22/09/2024
Alcuni dati...
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Circa il 6% della popolazione adulta in Italia ha sofferto, nel biennio 2021-2022, di sintomi depressivi, più frequenti all’aumentare dell’età e tra chi vive in condizioni socio- economiche svantaggiate. Tra gli anziani la stima è del 9% ma arriva al 30% tra quelli con difficoltà economiche (Istituto Superiore di Sanità).
È quanto emerge dall’ultimo rapporto Eurispes per il 2024, pubblicato in questi giorni. L’annuale indagine campionaria, quest’anno, ha dedicato una sezione al tema del consumo di psicofarmaci. Ai partecipanti alla rilevazione è stato chiesto se nel corso dell’ultimo anno avessero assunto farmaci come ansiolitici, antidepressivi, stabilizzatori dell’umore, antipsicotici.
Secondo i dati rilevati quasi 1 italiano su 5 ha fatto uso di questi farmaci, il 19,8%. Sono soprattutto gli anziani (65 anni e oltre) a far registrare le percentuali più alte di assunzione (22,4%). Una maggiore incidenza di consumo di psicofarmaci è stata rilevata tra le donne (il 21,7% contro il 17,8% degli uomini).
Un’altro capito del rapporto si concentra invece sugli italiani che hanno cercato il supporto di uno psicologo, circa il 29,7%. Interessante il dato di chi ha seguito sedute di terapia online, il 10,3%. Una percentuale più bassa ha sperimentato la terapia psichiatrica (7,6%) oppure ha partecipato a terapie psicologiche di gruppo (6,7%). Il 5,3% ha indicato di aver frequentato centri di sostegno per le dipendenze. Pochi restano coloro che hanno praticato l’ipnosi (3,5%).
Sono soprattutto le donne, rispetto agli uomini, a sperimentare in misura leggermente maggiore le diverse forme di supporto psicologico e terapeutico. Ad esempio, una percentuale maggiore di donne ha seguito sedute da uno psicologo, sia in forma tradizionale che online, corrispondenti rispettivamente al 31,7% (rispetto al 27,7% degli uomini) e all’11,6% (rispetto all’8,9% degli uomini) del campione.
Per approfondire 👇
https://eurispes.eu/ricerca-rapporto/rapporto-italia-2024/