19/09/2020
Per affrontare l'inverno, l'ASSE INTESTINO-POLMONI è di estrema importanza. Patologie croniche, sovrappeso, dieta inadeguata, stress, sedentarietà e altri fattori possono mantenere uno stato di DISBIOSI intestinale che a sua volta genera una condizione di infiammazione latente nelle vie respiratorie, ma anche nel resto dell'organismo, e che predispone ad una maggiore reattività del sistema immunitario.
FPB
SCOPERTO PERCHE' IL COVID E' PIU' GRAVE IN OBESI E DIABETICI
Sarebbe l'effetto combinato del microbiota, cioè i microrganismi e batteri che popolano il corpo e in particolare l'intestino, combinato con il virus SarsCov2 nei polmoni a causare nelle persone obese e diabetiche una forma più grave di Covid-19, con maggiore necessità di ricovero in ospedale e ventilazione meccanica.
Uno dei fattori noto per influire sulla malattia è il microbiota, cioè quell'insieme di miliardi di batteri presenti nel corpo. Si pensa che chi è obeso o diabetico sia pieno in tutto il corpo di batteri, che causano un'infiammazione continua ma a basso livello in diversi tessuti. In questo caso i ricercatori hanno individuato come possibili 'colpevoli' i lipopolisaccaridi, delle molecole presenti sulla parete esterna di alcuni batteri, che nei maiali hanno mostrato di cooperare con altri coronavirus e indurre la Sars. E' possibile quindi che queste molecole si uniscano al Covid-19 nell'uomo innescando quella catena di eventi che fa diventare i tessuti sani pieni di cicatrici, in particolare nei polmoni.
"Crediamo che questo meccanismo abbia un ruolo predominante, e non sia presente solo nelle persone obese e diabetiche ma anche in altri gruppi a maggior rischio di Covid-19", continua Scherer. Secondo gli studiosi la fuoriuscita e calo del recettore Ace2 (quello che fa entrare il virus nelle cellule umane) causato dal Covid-19, unito all'obesità o il diabete, riduce la funzione della barriera intestinale, permettendo ai batteri e le loro tossine di entrare in circolo. Arrivati nei polmoni, questi batteri e tossine si alleano col virus provocando una forma di malattia più grave.
Fonte: | REDAZIONE DOTTNET | 17/09/2020