Dott Alice Lombardi psicoterapeuta

Dott Alice Lombardi psicoterapeuta psicologa psicoterapeuta cognitivo-comportamentale per età evolutiva e adulti Riceve a Faenza, Ravenna, Imola, Castelbolognese

03/09/2025

Lo sport dovrebbe educare al rispetto, alla collaborazione e alla crescita, non diventare terreno di conflitto.

A Collegno, un episodio di violenza ha coinvolto un genitore che, durante una partita giovanile, ha aggredito un ragazzo della squadra avversaria del figlio. Un gesto che dimostra quanto la gestione emotiva degli adulti possa compromettere il vero spirito dello sport.

Giancarlo Marenco, Presidente dell'Ordine degli Psicologi del Piemonte e Vicepresidente CNOP, commenta: "Un papà non può entrare in campo e picchiare un ragazzo. Non è difendere un figlio, è non accettare che un giovane possa affrontare delle difficoltà." Marenco sottolinea che questo comportamento non riguarda solo lo sport, ma anche la scuola: "I genitori devono supportare i figli, non sostituirsi agli insegnanti o creare conflitti."

Il Ministero dell'Istruzione conferma questa visione, ribadendo che i genitori dovrebbero svolgere un ruolo di accompagnamento, non di confronto diretto con i docenti.
Marenco aggiunge: "Il danno maggiore non è solo quello inflitto alla vittima, ma anche quello che subiscono i figli di questi genitori che mettono in atto condotte violente. Un bambino che vede il proprio padre aggredire un avversario o un insegnante non impara la protezione, ma la vergogna. Impara che la violenza è una scorciatoia, invece di capire che le difficoltà fanno parte della crescita."

Lo sport non è solo competizione, ma una lezione di vita che insegna a rialzarsi, a rispettare sé stessi e gli altri. Quando gli adulti dimenticano il loro ruolo educativo, tradiscono i valori fondamentali dello sport.

Per leggere l’articolo completo 👉🏼 https://www.tecnicadellascuola.it/genitori-violenti-per-difendere-i-figli-a-oltranza-anche-fuori-scuola-a-collegno-invade-il-campo-e-frattura-malleolo-e-zigomo-al-portiere-13enne-rischia-anni-di-carcere

15/01/2025
25/11/2024

Il vero dono della genitorialità è amare il figlio nella sua differenza...

fino al 18/8! Buon “rinnovo mentale” a tutti! 😁
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04/08/2024

“C’è qualcosa di buono in tutti gli insuccessi apparenti. Non ti è dato di vederli ora. Il tempo li rileverà, Sii paziente.”

(Saraswati Shivananda)

24/07/2024

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Tematica molto importante
23/04/2024

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Con l’espressione accudimento invertito si fa riferimento a una modalità in cui il bambino si prende cura dei bisogni del genitore.

Accudire significa fornire protezione e supporto ad altri individui che si trovano in uno stato di bisogno. Il sistema di accudimento è complementare al sistema di attaccamento, ovvero a quel sistema finalizzato a ricercare la vicinanza con la figura d’attaccamento (es. i genitori) in situazioni di pericolo, stress e solitudine.

Quando nel bambino si attiva il sistema di attaccamento, nel genitore si attiva il sistema di accudimento. Evolutivamente questa complementarietà assicura la sopravvivenza del piccolo e, in generale, la conservazione della specie.

Nell’accudimento invertito si verifica però una sorta di inversione dei ruoli di attaccamento-accudimento: il bambino, iper-responsabilizzandosi, tende a prendersi cura del genitore. Nell’accudimento invertito si assiste quindi a un’ “inversione di ruolo”: i ruoli del figlio e del genitore si invertono, il bambino si adultizza, sopprimendo o ignorando i propri bisogni e vissuti emotivi. Se la responsabilizzazione richiesta al bambino è adeguata alla sua età, l’inversione di ruolo può non essere patologica. Lo diviene però quando si fa pervasiva e la relazione manca di reciprocità emotiva, con aspettative eccessive rispetto alle capacità e all’età del bambino.

Alcune variabili risultano associate all’accudimento invertito, tra cui ad esempio la presenza di conflitti coniugali o la malattia fisica e/o mentale dei genitori (es. alcolismo, depressione, ansia, ecc.).

L’accudimento invertito può impattare sullo sviluppo psicoemotivo del bambino, portando ad esempio a problemi di autoregolazione, all’insorgenza di sintomi esternalizzanti come il disturbo della condotta, ma anche a depressione, bassa autostima e sintomi psicosomatici.

👉 Per approfondire l’argomento, https://www.stateofmind.it/2024/03/accudimento-invertito/

18/04/2024

Un recente studio pubblicato su "Nature" (Schaffler et al., 2024) ha indagato lo stato di salute mentale in 502 psicoterapeuti attraverso sintomi di depressione, ansia, insonnia e stress, aprendo la strada a considerazioni sul benessere di questa categoria lavorativa

https://www.stateofmind.it/2024/04/salute-mentale-psicoterapeuti/

22/02/2024

Indirizzo

Via Lesi, 25
Faenza
48018

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Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
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