03/05/2024
Il tumore del cavo orale si sviluppa più frequentemente su lingua, mucosa delle guance e su pavimento della bocca.
La sua incidenza complessiva è in aumento, così come il tasso di mortalità. In Italia, ogni anno si registrano oltre 9.900 nuovi casi con una mortalità, a 5 anni dalla diagnosi, di oltre il 39%.
Rappresenta il 5% dei tumori negli uomini e l’1% nelle donne.
Per questi tumori, un’adeguata prevenzione e una diagnosi precoce possono fare la differenza: quando il carcinoma è rilevato e curato nelle sue fasi iniziali, infatti, si ottiene una guarigione che va dal 75% al 100% dei casi, con interventi terapeutici poco invasivi.
Tuttavia, i fattori di rischio, anche se noti sono poco controllati e si fatica anche con la prevenzione secondaria, ovvero la capacità di diagnosticare il tumore del cavo orale in fase precoce. Spesso, le fasce sociali più a rischio sono poco sensibili ai controlli clinici periodici e di conseguenza oltre la metà dei casi vengono diagnosticati in fase localmente avanzata o già metastatica.
Per questo i dentisti italiani si sono uniti, facendo fronte comune contro il tumore del cavo orale: aumentare il numero dei casi diagnosticati precocemente e ridurre significativamente il tasso di mortalità a 5 anni è il grande obiettivo di Fondazione ANDI, AIOLP (Associazione Italiana Otorinolaringoiatri Libero Professionisti), FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), SICMF (Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale), SIOeChCF (Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale) e SIPMO (Società Italiana di Patologia e Medicina Orale).
Da “I numeri del cancro in Italia” edizione 2023, AIOM e AIRTUM.
Fumo e alcol sono tra i primi fattori di rischio del tumore del cavo orale: nel 75% dei casi, infatti, questa forma di carcinoma è legato all’abuso di queste sostanze. La loro combinazione, in particolare, aumenta la probabilità di sviluppare la malattia di ben 15 volte. Il 90% dei soggetti affetti da carcinoma orale sono fumatori abituali.
Altri fattori di rischio da non sottovalutare riguardano la presenza di alcune infezioni – specie quelle causate dal Papilloma Virus (HPV 16), che colpisce prevalentemente i giovani e attacca soprattutto l’orofaringe, le tonsille e la base della lingua, la causa principale è rappresentato dal sesso orale non protetto.
Recentemente, il prof. Mignogna nella sua qualità di Presidente SIPMO (Società Italiana di Patologia e Medicina Orale), ci ha dichiarato che i dati epidemiologici del nostro Paese indicano un aumento di casi di cancro orale in giovani che non bevono e non fumano.
I dati sono epidemiologici, si conosce soltanto l’incidenza legata all’afferenza dei pazienti nei reparti e a quanti stiamo curando. Per avere qualcosa di più approfondito sull’argomento bisogna attendere i dati di genetica. Al momento i più grandi centri di ricerca stanno cominciando a svolgere questo tipo di studi e alcuni sono già in fase avanzata per quanto riguarda risultati utili a capire se questo tumore abbia un profilo genetico uguale a quello fumo correlato oppure sia qualcosa di diverso.
Nella sua fase iniziale, il tumore del cavo orale si presenta frequentemente attraverso lesioni pre-cancerose come macchie o placche bianche e/o rosse, piccole erosioni o ulcere all’interno della bocca. Pericolosamente sottovalutate, queste condizioni patologiche iniziali vengono spesso etichettate dai pazienti come “infiammazioni”. Anomalie silenti, che non presentano sintomi, sono persistenti e non si risolvono spontaneamente o con comuni terapie.
Per questo sottoporsi a uno screening puntuale e periodico, eseguito da uno specialista, è fondamentale per capire se la lesione sia una patologia non evolutiva o se rappresenti lo stadio iniziale di un vero e proprio tumore.
Di norma, poi, se le lesioni sospette persistono oltre i 10-15 giorni, è necessario ricorrere ad approfondimenti diagnostici come la biopsia e, comunque, a una valutazione di secondo livello presso centri di riferimento specializzati.
Le terapie oncologiche (chemioterapia e radioterapia) del distretto testa-collo possono comportare complicanze orali. Per questo è importante che i pazienti oncologici consultino il proprio dentista affinché valuti lo stato di bocca e denti e suggerisca specifici interventi e corrette procedure di controllo. Semplici cure preventive e visite periodiche dal dentista possono essere di grande utilità per proteggere bocca e denti dagli effetti negativi dovuti al calo delle difese immunitarie durante le terapie oncologiche.
Anche i pazienti che assumono bifosfonati per il trattamento dell’osteoporosi, dell’osteite deformante (malattia ossea di Paget), delle metastasi ossee (in presenza o meno d’ipercalcemia), del mieloma multiplo e di tutte le altre condizioni che possono indurre fragilità ossea, devono assolutamente sottoporsi a controllo odontoiatrico prima d’iniziare la terapia.
I dentisti ANDI, come indicano le linee guida internazionali e nazionali, consigliano alcuni accorgimenti pratici.
Prima della chemioterapia:
recarsi dal dentista almeno un paio di settimane prima dell’inizio della terapia oncologica, per fare un controllo generale e curare preventivamente possibili carie o ascessi e per verificare eventuali protesi, soprattutto se removibili (totali e parziali).
Durante la chemioterapia
rimandare interventi non indispensabili e comunque informare il proprio dentista delle cure in corso e valutare con lui le terapie più adatte;
curare con particolare attenzione l’igiene orale avvalendosi di appositi collutori antisettici e analgesici;
esigere che venga attivata una collaborazione e comunicazione tra oncologo e dentista di fiducia.
chiedere istruzioni al proprio dentista per l’adozione di adeguati regimi alimentari
Dopo la chemioterapia:
programmare visite periodiche di controllo e igiene orale;
evitare interventi importanti per i 6 mesi successivi alle terapie oncologiche.
Lo Studio Dentistico del Dott. Roberto Bruno Massafra ha aderito a questa iniziativa, chiamaci allo 029364656 e fissa un appuntamento per un controllo, Ti aspettiamo.