02/09/2025
L'encomio di Tiziano Crudeli | Official Page ai nostri Professionisti di Medicina Generale e al nostro Ospedale!
Grazie ✨
SU QUEL RAMO DEL LAGO DI COMO…
L’erba del vicino è sempre più verde. Non è detto che sia sempre così. Ci possono essere distese molto belle ma di soli contenuti estetici, certo le bellezze della natura affascinano. Ci può essere
il giardino di un “vicino” meno appariscente e ritenuto migliore perché più pratico. È anche una questione di gusti. Gli spazi sono importanti ma vanno saputi gestire e curati.
L’Ospedale di Erba vive in un contesto in mezzo al verde non bello ma funzionale. Qui l’estetica è del tutto marginale. Fondamentali sono i servizi che offre e il modo in cui vengono messi in
pratica. È altrettanto fondamentale poter disporre di personale molto preparato.
In un settore come quello medico, occorre saper scegliere gli uomini giusti al momento giusto. Il Primario dimostra una professionalità aggregante. Contano poi i risultati ottenuti: le cure erogate e la qualità dei servizi offerti.
Il Dottor Pietro Spreafico ha maturato le sue dottrine etiche in diversi settori. Anche in quello sportivo dove, tuttora, trova il tempo per praticarlo. Uno dei tanti pregi derivati dalla sua formazione culturale. Lo sport permette di acquisire una visione ad ampio raggio della vita. Spreafico: sposato dal 2001 e padre di 5 figli. È medico dal 1998, pneumologo dal 2002.
Ha lavorato all’ospedale di Erba dal 2003, prima al pronto soccorso poi in Medicina. Da novembre 2024 è direttore della Medicina. Da sempre appassionato e praticante di numerose gare di
triathlon, la più prestigiosa quella di Elbaman che si svolge all’Isola d’Elba: 3800 mt lavoro nuoto, più 180 km bici (con 2800 mt di dislivello), più 42 km corsa.
L’esimio primario ci ha rilasciato un’intervista: “Cerco di mutuare i valori che imparo nell’attività sportiva, nella vita e nel lavoro. Come l’importanza del gruppo, del fare squadra:
condivisione, relazioni, sopportazione e supportazione. Solo un gruppo unito può favorire la crescita di ogni individuo, solo in un gruppo sereno ciascuno è generalmente invogliato a dare e
fare di più. L’unione fa la forza, o meglio, l’unione ci permette di dare il meglio di ciascuno, di fare più forza.
Il valore della resilienza, sopportazione della fatica, senza cedere alla fatica: a volte la vita o il lavoro ti presenta ostacoli che devi affrontare da solo: in bicicletta, se non pedali cadi. La salita
va affrontata, senza nessuno che ti spinga.
Dolore: in alcune prove sportive si prova anche dolore; sperimentare il dolore mi avvicina alle persone di cui voglio prendermi cura, ai miei pazienti.
Ma il bello di praticare sport, soprattutto lo sport di fatica, è difficile da spiegare a parole: gioia, orgoglio, tristezza, nervosismo, pace, ottimismo, gratitudine, risultato… è come sentirsi tutt’uno
con la tua profonda umanità. È come un viaggio profondo che ti mette a contatto con il tuo io vero. Questo arricchisce, ti rende più vero, perché ti mette in contatto con le corde più intime del
tuo io. Fare sport è un privilegio, è fare vibrare la tua più intima umanità.”
Uno dei suoi collaboratori che ha trascorsi calcistici in Kenia è James Odanga. Elogi, per il presente e il passato, a Walter Fumagalli, Sara Brambilla, Luis Velasquez, Daniela Casiraghi,
Alessia Finetti, Nefiya Kambolathu, co-artefici di servizi di alto profilo.
I pazienti sono messi in condizione di ricevere trattamenti cortesi e gentili e una cura medica molto professionale. E sono pure serviti di tutto punto di calcio giocato attraverso le emittenti sportive di cui sono dotate tutte le camere dei pazienti. Anche questo è un arricchimento del servizio offerto ai clienti che ha un notevole valore.
Per restare in tema, visto che ci troviamo in zona, è doveroso citare il Calcio Como. Una stella che illumina il lago, nata e cresciuta con l’avvento di capitali stranieri, tra i più solidi oggi in
circolazione. La proprietà dei lariani, la più ricca in Italia, continua a investire.
In quel contesto ci sono tutti componenti che nei loro ruoli sono in grado di recitare da protagonisti: dall’allenatore Cesc Fabregas, 38 anni… è partito da tecnico proprio dal Como,
condotto subito alla promozione dalla B in A: 13 vittorie, 10 pareggi, 15 sconfitte. La qualità è tanta dal centrocampo in su. Un tasso tecnico ottenuto con l’estro, la fantasia dei giovani
acquisti. Spicca Nico Paz: il sinistro che canta, la visione di gioco, il lancio, l’assist ed è pure dotato di un gran tiro. L’argentino-spagnolo di scuola Real Madrid è sbarcato in Italia senza
accusare disagi tattici. Il suo biglietto da visita appena compilato in Italia: 6 gol, 8 assist.
Gli altri non sono comparse, solo l’elenco è lungo. Il parterre de roi è composto da: Baturina,
Ramon, Rodriguez, Addai, Azon, Kuhn, Dacunha, Diao, Douvikas. Sono le certezze.
L’asso nella manica, la star, il grande esperto che ispira tutte le generazioni comasche è Morata: gallina vecchia fa buon brodo, ma anche in grado di fare la differenza. Siamo dietro l’angolo: tra
poco si alza il sipario. Sarà spettacolo.
Tiziano Crudeli