Dott.ssa Donatella Zamponi Psicologa

Dott.ssa Donatella Zamponi Psicologa Psicologa clinica, esperta in tecniche per la gestione dei disturbi d’ansia e nella psicologia dei

31/08/2023
20/08/2023

Perché le cose belle sono difficili
Sono fatte così le cose belle.
Sono belle e difficili.
Per avere una cosa bella devi faticare
Non te la regalano. Quello che ti regalano è la banalità .
La mediocrità. Quella è gratis.
La vita non è andare in un supermercato e non fare neanche la fatica di mettere i barattoli dentro il carrello. E arrivi alla cassa e ha pagato già il nonno.
Questa non è vita. La vita è spingere il proprio carrello, scegliere le cose e pagare. Questa è la vita.
Poi avrai un carrello enorme, meraviglioso, oppure un carrellino.
Ma è sempre dignitoso. È il tuo.
E non è quello degli altri…

[Paolo Crepet]

23/03/2023

Eccomi qui, pronta a condividere la mia passione per la psicologia e la mia esperienza professionale con tutti voi!

Sono entusiasta di annunciare la mia collaborazione con consiglioepico , dove insieme aiuteremo le persone a superare i propri problemi e raggiungere la felicità.

Tutti i venerdì infatti, pubblicherò un articolo che risponderà ai vostri messaggi, potete rimanere anche anonimi, ma crediamo che sia un mezzo molto efficace per dare un primo "piccolo aiuto"

LEGGI LA MIA BIO; https://consiglioepico.it/2023/03/23/dottoressa-donatella-zamponi/

Seguitemi per scoprire di più sulla mia vita e sulle mie passioni!
.

22/03/2023

"Le persone più sveglie che conosco sognano di continuo. Le persone più sane che conosco fanno cose assurde, avventate, senza senso. Le più intelligenti parlano che le capiscono i bambini, le più forti è un sussurro la loro voce, e le più serie ridono, ridono sempre. Le più giuste hanno fatto errori che non si aggiustano, e le più vive, sono morte tante volte: e ogni volta, poi, di nuovo, di nuovo sono nate."

🍎🔥
“L'arte di sbagliare alla grande”,
Enrico Galiano

04/03/2023

💡 Bisogna essere consapevoli del fatto che di fronte a una situazione complessa:

🔸 Il bambino percepisce benissimo che qualcosa non va, sa benissimo che si sta parlando di qualcosa che gli si vuole nascondere, capisce perfettamente il cambiamento del tono di voce e il nostro imbarazzo. Quindi potrebbe sviluppare alcune paure in merito a qualcosa che non conosce o che interpreta male e mettere in campo comportamenti apparentemente illogici.

🔸 Se si vuole far arrivare un messaggio al bambino è bene dedicargli un momento di calma con tutta la nostra attenzione: una presenza consapevole ed empatica. Sono qua per te.

🔸 “Presentare la realtà” implica tener conto dello stadio di sviluppo del bambino, della sua capacità di comprensione del linguaggio e di come funziona il suo pensiero, oltre che della sua sensibilità. Dire le cose a un bambino non si significa razionalità esasperata ma accompagnamento emotivo.

🔸 E’ importante condividere direttamente con i bambini anche le nostre preoccupazioni e le nostre emozioni che comunque circolano tra le mura domestiche e che loro assorbono. Parlarne con loro significa farle uscire dalla zona del “non detto” che per loro diventa un percepito e che da soli non sono in grado di sistematizzare. È fondamentale fargli sentire che l’adulto è solido e in grado di affrontare le situazioni. Quindi occorre che l’adulto sappia ascoltarsi.
Questo consente che possano imparare che i problemi si possono affrontare e superare senza illuderli di vivere in un mondo idilliaco, trovandosi poi ad essere adulti senza strumenti per affrontare la vita.

Laura Mazzarelli

🌱

26/01/2023

Un vecchio maestro si stancò delle lamentele del suo apprendista... Una mattina, lo mandò a prendere un po 'di sale. Quando l'apprendista tornò, il maestro gli disse di mescolare una manciata di sale in un bicchiere d'acqua e poi berla. "Che sapore ha?" Chiese il maestro. "Amaro", disse l'apprendista. Il maestro ridacchiò e poi chiese al giovane di prendere la stessa manciata di sale e metterlo nel lago.... I due camminarono in silenzio verso il vicino lago e una volta che l'apprendista fece roteare la sua manciata di sale nell'acqua, il vecchio disse: "Ora bevi dal lago". Mentre l'acqua gocciolava sul mento del giovane, il maestro chiese, " Che sapore ha? "" Fresco, "osservò l'apprendista. ..."Assapori il sale?" Chiese il maestro. "No", disse il giovane... A questo punto il maestro si sedette accanto a questo giovane serio e spiegò sottovoce: "Il dolore della vita è puro sale; Ne più ne meno.... La quantità di dolore nella vita rimane esattamente la stessa... Tuttavia, la quantità di amaro che assaggiamo dipende dal contenitore in cui mettiamo il dolore... Quindi, quando si è nel dolore, l'unica cosa che si può fare è allargare il senso delle cose.... Smetti di essere un bicchiere. Diventa un lago. "

🍎🔥
(Zen Wisdom )

16/12/2022

Soffermiamoci su almeno due grandi nuove angosce dei genitori oggi. La prima è relativa all’esigenza di sentirsi amati dai loro figli. [...] Per risultare amabili è necessario dire sempre “Sì”, eliminare il disagio del conflitto, delegare le proprie responsabilità educative, avallare il carattere pseudodemocratico del dialogo.[...]La seconda grande angoscia dei genitori di oggi è quella legata al principio di prestazione. Lo scacco, l’insuccesso, il fallimento dei propri figli sono sempre meno tollerati. [...] Le attese narcisistiche dei genitori rifiutano di misurarsi con questo limite attribuendo ai figli progetti di realizzazione obbligatoria. Ma, come ha scritto Sartre, se i genitori hanno dei progetti per i loro figli, i figli avranno immancabilmente dei destini... e quasi mai felici.

Massimo Recalcati

18/03/2022

"Mamma, potresti aiutarmi ad allacciare le scarpe, per favore?".
"Puoi farlo da sola, amore".
"Ma perché? Le altre mamme lo fanno".
"Ti ho già fatto vedere come si fa, ora te lo faccio vedere un'altra volta ancora, poi però devi farlo tu... Guarda bene... Ecco fatto".
"Ma mi hai allacciato solo una scarpa! E l'altra?".
"Mi hai chiesto un aiuto e io te l'ho dato. L'altra puoi allacciarla tu".
"Non sono capace".
"Ne sei sicura?".
"Sì".
"Ci hai provato?".
"Lo sai che ci ho provato, non ci riesco".
"Forse è perché non hai provato abbastanza".
"Tu non mi vuoi bene".
"Davvero pensi che voler bene significhi che una mamma debba sempre fare le cose al posto di suo figlio? Non è così, cuore mio. Io posso insegnarti ad allacciare le scarpe ma poi devi essere tu a farlo. Nella vita non ci sarò sempre. Un giorno ti ritroverai da sola a dover affrontare cose molto più difficili del laccio a una scarpa. E davanti a quelle cose io non potrò insegnarti a cavartela, dovrai fare tutto tu e dovrai provare mille volte prima di riuscire a superare un ostacolo. Io non voglio che tu ti arrenda. Tu non devi arrenderti mai. Mi hai capito? Non voglio che tu dica di non essere capace a fare qualcosa. E credi in te stessa ogni giorno della tua vita. Non dubitare mai di te. Prova, prova ancora, prova finché non potrai uscire per strada e gridare finalmente al vento che ce l'hai fatta".
Sabrina Ferri
(dal web)

22/02/2022

Nella nostra società, una madre soffre di sensi di colpa, qualunque cosa faccia.

Se sta sopra i suoi figli a controllare che sia tutto ok, si chiama mamma elicottero, e se li lascia andare in giro mentre si siede di fianco a parlare con un amico, è incurante.

Se preferisce cucinare da zero e tutto biologico, i suoi figli "Impazziranno con cibo spazzatura quando andranno a casa di qualcun altro.” E se qualche mattina gli dà da mangiare brioche a colazione è perché ha fretta.

Se allatta e non produce abbastanza latte e il suo bambino non sta fiorendo, allora è un fallimento.

Se sta a casa con i suoi figli, dovrebbe lavorare perché "Come può la sua famiglia tenere il passo finanziariamente?". Ma se lavora, "Sono piccoli una volta sola."

Se non ha perso il peso post partum, "Cavolo, si è lasciata andare". Ma se l'ha fatto, "Wow, non deve mangiare, passare ore ad allenarsi e trascurare i suoi figli."

In una società che sa "tutto" e ripone troppe aspettative sulle mamme,
Se ascolti tutti gli altri,
sarai sempre pronta a cadere.

Quindi, non ascoltate,
e smettetela di sentirvi male per le vostre scelte.

Buttate via quelle aspettative irrealistiche interiorizzate,
e fate il meglio per voi e la vostra famiglia.

Si chiama famiglia per un motivo.

02/01/2022

- “Quest’anno è stato davvero terribile, Lloyd”
- “Con tutto ciò che ha portato con sé, mi pare sia stato molto generoso, sir!”
- “Generoso? Ma se ci ha lasciato un mucchio di stanchezza e un sacco di problemi!”
- “Se guarda bene, sir, sono sicuro che troverà anche qualcosa che valga la pena tenere”
- “La solita speranza per l’arrivo di un anno più semplice, Lloyd?”
- “L’insolito orgoglio di averne superato uno tanto difficile, sir”
- “Buon anno, Lloyd”
- “A lei, sir.”

~ Vita con Lloyd

15/12/2021

“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.” [Ippocrate] Quante volte abbiamo detto a noi ... Leggi tuttoDieta e psiche: il...

La psicosomatica è una branca della medicina e della psicologia clinica volta a ricercare la connessione tra un disturbo...
08/09/2021

La psicosomatica è una branca della medicina e della psicologia clinica volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la sua possibile eziologia di natura psicologica.

Uno degli indirizzi più promettenti della ricerca in psicosomatica negli ultimi trent'anni (grazie anche allo sviluppo e alla nascita di nuove tecniche e tecnologie biomediche) è la psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), che ha l'obiettivo di chiarire le relazioni tra funzionamento psicologico, secrezione di neurotrasmettitori a livello cerebrale, ormoni da parte del sistema endocrino e funzionamento del sistema immunitario.

Claudia Doria Osteopata e Chinesiologa
20/04/2021

Claudia Doria Osteopata e Chinesiologa

30/03/2021
28/03/2021

Come affronta la quarantena chi soffre di disturbi mentali e dipendenze, come si sta muovendo la psichiatria per affrontare la pandemia di coronavirus.

23/03/2021

«Io ho l'ansia»

Dietro questa frase si nasconde un mondo.

«Io ho l'ansia» : io ho un milione di macigni di piombo che mi pesano sulla schiena, sul petto, sulle gambe. Che mi affondano sul pavimento, che non mi fanno camminare, correre, non mi fanno gioire ne' sognare.

Io ho l'ansia. Una cosa che mi attanaglia, mi paralizza e non mi consente di vivere così come vorrei. L'ansia è un qualcosa di invalidante che non può essere liquidato come "preoccuparsi troppo". Se pensi questo, non mi capisci.

L'ansia è la versione irrazionale della paura. In genere la Paura ha un nome, un soggetto, una ragione... l'ANSIA non conosce ragioni. C'è, esiste e si fa sentire. Si fa sentire prepotente quando tento di uscire dal guscio, quando voglio "spingermi oltre", quando c'è qualcosa che non va ma che MI SFUGGE...

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Dietro la parola "ansia" si cela un intero mondo e per superarla, non resta che scoprirlo, esplorarlo, DISINNESCARLO e riappropriarsi di ogni parte di sé, anche di quelle che l'ansia non ci consente di esprimere.

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