Lo Psicodramma a Trapani

Lo Psicodramma a Trapani Lo Psicodramma Freudiano Il dott. Alfredo Cassataro, psicologo psicoterapeuta iscritto all'ordine degli psicologi della regione Sicilia col num. 3226 sez.

A, offre a Trapani lo PSICODRAMMA FREUDIANO. E' una pratica terapeutica individuale in una dimensione gruppale. Questa particolarità fa si che lo “Psicodramma freudiano” non sia una “psicoterapia di gruppo”, bensì una “psicoterapia individuale in gruppo”. Esso ricorre al gioco drammatico libero, e mira a sviluppare attivamente la spontaneità dei soggetti. L'essenza di questa terapia consiste nell'

esteriorizzazione rappresentativa dei vissuti personali, mediante le improvvisazioni sceniche, e la loro analisi, operata da uno psicoterapeuta, "direttore del gioco". È applicabile ai bambini ed agli adulti. Costituisce un mezzo privilegiato di espressione e simbolizzazione dei conflitti personali, oltre che per la rappresentazione e rielaborazione di situazioni conflittuali interpersonali. Le sedute di psicodramma si svolgono generalmente una volta a settimana, a gruppi formati da 10 a 20 persone circa. Per partecipare ad un gruppo, bisogna prenotarsi e fare richiesta attraverso questa pagina, utilizzando la funzione MESSAGGIO, oppure si può scrivere una email a info@psicoaiuto24online.it, ovvero fare richiesta direttamente dal sito del dott. Cassataro www.psicoaiuto24online.it. Che cos'è lo psicodramma? Lo Psicodramma Freudiano è infatti un dispositivo di cura che nella sua formulazione attuale si differenzia notevolmente dallo Psicodramma diffuso da J. Moreno perché la sua anima non è sociologica ma psicoanalitica, in quanto implica la psicoanalisi. È questo che lo rende un potente strumento di intervento, capace di un’efficace azione psicoterapeutica individuale nella operatività del contesto gruppale. A chi è rivolto? A tutti. É utile in ogni ambito della clinica, poiché unisce la fondamentale funzione della pratica psicoterapica di orientamento freudiano, con l’efficacia degli effetti prodotti dalla condizione gruppale. Lo psicodramma trova una vasta gamma di applicazione: è rivolto ai bambini, agli adulti, così anche agli adolescenti, e trova applicabilità nei soggetti con diagnosi di psicosi, non meno della clinica delle nevrosi, e nei soggetti affetti da dipendenze e da tutto il corredo “sintomi contemporanei". Perché la terapia in gruppo piuttosto che una terapia individuale? Il gruppo di psicodramma si caratterizza, in confronto alle altre forme terapeutiche, per la sua estrema mutevolezza che lo porta ad un continuo rovesciamento quasi ad ogni gioco, del suo assetto e della sua dinamica. Questo elemento, lungi dall'essere un aspetto di instabilità, offre più possibilità al singolo partecipante di trovare i suoi pezzi mancanti a causa della maggiore ricchezza di personaggi e dinamiche presenti nel gruppo di psicodramma. Quali sono le aspettative di un paziente partecipante ai gruppi? Lo psicodramma freudiano fa un uso molto particolare del gruppo. Presuppone il gruppo, tuttavia non è una terapia “di gruppo”, ma “in gruppo”. Questo vuol dire che ognuno entra nel gruppo con una propria domanda, differente da quella di tutti gli altri componenti e che non sarà il gruppo a fornirgli risposte che invece verrà aiutato a trovare in se stesso. Le sue aspettative, quindi sono di un miglioramento globale, di un benessere soggettivo, e la capace di mettersi in gioco. Quanto dura una psicoterapia di gruppo? Dura quanto dura. Il tempo non è mai cronologico in psicoterapia, un tempo logico. Per l'analista la logica del tempo non è la logica del tempo cronologico, misurata dal pendolo o dalla meridiana, in epoca scientifica, o dalla clessidra, in epoca prescientifica, ma è la logica del sapere, o epistemica. Non è una logica quantitativa ma qualitativa. Cosa avviene durante una seduta (dunque come si svolge in modo pratico)? Elemento peculiare dello psicodramma freudiano è il gioco e più specificamente il gioco di rappresentazione. Il gioco è fondamentalmente una cura. Nello psicodramma con il gioco, si favorisce l'immaginario in quanto si rappresentano solo scene reali e ricordi di eventi o di sogni comunque realmente avvenuti. Le scene giocate non comportano mai il completamento dell'azione, ma solo una sua rappresentazione scenica, una finzione scenica. Il gioco modifica radicalmente le dimensioni temporali e spaziali del gruppo. Ciò che era racconto diviene azione, ciò che era immaginato diviene presente, è in questo momento che si amplificano i sentimenti e che si attualizza in un vissuto che mobilità il corpo, un atto del passato. La virtù della rappresentazione è tale da rendere attuale e far vivere una seconda volta ciò che era solo evocato attraverso i partecipanti al gruppo. I partecipanti al gruppo sono situati in cerchio, e due psicoterapeuti, un conduttore (animatore) ed un osservatore. Nel ruolo di colui che anima vi è il conduttore. Il suo compito è quello di cogliere la disponibilità, in qualcuno dei partecipanti, a riproporre qualcosa della sua vita e a metterlo in scena o, come si dice in ambito psicodrammatico, a “giocarla”. L' osservatore, il cui compito è di fare una ripresa di quanto viene detto e giocato e di restituirla alla fine della seduta stessa, svolgendo così una funzione di garanzia, sia per il gruppo che per il conduttore stesso.

Indirizzo

Via Milano, 154/Napola
Erice
91016

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