
04/04/2025
Nella mattinata del 3 aprile si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del reparto di Chirurgia del 5° piano a conclusione dei lavori di riammodernamento ed umanizzazione delle cure.
Si è trattato di un evento festoso ed emozionante che ha visto una larga partecipazione da parte dei molti soggetti che in vario modo hanno sostenuto e reso possibile la realizzazione di questo progetto.
Alla conferenza, introdotta dalle note del giovane violoncellista Hao Long Chen, sono intervenuti:
- Dott. Paolo Tarlazzi, Direttore dell'Ospedale di Ravenna
- Ing. Eleonora Fiori, curatrice della progettazione e realizzazione dei lavori
- Prof. Giampaolo Ugolini, Direttore della Chirurgia Generale 1 e promotore del progetto di riammodernamento e umanizzazione del reparto
- Prof. Franco Stella, Direttore U.O. Chirurgia Toracica
- Prof.ssa Mirella Falconi, coordinatrice Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia
- Dott. Tiziano Carradori, Direttore Generale AUSL Romagna
- Igor Gallonetto, Assessore Città di Ravenna
- Raffaele Ricciardi, Prefetto Città di Ravenna
- Michele De Pascale, Presidente Regione Emilia Romagna
Il reparto di chirurgia è stato dotato di nuove strutture e miglioramenti volti a garantire un ambiente più accogliente e funzionale per pazienti e operatori sanitari. Tra le principali novità si segnalano:
- Nuovo bureau d’accoglienza, con arredi decorativi ispirati ai celebri mosaici di Ravenna.
- Rinnovamento degli ambienti, con nuove armadiature, tinteggiatura, un bagno attrezzato per persone con disabilità e l’installazione di nuovi corrimani lungo i corridoi.
- Una libreria, dove i pazienti possono prendere libri in prestito e lasciarne altri
- Cyclette orizzontale di ultima generazione, a disposizione per la riabilitazione motoria dei pazienti.
Uno degli elementi più distintivi del progetto è la mostra permanente “Ravenna urbs salutis”, curata dal Prof. Roberto Filippetti, esperto di iconologia e iconografia. L’esposizione, patrocinata dal Comune di Ravenna, dall’AUSL Romagna, dalla Scuola di Medicina dell’Università di Bologna e dall’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna, offre un percorso visivo che sottolinea il legame profondo tra bellezza artistica e cura della persona.
I dieci pannelli espositivi, corredati da immagini ad alta definizione dei mosaici ravennati e da testi di approfondimenti sul loro significato simbolico, sono arricchiti da QR-code interattivi che permettono ai visitatori di ascoltare brani di musica classica selezionati dal Prof. Romano Valentini, creando così un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Ad aprire la mostra, un mosaico originale realizzato da Elena Guidi, studentessa del Liceo Artistico Nervi-Severini, che raffigura un dettaglio della volta a botte del Mausoleo di Galla Placidia. Questo generoso contributo sottolinea il ruolo del Liceo nel tramandare alle nuove generazioni l’arte musiva, patrimonio UNESCO di Ravenna.
Il rinnovamento del reparto è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Direzione Generale e Sanitaria dell’AUSL Romagna, l’Ufficio Tecnico dell’Azienda e numerose realtà del territorio: enti, associazioni, cooperative e singoli donatori che hanno offerto un prezioso contributo.
Un ruolo chiave è stato svolto dall’Istituto Oncologico Romagnolo, che oltre a una generosa donazione, ha sostenuto il progetto in tutte le sue fasi e coordinato la campagna di crowdfunding “Il mosaico della cura”.
La raccolta fondi è stata promossa attraverso eventi pubblici, tra cui un concerto di beneficenza con la Bonetti Band al Teatro Socjale di Piangipane e una cena di gala presso il Ristorante Alexander di Ravenna.
Desideriamo esprimere la nostra più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, con un ringraziamento particolare al Presidente Michele De Pascale, che ha sostenuto l’iniziativa fin dall’inizio e sarà presente alla cerimonia inaugurale insieme alle istituzioni cittadine e della nostra Azienda AUSL Romagna.
Il completamento di questo progetto è il simbolo di un’alleanza virtuosa tra sanità, cultura e comunità. Il progetto, infatti, non solo ha consentito un ammodernamento della struttura, ma ha permesso di realizzare un ambiente ospitale, dove l’attenzione per ogni dettaglio possa comunicare l’interesse con il quale ogni giorno pensiamo alla cura dei nostri pazienti, non solo sotto il profilo medico, ma anche umano ed emotivo.