
17/08/2025
Apri un libro del 1300: le pagine sono ancora perfette.
Come è possibile? La risposta ci porta nella valle dell'Esino, dove tra il 1264 e la fine del Duecento accade qualcosa di straordinario. I cartai di Fabriano non si limitano a copiare la carta di tradizione araba: la rivoluzionano completamente.
Prima innovazione: le filigrane sistematiche. Dal 1293 ogni foglio porta un marchio d'acqua invisibile che identifica la cartiera. Ma è la seconda scoperta quella decisiva: la collatura animale, una gelatina che penetra nelle fibre rendendo la carta resistente all'inchiostro e all'usura del tempo.
I documenti su pergamena si deterioravano, quelli su carta orientale assorbivano troppo inchiostro. La carta fabrianese invece permetteva scritture nitide e durature. Ecco perché registri notarili, libri di conti e manoscritti del Trecento sono arrivati fino a noi leggibili.
Ogni volta che usi un foglio di carta, stai toccando un'eredità italiana. Quei maestri cartai trasformarono un materiale di importazione in una tecnologia che l'Europa adottò per secoli, dalla cancelleria papale alle università nascenti.