27/12/2021
UN DISASTRO ANNUNCIATO, CHIUDE IL SOCIAL MARKET : La storia del social market è lunga e con alcune zone d'ombra, ma funzionava, dalla prima gestione colpita da alcuni scandali e irregolarità nella miglior tradizione italiana al trasferimento nei locali nuovi decisa dalla san Giovanni de Paoli , già coinvolta nella prima gestione, per unire i locali in suo uso per le sue attività, similari, una volta ricevuta la gestione in compartecipazione che poi si è trasformata nella struttura ultima per ragioni di bando, la prima gestione era direttamente subalterna all'ufficio servizi sociali del comune guidato dal dottor Saitta che ne ha portato il valore sociale molto in alto attraverso la stipula di contratti e collaborazioni e attraverso l'acquisizione di fondi europei, molti fondi europei, poi uscito Saitta per decadenza di mandato il baratro, guide dei servizi sociali scandalose, prima la Lupini poi la binome assessora attuale raccolta per strada da questa giunta, forse che vista l'incapacità e sicuramente l'inesperienza delle due abbiamo fatto ve**re meno molti di quei canali aporovigionamento creati fa Giorgio Saitta? forse dando per scontato che vivessero di vita propria, invece no , certe situazioni richiedono impegno dedizione, passione e tanto impegno, quindi LAVORO , fattore questo sconosciuto a questa giunta, DI FATTO SIAMO DI FRONTE ALL'ENNESIMO DISASTRO DELLA GIUNTA PENTASTELLATA GUIDATA DA SANTARELLI. A Poco seve inveire contro i " milionari" locali , spremuti per ogni dove , in UE ci sono miliardi di euro a disposizione di questi progetti ma bisogna andarseli a prendere, ci sono aziende che investono parte del loro fatturati mettendo a disposizione prodotti e servizi per queste iniziative, alcuni nomi , Barilla, Granarolo, yoga massalonbarda, valfrutta, e decine di altre, ma bisogna contattarle e descrivere il progetto, una volta coinvolte tenerle informate sui risultati e continuare la collaborazione, ma anche qui siamo nel mondo del doverci lavorare.... Quale sconosciuto! Ora se chiude evidentemente qualcosa nella gestione non ha funzionato e non vorrei sbagliare ma la società creata ad hoc dovrebbe essere la stessa che gestiva anche il cag, chiuso da tempo anche quello, e in altre attivita', molte delle responsabilità probabilmente , o qualcosa di più , ricadono sulla gestione pubblica, ufficio servizi sociali del comune , trasformato dalla due assessore in una babele allo sbando? Un fatto resta certo, la città perde l'ennesimo pezzo da 40 , RINGRAZIAMO Gabriele Santarelli e LA SUA GIUNTA. , per l'ennesimo fallimento?