Dr.Vanni Nutrizione

Dr.Vanni Nutrizione Approfondimenti medici sulla nutrizione umana.

20/06/2025

Leggendo i dati riferiti di peso e altezza per il biennio 2020-2021 anche in Italia, patria della dieta mediterranea, il 43% della popolazione adulta è sovrappeso ovvero il 33% e’ sovrappeso, il 10% è obeso. Certo se ci guardiamo intorno c’è chi sta peggio di noi, USA e nord Europa hanno tassi di obesità doppi rispetto a noi, ciò nonostante siamo capaci di imitare il loro stile alimentare andando a riempire i vari Mc Donald che hanno invaso ogni città e paese d’Italia. Siamo così! Noi italiani siamo esterofili, ci piace copiare ciò che fanno fuori dall’Italia, nel bene e nel male. Questi dati relativi alla nostra situazione nazionale presentano anche delle eccellenze, ad esempio Sardegna e Toscana sono tra le regioni in cui vive un più alto numero di centenari in buona forma fisica. È ovvio che l’alimentazione sana connessa con le relazioni sociali e una regolare attività fisica svolta 4-5 giorni alla settimana permette di avere una qualità di vita superiore alla norma. Tutti noi, con piccoli accorgimenti e poca fatica possiamo aspirare a migliorare la nostra qualità di vita non soltanto per vivere più a lungo in termini di anni, ma avere più anni da vivere bene! Un amico psicologo, definisce questo lasso di tempo che ci possiamo costruire, come una “ vita conquistata” proprio perché un certo impegno da parte nostra può consentirci di conquistare qualcosa che diversamente non potremmo avere. Cominciamo con il conoscere il nostro corpo, come siamo fatti, vediamo se c’è un buon rapporto tra peso e altezza ( BMI ) cominciamo a vedere se siamo idratati in modo corretto, l’acqua dovrebbe rappresentare il 50% del nostro peso corporeo nelle donne e il 55-57% negli uomini. La componente adiposa non dovrebbe superare il 15-20% nel maschio e il 25-27% nella femmina. Questi dati li possiamo conoscere con un banalissimo esame che si chiama bioimpedenziometria, esame non invasivo che si effettua in 10 minuti, esame che deve poi essere interpretato, come ogni esame medico, da persona competente. Quando si è a conoscenza della nostra situazione si è consapevoli ed è già un primo punto di partenza. E’ necessario un esame del sangue, un controllo della pressione sanguigna, se questi dati sono corretti non occorre ripeterli ogni anno. Il vostro medico vi saprà guidare. Quando abbiamo di fronte tutti questi dati possiamo cominciare a modificare qualcosa, occorre consapevolezza e voglia di migliorare il proprio organismo. Mi direte : ma la genetica quanto può incidere? Ovvio la genetica è un po’ come la fortuna, ognuno di noi può averla o no, ma quella non possiamo cambiarla, i nostri genitori ci hanno lasciato una dote, che non è uguale per tutti. Diciamo così: chi ha una genetica migliore è più fortunato ma anche chi lo è meno potrà costruirsi il suo futuro, passo dopo passo….. partendo dal concetto di conoscere se stesso.

04/04/2025

LO STILE DI VITA : Quando si parla di un corretto stile di vita ci si riferisce ad una alimentazione equilibrata che preveda ogni nutriente, nessuno escluso, ma non consenta eccessi. Il nostro peso corporeo ci dirà se il cibo utilizzato è stato giusto o meno. Il nostro peso è un po’ come il saldo del nostro cc. dipende da quanto entra e da quanto esce, se siamo in sovrappeso vuol dire che si è mangiato troppo rispetto a quanto avevamo bisogno. Un controllo del Colesterolo, dei Trigliceridi e della glicemia ci diranno poi se abbiamo ecceduto in grassi o in zuccheri. Infine il nostro medico ci indicherà come possiamo rimediare. Tuttavia non è solo l’alimentazione che ci farà stare bene, ma anche una regolare attività fisica. Per attività fisica si intende una camminata di almeno 3/4 d’ora, una nuotata per chi ama lo sport d’acqua ma anche una pratica sportiva specifica che faccia lavorare tutto il nostro corpo, le nostre articolazioni, i nostri tendini e la nostra muscolatura. Una pratica che, inizialmente deve essere guidata da un esperto in scienze motorie, solo successivamente può essere fatta da soli. Una lezione di “ ginnastica posturale” o di “pilates” ci può riattivare articolazioni troppo trascurate, ci può tonificare muscoli lasciati inoperosi per troppo tempo. Questo lavoro potrà correggere la postura, potrà prevenire o ridurre una rigidità cervicale o lombare, che inevitabilmente si verifica col passare degli anni. Un tecnico esperto saprà far muovere le opposte catene muscolari, flessori ed estensori, anteriori e posteriori, parte destra e parte sinistra, consentendo al nostro “asse portante”, cioè la colonna vertebrale, di mantenersi dritta e mobile. Ci eviterà quel senso di rigidità che col tempo diventa un dolore e ci impedisce di fare determinati movimenti. Vi chiederete : quanto tempo dovremmo dedicare a questi esercizi? Saranno sufficienti 3 ore settimanali fatte con continuità. I benefici non potranno essere immediati ma pochi mesi basteranno a farci sentire meglio. Questo è il corretto stile di vita di cui si sente parlare, non occorre rinunciare ad un piatto di pasta o ad una porzione di dolce ma basta trovare i giusti equilibrii tra i piaceri della tavola e le attività motorie.

27/02/2025

I livelli di Vit B12 (Cianocobalamina) si possono misurare con un semplice esame del sangue. Non è facile intuire la giusta dose, si considera sufficiente tra 200-900 psicogrammi per millilitro al giorno, ma basta osservare il dosaggio riportato come “normale” sulle analisi e confrontarlo con il risultato! Questa vitamina serve per la sintesi del DNA, quindi è indispensabile per la crescita e lo sviluppo delle cellule del sangue. Quando questa vitamina è ridotta si possono avere gravi disturbi neurologici, sopratutto nella terza età in quanto l’anziano ha spesso disturbi dell’assorbimento a livello intestinale. Una stessa quantità di vitamine attraverso l’alimentazione nel giovane viene assorbita maggiormente rispetto all’anziano. Quindi nella terza età sarebbe opportuno aumentarne le dosi! La Cianocobalamina o Vit B12 si trova nelle carni rosse, nelle uova, nel latte ma anche nel pesce ( le vongole ne contengono in dose maggiore), si trova nei derivati del latte come certi formaggi ( parmigiano, pecorino) . Questo ci fa capire perché una alimentazione di tipo vegano potrebbe portare ad una carenza di VitB12, purtroppo nella frutta e nella verdura questo tipo di vitamina non c’è, si può avvalerci di integratori ma per chi non vuole assumere vitamine in compresse l’unico modo è quello di avere una dieta ampia, ricca e varia. Tutti i nutrienti sono utili, in dosi moderate, nessuno escluso. La dieta Mediterranea ne è il classico esempio.

17/12/2024

Negli ultimi anni sono state caldeggiate diete iperproteiche per dimagrire rapidamente: pochissimi carboidrati, pochi grassi, molte proteine. Tuttavia col passare degli anni vengono fatte osservazioni e studi che sconsigliano certe pratiche alimentari. Alessandro Palmieri, professore di urologia dell’Universita’ Federico II di Napoli sottolinea per esempio un aspetto particolare: la produzione di sperma richiede un equilibrato apporto di aminoacidi ottenuto da fonti proteiche alimentari. Per gli uomini sani al di sotto dei 65 anni la quantità giornaliera di proteine necessaria all’organismo è di 1 gr. per ogni chilogrammo di peso corporeo. Un maschio di 70 Kg ha bisogno di 70 grammi di proteine al giorno. Quando le proteine sono carenti si può incorrere in una riduzione del numero e della qualità degli spermatozoi ma anche l’eccesso può’ costituire un fattore di rischio per la fertilità poiché si aumenta lo stress ossidativo dell’organismo con conseguente impatto negativo sulla concentrazione degli spermatozoi. Queste osservazioni, frutto di recenti studi, confermano quanto non sia opportuno eccedere in proteine, nonostante alcune tendenze modaiole abbiano portato molti ad utilizzare diete iperproteiche ad uso dimagrante, diete a cui è difficile e pericoloso dar seguito per molto tempo. Ricordiamo che la Dieta mediterranea costituisce sempre la regola da seguire, fatto salvo esigenze particolari per chi fa sport agonistico e comunque per periodi brevi.

04/12/2024

COSA PUÒ PRODURRE UN CABIAMENTO IN MEGLIO DELLO STILE DI VITA ? Persone in sovrappeso, od obese,che presentano un diabete oppure una dislipidemia, cioè un eccesso di Colesterolo e di Trigliceridi, hanno quasi sempre una steatoepatite ( grasso nel fegato e infiammazione del fegato). Questi soggetti vanno incontro a peggioramenti istologici pericolosi. Ridurre il peso corporeo attraverso una dieta ipocalorica e fare attività fisica e’ stato dimostrato come uno dei mezzi più efficaci per migliorare la salute del fegato. Uno studio clinico ha coinvolto 293 partecipanti affetti da steatoepatite e li ha sottoposti ad una dieta con un deficit di 700 calorie al giorno rispetto al loro fabbisogno energetico, inoltre ha imposto loro di camminare per 30-40 minuti al giorno. Risultato: in ciascuno di loro e’ diminuito il peso corporeo ma anche il deposito di grasso nel fegato, con un miglioramento delle condizioni generali e della salute, senza contare la prevenzione delle complicazioni.

Sono state da poco pubblicate ricerche scientifiche sul rapporto “ alimentazione e salute sessuale maschile”.           ...
01/11/2024

Sono state da poco pubblicate ricerche scientifiche sul rapporto “ alimentazione e salute sessuale maschile”. A Milano ne hanno parlato nel corso di un convegno su nutrizione e benessere maschile, organizzato dalla Società italiana di andrologia. È stato sottolineato come le preferenze alimentari siano fortemente influenzate dal “genere”, insomma maschi e femmine hanno orientamenti alimentari diversi. Il prof. Alessandro Palmieri, professore di urologia all’Universita’ Federico II di Napoli diceva che gli uomini sono più propensi a consumare cibi grassi, carni rosse o lavorate come insaccati industriali o artigianali, probabilmente perché il Testosterone attiva un sistema che è quello della Dopamina, neurotrasmettitore cerebrale, che genera una maggior sensazione di forza e di aggressività. Purtroppo cedere a queste inclinazioni ( o preferenze) dettate in parte dalla biologia e in parte dalla cultura, può avere un impatto sulla salute maschile, esponendo gli uomini a una serie di condizioni che possono minare la sfera intima. La dieta è quindi strettamente collegata alla salute sessuale maschile. Sempre su questo tema un altro studio condotto al San Raffaele di Roma ha confermato quel tipo di scelta alimentare dei maschi ed ha associato una maggior frequenza a mangiare in orari sfalzati e più velocemente. Tutti risultati che pur proveniendo da studi diversi conducono ad una stessa considerazione: l’uomo a tavola sceglie cibi più grassi rispetto alla donna e va incontro con più facilità a problemi erettili rispetto ad altri uomini che prediligono cibi vegetali.

18/10/2024

Quando uno vuole intraprendere un percorso dimagrante dovrebbe sapere alcune cose: poco serve perdere 10-15 kg se poi si riprendono l’anno successivo, il famoso dimagrimento in funzione del costume da bagno non solo è inutile ma dannoso. Durante un calo ponderale di 15 kg sopratutto se fatto in poco tempo si perde una parte di adipe ma anche una parte di acqua e di massa muscolare. Tutto questo può produrre un po’ di disidratazione se non si è attenti a bere molta acqua e un impoverimento del tono muscolare se non si ha cura di far lavorare gambe e braccia. La camminata ci aiuta a dimagrire ma non a recuperare il tono muscolare, quindi occorre un esercizio fisico più completo che interessi gambe, addominali, braccia e muscoli dorsali. La corretta alimentazione e una attività fisica costante, fatta di 4-5 ore settimanali, consentono di perdere peso in maniera equilibrata. Si deve perdere il 70-80% di grasso e solo un 20% tra acqua e muscolo. Poi inizia la seconda fase, forse la più importante, stabilizzare il peso raggiunto, sono consentite solo modeste oscillazioni, da ritenere fisiologiche. Questo periodo servirà ai tessuti periferici, a idratarli, a consentire che la pelle non perda luminosità ed elasticità. Pressione sanguigna e attività cardiaca ne trarranno giovamento. Le articolazioni sotto carico, anche e ginocchia, si sentiranno sollevate da un sovraccarico che nuoceva loro. Non tutte le persone tengono conto di questi aspetti ma vanno alla ricerca dei risultati immediati e, purtroppo, non tutti i tecnici della nutrizione, sopratutto se non sono medici, si prefiggono questi risultati. Tanti tendono ad accontentare l’utente che si è rivolto a loro, quindi guardano al risultato immediato! Il sovrappeso è un sintomo che di solito si associa ad altro. Raramente causato da malattie, come l’ipotiroidismo occorre individuare gli altri problemi che stanno a monte del sovrappeso. Problemi legati alla famiglia, o al lavoro, o più ampiamente ad una caduta di fiducia in se’ stessi, una autostima che è venuta a mancare. In questi casi il cibo è stato una gratificazione. Tutto questo va affrontato con la consapevolezza che si può risolvere. Si deve risolvere! Poi anche il sovrappeso potrà diminuire e sarà il premio ad una terapia che avrà tenuto conto di tutta la persona. Un modello terapeutico olistico ( da holos = intero) in quanto la cura si sarà concentrata su tutta la persona non unicamente sul suo disturbo. L’obbiettivo è quello di dare consapevolezza alla persona che saprà superare le crisi, le difficoltà che si ripresentano durante la vita, senza ricadere negli stessi errori. È una strategia che non si basa solo sulla conoscenza di ciò che contiene un cetriolo o una melanzana, non trasforma un regime alimentare in un elenco di proibizioni ma si concentra sulla persona. La persona è un insieme di organi, muscoli e ghiandole che lavorano d’istinto ma anche perché gestiti e guidati dal cervello. Se vogliamo ottenere un risultato importante dobbiamo risalire al vertice, alla guida di tutto, al cervello. Diversamente avremmo solo cambiato un abito che dopo mesi tornerà ad essere vecchio, da cambiare di nuovo.

Ricotta di mucca o ricotta di pecora? Non c’è grande differenza come apporto calorico : 100 grammi di ricotta di mucca e...
07/09/2024

Ricotta di mucca o ricotta di pecora? Non c’è grande differenza come apporto calorico : 100 grammi di ricotta di mucca equivalgono a circa 140-145 calorie mentre 100 grammi di ricotta di pecora contengono 160-170 calorie. La ricotta di pecora contiene un po’ più proteine e sopratutto contiene il Lattosio uno zucchero che per molti è difficile da digerire, qualcuno ne è addirittura intollerante! La ricotta di pecora è un po’ più asciutta, meno delicata rispetto a quella di mucca forse anche perché contiene un po’ meno acqua. Comunque si tratta di un alimento molto importante e utile in una nutrizione equilibrata dove niente è proibito in assoluto ma tutto deve essere assunto nelle giuste proporzioni.

18/07/2024

DUE LITRI D’ACQUA al giorno si raggiungono anche con piatti misti di verdure e frutta elaborati anche sotto forma di passati freddi. Formaggi freschi come la ricotta, la mozzarella, stracchino. Pesce sopratutto come tonno, sgombri, pesce spada con limone, sedano, carote, finocchi. L’acqua è sempre la migliore risorsa ma attenti che non sia zuccherata come sono, aime’, i succhi di frutta. Bere poi senza aspettare la sete, bere ogni 2-3 ore…… la sete arriva sempre tardivamente e indica sofferenza e disidratazione. Buona estate a tutti

SOLITUDINE  E  COMPORTAMENTI  ALIMENTARI  SBAGLIATI  :  c’è una ricerca  condotta all’Universita’ di Los Angeles, pubbli...
12/07/2024

SOLITUDINE E COMPORTAMENTI ALIMENTARI SBAGLIATI : c’è una ricerca condotta all’Universita’ di Los Angeles, pubblicata su Jama Network Open, dalla quale si evince che persone sole fisicamente o anche solo affettivamente, vanno più facilmente incontro a ricerca di cibo più’ spesso e sopratutto cibi più ricchi di zucchero. L’alimentazione incontrollata viene ad essere un meccanismo per affrontare e combattere la solitudine, tutto questo ci porta a considerare uno stretto rapporto tra ansia-depressione e obesità. Questo gruppo di ricercatori ha voluto osservare con la Risonanza Magnetica alcune aree del cervello : l’Amigdala, la Corteccia Frontale e il Telencefalo, dove viene prodotta la dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore della famiglia delle catecolamine. Ad un certo numero di donne sono state mostrate immagini di cibi diversi, tra dolci e salati, mentre la RM registrava l’attività cerebrale. Le donne maggiormente stimolate da cibi zuccherati mostravano una maggior attivazione di certe regioni del cervello che avrebbero prodotto sostanze atte poi a stimolare un certo comportamento alimentare, mentre le immagini della RM mostravano una riduzione dell’attività cerebrale in quelle aree destinate all’autocontrollo nei confronti del comportamento alimentare. Dunque si può dedurre che c’è una base fisiologica che porta soggetti soli, depressi o ansiosi a mangiare di più, a prediligere cibi dolci e ad andare incontro all’obesità. Riuscire a socializzare ad avere interessi e amicizie porta il nostro cervello a produrre sostanze utili al nostro benessere fisico.

07/04/2024

La DIETA è come un abito su misura, un abito che si cuce addosso alla persona, uno che ha una postura scorretta dovrà avere un abito che si adatta alla sua “ gobba”. Un abito che va bene a me può risultare cadente o storto se messo su un’altra persona. Un diabetico, un iperteso, uno che ha il colesterolo alto, ma anche uno che tende ad avere il potassio alto, oppure gli acidi urici alti, oppure una lieve insufficienza renale, deve seguire uno stile di vita particolare che può essere diverso dallo stile di vita di un altro. La DIETA è uno stile di vita, deve essere adattata a metabolismi basali diversi, quindi occorre conoscere qual’e’ il nostro MB. Deve essere adattata al tipo di attività che uno pratica e al tipo di attività sportiva che uno esercita. La donna in media ha un metabolismo basale che oscilla tra 1200 e 1800 calorie. Il maschio ha un metabolismo che oscilla tra 1600 e 2400 calorie. È ovvio che la DIETA non potrà essere la stessa. Sarebbe assurdo pensare che la benzina sufficiente per la Panda possa essere la stessa per una Mercedes. Quindi quando sentite pubblicizzare la “dieta a zona” o la “dieta intermittente” o la “dieta della mela” come una proposta utile e valida per tutti, pensate ad una proposta modaiola, che potrà essere più o meno scorretta, anche se magari potrà dare nell’immediato un risultato interessante ma nel tempo sarà un metodo sbagliato e potenzialmente pericoloso per la salute, oltre che difficile da seguire!

29/03/2024

DIETA INTERMITTENTE : la trasmissione di ieri sera, 28/3, condotta da Bruno Vespa su RAI1, alla presenza di tre diversi specialisti dell’alimentazione, tutti docenti universitari, mi dà lo spunto per scrivere queste poche righe. Un’analisi condotta su oltre 20.000 adulti statunitensi ha rilevato che chi adotta un piano alimentare limitato ad un arco temporale di meno di 8 ore, quindi chi usa saltare la cena e passare oltre 16 ore senza introdurre cibo, avrà come risultato immediato una perdita di peso di qualche chilogrammo ma nel tempo avrà maggiori probabilità di presentare una malattia cardiovascolare. Questi “effetti a lungo termine” emergono dopo uno studio protratto per 15 anni dal 2003 al 2018. L’analisi dei due gruppi di studio di cui uno seguiva la classica dieta mediterranea l’altro una dieta intermittente, è emerso che chi si alimentava in un intervallo breve, inferiore alle 8 ore, presentava un rischio per malattie cardiovascolari più alto del 91%. Questo studio dovrà essere proseguito anche perché non specificava il tipo di alimentazione seguito ma diversificava solo l’orario dei pasti, quindi necessiterà di ulteriori riscontri.

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