Dott. Claudio Sirianni

Dott. Claudio Sirianni Fisioterapista e Personal Trainer

09/01/2024
L’ernia del disco comporta la rottura di un disco intervertebrale, per cui una parte di questo esce dalla sua sede per o...
06/11/2023

L’ernia del disco comporta la rottura di un disco intervertebrale, per cui una parte di questo esce dalla sua sede per occupare la zona del canale spinale in cui sono contenuti i nervi. Questo può determinare una compressione delle radici e il conseguente mal di schiena, che tende a irradiarsi alla gamba dando luogo a una cruralgia o a una sciatalgia.

• sintomi dell’ernia del disco
Nella prima fase della degenerazione del disco intervertebrale, ne deborda solamente una parte e si verifica quella che definiamo protrusione. A questa può seguire una fase acuta, dunque la rottura vera e propria del disco che determina la cosiddetta ernia espulsa. Il sintomo cardine dell’ernia del disco è un dolore che si irradia lungo la gamba, che provoca la cruralgia o la sciatalgia. Il dolore si può associare poi al formicolio e ad altri fenomeni dovuti all’irritazione della radice nervosa.

•fisioterapia 🩺
il ciclo fisioterapico avrà l’obbiettivo di migliorare il movimento di tutta la colonna, la cui disfunzione è ritenuta una delle cause principali che hanno generato l’ernia. Per ridurre il dolore locale e irradiato si utilizzano:
* Posture di scarico, ad esempio ponendo il paziente in decubito laterale in cui si ha la decompressione della radice colpita;
* Tecniche manuali specifiche: come la terapia manuale del poumpage e della trazione;
* Mezzi fisici ad alta tecnologia come: laser ad alta potenza, tecarterapia, ipertermia, ultrasuoni, correnti antalgiche e neurostimolatore interix.
Una volta diminuita la sintomatologia algica si può passare al recupero di una corretta postura.
Questo obbiettivo si raggiunge con esercizi specifici, mobilizzazioni e piccoli accorgimenti che il paziente dovrà adottare giornalmente come ad esempio l’applicazione di un cuscino lombare mentre lavora o mentre guida.
Talvolta, in condizioni in cui si ha una precaria stabilità muscolare può essere di grande aiuto l’utilizzo di una cintura lombare durante il giorno.
Nella parte finale del ciclo terapeutico si tende a lavorare per migliorare la funzionalità del tronco con un piano di allenamento riabilitativo specifico per la persona che si sta trattando.

Ho raggiunto 400 follower! Grazie per il continuo supporto. Non ce l'avrei mai fatta senza ciascuno di voi. 🙏🤗🎉Colgo l’o...
23/12/2022

Ho raggiunto 400 follower! Grazie per il continuo supporto. Non ce l'avrei mai fatta senza ciascuno di voi. 🙏🤗🎉

Colgo l’occasione per augurarvi buone feste e buon anno a voi tutti, vi auguro tanta felicità 🎄🎅🏻🥂

Lunedì - Mercoledì e Venerdì, dalle ore 15:00 alle ore 19:30 ricevo presso il  👨🏻‍⚕️☎️ Per info e prenotazioni contattar...
01/06/2022

Lunedì - Mercoledì e Venerdì, dalle ore 15:00 alle ore 19:30 ricevo presso il 👨🏻‍⚕️

☎️ Per info e prenotazioni contattare il numero presente nella locandina.

22/01/2022
22/01/2022

•Pz. affetto da PCI

•Presa in carico giorno 13.12.21

• Ad oggi i progressi sono incredibili.

L’amore, la passione verso il paziente, la dedizione e la perseveranza verso ciò che amiamo fare - perché sarebbe superfluo chiamarlo lavoro - porterà SEMPRE a risultati del genere, quasi miracolosi.

Poi, ovviamente, se a tutto questo aggiungi la partecipazione, il coraggio di una piccola paziente, anzi, una piccola, ma grande guerriera come Melissa, ciò che può succedere è solo un qualcosa di meraviglioso. ❤️

Fisiomedhealth vi augura una buona vigilia di Natale ed un buon prosieguo del periodo festivo, sperando che l’armonia, l...
24/12/2021

Fisiomedhealth vi augura una buona vigilia di Natale ed un buon prosieguo del periodo festivo, sperando che l’armonia, la gioia, l’unione, motore del santo Natale, possano essere presenti non solo oggi, ma sempre! 🎄❤️



🎅🏻 CHRISTMAS TIME! 🎄Durante le feste siamo tutti più buoni e tutti vanno in vacanza. Tutti! Eccezion fatta per i dolori,...
20/12/2021

🎅🏻 CHRISTMAS TIME! 🎄

Durante le feste siamo tutti più buoni e tutti vanno in vacanza. Tutti!
Eccezion fatta per i dolori, acciacchi; loro purtroppo non ci lasciano mai totalmente in pace come vorremmo 🥴

👨🏻‍⚕️ 🎁 Pertanto ho deciso di offrire a voi tutti la possibilità di regalare ai vostri cari oppure a voi stessi qualcosa che renderà le vostre vacanze delle vere e proprie vacanze, senza le interferenze causate dai soliti acciacchi fisici.

🔜 Segui il prossimo post per saperne di più!

💊 Pillola n* 2
15/12/2021

💊 Pillola n* 2

👨🏻‍⚕️ La Fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica ad eziologia sconosciuta caratterizzata da dolore muscoloscheletr...
15/12/2021

👨🏻‍⚕️ La Fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica ad eziologia sconosciuta caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso: punti dolorosi (tender points) e rigidità della colonna vertebrale. Oltre a questi possono essere presenti astenia, disturbi del sonno, parestesie, senso di tumefazione articolare, cefalea, ansia/depressione, dismenorrea e sindrome del colon irritabile

🔎 La diagnosi è clinica e basata sui criteri dell’American College of Rheumatology: dolore diffuso simmetricamente da almeno 3 mesi e almeno 11 su 18 tender points evocabili alla digitopressione. Non esistono indagini strumentali o ematochimici che siano di reale utilità per la diagnosi

🙎🏼‍♀️ è più comune tra i 20 e i 55 anni. Colpisce 1-4% della popolazione: l'incidenza aumenta nelle donne (8/10%), nei pazienti in ambito internistico (10%) e nei pazienti reumatologici (25%)

❌ La mancanza di una certa eziologia si riflette sulla mancanza di una cura valida. Tutti i trattamenti sono mirati alle caratteristiche generali di dolore e disabilità

💊 I farmaci anti-infiammatori non hanno effetto per la mancanza di un processo infiammatorio alla base e non vi è alcuna indicazione all'impiego di steroidi e cortisonici. I farmaci che facilitano il sonno profondo e il rilassamento muscolare si sono rivelati più efficaci

Il trattamento Fisioterapico, abbinato ad altre cure, consiste in
🤸🏻‍♂️Training di controllo motorio: esercizi di stabilizzazione, strategie posturali e autogestione della patologia
💆🏻‍♂️Trattamento miofasciale: mobilizzazione dei tessuti molli per liberare le restrizioni locali e ripristinare il flusso del sangue
🩸Linfodrenaggio manuale per stimolare il sistema linfatico e regolare il sistema immunitario
🏃🏼‍♀️Attività aerobica: esercizi ad intensità bassa o moderata con il 50% della frequenza cardiaca massima e con più periodi di recupero
🙇🏻‍♂️Tecniche di autogestione dello stress, di respirazione e di rilassamento

🤌🏻 La stabilità del polso è in gran parte condizionata dall’integrità degli elementi ossei e legamentosi che compongono ...
12/12/2021

🤌🏻 La stabilità del polso è in gran parte condizionata dall’integrità degli elementi ossei e legamentosi che compongono l’articolazione. Quando una di queste strutture si lesiona, infatti, si possono manifestare diversi quadri di instabilità, con conseguenze variabili sulla funzionalità del polso e della mano.

👨🏻‍⚕️ Spesso, durante l’anamnesi, il paziente riferisce che i sintomi sono comparsi successivamente ad un evento traumatico. Tuttavia, potrebbero anche essere legati a malattie reumatiche o connettivali.

🔥 I sintomi prevalenti con cui l’instabilità di polso si manifesta sono
• Dolore alla palpazione
• Dolore durante i movimenti di polso e mano
• Gonfiore e talvolta deformità al polso
• Riduzione della mobilità e della forza, anche durante la presa
• Sensazione di instabilità e cedimento
• Possibili rumori articolari durante il movimento

🏋 Il trattamento conservativo dei quadri di instabilità si basa sulla fisioterapia e sulla terapia manuale per ridurre il dolore e recuperare l’ampiezza del movimento; sull’esecuzione di esercizi di rinforzo per i muscoli di mano e avambraccio e di esercizi di propriocezione, per migliorare il controllo dell’articolazione.
🩺 In caso di instabilità severa, o di fallimento della terapia conservativa, si può ricorrere alla chirurgia.

💊 Pillola n* 1
11/12/2021

💊 Pillola n* 1

🦿 L’intervento di protesi d’anca consiste nella sostituzione (parziale o totale) dell’articolazione dell’anca con materi...
05/12/2021

🦿 L’intervento di protesi d’anca consiste nella sostituzione (parziale o totale) dell’articolazione dell’anca con materiali di sintesi biocompatibili. E’ un’opzione invasiva, per questo motivo dovrebbe essere proposta solo dopo il fallimento di un approccio conservativo fisioterapico. Le domande cruciali per decidere se prendere in considerazione l’intervento di protesi d’anca sono:
-quanto è intenso il dolore all’anca?
-quanto a lungo riesci a camminare?
-utilizzi un bastone?
-riesci a salire le scale autonomamente o utilizzi sempre il corrimano o una stampella?
-indossi le calze da solo, ti siedi su qualunque sedia senza problemi, sali e scendi dalla macchina con facilità?

👨🏿‍⚕️ Gli obiettivi della riabilitazione dopo artroplastica sono: riduzione del dolore, recupero della mobilità dell’anca, ripristino della forza, recupero dell’autonomia nelle attività quotidiane.

⏳ I tempi di recupero variano, ma in genere il percorso riabilitativo dura circa 12 settimane: le capacità di guarigione del paziente e le sue richieste influiscono sulla durata. Nelle prime fasi dopo l’intervento, di solito è necessario camminare con le stampelle per 2-4 settimane, dopodiché si può ricorrere ad una sola fino a svezzarsi.

La riabilitazione può essere divisa in tre fasi:
🧑🏻‍🦯 Fase 1 (primi giorni): fornire sicurezza nei passaggi posturali e nei trasferimenti su letto, sedia e al bagno; iniziare la deambulazione con ausilio; eseguire esercizi attivi diretti al recupero della mobilità e alla riduzione del gonfiore
📐 Fase 2 (1-4 settimane): recupero totale della mobilità; aumentare la forza muscolare della gamba e rinforzare anche quella sana; raggiungere l’autonomia nella deambulazione.
🏃🏻‍♂️Fase 3 (4-8 settimane): recupero quasi completo della forza muscolare dell’arto inferiore operato; deambulazione in autonomia senza ausili, salita e discesa dalle scale con un gesto motorio adeguato; ritorno all’attività lavorativa e/o sportiva

Oggi,  , è la Giornata Internazionale delle persone con disabilità ❤️Quando inizieremo a vedere una persona disabile com...
03/12/2021

Oggi, , è la Giornata Internazionale delle persone con disabilità ❤️

Quando inizieremo a vedere una persona disabile come una persona ordinaria anziché “speciale”, sarà una grande conquista per la società.

❓In che modo il fisioterapista ottiene una  misurazione accurata di come si sta muovendo il tuo corpo? Come fa a sapere ...
03/12/2021

❓In che modo il fisioterapista ottiene una misurazione accurata di come si sta muovendo il tuo corpo? Come fa a sapere quanto si muove un'articolazione?

👨🏻‍⚕️ Il goniometro è un dispositivo utilizzato in fisioterapia per misurare l'intervallo di movimento attorno a un'articolazione nel corpo e per valutare, appunto, il ROM articolare di un determinato distretto corporeo.
La parola goniometro deriva dai termini greci gonia e metron, che significano rispettivamente angolo e misura.

Il goniometro consta di due "braccia": il braccio stazionario e il braccio mobile. Ogni braccio è posizionato in punti specifici del corpo e il centro del goniometro è allineato all'articolazione da misurare. Ci sono segni di hash sul centro del goniometro che il fisioterapista usa per misurare con precisione il range di movimento articolare.

🩺 Quando si inizia la terapia fisica per la prima volta, il fisioterapista utilizza il goniometro per ottenere una gamma di misurazione del movimento di base attorno a un giunto specifico. Dopo un intervento specifico o un trattamento, viene ripetuta la misurazione per garantire che il trattamento sia stato efficace e che il ROM risulti aumentato rispetto all’inizio del ciclo di terapia.

🦶 Il neuroma di Morton (o Civinini-Morton) si sviluppa come conseguenza dell’intrappolamento del nervo interdigitale pla...
02/12/2021

🦶 Il neuroma di Morton (o Civinini-Morton) si sviluppa come conseguenza dell’intrappolamento del nervo interdigitale plantare a livello degli spazi metatarsali, più frequentemente il terzo o il quarto.
È frequente nei soggetti che indossano spesso scarpe strette, andando quindi a comprimere la zona metatrsale, o che imprimono traumi ripetuti alla zona dell’avampiede.

🩺 Clinicamente si presenta con la comparsa di parestesie (formicolii) e dolore, in forma di bruciore o scossa. Si può riscontrare anche una diminuita mobilità dell’avampiede in flesso-estensione, che limita le attività del paziente.
I sintomi sono localizzati sulla pianta del piede, alla base delle dita, soprattutto tra secondo e terzo o fra terzo e quarto dito. Compaiono di solito durante le attività in carico, come stare in piedi, camminare…

👨🏻‍⚕️ Il trattamento è in prima battuta conservativo e solitamente viene impostato su un ciclo di infiltrazioni (a base di soluzioni alcolizzanti che “bruciano” la parte finale della terminazione nervosa responsabile della sintomatologia). A questo, può essere utile associare un trattamento fisioterapico, basato su tecniche ed esercizi di mobilizzazione dell’avampiede e di neurodinamica.
Nel caso in cui il trattamento conservativo fallisca, è possibile valutare l’approccio chirurgico al problema.

💡 Il release miofasciale si basa sulla premessa che il terapista possa facilitare l’innata capacità del paziente di corr...
29/11/2021

💡 Il release miofasciale si basa sulla premessa che il terapista possa facilitare l’innata capacità del paziente di correggere la disfunzione dei tessuti molli che è una fonte della sua sintomatologia dolorosa. Altri approcci terapeutici contemporanei, come il massaggio connettivale, il rolfing o lo Strain Counterstrain, utilizzano gli stessi modelli miofasciali.
Il release miofasciale è una tecnica di stretching altamente interattiva che richiede un feedback dal corpo del paziente per determinare la direzione, la forza e la durata dell’allungamento e per facilitare il massimo rilassamento dei tessuti tesi o contratti. Riconosce che un muscolo non può essere isolato da altre strutture del corpo.

🤝 Il terapista che usa le tecniche di release miofasciale lavora con il paziente, non sul paziente.

👨🏻‍⚕️ Il release miofasciale è una tecnica di stretching passivo, nel senso che il paziente non contrae attivamente nessun muscolo per allungare la contrattura o scaricare la tensione. Il suo ruolo come leader è di stare sul lettino, concentrarsi sulle sensazioni del proprio corpo e permettere a questo di dirigere il trattamento del terapista. Quando il paziente funziona su questo livello, il release miofasciale assume la qualità di una danza talmente sciolta che è impossibile dire chi stia portando e chi stia seguendo.
Poichè nè il muscolo bersaglio, nè il suo antagonista stanno lavorando contro l’allungamento, l’attivazione delle fibre nocicettive – che trasmttono l’informazione dolorosa – è meno probabile: lo stato di rilassamento è così naturale e completo che non è raro che il paziente si addormenti durante la seduta.

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Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 19:00
Martedì 08:00 - 19:00
Mercoledì 08:00 - 19:00
Giovedì 08:00 - 19:00
Venerdì 08:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 17:00

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