiamo visto molti e di molti tipi per questo nella nostra testa abbiamo delle immagini relative alle varie caratteristiche presentate da un fiore. Per questo, quando vediamo qualcosa che ha caratteristiche simili, anche se non sappiamo esattamente di che fiore si tratta, possiamo comunque dire con molta probabilità che è un fiore.
Per esprimere questo giudizio abbiamo usato una euristica, caratteristiche del fiore, che ci ha portati in breve tempo a una risposta rapida.
Se procedessimo utilizzando un bias, invece, utilizziamo un pregiudizio, ad esempio: ‘i fiori sono brutti’, e, dunque, a quel punto non mi fermo neanche a osservarli, giudizio non criticabile.

🟥AUTOSTIMA🟥Vi riporto una parte del monologo di Chiara Ferragni a Sanremo per riflettere sul costrutto di autostima. 🔹️C...
08/02/2023

🟥AUTOSTIMA🟥

Vi riporto una parte del monologo di Chiara Ferragni a Sanremo per riflettere sul costrutto di autostima.

🔹️Che cos’è l'autostima?

L'autostima è la percezione interna che ognuno di noi ha relativamente al proprio valore e al proprio senso di competenza. In altre parole, essa è una valutazione che la persona dà di se stessa.
Svalutare se stessi o "non sentirsi abbastanza" è un tipico esempio di bassa autostima che ci porta a vivere costantemente uno stato di insoddisfazione e a distruggere tutto ciò che di bello possiamo avere e sognare (relazioni, sogni, aspirazioni, talenti..).

➡️Come nasce questo pensiero disfunzionale?

La nostra autostima si radica nelle esperienze che abbiamo avuto nei primi anni di vita; se le relazioni con le persone che si occupavano di noi (genitori, nonni, insegnanti...) sono state gratificanti avremmo sviluppato probabilmente un’immagine positiva di noi stessi.
Al contrario, se i rapporti sono stati improntati sulla freddezza e sulle critiche, quasi sicuramente avremmo sviluppato un' opinione negativa di noi stessi.

✅️Facciamo un esempio concreto👇🏻

Il bambino che non si sente accettato per quello che è veramente nella totalità del suo essere, tende a pensare:” Se i miei genitori mi criticano/ mi paragonano agli altri/ non mi vogliono abbastanza bene, allora deve esserci qualcosa che non va in me”. Questo bambino comincerà a credere che i suoi genitori non lo apprezzano abbastanza perché lui è stupido, cattivo, sbagliato, non si merita l’amore e comincerà a sviluppare un immagine negativa di se stesso.

📌A tal punto, si verificherà un altro meccanismo che è la famosa "profezia che si autoavvera", ovvero quella determinata credenza o convinzione provoca involontariamente conseguenze a livello comportamentale che fanno sì che la realtà vi corrisponda.

💟Dunque, fare pace con se stessi non è semplice, ma è POSSIBILE!

❗️È UN LAVORO CHE INIZIA DA TE❗️

📌I bambini sono tutti uguali eppure tutti diversi.Ciascuno coi propri tempi e con la propria meraviglia.Rispettarli vuol...
20/01/2023

📌I bambini sono tutti uguali eppure tutti diversi.Ciascuno coi propri tempi e con la propria meraviglia.Rispettarli vuol dire prendere ciò che possono dare, senza forzature e senza paragoni.

⚘️I bambini sono come i fiori, fioriscono quando è il momento.

✨️Ognuno con la propria luminosa bellezza...basta aspettare.

👉🏻Se si comprende tutto ciò, riusciremo anche a motivare e ad accrescere l'autostima dei più piccoli affinché diventino più sicuri di sé.

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73043

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