
02/08/2025
Suggerimenti di lettura da -Società Italiana di Scienze Umane in Medicina
José Saramago, Le Intermittenze della Morte.
Cosa succederebbe se la morte non lavorasse? Cosa accadrebbe alla società?I problemi, come si vede, sono tanti e complessi. Ma la morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprendibili ragionamenti: dopo sette mesi annuncia che avrebbe ripreso il suo usuale lavoro...
I Libri della Domenica
José Saramago, Le Intermittenze della Morte
“Il giorno seguente non morì nessuno. Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme della vita, causò negli spiriti un enorme turbamento, cosa del tutto giustificata”. La storia raccontata parte da un assurdo e sfrutta le situazioni surreali che i personaggi vivono, per esporre la fragilità della nostra esistenza, come ci confrontiamo con la mortalità e la caducità, il caotico susseguirsi di eventi così tra loro apparentemente sconnessi. Cosa potrebbe accadere, però, se la Morte non lavorasse? Cosa accadrebbe alla società, a chi sulla morte ha costruito una professione, una religione? “L’avevano messa in questo mondo da tanto di quel tempo che ormai non riesce più a rammentare da chi abbia ricevuto le istruzioni indispensabili al regolare svolgimento dell’operazione che le avevano affidato. Le hanno messo il regolamento in mano, le hanno indicato la parola ammazzerai come unico faro delle sue attività future e, senza probabilmente accorgersi della macabra ironia, le hanno detto di fare la sua vita.”. Eppure accadrà qualcosa che porterà la Morte a dover riflettere su come risolvere un problema: un violoncellista che sarebbe dovuto morire giovane e invece ha compiuto le 50 primavere. Esatto, “la Morte ha un piano”. Come questo piano si svolgerà e cosa accadrà sia alla Morte che al violoncellista, chiuderà il cerchio.