Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Familiare Dott.ssa MariaCanadè-Cosenza

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Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Familiare Dott.ssa MariaCanadè-Cosenza Sono una Psicologa-Psicoterapeuta sistemico familiare. Per molti anni mi sono occupata di psicoeducazione. Ho lavorato nell' ambito della psichiatria.

Attualmente collaboro con un Associazione per ragazzi con disabilità.

20/11/2025
🌿 13 Novembre – Giornata Mondiale della Gentilezza 💛Essere gentili non è solo una questione di buone maniere: è un gesto...
13/11/2025

🌿 13 Novembre – Giornata Mondiale della Gentilezza 💛

Essere gentili non è solo una questione di buone maniere: è un gesto che nutre la mente e il cuore.
La psicologia ci insegna che la gentilezza ha un effetto potente sul nostro benessere psicologico: riduce lo stress, rafforza i legami sociali e stimola la produzione di serotonina e ossitocina, i “neurotrasmettitori della felicità”.

Un sorriso, un ascolto autentico, una parola di incoraggiamento possono sembrare piccoli atti, ma generano un impatto enorme — in chi li riceve e in chi li dona.
Essere gentili non significa essere ingenui o sottomessi, ma scegliere consapevolmente di contribuire a un clima emotivo più sano, partendo da noi stessi.

✨ Oggi (e ogni giorno) proviamo a praticare la gentilezza consapevole: con gli altri, ma anche verso di noi.

03/11/2025

🌿 Empatia: sentire con l’altro, non solo per l’altro 🌿

Spesso pensiamo all’empatia come alla capacità di “mettersi nei panni degli altri”. Ma questa definizione, pur semplice, nasconde un mondo molto più profondo.

In psicologia, l’empatia è la competenza che ci permette di riconoscere e comprendere le emozioni altrui, mantenendo al tempo stesso la consapevolezza della nostra identità. È un ponte emotivo che ci connette, senza confonderci.

Dal punto di vista filosofico, l’empatia è stata interpretata in modi diversi.
👉 Per Edith Stein, discepola di Husserl, l’empatia è il modo in cui accediamo al mondo interiore dell’altro: non possiamo mai “fonderci” completamente con l’altro, ma possiamo comprenderlo come un soggetto che sente, pensa e vive.
👉 Martin Buber parlava di relazione Io-Tu: l’empatia nasce quando l’altro non è più un oggetto dei nostri pensieri, ma una presenza viva con cui entriamo in dialogo autentico.

Empatizzare, quindi, non è “sentire al posto dell’altro”, ma sentire con lui, restando pienamente presenti a noi stessi.
È un equilibrio delicato tra cuore e consapevolezza, tra emozione e rispetto.

✨ In un mondo che spesso ci spinge alla velocità e alla reazione, l’empatia ci invita a fermarci, ad ascoltare e a riconoscere l’umanità che ci accomuna.

🧠💬 E tu, in quali momenti della tua vita ti sei sentito veramente “visto” da qualcuno?

Dott.ssa Maria Canade'
Psicologa Psicoterapeuta

Parlare di morte non è semplice.È un tema che ci mette di fronte alla fragilità della vita, alla paura della perdita, ma...
02/11/2025

Parlare di morte non è semplice.
È un tema che ci mette di fronte alla fragilità della vita, alla paura della perdita, ma anche al valore profondo dei legami che ci accompagnano.

Elaborare un lutto non significa dimenticare, ma trovare un nuovo modo di stare in relazione con chi non c’è più.
È un percorso personale, fatto di emozioni intense, ricordi, domande e silenzi. Non esistono tempi giusti o sbagliati: ognuno ha il proprio ritmo e il proprio modo di attraversare il dolore.

Nel lavoro psicologico, l’obiettivo non è “superare” la perdita, ma integrare l’assenza nella propria vita, fino a trasformarla in una nuova forma di presenza e di significato.

A volte, elaborare un lutto significa anche imparare a dire:

> “Non sei più qui, ma continui a vivere dentro di me.” 💫

🌱 Prendersi il tempo per ascoltare il dolore, parlarne e chiedere aiuto è il primo passo per ritrovare un equilibrio possibile.

22/10/2025
💫Ci sono cose che custodiamo con attenzione: oggetti cari, ricordi, persone importanti.Ma a volte dimentichiamo di mette...
21/10/2025

💫Ci sono cose che custodiamo con attenzione: oggetti cari, ricordi, persone importanti.
Ma a volte dimentichiamo di mettere il nostro cuore tra queste cose preziose.

Il cuore non è solo un simbolo di emozione, ma la sede della nostra sensibilità, autenticità e capacità di sentire. Prendersene cura significa ascoltarlo, rispettarne i ritmi, concedersi spazio per emozioni anche difficili — senza giudizio.

Mettere il cuore tra le cose preziose vuol dire riconoscere il proprio valore, proteggere ciò che ci rende umani e imparare a dire “sì” e “no” con consapevolezza.

💖 Forse non possiamo evitare che il cuore si ferisca, ma possiamo imparare a trattarlo con gentilezza, ogni giorno, come si fa con ciò che davvero conta.

Dott.ssa Maria Canade'
Psicologa Psicoterapeuta

🪾L’autunno è una stagione che ci invita, silenziosamente, a rallentare.La natura cambia ritmo, i colori si fanno caldi, ...
19/10/2025

🪾L’autunno è una stagione che ci invita, silenziosamente, a rallentare.
La natura cambia ritmo, i colori si fanno caldi, le foglie si staccano dai rami e tornano alla terra.
Questo ciclo naturale può diventare una potente metafora: imparare a lasciare andare ciò che non serve più, per fare spazio al nuovo.

Spesso, nella vita, tratteniamo esperienze, relazioni o abitudini solo perché ci sono familiari, anche quando non ci fanno più bene. L’autunno ci ricorda che lasciar cadere non significa perdere, ma trasformare.
Così come gli alberi non si spogliano per paura, ma per necessità, anche noi possiamo imparare a fidarci dei nostri processi interiori di cambiamento.

È il tempo dell’introspezione, della cura di sé, del riconoscere ciò che siamo diventati e ciò che desideriamo diventare.
Nel silenzio e nella lentezza, può nascere una nuova consapevolezza: quella che ogni fine, se accolta, prepara sempre un nuovo inizio.

🍁 Cosa stai imparando a lasciare andare, in questo autunno della tua vita?

🫀Negli ultimi giorni si è tornato a discutere di alcuni disegni di legge che propongono di vietare la realizzazione di p...
17/10/2025

🫀Negli ultimi giorni si è tornato a discutere di alcuni disegni di legge che propongono di vietare la realizzazione di progetti di educazione sessuale fino alla scuola secondaria di secondo grado.

Come psicologa, e come professionista che ogni giorno incontra giovani e famiglie, sento il bisogno di condividere una riflessione.

L’educazione sessuale non è — e non dovrebbe mai essere — un argomento tabù.
È un percorso educativo che aiuta bambini e ragazzi a conoscere il proprio corpo, a comprendere i cambiamenti che vivono, a sviluppare il rispetto di sé e dell’altro, a riconoscere il consenso e i confini personali.

Un’educazione sessuale adeguata all' età non anticipa nulla, ma accompagna.
Offre parole corrette, strumenti di comprensione e riferimenti affidabili.
E questo è fondamentale per contrastare la disinformazione e i modelli distorti che troppo spesso arrivano dai social o dalla rete.

Negare ai giovani questi spazi di conoscenza significa privarli di una parte importante della loro crescita e della loro sicurezza.
Significa rinunciare alla prevenzione del disagio, della violenza e delle relazioni non rispettose.

Promuovere l’educazione sessuale non è una scelta ideologica, ma una scelta di salute pubblica, di tutela e di responsabilità educativa.

Parlare di sessualità in modo rispettoso e consapevole non corrompe: protegge, sostiene e forma.
Perché educare alla sessualità significa educare al rispetto, alla libertà e alla consapevolezza di sé.

Dott.ssa Maria Canade'
Psicologa Psicoterapeuta

LUTTO PRENATALECon i termine LUTTO PRENATALE si intende il lutto legato alla morte del bambino che può avvenire durante ...
14/10/2025

LUTTO PRENATALE
Con i termine LUTTO PRENATALE si intende il lutto legato alla morte del bambino che può avvenire durante tutto il periodo della gravidanza. Si differenzia invece dal termine LUTTO PERINATALE che riguarda la perdita del bambino dalla ventisettesima settimana della gravidanza fino al primo mese di vita.
COSA VUOL DIRE PERDERE UN FIGLIO DURANTE LA GRAVIDANZA?
Sicuramente un lutto in questa fase corrisponde alla perdita di un PROGETTO COMUNE, ovvero l'essere genitori.
Inoltre si distingue dagli altri lutti perchè accade in maniera SIMBOLICA. I genitori non hanno mai conosciuto il loro bimbo eppure era li ed ora devono separarsi da lui. E sicuramente la durata della gravidanza ha poca importanza poichè la relazione stabilitasi durante quel periodo è molto forte a prescindere da tutto.
COSA SUCCEDE A LIVELLO EMOTIVO?
Le emozioni che attraversano un madre possono andare dallo stupore alla paura fino alla sensazione di non essere state in grado di portare a termine la gravidanza. Possono affacciarsi in queste donne sentimenti depressivi e sensi di colpa.
Il lutto prenatale è un evento vissuto come innaturale e inspiegabile. E' come se due eventi: la nascita e la morte avvengono nello stesso momento. Questo può portare la donna a sentire, ad un livello profondo, di avere "generato morte". Non dimentichiamo come questo, potrebbe non essere accettato e legittimato dalla società. Molto spesso la sofferenza non viene capita o percepita. Alcune coppie vengono sollecitate da chi sta intorno a riprovare ad avere un altro figlio e quindi tornare ad essere produttivi, allegri come se nulla fosse.
COSA FARE?
Guardare al futuro è uno degli obiettivi per queste coppie. Guardare al futuro implica però un passaggio prima. Solo dopo una RIORGANIZZAZIONE E ACCETTAZIONE di questo evento ci può essere un'apertura verso le proprie emozioni chiedendo supporto.
Perchè possano guardare al futuro, queste coppie devono dare legittimazione alla perdita e al loro vissuto di lutto.
Solo dopo sarà possibile per i genitori andare avanti, parlare di lui e creare uno spazio mentale pronto ad accogliere una nuova genitorialità.

Dott.ssa Maria Canade'

Indirizzo

Cosenza

Orario di apertura

Martedì 15:00 - 20:00
Giovedì 15:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

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