10/03/2023
Hai mai sentito parlare di bias cognitivo e di euristiche?🧠🤔
👉🏻Dal punto di vista etimologico, Bias è un termine inglese, che trae origine dal francese provenzale "biais", e significa "obliquo, inclinato".
Questo termine, a sua volta trae origine dal latino e, prima ancora, dal greco "epikársios", "obliquo".
Inizialmente, tale costrutto veniva usato nel gioco delle bocce, per indicare i tiri storti che portavano a conseguenze negative. Nella seconda metà del 1500, esso assume un significato più vasto, come inclinazione, predisposizione, pregiudizio.
Dunque, i Bias cognitivi possono essere definiti come costrutti fondati, al di fuori di un giudizio critico, su percezioni errate o deformate, su pregiudizi e ideologie; utilizzati spesso per prendere decisioni senza il giusto sforzo mentale.
Sono quindi errori cognitivi (es.ipergeneralizzazione, pensiero dicotomico, Minimizzazione o Massimizzazione, Personalizzazione, etc.) che impattano nella vita di tutti i giorni non solo su decisioni e comportamenti ma anche sui processi di pensiero.
👉🏻Le euristiche, dal punto di vista etimologico, deriva dal verbo greco "heurískein" che significa “trovare, scoprire”.
Le euristiche sono, al contrario dei bias, scorciatoie mentali, che permettono di avere un’idea generica su un argomento. In altri termini, sono strategie/escamotage veloci utilizzate spesso per giungere presto a delle conclusioni.
➡️In definitiva, i bias sono particolari euristiche
usate per creare delle opinioni o esprimere dei giudizi, che alla lunga diventano pregiudizi, su cose mai viste o di cui non si è mai avuto esperienza.
➡️Mentre le euristiche funzionano come una scorciatoia mentale e permettono di avere accesso a informazioni estratte dalla realtà e immagazzinate in memoria.
📌Un esempio concreto:
Supponiamo che una pianta piccola con uno stelo e dei petali sia un fiore, anche se non abbiamo mai visto prima quella specifica tipologia sappiamo in ogni caso che si tratta di un fiore.
Tutti abbiamo in mente cos’è un fiore, ne abbiamo visto molti e di molti tipi per questo nella nostra testa abbiamo delle immagini relative alle varie caratteristiche presentate da un fiore. Per questo, quando vediamo qualcosa che ha caratteristiche simili, anche se non sappiamo esattamente di che fiore si tratta, possiamo comunque dire con molta probabilità che è un fiore.
Per esprimere questo giudizio abbiamo usato una euristica, caratteristiche del fiore, che ci ha portati in breve tempo a una risposta rapida.
Se procedessimo utilizzando un bias, invece, utilizziamo un pregiudizio, ad esempio: ‘i fiori sono brutti’, e, dunque, a quel punto non mi fermo neanche a osservarli, giudizio non criticabile.