Dott.ssa Monica Alviti psicologa

Dott.ssa Monica Alviti psicologa Seconda sede: STUDIO DI PSICOLOGIA
Piazza Berto 5, Mogliano Veneto (TV)

Comincia a prendere forma e vita ma c'è ancora molto da fare 💪🏼
12/11/2025

Comincia a prendere forma e vita ma c'è ancora molto da fare 💪🏼

12/11/2025

Ecco perché mi piace definirmi la PSICOLOGA DELLA PORTA ACCANTO! 😉

"Da molto tempo credo che i terapeuti siano più efficaci quando si propongono ai loro pazienti come compagni di viaggio, esseri umani che devono anch'essi soffrire i "colpi di fionda e i dardi" ( W. Shakespeare) e altri oltraggi dell'essere vivi.

Ciò differisce nettamente dalla posizione di molti colleghi che, in passato e persino ora, si presentano come esperti, che sono lì per riparare i loro pazienti, come se la condizione umana fosse riparabile. (...)

Nel profondo sono consapevole che una condivisione sincera di me stesso in quanto essere umano normale, imperfetto e mortale - assediato dai propri dubbi e dalle proprie angosce - da un lato serva a normalizzare i problemi del paziente e dall'altro costituisca un catalizzatore per l'intimità e la fiducia necessarie per il cambiamento.
La mia umanità è il mio modo di essere sono fondamentali".

(Irvin D. Yalom)

11/11/2025

Ore 19.00: ultimo appuntamento della giornata. La mia paziente esordisce dicendo: "Sono molto stanca. Qualche volta potrei buttarmi un po' a riposare sul divano ma non ce la faccio. Ho mille cose da fare e così mi sembra di sprecare il mio tempo".
In quant* lo pensano? In una società che punta sulla produttività, chi si ferma è perduto! Eppure un tempo non era così...
Negli anni ’50, ogni classe di scuola materna aveva un rituale quotidiano preciso.
Dopo canzoncine, pastelli e il cerchio del mattino, dopo i biscotti e le scatole di latte, l’insegnante abbassava le luci.
Un disco girava sul giradischi; una musica dolce e rilassante. I bimbi si sdraiavano nei lettini e via, iniziava l’ora del sonnellino.
Faceva parte del piano didattico. Gli insegnanti credevano che il silenzio strutturato aiutasse i bambini a crescere — lasciando spazio perché le emozioni si calmassero, l’immaginazione vagasse e i piccoli cuori si ricaricassero prima del pomeriggio di giochi con i numeri e costruzioni.
La scienza lo confermava: i corpi e i cervelli dei bambini erano ancora in pieno sviluppo. Il riposo non era un lusso; era una necessità.
Per molti bambini, era l’unico momento di quiete in una giornata piena.
Alcuni dormivano davvero, altri restavano distesi in silenzio, a fissare il soffitto fino a che anche i loro occhietti si chiudevano.
Perfino i bambini che odiavano il sonnellino — quelli un po' più agitati, imparavano qualcosa di prezioso: a volte si ha bisogno di stare fermi, anche se non se ne ha voglia, perché serve al nostro corpo.
Ma tra gli anni ’70 e ’80 qualcosa cambiò.
La pressione accademica aumentò. La scuola materna smise di essere un luogo per socializzare e giocare e diventò una preparazione alla prima elementare.
L’ora del sonnellino cominciò a sembrare tempo sprecato. Una dopo l’altra, le scuole eliminarono il riposo obbligatorio. I tappetini vennero arrotolati e riposti. I giradischi sostituiti da lavagne luminose, poi da computer, poi da tablet.
Negli anni ’90, il sonnellino era ormai quasi scomparso dalle scuole pubbliche, sopravvivendo solo negli asili o nei programmi per i più piccoli.
Oggi, la maggior parte dei bambini di cinque anni passa l’intera giornata in attività strutturate.
Nessuna pausa. Nessun silenzio. L'importante è fare!
L'ora del sonnellino (che mio marito, per esempio, ricorda come un momento traumatico, perché costretto dalle suore a dormire chino sul banco, lui che era un iperattivo 😅) non era solo un caloroso invito a dormire.
Era imparare che il riposo ha valore. Che il silenzio ha uno scopo. Che non devi essere produttivo ogni singolo momento della tua vita.
Era una lezione che non sapevamo di imparare, finché non siamo cresciuti in un mondo che non si ferma mai, non rallenta mai, ci fa sentire in colpa per aver bisogno di una pausa e ci chiede di funzionare al meglio, tutto il giorno, ogni giorno.
Il riposo, il silenzio e il tempo libero non sono un lusso. Sono essenziali per la nostra salute psicofisica e una buona qualità della vita!

Le emozioni non sono un intralcio da gestire, ma una funzione biologica: una lingua antica che il corpo parla per proteg...
07/11/2025

Le emozioni non sono un intralcio da gestire, ma una funzione biologica: una lingua antica che il corpo parla per proteggerti.

Ogni volta che le ascolti, disattivi un automatismo, rompi un copione e restituisci alla tua vita la possibilità di essere scelta, non subita.
Imparare a restare nel corpo, nel respiro, nel battito, nella tensione che sale, significa imparare a non cadere più negli stessi meccanismi che ti condannano all’infelicità. Perché solo quando torni a sentire, ti concedi la possibilità di essere felice davvero!

«Quando due si lasciano, non parte chi se ne va: parte chi resta. Chi se ne va era partito già molto tempo prima.All’app...
07/11/2025

«Quando due si lasciano, non parte chi se ne va: parte chi resta. Chi se ne va era partito già molto tempo prima.
All’apparenza è lei a prendere la nave, lei a muoversi: ma è un falso movimento, il suo; è come se fossi io a camminare all’indietro, senza accorgermene. Per lei non c’è partenza, è ferma nel suo nuovo amore – non cambia stato la sua anima, quieto, alla fonda, il desiderio.
È chi resta, invece, il solo a partire, cambiare condizione, forma del vivere, giornate, veglie, sussulti. È chi resta a non ritrovarsi più in quel posto, in quella geografia conosciuta di carezze e pensieri e deve spezzare, andarsene, cambiar nome all’amore che non riconosce. È di chi resta l’unica partenza».

(Roberto Vecchioni, Viaggi del tempo immobile)

Abbiamo anche i gadgets personalizzati 🤪
07/11/2025

Abbiamo anche i gadgets personalizzati 🤪

Ieri sera erano presenti un centinaio di persone all'incontro introduttivo "SOLE E VENTO, L'OFFICINA DELLE EMOZIONI" con...
06/11/2025

Ieri sera erano presenti un centinaio di persone all'incontro introduttivo "SOLE E VENTO, L'OFFICINA DELLE EMOZIONI" con Don Vanio Garbujo
La serata si è conclusa con questa canzone, molto significativa, di Fabio Concato.
Ed è stata pura emozione 😊

dal cd "Tutto qua" - Fabio Concato 2012

Il conto alla rovescia è terminato! ⌛Vi aspettiamo domani sera 😊
04/11/2025

Il conto alla rovescia è terminato! ⌛
Vi aspettiamo domani sera 😊

Mentre venivo qua mi chiedevo: che le dirò? Da dove comincerò? Mentre mi parlava, sentivo che stava toccando un nervo sc...
03/11/2025

Mentre venivo qua mi chiedevo: che le dirò? Da dove comincerò?

Mentre mi parlava, sentivo che stava toccando un nervo scoperto, che faceva male e ho sentito una sensazione di disagio, di fastidio

Questa seduta è stata particolarmente pesante. Di solito me ne vado da qua alleggerito. Oggi no, sono molto provato

Prima che mi dimentichi, volevo dirti che...e spiegarti perché...per non parlare poi di...e scusa, ho buttato lì così tante cose che ho perso il filo. Stavamo dicendo?

Devo ammettere che non sono stata brava: non ho avuto tempo, mi sono dimenticata, non ci ho proprio pensato, non sapevo che scrivere, non mi viene in mente nulla...

Scusa, scusami tanto, mi ero ripromessa di non piangere, non qui, non ora, non più...penserai che sono una stupida...

TUTTO QUESTO È NORMALE ED È PARTE DEL PERCOSO! 😊

Siamo in over booking! 😅Quindi l'incontro introduttivo, per motivi logistici, si svolgerà in chiesa.Ringraziandovi per l...
02/11/2025

Siamo in over booking! 😅
Quindi l'incontro introduttivo, per motivi logistici, si svolgerà in chiesa.
Ringraziandovi per la fiducia accordata, speriamo apprezzerete ciò che abbiamo preparato.

01/11/2025

Sempre a
Sempre al terzo piano del Centro commerciale La Piazza
‼️ ma al civico 18 ‼️

"Una terapia non è solo una tecnica, non dispensa consigli, non ti dice quello che vuoi sentirti dire, non ti consola, n...
31/10/2025

"Una terapia non è solo una tecnica, non dispensa consigli, non ti dice quello che vuoi sentirti dire, non ti consola, non ti dà certezze, ti consegna piuttosto uno spazio protetto, sicuro, empatico, senza giudizio, nel quale guardare in faccia quel che senti e quel che sei, vivendolo insieme ad un altro essere umano pronto ad esplorarlo con te".

(Le emozioni che curano, Erica Francesca Poli)

Indirizzo

Via Triestina 54, Int. 18
Venice
30173

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 14:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 11:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 17:00

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Chi sono

Mi chiamo Monica, ho 44 anni e sono una figlia, una sorella, una moglie, una mamma, un’amica e una psicologa. Sono figlia e sorella di una famiglia tradizionale, attaccata ai sani valori della vita. Sono moglie e madre di una famiglia moderna, influenzata dai ritmi strenuanti della società del nuovo millennio. Sono un’amica più o meno presente per chi ha intrecciato da molto vicino la sua vita alla mia e sono psicologa, quella che definisco la mia “mission”!

Mi sono laureata in Psicologia presso l'Università degli Studi di Padova il 06/11/2003 con una tesi dal titolo "Il Questionario di Soddisfazione di Coppia: contributo alla validazione". Ho svolto il mio tirocinio presso l'"Associazione Centro Santa Maria Mater Domini di formazione e consulenza alla coppia e alla famiglia - ONLUS" di Venezia, consultorio familiare (area di psicologia generale) e presso il Centro per la Tutela del Minore "Fondazione Mater Domini CTB - ONLUS" di Marghera, comunità alloggio (area di psicologia evolutiva). Superato l’esame di Stato, è seguita l’Iscrizione alla sezione A dell'Albo degli Psicologi della Regione Veneto con il numero 5295.

Sono entrata ufficialmente nel mondo del lavoro nel dicembre del 2005 collaborando con il Baby Parking "Qui Quo Qua" di Mestre per il progetto di sostegno alla genitorialità "E' arrivato un bebè...essere genitori che fatica!" con la programmazione di incontri per i neo genitori. Dal 2007 al 2010 ho collaborato con l' “Associazione Centro Santa Maria Mater Domini per la formazione e la consulenza della coppia e della famiglia ONLUS” di Mestre e Venezia. Dal 2011 sono psicologa libera professionista ad orientamento sistemico-familiare, inizialmente presso lo studio di Psicologia Corporea e attualmente presso il Centro di Benessere Psicologico sito a Mestre-Venezia. Nel 2012-13 ho collaborato con l'Associazione Parkinsoniani Mestre e Venezia per la progettazione di incontri e seminari per i malati e i loro familiari.