09/03/2023
Aido e la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA: le altre siamo noi!
Tante le manifestazioni, seminari, spettacoli teatrali, cortei, incontri organizzati in tutta Italia per celebrare La Giornata Internazionale della Donna.
Volutamente non ho scritto "festa della donna" come invece siamo stati abituati a sentire appellare l otto marzo negli anni.
Perché di fatto la Motivazione alla base della ricorrenza non è una festività ma la RIFLESSIONE. ed è proprio una riflessione questa mia, su quanto ancora, nel mondo la PARITÀ di GENERE sia solo un sogno, dove le donne sono costrette a discriminazioni e violenze. RIFLESSIONI anche sulle conquiste sociali ed economiche e politiche faticosamente raggiunte negli anni dal sesso femminile.
La giornata internazionale della donna è dunque una ricorrenza molto importante per la nostra società in questo particolare momento storico e lo è ancor di più per una associazione come l’AIDO, di cui tante donne fanno parte in modo disinteressato e attivamente. È anche un momento fondamentale per ricordare il lungo, duro e faticoso cammino che le donne hanno dovuto percorrere per riscattarsi, per poter sedere, con pari diritto e dignità, allo stesso tavolo degli uomini.
In questa occasione istituzionale tanti sono gli esempi straordinari che si rincorrono: donne del passato e del presente che con la loro vita hanno segnato e continuano a segnare la storia dell’emancipazione femminile, donne che all’interno della società sono mediatrici e portatrici di pace, il cui impegno nel processo di costruzione di un mondo più stabile e sicuro è riconosciuto e sostanziale, donne impegnate nel sociale, che in ogni ambito, con generosità e spirito nobile, donano il loro tempo e impiegano le loro forze per il bene altrui, donne forti con la capacità di cambiare, all’improvviso, abitudini e prospettive, attingendo alle risorse interiori più profonde per superare la sofferenza, con la capacità di riorganizzare i gesti quotidiani, di prendersi cura degli altri e di modificare persino le dinamiche interpersonali per far fronte alle avversità.
Donne MULTITASKING per essere internazionali.
Donne con la d maiuscola come mi piace definirci. Donne che hanno dentro le loro cellule la possibilità e l’esperienza dell’aver generato la vita. Mamme capaci di donare il loro corpo, per ospitare una creatura che hanno scelto di far ve**re al mondo. Per questo se la sanno cavare in ogni situazione e hanno la capacità di trasformare ogni evento, anche il più doloroso, in un profondo insegnamento che le renderà ancora più forti.
Forse, perciò, le donne sono capaci di donare parti dei loro corpi più altruisticamente degli uomini per ridare speranze di vita e di vita vissuta dignitosamente.
La prevalenza femminile, infatti, è una peculiarità della donazione da vivente e in Italia le donne sono anche più brave che nel resto d’Europa: gli ultimi dati ci dicono che le donne italiane che donano i propri organi per un trapianto da vivente ( rene o una porzione di fegato per esempio ) sono il doppio degli uomini e in quasi un caso su tre a donare l’organo sono le madri ai propri figli ( 29,2%), mentre i padri rappresentano il 12,7% del totale. Allo stesso modo le mogli donatrici sono oltre il doppio dei mariti ed è a maggioranza femminile anche la donazioni tra fratelli.
Su questo dato è stato sottolineato, comunque, che la differenza di genere nella donazione da vivente soffre certamente della rilevanza di alcune patologie che, dal punto di vista epidemiologico, interessano i due generi in modo diverso, ma è pur vero che una propensione così marcata come in Italia mostra una maggiore predisposizione a donare da parte delle donne, soprattutto nell’ambito familiare, una generosità che in definitiva sembrerebbe appartenere al DNA femminile da tempi immemori, alla natura prodiga ed accogliente delle donne.
In una società che ancora insegna che le donne debbano essere sempre subalterne agli uomini e gli uomini a mostrare in maniera arrogante la loro virilità, attraverso manifestazioni di forza e a discapito delle proprie emozioni, leggere queste percentuali è sicuramente molto rilevante: le cronache, la storia portano alla ribalta quelli che sono stati e che sono i passi ed i fatti fondamentali della lotta condotta dalle donne, ma quasi sempre rimane nell’ombra il loro vissuto quotidiano, l’energia che mettono nella vita di tutti i giorni, nel lavoro, nella casa, nella famiglia o in tutto ciò che di importante c’è nell’esistenza umana, a cominciare dell’offerta di sé attraverso la donazione degli organi, anche da vivente, ed è proprio questo peculiarità tutta femminile che l’AIDO intende sottolineare in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2023.
Forse, proprio questo momento storico in cui, in ogni ambito, si cerca di valicare la differenza di genere, potrebbe essere l’occasione per sensibilizzare l’intera popolazione all’importanza della donazione attraverso l’esempio di donne che, come segnalano i nostri dati, donano sé stesse, con lo spirito di sacrificio che da sempre le caratterizza, ci caratterizza perché... le altre siamo noi!
Chi dice donna...dice dono!!
Grazie a tutte le Donne! Grazie alle Donne AIDO!