13/07/2025
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
LA PELLE
Mentre gli orientali hanno le loro interpretazioni e le loro metafore per spiegare il funzionamento di questo meccanismo, (Chakra, canali sottili, meridiani, zone di stessa qualità energetica etc. etc.), scientificamente possiamo dire che la manipolazione a livello cutaneo su certe zone del corpo influisce, per via nervosa, direttamente sul sistema reticolare, vera e propria "centralina" del sistema nervoso.
Da questo, le sollecitazioni e le "dinamizzazioni", richiamate a livello profondo dal massaggio superficiale, dopo essere state
riconosciute e vagliate, vengono spedite come informazioni energetiche verso i livelli superiori del cervello, o direttamente verso la zona, l'organo, il sistema, lo psichismo in questione.
La pelle infatti, è particolarmente importante in reflessologia, perché oltre ad essere il "confine" dell'individuo e il punto di incontro-scontro tra l'interno e l'esterno, è in rapporto stretto e diretto con il sistema nervoso essendo generati entrambi dallo stesso foglietto embrionale: l'ectoderma.
Agire sulla pelle, sulla periferia, e nel microsistema di punti di una particolare zona corporea significa comunicare con l'interno, col profondo, con l'intero organismo e con la sua funzionalità energetica.
Questo tessuto riveste interamente il corpo e gli dà forma, svolgendo contemporaneamente un ruolo di protezione e di contenimento.
Esso, oltre ad avere dopo opportuna stimolazione risposte fisiologiche, ne ha anche di tipo psicologico con stati emozionali emergenti come tristezza, paura, panico, odio, amore, senso di colpa, vergogna etc. etc., e quindi è sede anche di reazioni biopsichiche, e per le sue proprietà anatomiche e chimico-fisiche è un vero organo reattivo e funzionale.
La pelle con il suo strato di cellule più superficiali e più resistenti, offre un valido riparo alle terminazioni sensitive di cui è abbondantemente provvista.
Dalla stimolazione di queste papille vascolo-nervose si origina, attraverso il contatto terapeutico, quella sensazione acuta e profonda di benessere che porta a rilasciare endorfine nel corpo, a riequilibrare il sistema nervoso e, da questo, anche gli altri sistemi ad esso connessi, attraverso quei processi di comunicazione e scambio di cui abbiamo già ampiamente parlato.
La pelle, come organo sensitivo, distingue stimoli tattili, termici, dolorifici, interviene nella regolazione del calore e del ricambio gassoso attraverso lo scambio con l'ambiente, agisce sulle terminazioni nervose sensitive con effetto sedativo, e su quelle motorie con effetto eccitante, ha la funzione di secrezione delle sostanze tossiche, in asse con reni ed intestino, quando il carico metabolico di questi è eccessivo e viene demandato alla funzione escretoria della pelle.
Per questo, in sede terapeutica sarà molto importante rivolgere l'attenzione alla pelle, non soltanto a quella del piede; ad un primo impatto con la persona, se gli occhi ci danno lo specchio dell'anima, la pelle ci fornisce quello del corpo.
Le malattie cutanee e le manifestazioni della pelle possono dunque essere elementi positivi, poiché dimostrano la capacità del corpo di eliminare elementi tossici e ci offrono un quadro di lettura e di intervento sull'intero organismo.
(fonte: antiguatau.it)