Studio Oculistico Carucci

Studio Oculistico Carucci Un occhio di riguardo per la tua salute!

11/10/2023

Un occhio di riguardo per la tua salute!

10/10/2023

Foto 1: immagine del fondo oculare di paziente con maculopatia legata all'età di tipo essudativo ormai evoluta (notare l...
05/09/2023

Foto 1: immagine del fondo oculare di paziente con maculopatia legata all'età di tipo essudativo ormai evoluta (notare la lesione giallastra a livello della macula - freccia blu)

Foto 2: scansione OCT della retina della stessa paziente della foto 1. Notare la lesione a livello maculare (freccia rossa) con sovvertimento della normale struttura retinica e accumulo di fluido sottoretinico (asterisco giallo)

La degenerazione maculare legata all’età è una malattia che colpisce la macula (la porzione al centro della retina) e danneggia la visione centrale dell’occhio, con perdita progressiva della vista.
Compare di rado prima dei 60 anni, ma dopo i 75 anni colpisce una persona su tre.

Si presenta in due forme:
• secca/atrofica: la più frequente (90% dei casi) con evoluzione più lenta
• umida/essudativa o neovascolare (come quella in foto): meno diffusa ma che porta a una brusca perdita della vista per la formazione di neovasi che inducono un accumulo di fluido a livello della retina o un sanguinamento improvviso

In Italia, 1 milione di persone soffre di degenerazione maculare e la diffusione è in aumento.
Importante è programmare controlli periodici almeno 1 volta l'anno, per diagnosticarla negli stadi iniziali e intervenire precocemente con l'appropriata terapia (di solito consiste in un ciclo di iniezioni a livello intravitreale per far regredire i neovasi)

Fig. 1: riscontro incidentale di ipertrofia congenita dell'epitelio pigmentato retinico (freccia gialla) in ragazzino re...
09/11/2022

Fig. 1: riscontro incidentale di ipertrofia congenita dell'epitelio pigmentato retinico (freccia gialla) in ragazzino recatosi presso lo studio per visita di routine

Fig. 2: analogo riscontro incidentale nel padre del ragazzino. In questo caso la lesione è più periferica e di dimensioni maggiori

L'ipertrofia congenita dell'epitelio pigmentato retinico (CHRPE - Congenital Hypertrophy Of The Retinal Pigment Epithelium) comprende tre entità con caratteristiche e implicazioni distinte:

1) CHRPE solitaria (unifocale - è il caso dei pazienti in foto): si ha una lesione piatta o leggermente rilevata, di colore grigio scuro o nero, solitamente localizzata vicino all’equatore o nel fundus periferico. Sono comuni un alone depigmentato subito all’interno del margine e lacune depigmentate (come nel caso del padre del ragazzino - Fig. 2), specialmente quando la lesione matura;

2) CHRPE raggruppata (multifocale): si hanno lesioni multiple, molto più piccole di quelle della CHRPE solitaria e senza aloni o lacune, orientate come orme di animali (“orme di orso”);

3) Ipertrofia congenita dell’epitelio pigmentato retinico atipica: si hanno lesioni multiple, ovali, fusiformi, a forma di virgola o di coda di pesce, di dimensione variabile associate a margini irregolarmente ipopigmentati e aree perilesionali. Sono coinvolti entrambi gli occhi e, soprattutto, è associata a un maggior rischio di neoplasie gastrointestinali, in particolar modo la poliposi adenomatosa familiare (FAP, Familial Adenomatous Polyposis).

Nonostante nei casi documentati in foto si tratti di lesioni unifocali, data la familiarità per polipi del colon (zia paterna), è stata comunque consigliata una colonscopia per il padre con eventuale screening genetico per una mutazione del gene APC, responsabile della poliposi adenomatosa familiare.

Fig.1: immagine a colori del fondo oculare di soggetto asintomatico recatosi presso lo studio per visita di routine con ...
03/11/2022

Fig.1: immagine a colori del fondo oculare di soggetto asintomatico recatosi presso lo studio per visita di routine con riscontro incidentale di nevo coroideale (freccia nera). Notare le drusen (lesioni giallastre) superficiali, tipicamente associate a una benignità della lesione

Fig.2: scansione OCT eseguita in corrispondenza del nevo. Da sottolineare l'assenza di fluido perilesionale, fattore indicativo di trasformazione maligna della lesione

Il nevo coroideale è una lesione benigna istologicamente sovrapponibile a un qualsiasi nevo localizzato a livello cutaneo. È presente nel 5-10% della popolazione caucasica. La crescita avviene principalmente negli anni pre-puberali ed è estremamente rara in età adulta.
Di solito è asintomatico e il riscontro è incidentale durante un esame di routine.
Il rischio di trasformazione maligna è pari all’1%, per questo è fondamentale un follow up periodico presso il proprio oculista di fiducia per identificare caratteristiche che suggeriscano una maggiore probabilità di trasformazione maligna, come un qualunque nevo cutaneo.
Un periodo prolungato senza alcuna alterazione, inoltre, non garantisce che non si verifichi una progressione, in quanto un improvviso ingrossamento è stato documentato anche dopo molti anni di stabilità clinica.

Ricorda:
- oltre che sulla cute e sulle mucose, un nevo si può formare anche sulla retina;
- pur in assenza di sintomatologia soggettiva e con ottima acuità visiva, è sempre consigliata una visita oculistica periodica per identificare situazioni asintomatiche (come il nevo coroideale o l’escavazione coroideale focale) che potrebbero, nel lungo periodo, portare a complicanze che, se riconosciute in tempo, beneficerebbero di un intervento precoce con una prognosi migliore.

Fig.1: OCT di paziente con escavazione coroideale focale (freccia rossa). Trattasi di riscontro casuale in soggetto asin...
02/11/2022

Fig.1: OCT di paziente con escavazione coroideale focale (freccia rossa). Trattasi di riscontro casuale in soggetto asintomatico recatosi presso lo studio per visita di routine

Fig. 2: immagine a colori del fondo oculare del medesimo paziente

L'escavazione coroideale focale (FCE - Focal Choroidal Excavation) è un'entità clinica recentemente descritta in cui si ha una concavità della coroide senza alterazioni sclerali locali. Il riscontro è quasi sempre incidentale in soggetto asintomatico. Si ritiene che la maggior parte delle FCE sia congenita; tuttavia, l'eziopatologia rimane oggetto di indagini.
Sebbene la maggior parte dei casi rimanga relativamente stabile nel tempo, sono state descritte diverse complicanze che richiedono un intervento, come la neovascolarizzazione coroidale e la corioretinopatia sierosa centrale (da qui la necessità di sottoporsi periodicamente a visite di controllo, anche in assenza di disturbi soggettivi).

Fig. A: profilo retinico di soggetto affetto da pucker maculare, con perdita del clivus fovealeFig. B: profilo retinico ...
30/10/2022

Fig. A: profilo retinico di soggetto affetto da pucker maculare, con perdita del clivus foveale
Fig. B: profilo retinico di soggetto sano, in cui è presente la fisiologica depressione centrale

Il pucker maculare (o membrana epiretinica - Fig A) è un’alterazione anatomica dell’interfaccia vitreoretinica (zona di confine tra il corpo vitreo, la gelatina che riempie l'occhio, e la retina) in cui si ha lo sviluppo di una sottile membrana traslucida sopra la macula (zona centrale della retina - freccia rossa). Tale membrana causa una deformazione e una progressiva distorsione della retina, con conseguente peggioramento della visione centrale (vedere per confronto la fig B, in cui si ha un profilo retinico normale).

I sintomi più frequenti sono:
- visione sfocata;
- distorsione delle immagini (metamorfopsie) o delle linee e delle lettere durante la lettura;
- percezione di oggetti di dimensioni minori (micropsia) o maggiori (macropsia) rispetto a quella reale.

Può svilupparsi senza causa apparente, in assenza di un precedente distacco di retina, chirurgia, trauma o infiammazione;
oppure secondaria a chirurgia per distacco di retina (la causa più frequente), rottura retinica, fotocoagulazione panretinica, crioterapia retinica, malattie vascolari della retina, infiammazione e traumi.

La diagnosi può essere fatta agevolmente dall'oculista mediante un esame del fondo dell’occhio, previa dilatazione della pupilla. L'OCT, esame rapido e non invasivo, è fondamentale nel fornire una quantificazione del problema e nella valutazione della progressione nel tempo.

In collaborazione con Studio Oculistico Carucci - Valutazione ortottica- Esecuzione esami strumentali richiesti e succes...
31/08/2022

In collaborazione con Studio Oculistico Carucci
- Valutazione ortottica
- Esecuzione esami strumentali richiesti e successivamente refertati dal medico oculista

Che cos’è la visita ortottica?

La visita ortottica è una visita che mira a diagnosticare o escludere la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio (alterazioni a carico dei muscoli degli occhi, deficit dei nervi che comandano i muscoli degli occhi) e le alterazioni che da queste derivano (visione doppia, confusione, strabismo, ambliopia, anisometropia, paralisi oculari, ecc) e disporre il trattamento adatto al disturbo riscontrato.

Foto 1: atrofia geografica (freccia rossa), stadio avanzato della forma secca della degenerazione maculare legata all'et...
06/08/2022

Foto 1: atrofia geografica (freccia rossa), stadio avanzato della forma secca della degenerazione maculare legata all'età. Notare le drusen (depositi giallastri - freccia blu) a circondare l'area di atrofia.
Foto 2: l'immagine OCT dimostra la completa perdita degli strati retinici esterni (tra cui il complesso dei fotorecettori, deputati alla visione distinta - freccia gialla).

La degenerazione maculare legata all’età è una malattia che colpisce la macula (la porzione al centro della retina) e danneggia la visione centrale dell’occhio, con perdita progressiva della vista.
Compare di rado prima dei 60 anni, ma dopo i 75 anni colpisce una persona su tre.

Si presenta in due forme:
• secca/atrofica (come quella in foto): la più frequente (90% dei casi) con evoluzione più lenta
• umida/essudativa o neovascolare: meno diffusa ma che porta a una brusca perdita della vista

In Italia, 1 milione di persone soffre di degenerazione maculare e la diffusione è in aumento.
Importante è programmare controlli periodici almeno 1 volta l'anno, per diagnosticarla negli stadi precoci e rallentarne la progressione.

14/07/2022

14/01/2022

14/01/2022

Indirizzo

Via Morosini 2
Corsano
73033

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