
31/08/2025
A volte non servono grandi discorsi per capire che qualcosa non va.
Ci sono segnali minimi, piccolissimi, ma se impariamo a guardarli da vicino, diventano microscopie dell’anima.
Piccole crepe che dicono molto, anche quando non si dice nulla, soprattutto quando non si dice nulla.
A volte capita di arrivare con qualche minuto di ritardo, anche se odiamo farlo; ci scusiamo continuamente, anche per cose che non dipendono da noi;
raccontiamo una cosa importante, ma subito dopo facciamo una battuta, come per alleggerire, come per cancellarla.
Non sempre ce ne accorgiamo, ma dentro quei gesti si nasconde qualcosa: la paura di pesare, di disturbare, di esporsi troppo, oppure il timore antico di non essere compresi, accolti, lasciati essere.
A volte le emozioni più forti non urlano, si travestono da dettagli.
Imparare a riconoscerli in noi e negli altri, è un atto di presenza, è uno sguardo più lento, più gentile.
Chi si racconta a metà, chi si scusa troppo, chi cambia tono all’ultimo, non sempre ha bisogno di consigli, solitamente i consigli servono più a chi li da che a chi li riceve.
A volte si ha solo bisogno che qualcuno resti, che non minimizzi, che sappia vedere ed ascoltare anche ciò che non viene detto.
Perché quando ci si sente davvero visti, anche il dolore può respirare.
Buona domenica ⚘️ ❤️🩹