17/02/2024
𝐋'𝐀𝐂𝐄𝐓𝐎 𝐝𝐞𝐢 𝟒 𝐋𝐀𝐃𝐑𝐈 :
𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝟏𝟔𝟎𝟎 𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐬𝐨
La storia vuole che nell’anno 1630 a Milano vivessero circa centomila abitanti. Nel 1632 ne erano rimasti quarantasettemila.
In mezzo ci fu l’epidemia di peste più violenta della storia della città.
Nel periodo di maggior picco la morte nera arrivò a portare via quasi 1000 persone al giorno.
Ma c’era una parte della città che restò immune: la zona compresa tra l’ospedale (oggi Università Statale) e piazza Santo Stefano.
Secondo la leggenda la ragione di questo miracolo fu dovuta alla presenza di una 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐠𝐚 in via Laghetto che fece una magia contro il morbo: preparò 𝐮𝐧 𝐚𝐜𝐞𝐭𝐨 particolare di cui aveva sentito parlare da un uomo che era stato contagiato e guarito a Tolosa durante la peste : 𝐥‘𝐚𝐜𝐞𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝟒 𝐥𝐚𝐝𝐫𝐢.
La storia racconta che questi ladri rubavano nelle case degli appestati i loro averi senza ammalarsi di peste perchè avevano trovato l’𝐚𝐧𝐭𝐢𝐝𝐨𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 : si cospargevano il corpo con un portentoso aceto ottenuto per macerazione di segrete spezie e piante medicinali, da qui il nome Aceto dei 4 ladri .
Per celebrare il miracolo, finita l’epidemia, il comune di Milano fece dipingere su quella casa un’immagine della Madonna con san Rocco, san Carlo e San Sebastiano ai suoi piedi. Quell’immagine esiste ancora oggi.
𝐔𝐧 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐢
La ricetta di questo aceto miracoloso venne tenuta segreta per anni ma alla fine un frate puntiglioso, dopo tante ricerche che lo portarono a girovagare per paesi, città di mezza europa dell'epoca , riuscì a trovare la ricetta e la rese disponibile perchè tutti noi ne giovassero delle sue proprietà curative. "
𝐋𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚
Il frate si chiamava Fra Giovanni, era determinato a scoprire la verità dietro la leggenda dell'Aceto dei 4 ladri. Aveva dedicato anni della sua vita alla ricerca di antichi testi, visitando monasteri e biblioteche in tutta Europa, alla ricerca di indizi che potessero condurlo alla ricetta perduta.
Le sue ricerche lo avevano portato in luoghi remoti e oscuri, scavando tra manoscritti polverosi e conversando con erboristi e alchimisti.
Finalmente, dopo tanto vagare e indagare, Fra Giovanni trovò un 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐚𝐧𝐨𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 nascosto in una biblioteca segreta di un monastero in Francia.
Il manoscritto, scritto 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐠𝐨𝐭𝐢𝐜𝐢, conteneva dettagli intricati sulla preparazione dell'Aceto dei 4 ladri.
Con il cuore che gli batteva forte, Fra Giovanni lesse avidamente ogni parola, studiando attentamente le miscele di erbe e spezie elencate.
Con il passare dei giorni, il frate sperimentò diverse combinazioni di ingredienti seguendo le istruzioni del manoscritto. Ogni tentativo lo avvicinava sempre di più alla ricetta perfetta, ma c'era sempre qualcosa che mancava. Era come se ci fosse un ingrediente segreto, una chiave mancante per sbloccare il pieno potenziale dell'antidoto.
𝐔𝐧𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞, mentre meditava nel suo modesto convento, Fra Giovanni ebbe un'illuminazione improvvisa.
Si alzò di scatto dal suo letto e corse alla scrivania, prendendo in mano il manoscritto. Rileggendo le antiche parole con occhi nuovi, vide un dettaglio che prima gli era sfuggito: 𝐮𝐧 𝐬𝐢𝐦𝐛𝐨𝐥𝐨 𝐞𝐧𝐢𝐠𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 accanto al nome di una delle erbe elencate.
Con una determinazione rinnovata, il frate si mise subito al lavoro.
Raccolse le erbe necessarie, preparò i recipienti e seguì scrupolosamente ogni passaggio della ricetta.
Quando finalmente versò l'ultimo ingrediente nella miscela, un profumo avvolgente si diffuse nell'aria, come se l'antica saggezza delle piante stesse risvegliandosi dopo un lungo sonno.
Tremante di emozione, Fra Giovanni provò su di sè l'aceto appena preparato.
𝐔𝐧'𝐨𝐧𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐞𝐬𝐩𝐥𝐨𝐬𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐩𝐞𝐥𝐥𝐞 , seguita da una sensazione di calore e vitalità che lo avvolse tutto intero. Era la risposta alle sue preghiere, l'antidoto che aveva cercato per così tanto tempo.
Con il cuore pieno di gratitudine, il frate decise di condividere la ricetta con il mondo intero. Nonostante le difficoltà e le avversità incontrate lungo il cammino, aveva compiuto una missione che andava oltre il suo desiderio personale.
𝐋'𝐀𝐜𝐞𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝟒 𝐥𝐚𝐝𝐫𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐨𝐫𝐚 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨, 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐢𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 𝐝𝐢 𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐢𝐭𝐚̀.
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