28/06/2025
La mamma pecora nera è quella che sceglie di rompere con le imposizioni patriarcali e con un’educazione centrata sugli adulti.
È quella che osa seguire il proprio istinto, anche quando la famiglia o chi le sta intorno la fa dubitare.
La mamma pecora nera è quella che, con piena consapevolezza, decide di tagliare i legami tossici — anche se di sangue — non appena si rende conto che quei rapporti disfunzionali possono nuocere ai suoi figli.
È quella che affronta ogni tipo di percorso terapeutico per guarire le ferite della propria infanzia e per prendersi cura del suo bagaglio femminile interiore, spesso appesantito da traumi mai risolti.
Le mamme pecore nere sono quelle che la gente guarda con sospetto. Quelle di cui si mormora alle spalle, che si mette in discussione, che si critica, si giudica, si isola.
In ogni famiglia c’è sempre una mamma pecora nera: una donna coraggiosa, che spesso si è sentita sola, che ha spesso dubitato di sé stessa, ma che ha deciso di fidarsi del proprio sesto senso, delle proprie viscere, della propria intuizione.
In ogni famiglia c’è una mamma pecora nera che, oltre a lavorare su se stessa, si ritrova a portare il peso del trauma familiare che gli altri — il partner, i parenti, gli amici — non vogliono o non riescono a vedere.
Essere una pecora nera è un cammino solitario…
Ma, un giorno qualunque — forse prima di quanto pensi — quando la mamma pecora nera decide di alzare la testa e guardare lontano, nella prateria,
scorge altre pecore che, come lei, stanno andando nella direzione opposta al gregge. Controcorrente.
E quando si ferma a osservarle, una ad una, con calma, dalla prima all’ultima…
accade qualcosa di magico:
si accorge che non sono davvero nere.
Sono pecore con una luce unica.
La luce che nasce dall’amore per sé stesse, dall’empatia, dalla consapevolezza e da un cammino di evoluzione interiore.
(Il Poeta)