Elena Baffi - Dott.ssa in Psicologia Clinica - Psicomotricista

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Elena Baffi - Dott.ssa in Psicologia Clinica - Psicomotricista Psicologa Clinica specializzata in Neuropsicologia - OPT Toscana

Quale correlazione esiste tra Neuropsicologo e Alzheimer?✅ La Valutazione Neuropsicologica permette di ottenere un accur...
12/11/2024

Quale correlazione esiste tra Neuropsicologo e Alzheimer?

✅ La Valutazione Neuropsicologica permette di ottenere un accurato profilo del funzionamento cognitivo, emotivo, comportamentale e funzionale del paziente con disturbi neurologici (Malattia di Alzheimer, Demenza Fronto-Temporale, Demenza Vascolare, Demenza a Corpi di Lewy, lesioni cerebrali di natura traumatica, Ictus, Malattie demielinizzanti, tumori cerebrali...).

✅ In particolare, la Valutazione Neuropsicologica è di fondamentale importanza nell'individuare precocemente l'esordio del decadimento cognitivo, quando i sintomi cognitivi sono osservabili soltanto tramite la somministrazione di appositi test neuropsicologici.

Il silenzio punitivo. Ne avete mai sentito parlare?Ci sono persone che usano sistematicamente il silenzio contro gli alt...
03/03/2024

Il silenzio punitivo. Ne avete mai sentito parlare?

Ci sono persone che usano sistematicamente il silenzio contro gli altri, ottenendo un clima di tensione e di disagio che diventa una punizione. Contro il partner, contro i bambini, contro fratelli e sorelle…

Smettere di parlare con qualcuno è una forma di aggressione. Sembra impossibile, eppure è così.

Il silenzio imposto è molto doloroso.
È un'aggressione che fa più male di un urlo, più di un colpo, ed è la punizione preferita dei manipolatori.

Il silenzio può essere usato come una forma di violenza psicologica?

Si. La persona che non risponde al tuo saluto, che va in giro per casa ignorandoti...quella persona ti sta attaccando.

Può essere definito una forma di abuso perché:
❌ è un atteggiamento tossico, messo in atto da persone passivo-aggressive che vogliono ferire l’altro se non addirittura punirlo;
❌ dimostra una mancanza di rispetto e attenzione verso l’altra persona favorendo il prevalere di un atteggiamento dominante ed egoista;
❌ contribuisce all’incertezza, all’ansia, all’instabilità psicologica e alla bassa autostima della persona che riceve l’abuso, proprio perché viene punita senza spiegazioni lasciandola in preda a dubbi e sensi di colpa.

Si può quindi affermare che, in alcuni casi, il silenzio viene utilizzato come una forma di violenza psicologica per manipolare l’altro.

Se vi trovate in situazioni in cui sentite che vi è mancanza di comunicazione e vi sentite manipolati, rivolgetevi a un professionista perché possa aiutarvi a risolvere i vostri dubbi ed ad affrontare il vostro malessere.

Fino a poche settimane fa era impensabile affrontare il corsivo.Ora non solo la grafia è pienamente comprensibile, ma ab...
17/02/2024

Fino a poche settimane fa era impensabile affrontare il corsivo.
Ora non solo la grafia è pienamente comprensibile, ma abbiamo conquistato pure il tanto desiderato corsivo!!!

...DSA. Disturbo specifico di apprendimento.Discalculia. Con gli strumenti giusti, incolonnare ed eseguiti i calcoli non...
17/02/2024

...DSA. Disturbo specifico di apprendimento.
Discalculia. Con gli strumenti giusti, incolonnare ed eseguiti i calcoli non è più un problema!!

15/02/2024

🟡 Gruppo integrato di LOGOPEDIA e PSICOMOTRICITA'🟡

Per accompagnare i bambini durante una maturazione armoniosa attraverso il gioco e la motricità.

✔️I bambini sono liberi di esprimersi, rappresentando le emozioni che vivono nel qui e ora attraverso il corpo che gioca, agisce, costruisce.
✔️Sosteniamo il bambino nell'acquisire fiducia in se stesso, nelle sue capacità, agevolando le sue interazioni e la comunicazione.
✔️Accompagniamo il bambino nella sua crescita, aiutandolo ad integrare le sue frustrazioni accettando i proprio limiti.
̀funzionale ̀relazionale

𝗔𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗺𝗮𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝗲𝗹𝘁𝗱𝗼𝘄𝗻 𝗔𝘂𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼?Il   è un'esplosione emotiva dovuta a diversi fattori: un   prolungato ...
09/02/2024

𝗔𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗺𝗮𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝗲𝗹𝘁𝗱𝗼𝘄𝗻 𝗔𝘂𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼?

Il è un'esplosione emotiva dovuta a diversi fattori: un prolungato nel tempo oppure troppo intenso, di origine emotiva, sensoriale o mista. È una difesa naturale che si innesca quando una situazione diventa eccessiva e non più gestibile.

Ma come possiamo comportarci se accade ai nostri ? O se accade a qualcun altro insieme a noi?

1. 𝗔𝗰𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗮 𝗮𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗹𝘁𝗱𝗼𝘄𝗻 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼.
Garantiamogli privacy e protezione.

2. 𝗥𝗶𝗱𝘂𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗹𝗶 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗻𝗶.È importante ridurre tutti gli stimoli esterni ed evitare di aggiungere richieste cognitive o indicazioni verbali. Evitiamo di parlare inutilmente, in quel momento potrebbe essere solo un fastidio aggiuntivo.

3. 𝗖𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗿𝘀𝗶? Può aiutare il mettere a disposizione degli oggetti che aiutino la e/o sensoriale a seconda delle preferenze specifiche. Tessuti, luci, elastici, materiali. Permettiamo anche alla persona di effettuare quei movimenti che le consentono di calmarsi, purché non lesivi.

4. 𝗡𝗼𝗶 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗰𝗮𝗹𝗺𝗶 𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗻𝗾𝘂𝗶𝗹𝗹𝗶. È fondamentale rimanere calmi, mostrarsi disponibili ed evitare di giudicare la situazione che è già sufficientemente critica per la persona che la sta vivendo. In quel momento non possiamo assolutamente caricare l'altro della nostra preoccupazione.

Voi cosa aggiungereste? Quali altre strategie trovate utili?


Noi, persone nello spettro.Io, persona nello spettro."Siamo tutti un po' autistici" una frase forse detta spesso con buo...
07/02/2024

Noi, persone nello spettro.
Io, persona nello spettro.

"Siamo tutti un po' autistici" una frase forse detta spesso con buone intenzioni, ma quello che nasconde è abilismo interiorizzato, e chi se la sente dire percepisce spesso un senso di sminuimento, ma anche mancanza di ascolto ed incapacità di immedesimarsi.

Tutti lottano con l'avvio di conversazioni, interazioni, relazioni in una certa misura, ma le persone autistiche faticano di più ed è qualcosa che è sempre lì.
Tutti possono sentirsi a disagio con una luce intensa in un supermercato in un giorno in cui hanno dormito poco. O odiare la musica ad alto volume in un negozio di vestiti. Oppure camminare per il tuo soggiorno per calmare i propri nervi. La differenza è che le persone autistiche non possono disattivare le loro sensibilità sensoriali ed è qualcosa che è sempre lì.
Dire che "siamo tutti un po' autistici" è come dire "tutti hanno sbalzi d'umore", ma ciò non significa che dovremmo dire che "tutti sono un po' bipolari".

Se tutti fossero un po' autistici, le persone autistiche farebbero così tanto fatica a trovare reale inclusione in svariati contesti da quelli di socializzazione, a quelli lavorativi, scolastici, manifestazioni, Pride?

Se fossimo tutti un po' autistici... magari non si dovrebbe parlare di continuo di inclusione o meglio esclusione e luoghi non accessibili (eventi, contesti sociali, manifestazioni, Pride etc), al contempo forse le persone non sarebbero rilegate in casa.

Se fossimo tutti un po' autistici... magari si direbbero le cose che si intendono anziché parlare o scrivere per sottotesti e sottointesi, senza girare attorno a quello che si vuole dire o esprimere senza dirlo e la gente non si offenderebbe più con le persone autistiche che non colgono i non detti o quello che si vorrebbe dire, ma non si dice.

Se fossimo tutti un po' autistici... il contesto scolastico saprebbe come comportarsi con persone autistiche, senza la necessità di formare personale senza neanche avere soldi per farlo.

Se fossimo tutti un po' autistici...chi disegna abbigliamento sarebbe più concentrati sul produrre capi morbidi e indossabili anziché focalizzarsi solo sulla moda del momento e soprattutto non ci sarebbero etichette sui vestiti.

Se fossimo tutti un po' autistici...non ci sarebbero gli asciugamani automatici nei bagni.

Se fossimo tutti un po' autistici... le regole sociali, quelle non scritte, quelle implicite che spesso tutti seguono, magari sarebbero più chiare ed esplicite e magari qualcuno le scriverebbe anche.

Se fossimo tutti un po' autistici... magari la diagnosi non sarebbe causa di bullismo.

Se fossimo tutti un po' autistici... non ci sarebbe musica a palla nei negozi.

Se fossimo tutti un po' autistici... non ci sarebbe bisogno di parlare di autismo per far capire alle persone le svariate diversità.

Trauma psicologico e ADHD, esiste correlazione? Traumi e determinate esperienze vissute durante lo sviluppo psicologico ...
06/12/2023

Trauma psicologico e ADHD, esiste correlazione?

Traumi e determinate esperienze vissute durante lo sviluppo psicologico di un individuo possono manifestare sintomi che RICORDANO quelli DELL'ADHD, ma non si tratta di tale neurodivergenza .

Parallelamente, essere ADHD e affrontare le relative sfide può, se non gestito adeguatamente, portare a esperienze traumatiche.

L'ADHD è primariamente una CONDIZIONE NEUROBIOLOGICA, influenzata sia da fattori genetici sia ambientali, ma è essenziale riconoscere il potenziale impatto dei traumi nella manifestazione di sintomi SIMILI a quelli DELL'ADHD, per non creare confusione tra le due cose.

Una tale consapevolezza può portare a diagnosi più precise e a trattamenti terapeutici più efficaci.

Adhd. Ma cosa succede esattamente?Ipersensorialità, impulsività, caos, rabbia, impazienza, distrazione, vergogna, diment...
05/12/2023

Adhd. Ma cosa succede esattamente?
Ipersensorialità, impulsività, caos, rabbia, impazienza, distrazione, vergogna, dimenticanze di ogni tipo.

Immaginate di vivere così 24 ore su 24. E, magari, di essere pure in piena adolescenza, che diciamocelo, è già un caos di per sé.

Signori e signore, la neurodivergenza.
Ma si impara a gestirsi!!!

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