20/03/2025
Dare un nome alle proprie emozioni, ma anche non nasconderle, condividerle,provare a dar loro un senso. Noi adulti insieme a loro.
Tutti parlano di “Adolescence” ma abbiamo colto il vero messaggio della serie?
Jamie uccide una compagna di classe.
Una ragazza che lo ha rifiutato bollandolo come “vergine a vita” (Incel).
In molti mi avete scritto qui e su Instagram chiedendomi se Jamie avesse “due personalità”.
Jamie non ha due personalità.
La sua violenza, quella rabbia che a tratti esonda nel colloquio con la psicologa, nasce dalla cosiddetta vergogna ego-distruttiva.
Ciò che lo spinge a sposare la subcultura incel (che in rete è presente anche in Italia) è la mal-educazione sentimentale.
Abbracciando questa subcultura (piena di fake news e teorie pseudoscientifiche)la normale seppur dolorosa fatica relazionale dell’adolescenza finisce per diventare insostenibile per la mente e il cuore del protagonista.
Sono felice che una serie sugli adolescenti abbia riscosso un tale interesse…ma non possiamo formarci vedendo qualche puntata su Netflix.
Le trappole affettive che costellano il viaggio dei nuovi adolescenti sono variegate e complesse.
Vi consiglio la lettura di “Sentimenti malEducati” (Feltrinelli).
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Troverete spunti per pensare con gli adolescenti temi la gelosia ossessiva, la vergogna distruttiva, la resilienza dopo un rifiuto, la dipendenza affettiva, il sexting, la philofobia….
Non possiamo occuparci di educazione sentimentale solo quando c’è una tragedia (o una serie che la rappresenta).
Dobbiamo formarci per educare i nuovi adolescenti.
Dobbiamo aiutare Jamie a dare un nome alle proprie emozioni prima che sia troppo tardi.
P.S. Aiutatemi a condividere questo pensiero.
Feltrinelli Editore