Studio di Osteopatia - Patrick Gri

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22/07/2023

DISTURBI DIGESTIVI DEL NEONATO - PARTE 3

Fortunatamente quest'ultima situazione rappresenta una piccola percentuale ed il trattamento osteopatico è talvolta inefficace.
Ci sono neonati che hanno difficoltà nella digestione delle proteine del latte o che hanno difficoltà nel digerire latte in formula.

In questo caso, la postura del neonato somiglia a quella descritta nel post "disturbi digestivi del neonato - parte 1". Il neonato è molto dolorante e disturbato.
Purtroppo il trattamento osteopatico può poco, anche se aiuta. Solitamente comprendo che sono di fronte a questa situazione quando, dopo il trattamento osteopatico, i genitori raccontano di un miglioramento del quadro nelle prime 24-48 ore, per poi tornare tale e quale a prima.
Se questa reazione avviene per due-tre trattamenti, significa che il sistema non riesce a reagire e non riesce ad accogliere lo stimolo autoregolatore del trattamento.
Il trattamento osteopatico è molto potente! Se non dovesse funzionare, o si sta sbagliando approccio, o ci sono altri fattori che bloccano il processo di autoregolazione del sistema.

Vanno applicate delle strategie alternative, cambiata tipologia di latte, etc. Ma è molto difficile trovare un punto di equilibrio.

22/07/2023

DISTURBI DIGESTIVI DEL NEONATO - PARTE 2

In questo caso la valutazione ed il trattamento osteopatico è di tipo minimalista. Il neonato ha una buona capacità di equilibrio generale e del sistema nervoso autonomo, ma alcuni disturbi digestivi mettono in evidenza la presenza di una o più disfunzioni somatiche, che alterano le funzioni anatomicamente correlate.

Il neonato presenta una postura rilassata, se non in presenza del disturbo digestivo. Il viso è relativamente rilassato.
Se non disturbato da fastidi o dolori, il neonato è tranquillo, in braccio o anche disteso da solo.

Facciamo un esempio: il neonato soffre di frequenti rigurgiti. Dopo i pasti appare agitato, piange molto, fino a rigurgitare o vomitare.
Alla valutazione osteopatica emergono delle disfunzioni somatiche del rachide cervicale e della base cranica.
Questo porterà ad una possibile conseguenza sul nervo vago, con alterazione nel controllo sfinteriale del passaggio gastro-esofageo.
Il trattamento osteopatico sarà mirato alla correzione delle disfunzioni somatiche, rilevanti per il problema digestivo.

Questo approccio più specifico può essere una continuazione di un approccio massimalista, spiegato nel post precedente (Parte 1).
Il trattamento può essere molto breve, perché sarebbe un errore dare molti stimoli al neonato, si rischierebbe un "sovraccarico informazionale" ed un peggioramento del quadro.

La correzione delle disfunzioni somatiche porterà alla risoluzione del problema e ad un miglioramento della sua possibilità di movimento.

22/07/2023

DISTURBI DIGESTIVI DEL NEONATO - PARTE 1

Quando si presenta un neonato con disturbi digestivi (rigurgiti, singhiozzo, reflusso, coliche gassose, stipsi), cerco di conoscerlo attraverso l'osservazione, la sua postura, il suo atteggiamento, l'atteggiamento dei genitori, la palpazione, i test osteopatici, la mia esperienza..
Questo ultimo fattore, l'esperienza clinica, mi dà una grandissima mano.

Ci sono 3 categorie nelle quali poter inquadrare questi disturbi.

La situazione più frequente è quella in cui nei neonati il carico allostatico del sistema è eccessivo.
Il neonato presenta molte tensioni, una postura in chiusura, un viso corrucciato e contratto, frequenti pianti, necessità di stare sempre in braccio e sempre a contatto, molta rigidità quando sta in braccio e viene mosso.
Sono quelle situazioni nelle quali il neonato fa fatica ad "adattarsi" al mondo esterno, processo che avviene tramite il sistema nervoso autonomo, che fa da interfaccia tra ambiente corporeo interno ed esterno.
Il neonato presenta molte tensioni fasciali e craniali, che alterano l'equilibrio del sistema nervoso autonomo, generando una stimolazione eccessiva del sistema ortosimpatico.
Il neonato non riesce a rilassarsi, ha una costante percezione del pericolo, i riflessi di Moro sono molto elicitati, la postura rimane in chiusura/flessione perché c'è una difficoltà ad "aprirsi alla vita".
Le difficoltà digestive emergono dal fatto che l'iperstimolazione ortosimpatica, attiva costantemente l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene con secrezione di cortisolo.
Il sistema parasimpatico, che controlla i processi digestivi, è inibito.
Il neonato cerca costantemente il seno e la mamma, perché è il modo migliore per abbassare i livelli di cortisolo.

TRATTAMENTO OSTEOPATICO
Con il tempo ho capito che in questi casi bisogna agire primariamente sull'equilibrio del sistema nervoso autonomo e sul carico allostatico del neonato. Spesso tratto il neonato in piedi, camminando, tenendolo in braccio, con una mano sulla volta cranica, generando una lieve compressione.
Questa presa mi permette di tenere stretto e vicino il neonato a me, di sincronizzare il mio passo, il mio respiro e i miei movimenti con i suoi ritmi.
Con le mani eseguo dei lavori fasciali e craniali, cercando punti neutri in cui il sistema fasciale possa riorganizzarsi e riequilibrarsi. Spesso il neonato sbadiglia una, due, molte volte.. questo è un punto fondamentale!
Lo sbadiglio indica l'attivazione del sistema parasimpatico ed è un forte segno di riequilibrio. Spesso, alla fine del trattamento, la sensazione che i genitori avvertono è che il neonato sia "leggero", più morbido.

Questo approccio è da utilizzare fin quando il neonato ne ha bisogno ed è fondamentale per il suo intero sviluppo neuro-sensoriale, per l'attaccamento con i genitori, per il corretto sviluppo della percezione dell'Io corporeo e sensoriale del neonato rispetto l'ambiente esterno.

22/07/2023

Viene in visita una signora, 60 anni, per dolori diffusi a spalle, collo e articolazioni.

Ha una diagnosi di Morbo di Chron, e le hanno sempre detto che i dolori che ha sono dati da questo.
Giusto, sicuramente è un fattore da tenere in considerazione..

Poi mi dice che le hanno detto che probabilmente c'è una sovrapposizone di Chron e sindrome del colon irritabile, visti i suoi sintomi. Questo mi accende la lampadina.

Ormai ho imparato che le etichette rendono "ciechi" molti professionisti..
Soffrire di una malattia come questa non dovrebbe portare a giustificare qualsiasi sintomo e dolore, va sempre indagato tutto.

Dunque spendo qualche minuto della visita per informarmi su una materia che in teoria non è nemmeno mia, ma che sto cercando nel tempo di approfondire..
Mi informo sull'alimentazione e la signora mi racconta che non può mangiare frutta e verdura perché sta male. Che ha fatto il test per il lattosio, per la celiachia, e molto altro..
che soffre di numerose allergie.

Mi dice che è in terapia con farmaci biologici per tenere sotto controllo il Chron.

Faccio una domanda, scoprendo che incredibilmente nessun medico l'ha mai fatta: "ha problemi con la bigioteria?"
"da morire, non posso portare nulla perché mi fa irritazione"
"ha problemi anche con detersivi o prodotti vari per la casa?"
"si, anche quelli mi irritano"
Mostro quindi una lista di alimenti contenenti Nichel, e le spiego che il nichel può portare a dolori articolari e muscolari diffusi, disturbi digestivi vari, allergie, etc etc...

Le consiglio quindi di provare una dieta priva di nichel per 2-3 settimane, e vedere come va.

Non fa parte della mia materia, ma nel tentativo di aiutare più persone possibili cerco di studiare e coprire quante più lacune possibili.

Nel tempo rimanente scopriamo che gli occhiali che porta le causano un problema posturale discendente per la lente sx e che la cicatrice sternale per asportazione di un lipoma le creava un'alterazione della tensione della fascia cervicale.

Vedremo come andrà...

18/07/2023

I Riflessi Primitivi del neonato sono risposte motorie stereotipate automatiche a stimoli interni od esterni.

Questi riflessi gettano le basi per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino,responsabile della processazione di informazioni tattili,visive,gustative,olfattive e uditive.

I Riflessi Primitivi devono avere una durata limitata e tra 6-12 mesi di vita devono essersi inibiti e INTEGRATI correttamente per costituire le basi dei riflessi posturali.

Questi riflessi, con le reazioni di raddrizzamento ed equilibrio, contribuiscono allo sviluppo del Sistema Tonico Posturale e della motricità volontaria che consentiranno al bambino di interagire efficacemente con l'ambiente.

Se tutto questo non avverrà, inizieranno a generarsi movimenti parassiti e interferenze nel corretto sviluppo dei riflessi posturali e del STP (Sistema Tonico Posturale),provocando la prevalenza di sistemi di movimento con modelli di comportamento immaturo,nonostante le successive acquisizioni motorie che potrebbero saturare il Sistema Nervoso Centrale ed interferire con la disponibilità di risorse come nell'apprendimento.

Nell'età adulta possono essere causa di asimmetrie nell'espressione del tono muscolare generando alterazione della stessa.

SI EVIDENZIA FACILMENTE,QUINDI,L'IMPORTANZA DI PERMETTERE CHE LO SVILUPPO MOTORIO DEL BAMBINO SIA IN ASSOLUTA LIBERTÀ DI MOVIMENTO E LONTANO DA QUALSIASI ELEMENTO ESTERNO (ES.: GIRELLO) CHE NE FACILITI IL BIPEDISMO ,POICHÉ QUESTI INTERFERISCONO CON L'INTEGRAZIONE DEI SUOI SISTEMI ANTIGRAVITAZIONALI.

18/07/2023

Durante l'estate non c'è scusa che tenga, appena possibile meglio che i piedini stiano liberi e i bambini camminino scalzi.
"Quando un bambino inizia a camminare le ossa del piede sono solo parzialmente ossificate, sono in realtà una ordinata disposizione di masse cartilaginee" - F. D. Dickinson, Disturbi funzionali del piede.

I piedini sono estremamente malleabili, super recettivi ai messaggi che arrivano dal terreno e si adatteranno a qualsiasi ambiente in cui vengono messi.
Lasciamo quindi che i nostri figli crescano con piedi a forma naturale e non a forma di scarpe.

Stare a piedi nudi, dimostrano le ricerche, ha un effetto benefico per adulti e bambini diminuendo i livelli degli ormoni dello stress e aiutando a tenere sotto controllo gli stati infiammatori del corpo.

🐾Teniamo le loro zampette più libere possibile

11/07/2023

IL CURIOSO CASO DEL BITE......

Giunge ieri in studio un ragazzo, 33 anni, che lamenta dolore in zona guancia sx (muscolo massetere) e scroscio articolare all'articolazione temporo-mandibolare sx.

Il dolore è iniziato dopo aver iniziato una cura con bite superiore per risolvere un dolore dentale da pre-contatto (che in effetti non sente più), il quale è iniziato dopo un trauma faciale.
Domanda mia: "cosa ne pensa il dentista di questo dolore?"
Risposta: "mi dice che sta effettuando delle modifiche al bite al fine di trovare un punto di equilibrio della masticazione, e che ho dei movimenti mandibolari non coordinati."

9 mesi di terapia con associato dolore per trovare un punto di equilibrio??????????????????????? e porsi il dubbio che forse si sta sbagliando qualcosa??

il ragazzo mi è stato inviato da un ortottista perché conosce la mia passione per la bocca..

Faccio i miei test posturali: tutto mi porta a concludere che vi è la presenza di una problematica ascendente (test di Autet, test di Barré, test di Zink), che il sistema occlusale è solo una vittima compensativa. Il dentista non troverà MAI un punto di equilibrio, perché il problema non è lì..

Trattamento: intraossea ginocchio dx, fasciale ginocchio dx, sacro e bacino, cerniera cervico-cranica.

Risultato: la persona muove meglio la mandibola, anche se a sx è ancora francamente bloccato.

Indicazione: sospendere il bite per un mese fino a prossima visita e poi rivalutazione globale.

Test e controtest: oltre ad aver appurato una primarietà posturale ho testato il bite e la sua azione. Il risultato è un'enorme aumento di tensione del sistema tonico posturale con l'inserimento in bocca del bite.

Ecco il motivo per il quale molti dentisti collaborano con il sottoscritto, perché è l'approccio condiviso e multidisciplinare che ci permette la miglior lettura del paziente.

27/05/2023

Lo sapevi che...

nel latte materno ci sono più di 200 fila (o famiglie) di batteri che vanno a nutrire ed arricchire il microbiota del neonato?

Lo sapevi che...

Durante la gravidanza l'ambiente vaginale si modifica sotto impulsi ormonali e batterici, al fine di prepararsi per il passaggio del neonato durante il parto?

Che meraviglia la macchina umana!

01/05/2023

Il corpo è un'unità al cui interno i singoli elementi sono in relazione reciproca; se la struttura si trova in equilibrio, ha le capacità di difendersi e di ristabilire l'omeostasi (attitudine dell'organismo a conservare le proprie caratteristiche al variare delle condizioni esterne).

Dunque cosa valuta nella pratica l'osteopata?
uno dei concetti fondamentali dell'osteopatia è la Disfunzione Somatica definita come espressione di una funzione compromessa o alterata delle componenti correlate al sistema somatico: strutture scheletriche, miofasciali e relativi elementi vascolari, linfatici e neurali.
La disfunzione somatica si valuta tramite criteri specifici della palpazione: alterazione tissutale, asimmetria, ampiezza del movimento, dolorabilità.

30/04/2023

Il trattamento manipolativo osteopatico produce una riduzione della frequenza degli attacchi di emicrania, dell'uso di farmaci associati, una riduzione del dolore e del grado di disabilità provocato dagli attacchi.
L'efficacia del trattamento può essere ricondotta a due meccanismi: il riequilibrio del sistema nervoso vegetativo e la riduzione delle sostanze pro-infiammatorie.
Questo, nei bambini come negli adulti.

Cerritelli F., Ginevri L., Messi G., et al. "Clinical effectiveness of osteopathic treatment in chronic migraine: 3-Armed randomized controlled trial"
2015

esempi di casi clinici

1. signora con emicrania associata a cefalea tensiva. Il problema si è risolto completamente con lavoro viscerale e con il consiglio di eliminare il glutine dalla dieta (caso di gluten sensitivity)
2. cefalea tensiva fronto-temporale bilaterale. Problema risolto con una collaborazione osteopata-dentista, il problema era di naturale occlusale
3. cefalea tensiva associata a dolori e tensioni cervicali. Capita molto spesso questa associazione, che può emergere per disordini posturali o post trauma (colpo di frusta o caduta sul sacro-coccige), numerose situazioni risolte con trattamento osteopatico.

In molte altre situazioni la sintomatologia si è di molto attenuata. Spesso però, la strada della guarigione passa attraverso un cambio sostanziale dello stile di vita.
Fumo, alcool, dieta (glutine, nichel, dipendenza da zuccheri, diete disequilibrate, mangiare veloce e distratti, etc etc), stress, poco movimento, sovrappeso, sono fattori primari.
Trattare la persona nella sua globalità significa anche conoscere l'ambiente in cui vive e gli stressor a cui è sottoposto quotidinamente.

27/04/2023

CASO CLINICO: QUANDO IL DOLORE PROVIENE DALLA BOCCA

stamattina visito una ragazza di 18 anni. Soffre di un dolore al trapezio a sx da anni.. più o meno da quando ha iniziato a portare l'apparecchio dentale.

Ecco, questo post mira ad una riflessione, senza polemiche. Rispetto moltissimo l'operato di tutti i professionisti coinvolti.

Ma mi trovo come per questa ragazza, in molti casi, a dover comunicare che un lavoro ortodontico di anni, con spese notevoli, ha prodotto una bocca che non rispecchia l'equilibrio corporeo.

Siamo fissati con questo benedetto allineamento delle arcate. Ma chi lo ha detto che arcate allineate significa salute?
Come è possibile che, dopo anni di lavori in bocca, dopo 2-3-4 apparecchi usati, una persona accusi dolori all'articolazione temporo-mandibolare, una masticazione monolaterale, dolori muscolari?
Non dovrebbe un lavoro ortodontico garantire per prima cosa un miglioramento della FUNZIONE masticatoria, muscolare, articolare?

Bisogna essere onesti intellettualmente... anche io ho commesso negli anni degli errori: approcci che non funzionavano, tecniche eseguite male, interpretazione sbagliata del problema.
L'ho sempre ammesso tranquillamente, perché TUTTI sbagliamo..
ma ciò che faccio ogni giorno è tenere gli occhi aperti: se un mio approccio, trattamento, tecnica fa stare peggio la persona, mi interrogo sul mio operato.. e cambio, miglioro, studio, mi evolvo!

la ragazza del caso clinico ha un perfetto allineamento delle arcate: ciò ha prodotto però un'ATM sx retrusa e compressa, con perdita di dimensione verticale notevole e con dolore riferito al trapezio alto omolaterale (leggasi relé neurologici tra innervazione del trapezio e sistema occlusale).
Dovremo riprendere il lavoro in bocca, togliere lo splintaggio inferiore che altera i riflessi della cefalo-giria, ritrovare un equilibrio masticatorio.

Il tutto è stato valutato con test osteopatici, neuro-posturali, di kinesiologia applicata, inseriti negli anni per migliorare sempre di più l'approccio.

22/03/2023

NEI BAMBINI PICCOLI, LA STITICHEZZA PUO' ESSERE MANIFESTAZIONE DI "INTOLLERANZA" AL LATTE VACCINO.
La cronica è il sintomo gastrointestinale più comune di "intolleranza" al latte vaccino tra i bambini e i lattanti.
Basandosi su uno studio precedente, ricercatori dell'UNIVERSITA' DI PALERMO hanno ipotizzato che l'intolleranza al latte vaccino possa essere causa anche di gravi lesioni perianali, con dolore alla defecazione (e conseguente stitichezza) nei bambini piccoli.
Hanno eseguito uno studio incrociato - in doppio cieco - confrontando il "latte di mucca" con il "latte di soia" in 65 bambini (11 - 72 mesi) affetti da cronica (definita come un movimento intestinale ogni 3-15 giorni).
Tutti questi bambini erano stati indirizzati ad una clinica di gastroenterologia pediatrica ed erano stati precedentemente trattati con lassativi.
Senza successo.
49 di questi presentavano ragadi anali ed eritema, oppure edema perianale.
Hanno quindi valutato se l'impatto di una dieta PRIVA di latte vaccino possa RISOLVERE rapidaMente sia la stitichezza che i disturbi ad essa correlati.
Dopo le valutazioni cliniche iniziali, ai piccoli pazienti è stata assegnato di ricevere "latte di soia" o "latte di mucca" per le successive 2 settimane.
Per i bambini di età inferiore ai 15 mesi, i biberon contenevano o una formula a base di latte vaccino (Transilat, Plasmon) o una formula a base di soia (Plasmonsoy, Plasmon).
Per i bambini di età pari o superiore a 15 mesi, la bottiglia conteneva LATTE INTERO di mucca, o latte di soia, disponibile in commercio.
Dopo un periodo di washout di una settimana (durante il quale la dieta era illimitata, così come l'assunzione di latte di soia o di mucca e suoi derivati) i pazienti sono passati all'altro tipo di latte per altre due settimane.
L'ordine di trattamento è stato assegnato in modo casuale.
Nessuno di coloro che hanno ricevuto il placebo (latte di soia) ha avuto una reazione clinica.
Nessun paziente che ha ricevuto il latte di mucca ha avuto una reazione acuta, ma dei 65 piccoli pazienti, 44 (il 67%!) ha avuto una risposta alla dieta priva di latte vaccino.
Cioè stavano meglio.
Cacavano meglio!.
E, dopo un ulteriore mese di dieta a base di soia, sono stati sottoposti a un test "in doppio cieco", controllato con placebo, con latte vaccino, in ospedale,
In tutti i pazienti, la stitichezza (associata a feci dure e disagio durante la defecazione ) è riapparsa dopo 5-10 giorni di dieta.
A base di latte vaccino.
Plasmon per i più piccoli, latte intero per quelli sopra i 15 mesi.
Una volta ripresa la dieta priva di latte vaccino si è assistito alla normalizzazione dell'evacuazione in tutti i pazienti.
Pertanto, a 44 dei 65 pazienti è stata diagnosticata una stitichezza correlata all'intolleranza al latte vaccino.
Informazioni interessanti da sottolineare:
1) ragadi anali con eritema o edema perianale erano più comuni tra i bambini con una risposta al latte di mucca (40 su 44 pazienti, vs. 9 su 21 sotto soia).
2) Le lesioni anali tendevano a scomparire entro i primi sette giorni dopo l'inizio della dieta a base di latte di soia e ricomparivano da tre a sei giorni dopo la reintroduzione del latte vaccino, spesso prima della ricomparsa della stitichezza.
3) Sintomi di sospetta intolleranza al latte vaccino più comuni erano: broncospasmo ricorrente, rinite e dermatite.
I ricercatori (alcuni sono stai miei docenti!) hanno trovato una relazione tra l'assunzione di latte vaccino e la stitichezza in circa due terzi dei pazienti studiati.
Non pochi, no?
Oggi evito di fare commenti o sottolineare come MOLTI PROFESSIONISTI abbiano amnesie importanti: sul fatto che la CASEINA (l'80% delle PROTEINE di latte vaccino) è una delle proteine più allergizzanti al mondo ... su cosa fare quando sospetti una intolleranza in un lattante o un bambino piccolo, o sul fatto che queste intolleranza possono mantenersi a vita.
Essere croniche.
Fare altri danni.
Danni, sintomi, cause non riconossciute.
Perchè la colpa è tua che sei ansioso/a.
Quando piuttosto invitare - con una tabella accurata! - a fare una prova di due settimane come hanno fatto questi piccoli bambini, assistiti da MERAVIGLIOSI GENITORI.
Ricorda che quando stai bene, il tuo benessere è contagioso.
E ricorda anche che la tua salute vale.
Se volessi leggere questo articolo (è per la gratuita divulgazione) lo trovi a questo link: https://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJM199810153391602

09/03/2023

IL MIO BAMBINO VUOLE STARE SOLO IN PIEDI COSA DEVO FARE?

Il mio bambino quando è seduto in braccio indurisce le gambe e si spinge come per mettersi in piedi, cosa devo fare???

Non mettere in piedi il tuo bambino
prima del tempo! Soprattutto prima del 6 mese perché è nella fase flessibile degli arti inferiori; tra l’altro questa flessibilità aiuta il suo sistema gastrointestinale in caso di colica e gas : quando il bimbo muove ripetutamente le gambine a pancia sopra e a pancia sotto effettua una sorta di “massaggio “ a livello del suo pancino ☺️.
Il bambino, tra i 6 e i 10 mesi, una volta che ha imparato a mantenere la posizione seduta autonomamente, se viene messo in condizioni favorevoli all'azione che sta per compiere, può provare a raggiungere con il proprio corpo un oggetto o un individuo che suscita il suo interesse.
Se il tuo bambino non ce la fa a mettersi in piedi da solo, non è pronto
per farlo.

ANTICIPANDO LA POSIZIONE IN PIEDI:
- alteriamo la percezione dell'equilibrio del bambino, il suo
sviluppo psicomotorio a terra.
- Stimoliamo il bambino a essere
"rigido " prima che le sue strutture muscolari siano pronte.
Al bambino può piacere la postura in piedi ma questo non vuol dire che vada bene in quella fase di sviluppo psicomotorio.
Lasciamo che la natura faccia il suo corso, non anticipiamo le tappe motorie e se notiamo delle difficoltà nel raggiungerle consultiamo il pediatra e le figure riabilitative pediatriche di riferimento ☺️👍👍

⛔️Perché non si devono utilizzare plantari nei bambini piccoli⁉️📌 il piede del bambino è fisiologicamente valgo fino ai ...
25/02/2023

⛔️Perché non si devono utilizzare plantari nei bambini piccoli⁉️

📌 il piede del bambino è fisiologicamente valgo fino ai 3 anni, per poi iniziare lentamente la sua maturazione negli anni successivi;
📌 l'uso del plantare durante l’infanzia distrugge la propriocezione podalica, causando un ritardo della maturità del sistema propriocettivo;
📌 i plantari che vengono utilizzati sono solitamente plantari rigidi, con spessore notevole. Le moderne nozioni di neurofisiologia suggeriscono che bastano degli spessori minimi per stimolare i recettori podalici in modo corretto, cosa che comunque si sconsiglia prima dei 6-7 anni;
📌 il STP (sistema tonico posturale), ossia quello stato di contrazione muscolare basale che ci permette di rimanere in piedi, non raggiunge la completa maturità fino ai 6-7 anni. Prima di questa fase il corpo non può "digerire" informazioni tramite ortesi, come plantari o apparecchi dentali;
📌 le curve vertebrali terminano la loro formazione verso i 6 anni, un plantare può alterare la tensione dei muscoli vertebrali per azione riflessa sulle catene, ostacolando o alterando tale sviluppo;
📌il piede è il crocevia di più catene muscolari (una serie di muscoli che lavorano in sinergia tra di loro), e la sua crescita fisiologica è influenzata dall'equilibrio di queste catene;
📌 numerosi studi hanno valutato come una grande percentuale di alterazioni podaliche sia legato ad alterazione degli schemi di masticazione e di deglutizione, per cui il piede si adatta in funzione di altri meccanismi. E' quindi dannoso utilizzare un plantare senza considerare questo fattore.

Citando il Dott. Pisani: “forse l’ 1-2% dei piedi calcaneo-valghi osservati all’età di 2-3 anni non raggiungerà, a 6-7 anni, il corretto assiamento del calcagno…Il tempo può correggere un valgo calcaneare ai limiti del fisiologico, la calzatura correttiva mai.

Con il passare dei giorni o settimane è la scarpa a modellarsi sulla forma del piede e mai accade che sia il piede a modellarsi sulla calzatura. Il rischio per questi bambini non è tanto di aver portato una scarpa ortopedica perché avevano i piedi piatti, quanto di avere i piedi piatti perché hanno portato una scarpa ortopedica” (Trattato di chirurgia del piede) ⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️

Tralascio in questi post la poca utilità dell'operazione chirurgica per il piede piatto, che con gli anni tende a recidivare ed a scompensare altri distretti.

22/02/2023

Dolore a collo e spalle: ma perché ne soffrono tantissime persone?

- perché i muscoli sternocleidomastoideo e trapezio sono collegati a occlusione e vista;
- perché possiamo utilizzare o aver utilizzato occhiali o apparecchi dentali non idonei;
- perché ci possono essere traumi o disequilibri di altri distretti corporei che "sfogano" la loro tensione nella parte alta delle catene muscolari, dunque testa e collo (si parla di catena ascendente);
- perché tensioni viscerali possono scaricarsi su spalle e collo, molte persone che soffrono di dolori hanno anche disturbi come reflusso, digestione lenta, gonfiore, alterazione dell'alvo;
- e tanto altro ancora....

E quindi come risolviamo questo problema così comune?
capendo e curando la persona, non il sintomo, poiché la causa può essere diversa.

Torcicollo miogeno e asimmetria nella rotazione della testa: come mi comporto?Sono molto frequenti le situazioni in cui ...
21/01/2023

Torcicollo miogeno e asimmetria nella rotazione della testa: come mi comporto?

Sono molto frequenti le situazioni in cui il neonato ha un lato preferito per la rotazione della testolina.
È invece fondamentale che il neonato sia libero di ruotare la testa a destra e sinistra in modo indifferente.. per diversi motivi:

📍 Una disfunzione somatica che limiti la rotazione della testa da un lato, avrà una ripercussione posturale con la crescita. Infatti, le disfunzioni osteopatiche di movimento del cranio e delle vertebre cervicali superiori, rappresentano una condizione predisponente per futuri atteggiamenti scoliotici, asimmetrie posturali, malocclusioni, disturbi visivi, dolori o problematiche tendinee durante lo sviluppo;
📍 Una disfunzione somatica che limiti la rotazione della testa da un lato, potrà causare disturbi digestivi nel neonato e potenziali disturbi respiratori / deglutitorie nel bambino. Basti pensare alle relazioni anatomiche tra occipite e prime vertebre cervicali con il nervo vago e il nervo glossofaringeo ad esempio;
📍 Una disfunzione somatica che limiti la rotazione della testa da un lato, potrà causare uno schema di sviluppo neuro-sensoriale alterato. Ad esempio, verso i 3 mesi, con la fase orale in cui portano le mani in bocca, inizia l’integrazione del riflesso OCG (oculocefalogiria), ossia l’integrazione delle informazioni tra i muscoli che muovono gli occhi 👀👀, il collo e il sistema vestibolare. È importante quindi che il neonato sia libero di vincoli nel muovere la testa in flesso-estensione, in rotazione ed in inclinazione

Cosa faccio se noto una tendenza alla rotazione della testa da un lato?
Evitare di forzare con un movimento manuale la rotazione della testa, questo porterà a dolore nel neonato ed in ogni caso la forzatura della rotazione provocherà uno schema compensatorio di spalle, colonna, bacino.
Cercare di stimolare il neonato alla rotazione della testa con stimoli visivi (aggancio visivo), sonori, tattili. Questo sia in posizione pancia in su che pancia in giù.
Se la stimolazione non bastasse, va capito il motivo per il quale il neonato fatica a ruotare, dunque contattate un osteopata pediatrico.😎😎

Un bel per-corso tenuto dalla dott.ssa Michela Momesso, fisioterapista, lo consiglio😉
11/01/2023

Un bel per-corso tenuto dalla dott.ssa Michela Momesso, fisioterapista, lo consiglio😉

Riparte il percorso Core!
10 trattamenti in piccolo gruppo con principi riabilitativi anche di condizioni cronicizzate. Ti vedi rigido nei movimenti o sei presa di dolori articolari? O magari senti il bisogno di ritagliarti uno spazio dove ritrovarti? Ecco per te un percorso di consapevolezza ed utilizzo del proprio corpo che si ripercuote nella quotidianità. Prenota il tuo posto! 😉🤗

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