NV Ambiente & Sicurezza dell'Ing. Veneziano

NV Ambiente & Sicurezza dell'Ing. Veneziano Consulenze nei settori della Sicurezza sui luoghi di lavoro e dell'Ambiente QUI TROVI LE ULTIME DAL MONDO DELL'AMBIENTE E SICUREZZA SUL LAVORO.

QUESTA PAGINA E' UN PUNTO D' INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA PER LA SICUREZZA DEL TUO CANTIERE O DELLA TUA AZIENDA, PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DELLA TUA ATTIVITA', PER LAVORARE IN SINTONIA CON LE PRESCRIZIONI IN AMBITO AMBIENTALE. Qui puoi pubblicare on-line la tua richiesta e ricevere subito preventivi E COMUNQUE TROVI I RECAPITI DELLO STUDIO!!! FAI LA TUA RICHIESTA, DECIDI TU CHI E' IL PIU' CONVENIENTE!!!

📵 Disconnettersi dal lavoro non è solo una questione di benessere. È una misura di salute e sicurezza.Nel nostro settore...
02/08/2025

📵 Disconnettersi dal lavoro non è solo una questione di benessere. È una misura di salute e sicurezza.

Nel nostro settore parliamo continuamente di stress lavoro-correlato, di benessere organizzativo, di rischi psicosociali.
Poi però ci dimentichiamo che una delle prime forme di prevenzione è il diritto alla disconnessione.

👉 Restare costantemente reperibili, rispondere a chiamate e messaggi oltre l’orario di lavoro, portarsi mentalmente l’ufficio in vacanza... sono dinamiche sempre più normalizzate.
Ma sono anche modalità di lavoro usuranti, che minano l’equilibrio psico-fisico della persona e alterano la qualità della vita familiare e sociale.

📉 Non staccare mai comporta conseguenze serie: disturbi del sonno, ansia, disagi digestivi, caduta del desiderio sessuale, irritabilità, calo della motivazione, distacco affettivo.
Senza contare il circolo vizioso tra performance lavorativa e fallimento relazionale: più si è connessi al lavoro, meno si è presenti con i propri affetti — e viceversa.

🎯 Ma allora come si gestisce una vera disconnessione?

Si programma: le ferie non si improvvisano, si organizzano in modo da non lasciare questioni aperte.

Si comunica: clienti e colleghi devono sapere che la reperibilità non è h24, e che il rispetto del tempo altrui è parte integrante della professionalità.

Si protegge: disattivando notifiche, impostando limiti precisi all’uso della mail, dedicando tempo a sé stessi senza sensi di colpa.

📚 I più aggiornati approcci internazionali al benessere lavorativo parlano chiaro: il recupero è parte del ciclo produttivo, non una sua interruzione.
Eppure, in Italia, il diritto alla disconnessione non ha ancora una tutela pienamente efficace. Le Linee guida del Ministero e i contratti collettivi avanzano proposte, ma serve una presa di coscienza culturale — prima ancora che normativa.

💼 Chi si occupa professionalmente di sicurezza non può ignorare il legame tra iperconnessione e rischio professionale.
Perché chi non recupera, accumula. E ciò che si accumula, prima o poi, cede.



⛱ Per questo motivo, ad agosto disconnetto davvero.
Senza finte disponibilità, senza mezze risposte.

Ai miei clienti, ai colleghi, ai professionisti della rete che ogni giorno cercano di alzare l’asticella della qualità: buone vacanze.
Rigeneratevi. Respirate. Rientrate con idee più lucide, e magari con priorità diverse.

📆 Ci risentiamo a settembre.

👋 Ing. Nicola Veneziano

🚜 NUOVO OBBLIGO FORMATIVO PER I CONDUCENTI DI CARRI RACCOGLIFRUTTA (CRF)Con l'entrata in vigore del nuovo Accordo Stato-...
27/05/2025

🚜 NUOVO OBBLIGO FORMATIVO PER I CONDUCENTI DI CARRI RACCOGLIFRUTTA (CRF)
Con l'entrata in vigore del nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025, è stato introdotto l'obbligo di formazione teorico-pratica per i lavoratori addetti alla conduzione delle macchine agricole raccoglifrutta (CRF), comunemente note come "carri raccoglifrutta". Nel testo, però, a mio parere il riferimento alle macchine agricole raccoglifrutta (CRF) è piuttosto generico. L’interpretazione operativa più aderente alla definizione normativa e tecnica porta a includere nell’ambito delle CRF le seguenti tipologie di attrezzature:
✅ Tipologie di attrezzature che rientrano nella definizione di CRF – Carri Raccoglifrutta:
1. Carri raccoglifrutta semoventi a piattaforma elevabile
🔹Con sollevamento idraulico o meccanico della pedana
🔹Utilizzati per la raccolta in quota (es. mele, pere, pesche)
🔹Spesso dotati di ruote motrici e sistema di sterzatura indipendente
2. Carri raccoglifrutta trainati (non semoventi)
🔹Trascinati da trattrice agricola
🔹Dotati di piattaforma fissa o elevabile
🔹Possono comportare rischi analoghi durante la fase operativa
3. Torrette mobili su ruote per raccolta frutta
🔹Piattaforme compatte manualmente movimentabili
🔹Utilizzate in frutteti intensivi, anche su terreni leggermente declivi
4. Macchine ibride con sistemi di raccolta integrata e piattaforma uomo a bordo
🔹Ad esempio, macchine che uniscono la raccolta meccanizzata con la presenza di operatori in quota
🔹Rientrano nella logica del CRF se prevedono la presenza stabile dell’operatore su piattaforma mobile
5. Carri dotati di nastri trasportatori con operatore a bordo
🔹Dove l’operatore segue la linea di raccolta stando in posizione elevata o mobile
🔹Anche se accessoriati per la movimentazione automatica del prodotto
6. Elevatori agricoli porta persone specificamente progettati per la raccolta di frutta
🔹Macchine simili a PLE ma classificate e utilizzate solo in contesto agricolo
🔹La differenza principale rispetto alle PLE generiche è la destinazione esclusiva alla raccolta di frutta
⚠️ Cosa non è incluso tra i CRF:
🔹Piattaforme di lavoro elevabili (PLE) non destinate esclusivamente all’attività agricola
🔹Trattori con cabina o cestello non conforme ai requisiti di piattaforma elevabile
L’elemento discriminante è sempre la presenza dell’operatore in quota a bordo di una struttura mobile o semovente progettata per la raccolta della frutta arborea, in contesto agricolo. È da questa caratteristica che deriva l’obbligo formativo specifico previsto dal nuovo Accordo.

Per ulteriori dettagli o per organizzare sessioni formative conformi al nuovo Accordo, non esitare a contattarmi.

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🗳️ Referendum 8-9 giugno: perché votare SÌ ai primi 3 quesiti sul lavoro e NO al quartoL'8 e 9 giugno saremo chiamati a ...
18/05/2025

🗳️ Referendum 8-9 giugno: perché votare SÌ ai primi 3 quesiti sul lavoro e NO al quarto

L'8 e 9 giugno saremo chiamati a esprimerci su quattro quesiti referendari riguardanti il lavoro. Ecco perché credo sia fondamentale votare SÌ ai primi tre e NO al quarto:

✅ Quesito 1 – Licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti
Abrogare il decreto del Jobs Act che ha eliminato la reintegra per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015 significa ripristinare una maggiore equità. Attualmente, solo un indennizzo economico è previsto, anche in caso di licenziamento ingiusto. Tornare alla legge Fornero garantirebbe la possibilità di reintegro, rafforzando le tutele per tutti i lavoratori.

✅ Quesito 2 – Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese
Eliminare il tetto massimo di sei mensilità per l'indennizzo in caso di licenziamento illegittimo nelle aziende con meno di 16 dipendenti permetterebbe ai giudici di valutare caso per caso, considerando fattori come età, carichi familiari e capacità economica dell'azienda.

✅ Quesito 3 – Contratti a termine
Reintrodurre l'obbligo di causali per i contratti a tempo determinato, anche inferiori a 12 mesi, è essenziale per contrastare la precarietà e garantire maggiore stabilità lavorativa.

❌ Quesito 4 – Responsabilità solidale negli appalti
Abrogare la norma che esclude la responsabilità solidale del committente per i danni derivanti da rischi specifici delle attività appaltate potrebbe compromettere la sicurezza sul lavoro. Mantenere questa responsabilità è fondamentale per garantire la tutela dei lavoratori in caso di infortuni.

📢 Questi referendum rappresentano un'opportunità per migliorare le condizioni lavorative in Italia. Votare SÌ ai primi tre quesiti e NO al quarto significa scegliere un futuro più giusto e sicuro per tutti i lavoratori.

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🔎 Escavatori, pale e formazione: cosa ci dice davvero il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025?Con l’entrata in vigore del nu...
11/05/2025

🔎 Escavatori, pale e formazione: cosa ci dice davvero il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025?

Con l’entrata in vigore del nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di salute e sicurezza, assistiamo a una scelta normativa importante: l’eliminazione della soglia minima di 6000 kg per l’obbligo formativo sugli escavatori idraulici.
✅ Da ora in poi, tutti gli operatori di escavatori, anche quelli di piccole dimensioni, dovranno essere formati con corso teorico-pratico.
❌ Per le pale caricatrici frontali resta invece la soglia dei 4500 kg. Questo significa che un lavoratore può usare una minipala da 4,4 t senza obbligo formativo, mentre con un miniescavatore da 2 t deve essere abilitato.
Ma ha davvero senso questa differenza?
Se consideriamo il rischio reale in cantiere, la risposta è: non del tutto.
👉 Anche gli escavatori leggeri operano spesso in contesti ad alta interferenza, con possibilità di scavi in prossimità di sottoservizi, rotazioni imprevedibili della torretta e attacchi rapidi che montano martelli, trivelle o pinze. Errori anche minimi possono portare a incidenti gravi.
👉 Le pale sembrano più “intuitive”, ma infortuni per ribaltamento o urti in retromarcia sono frequenti, soprattutto con spazi ristretti e operatori non formati.
🔍 Allora perché questa disparità? Probabilmente si è scelto di intervenire prima dove il rischio è più frequente e meno percepito, come appunto per i miniescavatori, diffusissimi nei piccoli cantieri edili, nei lavori stradali e nel verde urbano.
Ma la formazione basata sulla massa dell’attrezzatura è ormai un criterio superato. Il vero discrimine dovrebbe essere il rischio operativo, non il peso della macchina.
🛠️ La decisione del legislatore di intervenire sugli escavatori è condivisibile. Ma lasciare fuori le minipale e le terne più leggere rischia di creare un vuoto formativo e un falso senso di sicurezza.
Chi si occupa di sicurezza non dovrebbe aspettare l’obbligo per formare: dovrebbe farlo quando il rischio lo richiede, non quando lo impone una soglia.
💬 Tu che ne pensi? È il momento di rivedere le soglie anche per le altre attrezzature?

📦 Finalmente ce l’ho fatta, (o meglio alla fine ho ceduto anch'io😅)… sono diventato un giocattolo!L’action figure dell’I...
05/05/2025

📦 Finalmente ce l’ho fatta, (o meglio alla fine ho ceduto anch'io😅)… sono diventato un giocattolo!
L’action figure dell’Ing. Nicola Veneziano è arrivata sugli scaffali… della sicurezza sul lavoro!
Inclusi accessori esclusivi: Testo Unico 81/08, carrello elevatore, autorespiratore e imbracatura anticaduta.
⚠️ Età consigliata: 18+ e solo per chi sa cos’è un RSPP.

🛡️ Datore di lavoro e sicurezza: il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 cambia le regole. Sei davvero pronto?...
03/05/2025

🛡️ Datore di lavoro e sicurezza: il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 cambia le regole. Sei davvero pronto?

Dal 2025, tutti i datori di lavoro – anche quelli che non ricoprono il ruolo di RSPP – saranno obbligati a frequentare un corso di formazione specifico.
Ma la vera domanda è: abbiamo davvero individuato correttamente il datore di lavoro nella nostra organizzazione?

👉 Nelle società di capitali, se non esiste una delega gestoria chiara e formalizzata, tutti i membri del CDA sono corresponsabili.
👉 Non basta una firma o un titolo per trasferire la responsabilità: conta chi esercita realmente poteri decisionali e di spesa.
👉 Anche chi agisce “di fatto” come datore di lavoro ne assume i rischi giuridici. E le sentenze recenti lo confermano con forza.

📌 Non è solo un obbligo. È un’occasione per costruire cultura, leadership e reale capacità gestionale.
📌 La modalità (e-learning, aula, sincrona o mista) è secondaria: ciò che conta è l’impegno autentico nella formazione.
📌 La sicurezza non si governa con la burocrazia, ma con conoscenza, visione e presenza concreta.

Un DVR firmato senza comprenderlo, una delega affidata senza vigilanza, una procedura scritta e mai applicata: tutto questo oggi non è più sostenibile.

📉 Il rischio non è solo per i lavoratori. È anche per chi guida l’impresa e può ritrovarsi esposto senza saperlo.

🧠 Il nuovo Accordo serve a creare consapevolezza del ruolo e a prevenire responsabilità che non si possono più ignorare.
🔒 Il datore di lavoro è – e resta – il primo garante della sicurezza, indipendentemente dalle strutture organizzative o dalle competenze tecniche.

💡 La formazione è la prima vera misura di prevenzione. E oggi, anche un’opportunità strategica: per rispettare la legge, per tutelare sé stessi e per costruire aziende più solide, sicure, e resilienti.

🎯 Chi guida un’organizzazione deve sapere come proteggerla. Non è più tempo di deleghe vuote o corsi di facciata.
📣 E tu, sei pronto a sederti davvero al tavolo della sicurezza?

In un mondo in continua evoluzione normativa, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per garantire la sic...
02/05/2025

In un mondo in continua evoluzione normativa, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per garantire la sicurezza e la conformità della tua azienda.

NV Ambiente & Sicurezza offre:

Consulenza specializzata in salute e sicurezza sul lavoro

Formazione aggiornata secondo le ultime normative

Servizi di gestione ambientale e sostenibilità

Visita il nostro sito per scoprire come possiamo supportare la tua azienda nel raggiungimento degli standard più elevati di sicurezza e responsabilità ambientale.

Consulenze in ambito ambientale, sicurezza sui luoghi di lavoro

Come le aziende dovranno prepararsi a questo passaggio storico e quali prevedibili impatti avrà la presenza di datori di...
01/01/2025

Come le aziende dovranno prepararsi a questo passaggio storico e quali prevedibili impatti avrà la presenza di datori di lavoro preparati e consapevoli in materia di sicurezza sugli equilibri tra i ruoli aziendali e sulle responsabilità.

Come le aziende dovranno prepararsi a questo passaggio storico e quali prevedibili impatti avrà la presenza di datori di lavoro preparati e consapevoli in materia di sicurezza sugli equilibri tra i ruoli aziendali e sulle responsabilità. - Informazione, formazione, addestramento

Un’ordinaria giornata di lavoro si è trasformata in un incubo per un tecnico 59enne della Nucleco, azienda del gruppo So...
01/12/2024

Un’ordinaria giornata di lavoro si è trasformata in un incubo per un tecnico 59enne della Nucleco, azienda del gruppo Sogin specializzata nella gestione dei rifiuti radioattivi. Lo scorso 21 novembre, all’interno del reparto UPI del Centro Ricerche di Casaccia, a nord di Roma, il rilevatore di radiazioni ha segnalato un’anomalia: il tecnico era stato contaminato da plutonio.

Dopo un iniziale allarme e una procedura di decontaminazione, il tecnico è stato sottoposto a esami approfonditi presso il Policlinico Gemelli.

Da una storia vera....Fumetto creato con l'AI.
24/11/2024

Da una storia vera....

Fumetto creato con l'AI.

Indirizzo

Via Letizia Senese, 5
Curinga
88022

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 12:00

Telefono

+393391388715

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