14/11/2025
➡️ L’etimologia della parola yoga deriva dal nome sanscrito yuj, la cui traduzione è “unire”, “unione”. Questa disciplina infatti rappresenta essenzialmente il legame fra gli opposti, al fine di raggiungere un profondo equilibrio psicofisico. Lo yoga è da considerarsi quindi fonte di riconciliazione e unione armonica fra mente e corpo. Lo Yoga rappresenta una valida integrazione in vari tipi di percorso di psicoterapia in quanto strumento idoneo ad aiutare il paziente a rientrare in contatto con il proprio mondo emotivo, dal quale egli può avere perso, per vari motivi o accadimenti, pieno contatto intimo. Tale approccio parte da un punto di vista olistico dell’essere umano secondo cui tutte le parti che lo compongono (emotive, corporee e cognitive) si integrano e si intrecciano in una condizione di equilibrio che predispone al contatto intimo con se stesso, con l’altro, e infine con l’ambiente. La pratica dello yoga si focalizza essenzialmente sull’ascolto del proprio corpo, sui pensieri e sulle emozioni che tale ascolto è capace di evocare. Indicatori significativi per essere ben consapevoli della realizzazione di tale obiettivo sono l’osservazione della postura, il radicamento, il contatto visivo, la voce, i movimenti e la respirazione. Soprattutto la postura è indicativa del grado di integrazione psicosomatica del soggetto; lavorando costantemente su di essa infatti si entra direttamente in contatto con il mondo emotivo e con gli eventuali blocchi psichici della persona che in genere corrispondono ad altrettanti blocchi motori.
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