04/08/2023
L. NON AVEVA IDEA DI COME FARE, NON VEDEVA VIA D’USCITA.
L. si è laureata in triennale in lingue, specializzata in una lingua orientale poco interessante per il mercato del lavoro italiano.
Una volta laureata, le sue opzioni per entrare nel mondo del lavoro erano poche, e soprattutto legate all’insegnamento.
Non era però quello che le interessava.
Avrebbe avuto altre opzioni, ma non rientravano nelle sue ambizioni per il futuro.
La frustrazione per aver scelto un percorso dal suo punto di vista senza sbocchi professionali era alta.
Aveva dunque deciso, da disoccupata, di partecipare ad un corso gratuito (finanziato all’interno delle politiche attive per il lavoro) per imparare a gestire procedure amministrative e contabili.
Questo corso comprendeva un tirocinio in azienda.
L. ha iniziato il tirocinio con le migliori intenzioni, ed in effetti l’azienda le ha proposto di proseguire dopo i primi mesi attraverso alcune forme di contratto a termine, fino all’apprendistato.
Questa opportunità era molto preziosa, e L. l’ha colta con entusiasmo!
Il lavoro le piaceva moltissimo, poteva imparare ogni giorno qualcosa e allo stesso tempo riusciva ad essere sempre più autonoma nelle mansioni quotidiane.
Per l’azienda, L. lo sapeva, lei era preziosa.
Facendo due conti, però, il suo lavoro full time non le permetteva di arrivare a fine mese.
L. aveva anche una vita privata, e con essa degli obiettivi di indipendenza.
Ad esempio, avrebbe tanto voluto non dover vivere più nella casa dei suoi genitori.
Il contratto di apprendistato la vincolava ad uno stipendio troppo basso per 3 anni.
Ma lei, 3 anni a queste condizioni, faceva fatica ad immaginarseli.
Allo stesso tempo, non voleva lasciare l’azienda, e non era nemmeno sicura che le competenze acquisite finora fossero sufficienti per iniziare a guardarsi attorno.
Mi ha contattata perché "Non aveva idea di come fare, era bloccata”.