
30/07/2025
Lo scorso autunno, prima di sospendere il lavoro per la maternità, con i colleghi dello studio “Spazio Salute Consapevole” ci siamo trasferiti in un nuovo edificio, in uno spazio più ampio, molto bello e luminoso.
Dopo un periodo dedicato alla maternità, tra la primavera e l'inizio dell'estate 2025 ho ripreso a lavorare in studio. Sono felice di questo nuovo spazio di lavoro, del mio studio e di fare parte di questa équipe di professionisti!
Sono felice di riprendere contatto con tutti gli aspetti del mio lavoro, in particolare di riprendere le fila delle relazioni terapeutiche con le persone, nella stanza di terapia.
Per andare in studio passo spesso vicino a una scultura, "Lo scivolo", che è stata creata dallo scultore Nereo Quagliato.
Quest’opera mi piace molto. In queste settimane di ripresa lavoro, quest’opera d’arte mi ha fatto pensare anche al lavoro che svolgo nella stanza di terapia, nelle relazioni terapeutiche. Nella stanza di psicoterapia lavoro con chi ho seduto di fronte a me, individuo, coppia o famiglia che sia. Ognuno porta con sé una storia complessa, piena di intrecci, talvolta con grovigli e nodi emozionali dolorosi di cui le persone possono essere più o meno consapevoli.
In ogni momento, nella stanza di terapia, le persone mettono in gioco diverse parti di sé: parti di fasi di sviluppo diverse, come parti “bambine” o parti “adolescenti” e altre parti ancora del proprio mondo interiore. Parti diverse che corrispondono a diverse modalità di stare in relazioni con gli altri.
Spesso il dolore esistenziale che spinge le persone a chiedere aiuto e supporto, deriva da un disequilibrio interno tra le diverse parti di sé, che non riescono a trovare un’integrazione tale da permettere alle persone di sentirsi bene “nella propria pelle” e nelle relazioni con gli altri.
La relazione terapeutica che si sviluppa nel tempo, con un impegno costante da ambo le parti in gioco, terapeuta e paziente, può aiutare a integrare le diverse parti di sé, divenire maggiormente consapevoli del proprio modo di stare in relazione agli altri, e condurre a stati interni di maggior benessere, soddisfazione ed equilibrio.