20/07/2024
20 luglio 2004. Ricordo tutto di quel giorno, o così almeno mi pare… il caldo umido tipico di Padova mentre percorrevo la strada per arrivare al Bo’, la testa che ripeteva ancora e ancora la presentazione, l’emozione che montava sempre di più, il cuore che batteva forte…. Che figura farò? Piacerà la tesi? Aiuto… La porta dell’aula si apre: è il mio turno. Di fronte a me la commissione in toga mi scruta, la mia Prof mi fa un cenno… è ora, si comincia… le diapo scorrono sul proiettore e così il mio discorso scorre fluido. In quello che mi pare un attimo ho già concluso… tutti usciamo dall’aula e dopo alcuni minuti vengo richiamata per la proclamazione… Dottore in Medicina e Chirurgia… col massimo dei voti… avrò sentito bene? Pare di sì… e il sogno è realtà….
Ricordo la gioia, la soddisfazione, l’orgoglio, la gratitudine per la mia famiglia e per tutti gli amici che erano lì con me a condividere quel momento… ricordo il volto di ognuno di loro. Oggi penso con nostalgia a chi non c’è più perché la vita ci ha riservato strade diverse o a chi, invece, ha purtroppo lasciato questo mondo, ma gioisco anche per tutti quanti (molti) mi sono ancora accanto e condividono ancora un pezzo della loro vita con me….
Con tenerezza guardo la ragazza che ero in questa foto e penso alla sua giovinezza, alla sua fame di vita, la sua insicurezza ma anche la sua determinazione. Ho sempre avuto chiaro in testa che il mio mestiere sarebbe stato curare i bambini. E ora che sono passati 20 anni e che sto davvero dedicando la mia vita ai bambini, come madre e come pediatra, come sognavo, direi a quella giovane donna felice: brava, questo è solo il primo traguardo ma non avere paura e continua così… perché ce la farai!!
