
02/08/2025
📵 Disconnettersi dal lavoro non è solo una questione di benessere. È una misura di salute e sicurezza.
Nel nostro settore parliamo continuamente di stress lavoro-correlato, di benessere organizzativo, di rischi psicosociali.
Poi però ci dimentichiamo che una delle prime forme di prevenzione è il diritto alla disconnessione.
👉 Restare costantemente reperibili, rispondere a chiamate e messaggi oltre l’orario di lavoro, portarsi mentalmente l’ufficio in vacanza... sono dinamiche sempre più normalizzate.
Ma sono anche modalità di lavoro usuranti, che minano l’equilibrio psico-fisico della persona e alterano la qualità della vita familiare e sociale.
📉 Non staccare mai comporta conseguenze serie: disturbi del sonno, ansia, disagi digestivi, caduta del desiderio sessuale, irritabilità, calo della motivazione, distacco affettivo.
Senza contare il circolo vizioso tra performance lavorativa e fallimento relazionale: più si è connessi al lavoro, meno si è presenti con i propri affetti — e viceversa.
🎯 Ma allora come si gestisce una vera disconnessione?
Si programma: le ferie non si improvvisano, si organizzano in modo da non lasciare questioni aperte.
Si comunica: clienti e colleghi devono sapere che la reperibilità non è h24, e che il rispetto del tempo altrui è parte integrante della professionalità.
Si protegge: disattivando notifiche, impostando limiti precisi all’uso della mail, dedicando tempo a sé stessi senza sensi di colpa.
📚 I più aggiornati approcci internazionali al benessere lavorativo parlano chiaro: il recupero è parte del ciclo produttivo, non una sua interruzione.
Eppure, in Italia, il diritto alla disconnessione non ha ancora una tutela pienamente efficace. Le Linee guida del Ministero e i contratti collettivi avanzano proposte, ma serve una presa di coscienza culturale — prima ancora che normativa.
💼 Chi si occupa professionalmente di sicurezza non può ignorare il legame tra iperconnessione e rischio professionale.
Perché chi non recupera, accumula. E ciò che si accumula, prima o poi, cede.
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⛱ Per questo motivo, ad agosto disconnetto davvero.
Senza finte disponibilità, senza mezze risposte.
Ai miei clienti, ai colleghi, ai professionisti della rete che ogni giorno cercano di alzare l’asticella della qualità: buone vacanze.
Rigeneratevi. Respirate. Rientrate con idee più lucide, e magari con priorità diverse.
📆 Ci risentiamo a settembre.
👋 Ing. Nicola Veneziano