04/09/2025
🏃L’ultra-endurance running impone sfide fisiche e mentali straordinarie, eppure la dimensione psicologica della disciplina è emersa solo di recente come oggetto di ricerca.
👉Questo studio si propone di delineare un quadro solido della salute mentale tra gli ultra-runner, analizzando la prevalenza di disturbi come quelli alimentari, la dipendenza da esercizio, la depressione e i disturbi del sonno, e identificando i fattori associati a tali condizioni.
📊Le percentuali principali rilevate:
Disturbi alimentari: tra 32% e 62,5%, una fascia estremamente preoccupante. Questo allarme è dovuto anche al valore attribuito alla magrezza o al peso “ottimale” come correlato diretto della performance in questo sport
Dipendenza da esercizio ("exercise addiction"): tra 11,5% e 18,2%. È interessante notare che questa non era legata al volume settimanale di allenamento, ma emergeva come più forte nei runner che si allenano in spazi non strutturati, oltre a mostrare relazione con età e BMI
Sintomi depressivi: presenti nel 18,6% degli atleti, suggerendo che anche l’ultra-running, spesso considerato un toccasana mentale, comporta condizioni psicologiche critiche per una parte significativa degli atleti
Disturbi del sonno: circa 24,5% degli ultra-runner riferisce problemi a dormire, un dato che può avere conseguenze sia sul recupero fisico che sulla stabilità emozionale
🧠Una riflessione interessante emersa da questo lavoro è che la relazione tra esercizio fisico e salute mentale non segue una curva lineare. In molti casi, pratiche fisiche regolari promuovono benessere psicologico, riducendo ansia, depressione e insonnia.
Tuttavia, nell’ambito dell’ultra-endurance, si rischia di oltrepassare questo beneficio: a livelli estremi, l’esercizio può avere effetti psicologicamente nocivi
📈Un altro dato cruciale riguarda la non-significatività della distanza di gara o del livello di performance (elite vs. non-elite) come fattori di rischio. In altre parole, il disturbo mentale non è legato alla distanza percorsa o ai risultati, ma piuttosto all’ambiente psicologico e personale dell’atleta