Dott.ssa Cristina Marinelli

Dott.ssa Cristina Marinelli 👩‍💼 Psicologa-psicoterapeuta
📌 Via Trieste, 92, 63900 Fermo FM
📞 +39 338 958 6819

Non potevamo che celebrare la Giornata Internazionale della Saluta Mentale con questo post.Le prime tre linee guida sono...
10/10/2025

Non potevamo che celebrare la Giornata Internazionale della Saluta Mentale con questo post.

Le prime tre linee guida sono noiose ma doverose. Il resto, un buon terapeuta lo sa... e da adesso, anche chi deve scegliere o sta affrontando un percorso di psicoterapia. ❤️

Psicoadvisor

Neuroptimal per ragazzo 11 anni con difficoltà nella gestione delle emozioni (esplosioni incontrollate di rabbia) ha avu...
07/10/2025

Neuroptimal per ragazzo 11 anni con difficoltà nella gestione delle emozioni (esplosioni incontrollate di rabbia) ha avuto come primo impatto quello di poter fare sperimentare un corpo rilassato.
"Mi sono sentito bene, dormivo profondamente" (ho fatto fatica a svegliarlo).
Neuroptimal per una donna incinta con disturbi d'ansia ha permesso di fermare il suo corpo sempre in movimento "Dopo la seduta mi sono sentita bene e rilassata. Ho percepito il corpo distendersi progressivamente e anche dopo ho mantenuto una sensazione di tranquillità e di profondo rilassamento."

Essere intrappolati in schemi ripetitivi disfunzionali che ti impediscono di vivere la vita che desideri e di provare benessere è una delle motivazioni per cui Neuroptimal permette traverso l'allenamento cerebrale di modificare la sua attività sottocorticali in tempo reale, utilizzando un feedback costante che darà consapevolezza al cervello del suo schema disfunzionale al fine di auto guarirlo/correggerlo.




Una nuova collaborazione con lo Studio Centro PersonaCreare rete, collaborare è l'unico strada x produrre benessere....
07/10/2025

Una nuova collaborazione con lo Studio Centro Persona
Creare rete, collaborare è l'unico strada x produrre benessere....


Cos'è NeurOptimal®?Neuroptimal è un sistema di allenamento cerebrale basato sul neurofeedback dinamico, che aiuta il cer...
07/10/2025

Cos'è NeurOptimal®?

Neuroptimal è un sistema di allenamento cerebrale basato sul neurofeedback dinamico, che aiuta il cervello a migliorare la sua capacità di autoregolazione fornendo feedback in tempo reale attraverso segnali uditivi. Attraverso questo processo non invasivo, il cervello apprende a correggersi e a funzionare meglio, il che può portare a una riduzione di ansia e stress, miglioramento del sonno, della concentrazione, della memoria, e a un aumento della creatività e della consapevolezza di sé. 
NeurOptimal® è un sistema di dynamical neurofeedback che ottimizza le funzioni cerebrali, migliorando il benessere psicofisico in modo naturale, sicuro ed efficace.
Applicabile a bambini e ad adulti con NeurOptimal® puoi:

📈 Migliorare il focus e la concentrazione
🌿 Ridurre lo stress e l’ansia
💪 Favorire un sonno migliore
🧠 Ottimizzare le prestazioni cognitive
🎯 Potenziare i processi terapeutici in qualsiasi orientamento

Grazie
psicologossa_alessiaciccola


Non smettete mai di protestare.Non smettete mai di dissentire,di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i ...
03/10/2025

Non smettete mai di protestare.
Non smettete mai di dissentire,
di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi.
Cercate la verità!
Non smettete di pensare.
Siate voci fuori dal coro.
Siate il peso che inclina il piano.
Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati
e non chiudetevi alla conoscenza
perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione
e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un uomo che non dissente
è un seme che non crescerà mai.

Bertrand Russell.

DITELO AD ALTA VOCE SEMPRE.... MA DITELO!!!

Che cosa determina il rischio di suicido in età adolescenziale? Un atto così estremo si configura come esito tragico di ...
28/09/2025

Che cosa determina il rischio di suicido in età adolescenziale?
Un atto così estremo si configura come esito tragico di processi sociali, relazionali e psichici che si intrecciano.

L’esclusione sociale, l’umiliazione ripetuta, il sentirsi costantemente “fuori posto” erodono progressivamente il senso di appartenenza, alimentano vergogna e auto-svalutazione e possono generare il desiderio di scomparire per sottrarsi al dolore e allo scherno.

L’affiliazione — il sentirsi riconosciuti e inclusi in un gruppo di pari — è uno dei fattori di protezione più potenti in adolescenza. Dove c’è isolamento, rifiuto o bullismo, il rischio suicidario cresce. Le ricerche (OMS, 2023; CDC, 2022) mostrano che programmi scolastici e comunitari che promuovono la connessione sociale riducono drasticamente pensieri e tentativi di suicidio nei ragazzi.

Per questo, quando un bambino o un adolescente rifiuta categoricamente la scuola o manifesta segnali di ritiro, non va banalizzato come “capriccio”: è un indicatore serio di sofferenza che richiede ascolto, domande mirate, valutazione clinica e la costruzione di reti di sostegno tra pari, famiglie, insegnanti e servizi.

Gli adulti — genitori, educatori, clinici — hanno un ruolo cruciale nel creare contesti di sicurezza relazionale e appartenenza, nel leggere i segnali precoci e nel intervenire tempestivamente. Non basta “parlare di prevenzione”: serve un’azione coordinata che combini formazione, monitoraggio e reti di supporto reali.

ANNA RITA VERARDO



Tu non mi devi niente…Il giorno in cui la vita ti porterà lontano da me, voglio che tu vada leggero, senza pesi, senza d...
26/09/2025

Tu non mi devi niente…
Il giorno in cui la vita ti porterà lontano da me, voglio che tu vada leggero, senza pesi, senza debiti, senza pensare di dovermi qualcosa.
Tu non mi devi niente.
Io ti ho dato la vita, sì, ma perché l’ho scelto io, perché dal momento in cui seppi della tua esistenza decisi di amarti con tutto ciò che sono.
Ti ho nutrito, ti ho accudito, ti ho abbracciato nelle notti stanche e nei giorni interminabili, ma non è mai stato un sacrificio… è stato un dono, il più grande che la vita mi abbia dato.

Quando crescerai e sceglierai la tua strada, sii felice senza guardare indietro con colpa.
Non temere di lasciarmi, non pensare di dovermi restituire il tempo e ciò che ho fatto per te: l’ho fatto e lo rifarei altre mille volte.
L’unica cosa che desidero è che tu sia libero, che viva con intensità, che ami come vuoi amare, che corra verso i tuoi sogni senza catene.

E quando penserai a me, che non sia con peso, ma con tenerezza.
Se un giorno mi vedrai invecchiare, ricordami che così è la vita, che io ho già vissuto la mia e ora tu hai la tua.

La maternità non è un contratto né un debito: è amore infinito che non chiede nulla in cambio.

— María Valle Oro Blanco

Immagine da Pinterest

“Essere la madre di un adolescente è come camminare su un filo: una sfida in bilico tra affetto e frustrazione, tra desi...
06/09/2025

“Essere la madre di un adolescente è come camminare su un filo: una sfida in bilico tra affetto e frustrazione, tra desiderio di protezione e bisogno di lasciarlo andare. Ora, davanti a me, c’è un adolescente di poche parole, per lo più nascoste dietro le cuffie e il telefono. Ricordo quando ogni domanda riceveva una risposta entusiasta. Ora, anche un semplice “Com’è andata a scuola?” può suscitare un “Bene” mormorato, se sono fortunata. In molti casi, invece, un cenno del capo, un’alzata di spalle e la conversazione si esaurisce.
I silenzi sono una parte ingombrante della vita con un adolescente. All’inizio, cercavo di riempirli con domande, proposte, tentativi di discussione. Tuttavia, con il tempo, ho imparato a riconoscere che, a volte, il silenzio è la sua forma di riflessione, o almeno, credo. Ho imparato che, a volte, la presenza silenziosa è più forte di mille parole.
Questa fase della vita di mio figlio è un continuo esercizio di equilibrio. C’è una parte di me che vorrebbe tenerlo sotto una campana di vetro, proteggerlo da ogni possibile errore, delusione o pericolo. Ma poi c’è l’altra parte, quella che sa che gli errori sono inevitabili, e che attraverso di essi crescerà e diventerà un adulto forte e capace. Non è facile rimanere al proprio posto mentre lo vedi sfidare i limiti e affrontare situazioni nuove e incerte, a volte anche pericolose.
Essere genitore di un adolescente significa vivere con l’incertezza e la speranza. Ogni giorno è un’opportunità per imparare, per crescere insieme, per costruire un rapporto che, pur cambiando forma, possa durare tutta la vita. Il mio sogno è che, quando la fase dell’adolescenza sarà passata, mio figlio si ricordi di me come la madre che ha camminato accanto a lui, anche quando era difficile, rispettando la sua autonomia e sostenendolo nei momenti di bisogno”.
Caterina Majocchi, Milanopost.info


Per il secondo anno condividerò con immenso piacere quest'esperienza insieme al team di diabetologia di Fermo e a quanti...
04/09/2025

Per il secondo anno condividerò con immenso piacere quest'esperienza insieme al team di diabetologia di Fermo e a quanti vivono la condizione diabetica che implica l'integrazione di modifiche alimentari, di uno stile di vita che comprenda attività fisica per gestire la malattia e soprattutto la consapevolezza di un vissuto e di un corpo che vive e sente e che cambia.
Immergersi nelle emozioni che accompagnano la quotidianità di tale condizione è un passo importante per potersi ri abbracciare e vivere serenamente.




Un ringraziamento particolare al Dott. Foglini sempre attento all'essere umano non solo dal punto di vista medico ma alla persona nel suo Essere!

Ci sono FAMIGLIE e "famiglie".Nell'infanzia, ognuno di noi, attraversa un paesaggio che non ha mai scelto. Alcuni trovan...
02/09/2025

Ci sono FAMIGLIE e "famiglie".
Nell'infanzia, ognuno di noi, attraversa un paesaggio che non ha mai scelto. Alcuni trovano accoglienza, riconoscimento, libertà di esistere. Altri invece crescono in terreni spigolosi, dove i gesti d’amore arrivano filtrati da incomprensioni, rigidità o addirittura da dinamiche tossiche. Un bambino non ha alternative: la sua famiglia è quella. Non può allontanarsi, non può dire “qui non sto bene”. E così impara ad adattarsi, a ridurre se stesso per poter rientrare nello spazio che gli viene concesso. Talvolta arriva a ridursi ai minimi termini, fino a ferirsi, perché un bambino “è come” gli altri lo fanno sentire e in un ambiente che ti fa sentire di peso, perennemente inadeguato, rischi di considerarti una nullità, vedere la tua vita priva di senso… se non del senso che ti danno gli altri. Eccoci tornati agli altri.

Nel diventare adulti abbiamo un’opportunità straordinaria. La vita ci restituisce la possibilità che da bambini non avevamo: scegliere. Scegliere la propria famiglia significa riconoscere nei legami quel luogo sicuro che probabilmente non abbiamo mai conosciuto. Perché la famiglia non può ridursi a un legame genetico, è piuttosto quell’insieme di persone che decidiamo di avere accanto, che ci accolgono senza chiederci di rinunciare a chi siamo. È la rete di legami che nutrono, che incoraggiano, che non controllano ma sostengono. A volte queste persone sono amici, compagni di vita, affini incontrati per caso.

E allora, scegliere la propria famiglia diventa un atto di libertà. Significa dire a se stessi: “merito di abitare luoghi sicuri, merito di sostare dove "chi sono" non è una colpa, né una vulnerabilità che mi si ritorcerà contro. Merito di abitare relazioni che mi riconoscono”. ❤️

Non possiamo cambiare ciò che è stato, ma possiamo cambiare il luogo in cui decidiamo di abitare oggi. Possiamo costruire confini, anche dolorosi, che separano ciò che continua a ferirci da ciò che ci fa crescere. Non per colpevolizzare o cancellare la proprie origine: soltanto proteggere la parte più viva di noi e iniziare a dare il giusto peso a ciò che abbiamo vissuto. Un peso che nessuno mai ci ha dato.

Psicoadvisor

"I ragazzi tra i 15 e i 30 anni hanno il massimo della potenza sessuale, ma è una potenza non riproduttiva perché non fa...
30/08/2025

"I ragazzi tra i 15 e i 30 anni hanno il massimo della potenza sessuale, ma è una potenza non riproduttiva perché non fanno figli prima dei 35-40 anni.
Hanno la massima potenza ideativa: Einstein ha scoperto la sua formula a 24 anni, Leopardi scrisse l'Infinito a 21, Google e Apple li hanno inventati degli universitari. E il massimo che gli offriamo sono i contratti a progetto. Allora dico: prestate attenzione ai giovani. Quando gli adulti si rivolgono a loro dicendo "ai miei tempi" dicono un'oscenità, perché i nostri tempi erano generosissimi. Io sono diventato professore a 23 anni.
Adesso, se uno studia filosofia, la prima cosa da sapere è che non insegnerà mai filosofia. Per chi è giovane il futuro, se non è una minaccia, è imprevedibile. E se il futuro non è più una promessa allora viene meno la motivazione: perché devo studiare? Perché devo darmi da fare? E al limite anche: perché devo stare al mondo?"

Umberto Galimberti


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