Dott. Francesco Godino - Psicologo Clinico

Dott. Francesco Godino - Psicologo Clinico Psicologo clinico e di comunità con esperienza lavorativa presso le Comunità Terapeutiche. Psicoterapeuta Gestalt e Analisi Transazionale e Bioenergetica.

10/08/2025

L’altro giorno un mio amico mi ha detto:
“Vorrei solo poter sparire.”

E lo ha detto piano, senza rabbia, senza scena.
Con la voce di chi ha finito le scuse per giustificarsi col mondo.

Gli ho chiesto: “Perché?”

E lui ha alzato appena gli occhi, come chi è stanco pure di parlare, e mi ha risposto:

“Perché non basta essere buoni.
Non basta fare tutto quello che ti hanno insegnato.
Non fare del male.
Dire grazie, chiedere scusa, tenere la porta aperta anche a chi non la tiene per te.
Non basta abbassare la testa, lavorare, farsi in quattro.

La vita non premia chi si comporta bene.
Non c’è nessuna giustizia nel dolore.
Non c’è una logica, un perché, un equilibrio.

A volte ti sbatte a terra anche se non hai fatto niente.
Anzi, proprio perché non hai fatto niente.
E lì non c’è medaglia, non c’è spiegazione, solo lividi da contare a occhi chiusi.

E allora ti viene voglia di sparire.
Perché ti accorgi che la bontà, da sola, non ti protegge da niente.”

E io, per un attimo, non ho trovato parole.
Perché c’aveva ragione.
Troppa ragione.

Perché lo so anche io che ci sono momenti in cui la vita si piega e si rompe in punti invisibili.

E non importa quanto sei bravo a sopportare, a sorridere, a far finta che vada tutto bene.
A volte, la vita ti uccide lasciandoti vivo.

Allora ci ho pensato. Ci ho pensato tanto.

E ho capito che quando ci capita un po’ di felicità, anche se piccola, anche se disordinata, anche se non somiglia a quella che sognavamo, dobbiamo trattarla come un dono raro.

Perché poi succede che un genitore si ammala.
Che il lavoro finisce.
Che le certezze si spezzano.
E tutto va storto senza che tu abbia fatto niente di male.

E la vita si inceppa.
Come se qualcuno avesse tolto la musica proprio quando avevi imparato a ballare.

E lì capisci che nessuno ti deve niente.
Che la felicità non è un diritto ma un attimo che passa e se non lo riconosci te lo perdi.

Per questo, quando arriva anche solo un istante buono, una sera in cui respiri più leggero, una voce che ti chiama nel modo giusto, una finestra che si apre e ti sembra casa, non lo devi sprecare.
Non devi andartene da lì per paura che finisca.

Resta.
Resta finché puoi.
Fino all’ultima luce.
Fino all’ultima sillaba di pace.

Alla fine non gli ho fatto nessun discorso.
Mi sono avvicinato e l’ho abbracciato forte, senza dire niente per un po’.

Poi, piano, gli ho sussurrato:
“Se un giorno sparisci, lasciami almeno un biglietto.
Che ti raggiungo.

Perché lo so che non ci si salva da soli.
E ognuno di noi, quando è al buio, ha solo bisogno di qualcuno che resti accanto senza chiedere niente.

Solo restare.
E dire:
ci sono.
Anche adesso.
Anche così.”

04/07/2025
13/01/2025

CAMILLE CLAUDEL...
Nata nel 1864 e morta nel 1943. DIMENTICATA da tutti in un ospedale psichiatrico.
Che cosa aveva fatto?
Viene a studiare a PARIGI in un'epoca in cui la Scuola di Belle Arti è aperta SOLO agli UOMINI. Per questo prende lezioni negli studi di artisti che accettano DONNE. Incontra e diventa amante dello scultore più famoso del momento: Auguste Rodin. Sarà una relazione appassionata e artistica, lavorano insieme, scolpiscono insieme (il museo Rodin e il museo d'Orsay conservano bellissime opere di quest'epoca).
Poi la abbandona, lui che vive da anni con un'altra donna, lui, l'artista amato e rispettato da tutti... Lei è denigrata, abbandonata ed emarginata anche "artisticamente". Vive da sola, non si fida più di nessuno e le sue OPERE non si vendono. A questo aggiungiamo che suo fratello è il celebre poeta, scrittore, diplomatico e accademico Paul Claudel.
La FAMIGLIA decide di INTERNARLA, questa DONNA troppo "moderna" per l'epoca è la vergogna della casa. Abbiamo lettere che scrive ad amici e familiari chiedendo aiuto, per 30 anni cercherà di spiegare al personale dell'ospedale l'INGIUSTIZIA che sta vivendo.
Sono testimonianze strazianti, che rivelano la lucidità della DONNA internata. Praticamente muore di FAME il 19 ottobre 1943 in un ospedale pubblico francese e nessun membro della sua famiglia assisterà al suo FUNERALE. I suoi resti saranno depositati in una fossa comune.
Oggi la figura di CAMILLE CLAUDEL è stata completamente RIABILITATATA, le sue opere sono esposte INSIEME a quelle di Rodin e un museo a pochi chilometri da Parigi è completamente DEDICATO a lei.

06/12/2024

"Nonna, non riesco a sopportare una persona."
"Benedicila, bambina mia.
Perché ti sta mostrando parti di te che non riesci ad accogliere.
Le vedi riflesse in lei. Ti feriscono, come lame che entrano nella tua profondità, perché è l'unico modo per attirare la tua attenzione.
Grazie a quella persona le puoi vedere ed integrare in te."
"Dovrei benedire chi non sopporto?"
"Proprio così!
Tutto ciò che accade fuori di te è uno specchio della tua interiorità.
Ti sta mostrando la via per arricchirti sempre più.
Cambia il tuo modo di pensare alla vita.
Vola alto con la tua mente: cerca il simbolo, il significato che la tua emozione è giunta a portarti, inizia a vedere ogni persona che incontri sul tuo cammino come un riflesso di parti di te.
Non perdere tempo in stupide lamentele, superficiali chiacchiere e i soliti pregiudizi.
Hai un tesoro da trovare.
Ogni volta.
Impiega le tue energie in questo grande compito!"
"Che fatica, nonna..."
"E' più faticoso fermarsi al lamento.
E trascinarselo come un peso, giorno dopo giorno.
Ti immobilizza, ti toglie energia preziosa, ti ostacola. Diventa una cacciatrice del senso. Vai oltre alle persone, ai fatti, alle notizie."
"Non so come si fa..."
"C'è un unico maestro che ti può guidare in questo.
Non lo troverai mai fuori di te.
E' il tuo sentire.
Il tuo fastidio, il tuo stare bene, la tua rabbia... sono messaggeri della tua Verità."
"E come faccio ad integrare le parti di me che non accolgo?"
"Rispetta ciò che senti, celebralo, innalzalo.
Ogni emozione è sacra: se riesci ad intravederne anche un minimo di ricchezza il resto verrà da sé.
Avrai così occhi nuovi, in grado di vedere oltre a qualsiasi muro.
Sono gli occhi della tua anima!"

Web

05/12/2024

EUGENIO BORGNA
"La parola, in psichiatria, può salvare una persona, o può perderla.
Quasi al di là dei suoi contenuti, sono i modi, con cui la parola è comunicata (i gesti e il silenzio, lo sguardo e le espressioni del volto), a definirne la dimensione terapeutica, o quella antiterapeutica. La parola è esposta a rischi molto alti: è una parola sempre arrischiata; e chiunque sia sommerso, o anche solo sfiorato, da una esperienza umana, che trascini con sé angoscia e tristezza, dissociazione e smarrimento, rivive in sé antenne sensibilissime nel cogliere il senso nascosto delle parole; e ogni parola può essere, di volta in volta, quella decisiva: la parola che crea fiducia, e stabilisce un contatto emozionale (la parola che incrina le solitudini e libera gli aquiloni della speranza nei vortici storditi del vento); ma la parola, anche, che accresce nella sua indifferenza, o nelle sue dissonanze, l'isolamento e la introversione, il dolore e la fuga dal reale."
("Le intermittenze del cuore, 2008, p.45)

Eugenio Borgna mancherà a tutti coloro che considerano la clinica come un incontro profondamente umano.
Lo ricorderemo sempre con affetto.

https://m.youtube.com/playlist?list=PLfo0vTBFX7qVgqaxpM_aWExfF2JhuTdEH&sfnsn=scwspwa

Su POL.it Psychiatry on line ITALIA è disponibile una lunga playlist di interviste a questo grande maestro della fenomenologia.

02/10/2024

Nel film “Profumo di donna” c’è una scena indimenticabile: quella in cui il protagonista, interpretato da Al Pacino, invita una giovane donna a ballare. Lei risponde:
“Non posso, il mio fidanzato sta per arrivare.”
“In un istante, si vive una vita!” risponde lui, conducendola a ballare un tango.
Questa breve ma memorabile scena racchiude uno dei messaggi più belli del film:
Alcune persone passano la vita correndo dietro al tempo, senza mai riuscire a raggiungerlo, anche quando corrono in fretta. Altri, invece, guardano solo al futuro, dimenticandosi di vivere il presente, l’unico momento che esiste davvero.
Tutti abbiamo lo stesso tempo a disposizione, nessuno ha più o meno di 24 ore al giorno.
La differenza sta in come scegliamo di vivere queste ore.
Dobbiamo imparare a godere di ogni istante, perché, come diceva John Lennon:
“La vita è ciò che accade mentre siamo impegnati a fare altri piani.”
Godiamoci questa meravigliosa vita! 🌟💃🌸

25/08/2024

Hoy domingo, mi día de descanso, observaré, esperaré, mientras las cosas se van formando sin que nadie las haya previsto o preparado. Poco a poco la vida se va enriqueciendo. Ten fe. Escribiré para ti siete pensamientos positivos.

1. Esa semilla que creemos ínfima, contiene un árbol que contiene un bosque.

2. No desesperemos, no todo es lógico, suceden cosas inesperadas. Siempre hay la posibilidad de un encuentro que creíamos imposible.

3. Todo eso que creemos poseer, nos posee. No seremos libres hasta que lo soltemos.

4. Ningún recuerdo es totalmente verdadero.

5. Si por el momento no puedes resolver tus problemas, no te dejes abatir. El árbol resiste la inundación manteniéndose erguido bajo las aguas.

6. ESTE ES EL SECRETO : ERES AHORA LO QUE SERÁS.

7. Nos realizaremos cuando encontremos una meta que sin cesar se aleje de nosotros.



Pascale y yo te enviamos abrazos para ti y tus seres queridos,
Alejandro
photo de Pascale Montandon-Jodorowsky

24/08/2024

Lascia andare le persone che non sono pronte ad amarti. Questa è la cosa più difficile che dovrai fare nella tua vita e sarà anche la più importante.
Smetti di avere conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare. Smetti di presentarti a persone che non hanno interesse per la tua presenza.
So che il tuo istinto è quello di fare tutto il possibile per conquistare l'apprezzamento di chi ti circonda, ma è una spinta che ti ruba tempo, energia, salute mentale e fisica. Quando inizi a lottare per una vita con gioia, interesse e impegno, non tutti saranno pronti a seguirti in quel luogo.
Ciò non significa che devi cambiare chi sei, significa che devi lasciar andare le persone che non sono pronte a unirsi a te. Se sei escluso, insultato, dimenticato o ignorato dalle persone a cui dedichi il tuo tempo, non ti stai facendo un favore continuando a offrire loro la tua energia e la tua vita.
La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te. Questo è ciò che rende così speciale quando trovi persone con cui hai amicizia o amore ricambiato. Saprai quanto è prezioso perché hai sperimentato ciò che non lo è.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di esse troverai al tuo livello di interesse e impegno. Forse se smetti di farti vedere, non ti cercheranno. Forse se smetti di provarci, la relazione finirà. Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono rimarrà spento per settimane.
Ciò non significa che hai rovinato la relazione, significa che l'unica cosa che l'ha sostenuta è stata l'energia che solo tu hai dato per mantenerla. Questo non è amore, è attaccamento. È dare una possibilità a chi non se la merita! Ti meriti molto di più.
La cosa più preziosa che hai nella tua vita è il tuo tempo e la tua energia, poiché entrambi sono limitati. Alle persone e alle cose a cui dai il tuo tempo e la tua energia, definiranno la tua esistenza.
Quando te ne rendi conto, inizi a capire perché sei così ansioso quando trascorri del tempo con persone, attività o spazi che non ti si addicono e non dovrebbero essere intorno a te. Inizierai a renderti conto che la cosa più importante che puoi fare per te stesso e per tutti coloro che ti circondano è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Rendi la tua vita un rifugio sicuro, dove sono ammesse solo le persone "compatibili" con te. Non sei responsabile del salvataggio di nessuno. Non sei responsabile di convincerli a migliorare. Non è compito tuo esistere per le persone e dare loro la tua vita!
Ti meriti vere amicizie, veri impegni e amore completo con persone sane e prospere. La decisione di prendere le distanze dalle persone dannose ti darà l'amore, la stima, la felicità e la protezione che meriti...

Anthony Hopkins

Tanta Felicità a Voi ❤️
13/05/2024

Tanta Felicità a Voi ❤️

22/02/2024

SOCRATES
"Non mi interessano automobili, né case di lusso, né voglio diventare vecchio accumulando fortune. L’Italia mi interessa perché posso imparare certe cose direttamente sui libri. [...] Sono qui per leggere Gramsci in lingua originale.”
Il 19 febbraio 1954 nasce in Brasile, a Belem, Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira.
Socrates diviene un grande calciatore ed è il capitano del Brasile ai mondiali del 1982.
Ma Socrates è molto più che un giocatore, lui è anche un medico del popolo, un poeta e un vero rivoluzionario, sempre dalla parte degli ultimi e dei dimenticati.
Negli anni della dittatura nel suo Paese attua la cosiddetta "democrazia coritnhiana", ancora oggi ricordata come una delle più potenti azioni di dissenso nei confronti dei militari al potere.
Socrates, rinominato anche "il dottor Guevara del futebal", muore nel 2011 e rimane celebrato come l'emblema dello sportivo attivo anche nel sociale, dell'uomo che sceglie di impegnarsi contro le ingiustizie, dell'essere umano che mette i suoi ideali davanti alle comodità del suo essere famoso e celebrato.
A chi blatera che ognuno debba rimanersene al proprio posto, a chi ripete come un disco rotto che un calciatore debba pensare solo a vincere e a correre dietro un pallone, a chi pontifica che i cantanti, i personaggi famosi e gli artisti non debbano esporsi, raccontategli chi era Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira.

Indirizzo

Contrada Torre Di Mezzo Presso Palazzo Conad Oviesse
Corigliano Calabro
87064

Sito Web

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