Dr.ssa Jessica Saleri Psicoterapeuta

Dr.ssa Jessica Saleri Psicoterapeuta Psicologa clinica, Psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico relazionale, Psiconcologa.

15/01/2024

La “Depressione"

Quando si parla di è utile distinguere un termine più generico che si riferisce ad un’esperienza affettiva che può limitarsi ad uno stato d’animo di anche momentaneo da una vera e propria sindrome depressiva.
Questa è una condizione psicopatologica caratterizzata da sintomi ben precisi che includono anche altri elementi del vissuto soggettivo e del comportamento (il concetto di “sindrome” rimanda alla presenza di un gruppo di sintomi che definiscono un quadro clinico specifico).
La condizione depressiva si descrive dunque come uno stato di soggettiva che rimanda a specifiche modalità di funzionamento psichico in cui convergono, variamente intrecciati, sintomi emotivo-affettivi (umore depresso, perdita di interesse e delle possibilità di piacere, sentimenti di impotenza e disperazione, colpa, vergogna, inutilità, indegnità, inferiorità), sintomi cognitivi (pensieri a contenuto negativo su di sé, una visione negativa del mondo e della vita, aspettative negative sul futuro, idee di suicidio), rallentamento psicomotorio, sintomi neurovegetativi (come insonnia e riduzione dell’appetito) e fisici (soprattutto dolori, astenia, disturbi gastrointestinali).
È una sindrome molto diffusa oggi, complice il senso di solitudine in cui viviamo e la noia che costella la nostra quotidianità.
Il fattore temporale divide la depressione in tante categorie diagnostiche.

Sul piano epidemiologico, la depressione ha una grossa rilevanza in tutto il mondo, è sempre più diffusa ed è il disturbo psichiatrico più comune: dal 10% al 20% della popolazione adulta viene colpito dal disturbo depressivo nel corso della vita (Gabrielli, 2009; Altamura et al., 2006). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi circa 300 milioni di persone soffrono di depressione, patologia che, in base alle stime, entro il 2020 sarà la seconda più comune causa di disabilità per malattia (Siracusano, Niolu, 2007).

Di fronte alla fine di una relazione amorosa esistono due vie: la prima è quella del dolore del lutto, del  trauma, dell...
24/11/2023

Di fronte alla fine di una relazione amorosa esistono due vie: la prima è quella del dolore del lutto, del trauma, della perdita, del fallimento e della solitudine.
L' uomo, abbandonato o tradito, è messo di fronte a una ferita narcisistica che deve riconoscere ed elaborare.
La seconda via è quella della violenza che rigetta il lavoro del lutto per ribadire un diritto di proprietà e, di conseguenza, l'esistenza di un legame che esclude per principio la separazione.

È questo il nesso profondo che unisce narcisismo e depressione: "Non sopporto di non essere più tutto per te, dunque ti uccido perché, nella realtà, non posso riconoscere di non essere niente senza di te".
La violenza diventa quindi un’alternativa all’esperienza dolorosa del lutto.
In diversi casi di femminicidio, la vittima si trasfigura in un prolungamento fantasmatico della madre senza la cui presenza la vita del soggetto è destinata a sprofondare nel nulla.

L’accudimento prolungato dei figli scongiura il trauma benefico della separazione.


19/11/2023

Dare amore e crearlo nell’altro, nei figli, nelle persone, liberandosi dai sensi di colpa, insegnando che le rotture e le separazioni sono accompagnate da riparazioni, fanno parte della vita.

Riflessioni di Massimo Recalcati

I figli possono trovare il loro cammino quando la nostra mano ha la fede sufficiente per perderli.... Attenzione, nessuno ha verità. Non ci sono esperti, ma amare significa donare a lui il nostro ritrarsi, è il sacrificio della proprietà.
Il dono più grande che possiamo fare ai nostri figli non è dargli tutte le risposte, non è spiegargli il senso della vita, ma dimostrargli, con il nostro esempio quotidiano - e non attraverso la retorica - che la vita ha senso... e mostrare loro tutta la nostra fragilità.....
Il dono più grande della genitorialità è non ricondurre la vita del figlio a uno standard di normalità. Il dono più grande della genitorialità è amare le storture, le bizzarrie. Non raddrizziamo le viti storte, scommettiamo tutto invece sulle diversità.
Io genitore voglio che tu sia quello che desideri."

11/11/2023
11/11/2023

3 novembre 2023.
Ospite della trasmissione di Cremona1 Ogni giorno con noi - Ore12, dai presentatori e amici Eleonora Busi e Giovanni Rossi.

Tema: la , disciplina che si occupa dell’impatto psicologico e sociale che la malattia oncologica ha sul paziente, sulla famiglia e sull equipe curante.
Cosa fa l’ASST di Cremona per la presa in carico psicologica del paziente oncologico.



Di seguito il mio intervento ➡️

Recensione del film “Nata per te”.
10/11/2023

Recensione del film “Nata per te”.

“Nata per te” di F. Mollo.
Recensione di P. Santinon

Una persona single in Italia può adottare solo in “casi particolari”, come recita l’articolo 44 della legge 184 del 4 maggio 1983, ovvero “quando vi sia la constatata impossibilità di affidamento preadottivo: questo si verifica, ad esempio, quando il minore, pur in stato di abbandono, non riesce ad essere affidato ad una famiglia adottiva”. Appare da subito lo scollamento tra le leggi scritte e le leggi del cuore che muovono la domanda di Luca Trapanese alla giudice del Tribunale dei Minori: “Quanti rifiuti è ancora disposta a far vivere ad Alba”?

Leggi recensione su Spiweb

https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/cinema/recensioni-cinema/nata-per-te-di-f-mollo-recensione-di-p-santinon/

30/10/2023

Lo stress o il disagio psicologico possono causare dolore fisico o malattia? Scopri quali sono i segni di un disturbo psicosomatico e come trattarlo.

29/10/2023

La spirale di odio sollevata dal massacro degli ebrei, avvenuto con particolare ferocia e crudeltà, lascerà tracce indelebili individuali e collettive. Sarantis Thanopulos, Presidente della Società Psicoanalitica, in questo articolo sul conflitto tra Israele e Palestina ci invita a mantenere il contatto con tutte le vittime di questa guerra e a lasciare spazio alla ragionevolezza.
(M. Antoncecchi)

"Del conflitto in Palestina siamo la causa."
S. Thanopulos

https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/stampa/rassegna-stampa-2/rassegna-stampa-italiana/del-conflitto-in-palestina-siamo-la-causa-il-manifesto-21-10-2023-s-thanopulos/

Il maestro, geniale e precursore in tutto, l’esempio! Tutto di lui è troppo attuale
23/09/2023

Il maestro, geniale e precursore in tutto, l’esempio! Tutto di lui è troppo attuale

Il 23 settembre del 1939 moriva, a Londra, un grande studioso dell'animo umano: SIGMUND FREUD....

" Anche se il futuro riplasmerà o modificherà questo o quel risultato delle sue ricerche, mai più potranno essere messi a tacere gli interrogativi che Sigmund Freud ha posto all’umanità; le sue scoperte scientifiche non si possono più né negare né occultare. I concetti che egli ha formulato, le parole che egli ha scelto per esprimerli sono già entrati con naturalezza nella lingua viva. In tutti i campi delle scienze dello spirito, nell’indagine sulla letteratura e sull’arte, nella storia delle religioni e nello studio della preistoria, nella mitologia, nel folklore e nella pedagogia, e non da ultimo nella stessa creazione poetica, la sua opera ha lasciato un’impronta profonda, e siamo certi che, se mai alcuna impresa della nostra specie umana rimarrà indimenticata, questa sarà proprio l’impresa di quest’uomo che ha penetrato le profondità dell’animo umano. Noi tutti non potremmo neppure immaginare il nostro mondo spirituale senza la coraggiosa opera che Freud ha svolto nell’arco della sua esistenza. "

~ Thomas Mann ~

31/08/2023
Stupore e felicità ❤️
21/06/2023

Stupore e felicità ❤️

Carissimi,
questa mattina ho appreso, come tanti di voi, che, tra le tracce della prima prova della maturità 2023, c’è un brano tratto da "Dieci cose che ho imparato", l’ultimo libro di mio padre Piero.

Questo non è un solo riconoscimento a lui in qualità di divulgatore e giornalista, ma rappresenta anche un messaggio di fiducia per l’intera categoria dei giornalisti.
Nel corso di tutta la sua vita Piero ha fatto della buona informazione, ha lavorato in modo limpido e razionale, documentandosi e spiegando, in modo chiaro e attento, tantissimi argomenti. Ebbene, in un mondo fatto di fake news, titoli strillati e informazioni fugaci, il suo modo di fare informazione resta un esempio e deve essere da incoraggiamento per tutti quei giornalisti che fanno il loro lavoro seriamente e in modo indipendente, cercando le fonti e portando avanti inchieste approfondite. Questo fa sì che la gente possa ragionare e farsi un’idea propria.
Stimolare il pensiero e dare materiale per la mente: questo è stato il suo giornalismo che, evidentemente, resta un esempio da seguire.

E, soprattutto, mi fa davvero piacere realizzare che Piero, anche oggi, è al fianco dei ragazzi. Quei giovani cui ha scelto di rivolgersi alla fine con il suo ultimo lavoro televisivo e che, in fondo, continua ad aiutare proprio stimolandone il ragionamento e la crescita.
Questa traccia è rivolta al futuro e alla costruttività. La scelta di sottoporla ai ragazzi come spunto di ragionamento mi rende orgoglioso perché è rivolta anche al nostro Paese, che proprio dei giovani ha bisogno per migliorare e rinnovarsi.
Raccolgo le parole di Piero per ricordare oggi, a questi ragazzi, che è giunto il momento di fare la loro parte. Noi vi siamo accanto, dandovi la spinta per continuare a fare bene perché c’è bisogno di tutti voi.
In bocca al lupo a tutti i maturandi per gli esami e per un futuro radioso.

Alberto

In questo “luogo fisico e psichico” ho trascorso 10 anni della mia vita da psicoterapeuta. Dieci anni ricchi, intensi, d...
02/10/2022

In questo “luogo fisico e psichico” ho trascorso 10 anni della mia vita da psicoterapeuta. Dieci anni ricchi, intensi, di sacrifici, di lavoro faticoso, pieni di emozioni e di storie di vita irripetibili. Lì dentro c’è un pezzo di me indimenticabile e tra quelle mura le mie sedute, affettive e trasformative. Parole, relazioni, legami, sogni, persone, difficoltà, fragilità, insight, regressioni ed evoluzioni, rotture e riparazioni, passato, presente, futuro.
Ascolto, interpretazioni, intuizioni e deduzioni.
Su quella poltrona le riflessioni per me più importanti.
Ore ed ore ad ascoltare i miei pazienti che ringrazio perché sono loro ad aver curato me e ad avermi insegnato la vita.
Il mio posto nell’anima.

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