Dott.ssa Maria Pia Cavalieri

Dott.ssa Maria Pia Cavalieri Questo sito è utile per condividere informazioni, opinioni, articoli e iniziative sulla psicologia

02/08/2025

«No a una visione psichiatrico-centrica: serve una rete integrata e accessibile per il benessere delle persone».
Con queste parole la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, interviene sul Piano Nazionale di Azione per la Salute Mentale 2025-2030. Il CNOP ha inviato una nota ufficiale con proposte di modifica per correggere alcune criticità del testo.

«Il documento – sottolinea la Presidente – rischia di compromettere l’equilibrio tra le dimensioni biologica, psicologica e sociale. Non solo attenzione e cura della psicopatologia. Prevenire, intervenire precocemente e offrire una risposta appropriata e integrata sono obiettivi da perseguire, oggi più che mai».

Le criticità principali:

-psicologo di primo livello nei DSM, anziché nei servizi territoriali di prossimità;

-rischio di psichiatrizzazione precoce, anche in età evolutiva;

-confusione di ruoli e interventi nei Consultori.

«Lo psicologo di assistenza primaria deve essere attivo nei servizi di prossimità – afferma la Presidente Gulino – dove può intercettare precocemente il disagio. Nei Consultori Familiari non va confuso l’intervento psicologico con quello giudiziario».

Il CNOP propone un modello in linea con la normativa, i LEA e il DM 77/2022.
«Il nostro obiettivo – conclude la Presidente Gulino – è rafforzare davvero la sanità territoriale, puntando su équipe multidisciplinari, su un’organizzazione chiara dei ruoli e sul pieno riconoscimento della professionalità psicologica».

🔎https://www.psy.it/il-cnop-chiede-modifiche-al-piano-nazionale-di-azione-per-la-salute-mentale-2025-2030/

01/08/2025

Temptation Island, ovvero un “Manuale pratico per selezionare soggetti con cui non mettere al mondo figli”

Ogni tanto mi imbatto in reel del programma Temptation Island, …e credo sia giunto il momento di affrontare la vera emergenza sociale del nostro tempo: l’assenza di una patente genitoriale obbligatoria.

Perché, diciamocelo, se alcuni soggetti che vediamo sfilare tra falò e pianti posticci hanno il diritto legale di riprodursi, allora siamo veramente a un passo dall’estinzione per cause imbarazzanti.

Coppie che confondono il concetto di relazione stabile con una sessione continua di reality show emotivo, individui che alla domanda “Cos’è per te il rispetto?” rispondono con: “Boh, cioè, tipo non guardare altre… ma se capita, dai, è normale”, e genitori potenziali che si esprimono con la profondità emotiva di una pozzanghera.

Non è solo intrattenimento trash. È un grido d’allarme evolutivo.
Temptation Island andrebbe trasmesso in biologia evolutiva come esempio concreto del processo di selezione naturale che, con tutta evidenza, ha smesso di funzionare.

Si…ormai è’ chiaro…Serve una patente genitoriale.
Con test psicoattitudinali, domande a trabocchetto (“Cosa fai se tuo figlio ti chiede perché urli come un gabbiano durante un falò?”) e prove pratiche tipo resistere a un tentatore/tentatrice mezzo/a nudo/a senza dimenticare di avere un/una partner… o un figlio a casa. Ma, soprattutto, senza dimenticare di avere un briciolo di rispetto per te.

Perché la vera tragedia non è il tradimento con la single bionda in piscina. O con il nerboruto di turno…
No, la vera tragedia e’ far crescere una nuova generazione educata da chi pensa che l’amore si misuri in quanti like riceve il tuo pianto farlocco (o meno) a favore di telecamera…

27/07/2025

✨ TRASCRIZIONE DEL VIDEO della Dottoressa Daniela Lucangeli
“Parole che meritano di essere custodite nella loro forma integrale”

Dove vive l'amore nel nostro cervello?

Sappiamo le aree del linguaggio, le aree del movimento, le aree del bisogno di mangiare, le aree che controllano il battito cardiaco.

Dove vive nel nostro cervello la capacità di dare amore o di sentire amore?

Ve lo dico veloce e veloce.
Pare che tutti, proprio tutti, abbiamo alcuni bisogni che senza quelli lì moriamo, a proposito di alfa privativo della morte.

E questi bisogni sono: mangiare, bere, dormire, fare la p**ì.
Quindi sono quasi tutti bisogni fisici.
Ma è quello stesso nucleo del cervello che tiene i bisogni fisici per la sopravvivenza.

Attenti a questo, perché è importante che lo diciate ai vostri genitori, ai vostri fratelli, ai vostri amici.

Accanto a quei bisogni lì che se tu non respiri muori, se tu non bevi muori, se tu non mangi muori, lì in quell'area che il cervello spegne prima di morire davvero, per ultima, vive il bisogno di essere amati.

Riassunto: tutti noi della nostra specie abbiamo bisogno di sentirci amati.
Senza sentirsi amati — attenti alla direzione — siamo tutti ammalati.
Cioè non stiamo in equilibrio, non stiamo bene, non ci sentiamo bene.

Ci siamo?
Lo ammettiamo che abbiamo bisogno di essere tutti?

Così come dobbiamo ammettere di essere tutti nella necessità di respirare,
perché se non respiriamo non si vive, e se respiriamo veleno invece che ossigeno ci ammaliamo.

Se noi sentiamo di ricevere giudizio, giudizio, giudizio, invece che amore, ci ammaliamo.

Mi sto spiegando?
Ci ammaliamo, ci indeboliamo.

Riassunto: lì in quell'area che il nostro cervello spegne alla fine, insieme al respiro,
c'è il bisogno di essere amati, per tutta la vita continua, per tutta la vita prosegue.
Perfino nel momento in cui non c'è più la coscienza, continua quel bisogno lì.

Ma come facciamo se a dare amore non dovesse corrispondere la stessa forza?

Infatti sono proprio gli scienziati, i neuroscienziati, che attraverso una struttura che si chiama neuroimmagine, sono riusciti a mostrare che cosa accade nel nostro cervello.

Non quando noi sentiamo il bisogno di essere amati, ma quando diamo amore, cioè diamo all'altro la possibilità di ciò che priva
dell' a-mors, cioè priva della sensazione di debolezza.
Perché noi non abbiamo solo il ricevere amore, abbiamo anche l'emettere amore.

Riassunto: ricevere amore — è di tutti fino alla fine della vita — come bisogno fondamentale.

Il dare amore viene dato pochissimo, in pochissimi tempi della vita, perché dipende da altre funzioni del cervello e deve passare attraverso la volontà.

Sono riuscita a rendervi...?

Riassunto: tutti hanno assoluto bisogno di essere amati, pochi emettono...Eccomi!
Eccomi, ti rimando ciò che priva te della tua debolezza.

Lo vogliamo una rivoluzione nel mondo?

Se vogliamo una rivoluzione nel mondo, perché voi abbiate speranza e gioia, allora dovete chiedervi, finché siete in questa fase di età che è straordinaria, di dedicare tempo, attenzione ed educazione ad emettere amore.

Atti d'amore.

Perché nessuno di noi è capace di amare tutto e tutti, ma gli atti d'amore sono un'altra cosa.
Gli atti d'amore sono come l'acqua che beviamo, il pane che mangiamo.
Sono le condizioni che ci consentono la vita migliore.

Riassunto del riassunto: un atto d'amore è guardarsi negli occhi, dandosi: io ci sono per te.

Un atto d'amore è prendersi la mano, non avere paura.

Un atto d'amore è dire: prof. ho bisogno che mi aiuti.

Un atto d'amore è il prof che dice: io ci sono per te e ti vengo a prendere fino a dove avrai bisogno di me.

Grazie di esserci Daniela Lucangeli 🙏

Estratto dalla conferenza
Scienza Servizievole in Conferenza: frammenti per riflettere.
La Fiera delle Parole Incontro con gli Studenti.
Dove Vive l'Amore nel Nostro Cervello

Link al video:
https://www.facebook.com/danielalucangeliofficial/videos/625570916730522
Sito:
https://www.mind4children.com/daniela-lucangeli/
Chi è Daniela Lucangeli:
https://it.wikipedia.org/wiki/Daniela_Lucangeli

29/06/2025

Parlare di “dislessia” come fosse un disturbo (spec.) unico è una semplificazione fuorviante.
La ricerca scientifica ha ormai chiarito che esistono più profili cognitivi all’interno della dislessia evolutiva, ciascuno con caratteristiche e traiettorie specifiche.

Il modello a doppia via per la lettura (Coltheart et al., 2001) distingue tra:

Via fonologica: deputata alla decodifica di parole nuove o pseudoparole attraverso la conversione grafema-fonema;

Via lessicale: responsabile del riconoscimento diretto delle parole conosciute.

Secondo Zoccolotti et al. (2009), solo una parte dei bambini dislessici presenta un profilo fonologico puro. Altri evidenziano un profilo lessicale (con errori in parole irregolari, omofoni, parole visivamente simili) o visuo-attentivo, in cui le difficoltà derivano da un ridotto span visivo o da un’inadeguata coordinazione saccadica (Spinelli et al., 2005).

La Consensus Conference ISS (2011) raccomanda esplicitamente l’identificazione del profilo funzionale specifico per impostare un trattamento efficace. Ad esempio:

Il training fonologico è efficace nei profili decifrativi.

I programmi visuo-attentivi sono indicati nei bambini con instabilità oculomotoria.

I percorsi lessicali agiscono sul rafforzamento del lessico mentale e dell’accesso semantico.

🔍 Non tutti i dislessici leggono male e piano.
Ci sono bambini che leggono fluentemente ma commettono molti errori. Altri che leggono correttamente ma non comprendono. Altri ancora che faticano solo in condizioni di "affaticamento" (ma non disturbo) attentivo. Tutti questi profili sono dislessici. Ma in modo diverso.

📌 La diagnosi deve descrivere, non etichettare.
📌 L’intervento deve adattarsi, non uniformare.
📌 Il trattamento non può essere unico, perché la dislessia non lo è.

Quando un bambino non migliora con il “metodo giusto”,
forse il problema è che stiamo usando il metodo sbagliato per lui.

___
Zoccolotti, P., et al (2009). Prove multiple per comprendere la dislessia. Psicologia Clinica dello Sviluppo, 13(1), 71–92.

Spinelli, D., et al(2005). Length effect in word naming. Cognitive Processing, 6(1), 37–52.

Istituto Superiore di Sanità (2011) (DSA). Roma.

28/06/2025
24/06/2025

Società Italiana di Psicologia On Line

19/06/2025

In un’intervista su La Stampa, il dott. Luca Bernardelli, psicologo, consulente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi per le aree di intelligenza artificiale, realtà virtuale, videogame e social media, e membro della Commissione sulle dipendenze digitali della Società Italiana di Pediatria, richiama l’attenzione sui rischi connessi all’uso precoce dello smartphone nei minori.

«Nel mondo ideale non esisterebbe lo smartphone, ma almeno per i ragazzi ci sarebbe solo un light phone, un telefono che chiama e manda messaggi, senza altre funzioni. Perché i ragazzi hanno già bisogno di disintossicarsi dal cellulare, soprattutto se hanno iniziato a usarli da piccolissimi, fin dai 2, 3 o 4 anni.»

A sensibilizzare su un uso responsabile della tecnologia c’è anche NeoConnessi, il progetto di educazione digitale di WindTre, realizzato in collaborazione con Polizia, Società Italiana di Pediatria, CNOP e altri partner, di cui Bernardelli fa parte del comitato scientifico.

Bernardelli evidenzia come l’esposizione anticipata agli schermi possa incidere sul benessere psicologico, favorendo disagi emotivi, aggressività, disturbi alimentari, autolesionismo e isolamento sociale: «Siamo la società del cortisolo, l’ormone dello stress. Bisogna elaborare abbuffate differenti, riscoprire la natura, riappropriarsi del proprio corpo e delle relazioni reali.»

Il CNOP ribadisce l’importanza della prevenzione psicologica e del contributo professionale degli psicologi a supporto di famiglie, scuola e istituzioni.

Per leggere l'articolo completo 👉🏻 https://bit.ly/BernardelliStampa

17/06/2025
13/06/2025
23/03/2025

Ciò che non affrontiamo consapevolmente continua a vivere dentro di noi. Le emozioni che ignoriamo o reprimiamo, ad esempio, non scompaiono, ma trovano altre vie per manifestarsi: ansia, stress, blocchi emotivi o somatizzazioni nel corpo.

Elaborare il passato non significa riviverlo, ma liberarsi dal suo peso. La terapia EMDR aiuta a dare una forma e un significato a quelle emozioni che ancora influenzano il nostro presente, trasformandole in qualcosa di integrato e superato. Solo così si può realmente andare avanti 🌱

23/03/2025

Nuove stime indicano un aumento di oltre il 100 per cento entro i prossimi 25 anni dei casi di questa malattia degenerativa che riguarderanno anche soggetti più giovani. E se le cause sono molteplici, lo sono anche i modi di affrontarla

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