
05/10/2025
Lascio Trieste con la mente piena di nuove conoscenze e con la consapevolezza che qualcosa sta cambiando.
Ogni congresso è un’occasione per crescere e confronto con colleghi.
🌬️ Tra il vento di bora e la storia che si respira in ogni angolo, Trieste mi ha accolto come città di confini e di incontri.
Ed è proprio qui, all’estremo lembo d’Italia, che abbiamo parlato di un altro “confine”: quello che separa il pregiudizio dalla consapevolezza.
L’obesità è ancora troppo spesso giudicata e fraintesa, ma oggi sappiamo che non è pigrizia, non è mancanza di volontà:
è una malattia complessa, che richiede comprensione, ricerca e cura.
Stiamo vivendo un cambiamento importante:
👉 un riconoscimento legislativo,
👉 nuovi fondi dedicati,
👉 e la possibilità di trattamenti farmacologici efficaci.
💡 Il primo passo è la consapevolezza.
Per milioni di persone, perdere peso non è una questione di impegno, ma una sfida quotidiana fatta di ostacoli psicologici, biologici e sociali.
Da queste considerazioni sono nate delle installazioni nelle principali città italiane con lo scapo di far capire — a chi guarda — quanto sia difficile muoversi in un corpo che il mondo spesso giudica senza conoscere.
Attrezzi impossibili da usare, simbolo degli ostacoli psicologici, biologici e sociali che ogni persona affronta ogni giorno.
💫 Lascio Trieste con la speranza che la rotta stia davvero cambiando.
Come le vele che si preparano alla Barcolana, anche la scienza e la società stanno imparando a navigare verso un futuro più umano, dove l’obesità non è più sinonimo di colpa, ma di dignità, ascolto e possibilità di cura.
—
Drssa Claudia Arcovio
Medico dietologo
Specialista in scienza dell’alimentazione e nutrizione clinica
www.claudiaarcovio.it
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