Dott Alice Lombardi psicoterapeuta

Dott Alice Lombardi psicoterapeuta psicologa psicoterapeuta cognitivo-comportamentale per età evolutiva e adulti Riceve a Faenza, Ravenna, Imola, Castelbolognese

16/11/2025

E tu, adulto, che fai?
Ti metti in fila anche tu dietro al “tutti”?
O ti ricordi che educare non significa obbedire alle mode, ma avere il coraggio di andare controcorrente?

Perché la verità è semplice:
lo smartphone non è un problema dei bambini.
È un problema degli adulti che hanno paura di dire NO
e ancora più paura di dire SÌ con responsabilità.

Un telefono non serve a crescere un figlio.
Serve un adulto presente, scomodo, coerente.

Vediamo come dovrebbe funzionare per davvero.

Prima cosa: smetti di giustificarti. Ascolta tuo figlio.

Dietro “ce l’hanno tutti” non c’è la voglia di un oggetto.
C’è il terrore di sentirsi escluso.

Guardalo negli occhi, non nel telefono che ti chiede.

Dì semplicemente:
«Capisco perché lo vuoi.»

E poi smetti di sentirti in colpa.
L’educazione non è una trattativa al ribasso.

Se dici SÌ, ricordati che non stai dando un telefono.

Stai dando potere.

Potere di confrontarsi, perdersi, imitare, sbagliare.
E questo potere va dato solo se sei disposto a esserci, davvero.

Quindi il SÌ funziona solo così:
• non glielo butti addosso per liberarti
• lo accompagni
• fissi confini che non si discutono
• ti prendi la responsabilità di guardare cosa fa e come sta

La tecnologia non cresce nessuno.
Gli adulti sì.
Ma devono volerlo.

Se dici NO, devi voler reggere la sua frustrazione.

E la tua.

Un figlio senza smartphone non muore.
Un figlio senza limiti sì.
Muore dentro, piano, senza nemmeno accorgersene.

Il NO va detto così:

«Non ancora.
E non perché non ti reputo capace, ma perché non voglio buttarti in un mondo che non sei pronto a reggere.»

Non si educa per paura di essere impopolari.
Si educa per amore del futuro dei figli.

La frase che gli dovresti lasciare addosso

Non importa cosa decidi.
Importa cosa gli arriva.

«Io scelgo per te.
Non per gli altri.»

Se tuo figlio capisce questo,
lo smartphone potrà anche averlo tardi.
Ma avrà qualcosa di molto più raro:
un adulto che ci mette la faccia,
non uno che segue la mandria.

03/09/2025

Lo sport dovrebbe educare al rispetto, alla collaborazione e alla crescita, non diventare terreno di conflitto.

A Collegno, un episodio di violenza ha coinvolto un genitore che, durante una partita giovanile, ha aggredito un ragazzo della squadra avversaria del figlio. Un gesto che dimostra quanto la gestione emotiva degli adulti possa compromettere il vero spirito dello sport.

Giancarlo Marenco, Presidente dell'Ordine degli Psicologi del Piemonte e Vicepresidente CNOP, commenta: "Un papà non può entrare in campo e picchiare un ragazzo. Non è difendere un figlio, è non accettare che un giovane possa affrontare delle difficoltà." Marenco sottolinea che questo comportamento non riguarda solo lo sport, ma anche la scuola: "I genitori devono supportare i figli, non sostituirsi agli insegnanti o creare conflitti."

Il Ministero dell'Istruzione conferma questa visione, ribadendo che i genitori dovrebbero svolgere un ruolo di accompagnamento, non di confronto diretto con i docenti.
Marenco aggiunge: "Il danno maggiore non è solo quello inflitto alla vittima, ma anche quello che subiscono i figli di questi genitori che mettono in atto condotte violente. Un bambino che vede il proprio padre aggredire un avversario o un insegnante non impara la protezione, ma la vergogna. Impara che la violenza è una scorciatoia, invece di capire che le difficoltà fanno parte della crescita."

Lo sport non è solo competizione, ma una lezione di vita che insegna a rialzarsi, a rispettare sé stessi e gli altri. Quando gli adulti dimenticano il loro ruolo educativo, tradiscono i valori fondamentali dello sport.

Per leggere l’articolo completo 👉🏼 https://www.tecnicadellascuola.it/genitori-violenti-per-difendere-i-figli-a-oltranza-anche-fuori-scuola-a-collegno-invade-il-campo-e-frattura-malleolo-e-zigomo-al-portiere-13enne-rischia-anni-di-carcere

15/01/2025
25/11/2024

Il vero dono della genitorialità è amare il figlio nella sua differenza...

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Martedì 09:00 - 19:00
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Giovedì 09:00 - 19:00
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