23/03/2023
Con oggi si è concluso il primo ciclo di incontri dedicati al progetto di alfabetizzazione emotiva per le classi quarte della scuola F. Corridoni.
Durante il nostro primo appuntamento, abbiamo lavorato sulle diverse emozioni, evidenziandone le loro differenze e modalità di espressione.
Ci siamo divertiti a riconoscere e interpretare le diverse sfaccettature emotive attraverso il volto e il corpo.
Abbiamo riflettuto anche sulle diverse intensità con cui si possono provare e manifestare le emozioni, e come questo possa condizionare i nostri comportamenti.
Ci siamo calati nei panni di altre persone, cercando di comprenderne il loro stato d'animo di fronte alle situazioni che stavano vivendo, per poi riflettere in prima persona raccontando un episodio in cui ci siamo sentiti impauriti, agitati, tristi o arrabbiati.
Ma la cosa a cui ho tenuto particolarmente è stata sottolineare che non esistono emozioni negative da cui dobbiamo rifuggire. Quante volte capita, soprattutto a noi adulti, di pensare o dire frasi come "non c'è tempo per essere tristi" o "che cosa ti arrabbi a fare?" o "non vale la pena agitarsi"?
Piuttosto, l'intenzione è stata quella di distinguere tra emozioni piacevoli e spiacevoli, evidenziando il valore di ciascuna di esse nel segnalare un nostro bisogno. Ed ecco che così, per esempio, la tristezza per il nostro cagnolino o il nostro micetto che non c'è più, diventa un'emozione importante per segnalare all'altro che soffriamo per la perdita di qualcuno a cui tenevamo e per ricercare supporto e vicinanza.
Grazie bambini per aver affrontato questo primo incontro con curiosità e per esservi affidati... Alla prossima puntata! 🥰