Luca Franzon Osteopata

Luca Franzon Osteopata L'OSTEOPATIA E' LA LEGGE DEL CORPO DELLA MENTE E DELLO SPIRITO

💥 OGGI LO PSOAS È A PROCESSO 💥Accusato di iperlordosi, lombalgia, coxalgia, rigidità, stress e pure di “rovinarci la pos...
09/10/2025

💥 OGGI LO PSOAS È A PROCESSO 💥

Accusato di iperlordosi, lombalgia, coxalgia, rigidità, stress e pure di “rovinarci la postura”.
Ma forse… è solo un muscolo frainteso.

⚖️ IL PROCESSO ALLO PSOAS
(Cronaca di un muscolo troppo spesso incolpato)

Aula del Tribunale del Corpo Umano, ore 9:00.
Un brusio riempie la sala. Tutti i muscoli sono presenti: il diaframma, il gluteo, il retto dell’addome, perfino la lingua (che non riesce a stare zitta).
E al centro, sul banco degli imputati… lo psoas.

👨‍⚖️ IL GIUDICE:
“Signor Psoas, lei è accusato di iperlordosi lombare, lombalgia cronica, dolore inguinale, coxalgia, eccesso di rigidità e cattiva postura.
Come si dichiara?”

💪 LO PSOAS (in piedi, tono calmo):

“Innocente, Vostro Onore. Ma esausto.
Io non sono il colpevole: sono il soccorritore del corpo.”
“Vengo dalle vertebre lombari e arrivo al femore, passando vicino a reni, visceri e diaframma.
Fletto l’anca, sostengo il bacino, stabilizzo la colonna.
Mi accusano di ti**re, ma io reagisco.
Quando il diaframma è bloccato dallo stress, io mi contraggo per tenerlo in equilibrio.
Quando il retto dell’addome è debole, io mi irrigidisco per compensare.
Quando i glutei dormono, io lavoro al posto loro.
E quando i visceri o la mandibola mandano tensioni anomale, io le assorbo.
Sono io che tengo insieme ciò che gli altri dimenticano di sostenere.”

Un mormorio corre tra i muscoli in aula.
Il giudice alza la mano per fare silenzio. Poi, con tono severo, dichiara: “Chiamiamo il testimone esperto: l’Osteopata.”

🧠 L’OSTEOPATA (salendo sul banco, con calma e un sorriso):
“Grazie, Vostro Onore.
Confermo quanto detto dallo psoas.
Nella mia pratica clinica, lo vedo ogni giorno accusato di dolori e rigidità di cui non è l’origine, ma solo la voce.
Lo psoas è un muscolo profondo e intelligente, in connessione diretta con il diaframma attraverso le fasce del pilastro mediale.
Ogni volta che il respiro si blocca o l’emozione resta sospesa, lui entra in difesa.
È collegato ai visceri addominali, ai reni, al pavimento pelvico e perfino all’occlusione mandibolare.
Quando il sistema perde armonia, lui tira il filo per non farlo crollare.
Non crea il dolore: lo manifesta.”

👨‍⚖️ IL GIUDICE:
“Quindi lei sostiene che non è colpevole?”

🧠 L’OSTEOPATA:
“Assolutamente.
Quando lo tratto, non faccio “rilassare un muscolo”:
ripristino il dialogo tra respiro, bacino e catene muscolari.
Lo psoas torna libero solo quando tutto il sistema torna a comunicare.
È un interprete, non un aggressore.”
Il giudice annuisce.
La corte ascolta in silenzio.
Lo psoas abbassa lo sguardo, stanco ma grato.

💪 LO PSOAS (sussurrando):
“Non tutto ciò che tira fa male, Vostro Onore.
A volte tiro… perché sto tenendo insieme tutto il resto.”

⚖️ VERDETTO DELLA CORTE

“Il muscolo psoas è dichiarato innocente.
È riconosciuto come elemento fondamentale dell’equilibrio posturale e viscerale.
D’ora in poi, va trattato con rispetto e ascolto profondo.”
Applausi in aula.
Il diaframma sospira.
Il gluteo medio promette di impegnarsi di più.

E l’Osteopata, con un sorriso, prende appunti nel suo taccuino invisibile: “Anche oggi, giustizia è stata fatta.”

👉 Se senti tensione nella parte anteriore delle anche, nella schiena o nel bacino, non sempre è colpa dello psoas:
a volte è solo un messaggero che chiede equilibrio.
Con l’osteopatia si può ristabilire il dialogo tra muscoli, respiro e postura.

Perché quando il corpo comunica, tutto torna al suo posto.

📍 Ricevo a Ferrara, Imola, Cesena, Padova e Bologna
📞 335 5884012

💬 “Chiedilo all’Osteopata” — nuova rubrica!Vedo con piacere che questo progetto di divulgazione sull’osteopatia cresce g...
08/10/2025

💬 “Chiedilo all’Osteopata” — nuova rubrica!

Vedo con piacere che questo progetto di divulgazione sull’osteopatia cresce giorno dopo giorno 😃

Ogni settimana ricevo messaggi, storie e domande che mi fanno capire una cosa:
c’è tanta voglia di capire meglio il proprio corpo.

E allora ho pensato… perché non farlo insieme?

Nasce così “Chiedilo all’Osteopata”,
una rubrica dove potrete scrivermi le vostre curiosità, dubbi o esperienze:

👉 dal mal di schiena che non passa,
👉 al dolore cervicale che torna sempre,
👉 fino a temi più profondi come stress, respirazione, pavimento pelvico o connessione mente-corpo.

Sarà un modo per spiegare in parole semplici come l’osteopatia può aiutare in tante situazioni quotidiane,
e per dare voce a quelle domande che spesso restano in silenzio.

Scrivete nei commenti l’argomento che vi piacerebbe affrontassi nei prossimi post 💭

Sarà bello costruire questa rubrica insieme!

𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 (𝐭𝐫𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚) 𝐝𝐢 𝐮𝐧’𝐚𝐧𝐜𝐚 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐭𝐚: 𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚🎙️ “Ciao, sono la tua anca.Sì, proprio io, quel...
08/10/2025

𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 (𝐭𝐫𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚) 𝐝𝐢 𝐮𝐧’𝐚𝐧𝐜𝐚 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐭𝐚: 𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚

🎙️ “Ciao, sono la tua anca.

Sì, proprio io, quella cerniera silenziosa tra il tuo tronco e le tue gambe.
Mi credi solida, ma sono flessibile.
Mi usi ogni secondo, ma ti ricordi di me solo quando inizio a far male.”

⏰ 07:30 – Il risveglio (per modo di dire)

Ti alzi dal letto come un blocco di marmo.
Io cerco di muovermi, ma i flessori sono già in trincea, contratti da ore di sonno fetale e giorni passati seduto.
Il gluteo? Dorme ancora.
Io, invece, sono lì, a cercare di stabilizzare un bacino che pende da una parte come la torre di Pisa.

💻 09:00 – La scrivania: il mio ergastolo quotidiano

Seduto. Sempre.
Cosce a 90°, bacino in retroversione, glutei schiacciati, ileopsoas in accorciamento cronico.
E io? Mi arrugginisco.
Quando poi ti alzi di scatto per prendere un caffè, senti quel “tiramento”?
Sono io che ti sto ricordando che esisto.

🏃‍♂️ 18:30 – Palestra o corsa: entusiasmo posturale

Tu parti lanciato, pensando di scaricare lo stress.
Ma i glutei non lavorano, i flessori fanno tutto, le ginocchia compensano.
Il bacino ruota, la catena fasciale posteriore si tende, e io inizio a protestare.
Risultato? Fastidio in zona lombare, dolore laterale o quel click sinistro che fingi di ignorare.

🧠 21:00 – Sistema nervoso e memoria del movimento

Sai che sono uno dei tuoi principali centri di equilibrio dinamico?
Ogni volta che cambio posizione, dialogo con colonna, bacino e piedi.
Ma se vivo immobilizzata, perdo la mia intelligenza motoria.
Non so più come muovermi, come ammortizzare, come fluire.
E così ogni passo diventa un compromesso.

📚 Un po’ di scienza

📌 Anatomia:

Sono formata da un’articolazione tra il femore e l’acetabolo del bacino.
Mi muovo in flessione, estensione, abduzione, adduzione e rotazione.
Sono il centro meccanico del corpo, punto d’incontro tra forza e stabilità.

📌 Biomeccanica:

Se i glutei non attivano → sovraccarico lombare.
Se l’ileopsoas è corto → bacino inclinato e dolore al ginocchio.
Se il bacino non ruota bene → spalla e cervicale compensano.
Io sono l’anello di collegamento delle catene fasciali più potenti del corpo.

📌 Postura:m
Quando sto bene, ogni passo è armonia.
Quando mi blocco, tutta la sinfonia si stona: schiena, ginocchia, piedi e anche umore.

💆 Epilogo: quando mi ricordi

Quando l’osteopata mi ascolta,
mobilizza il bacino, libera il psoas, riattiva i glutei e fa respirare la fascia iliaca.
Io rispondo subito: torno fluida, leggera, viva.
E tu… torni a camminare come un essere umano, non come un robot da ufficio.

🦴 Io sono l’anca. La tua anca.
Mi basta un po’ di movimento, un po’ di ascolto e meno sedentarietà.
Prenditi cura di me, e io ti farò muovere nel mondo con libertà.

📍 Ricevo a: Ferrara · Imola · Padova · Cesena · Zola Predosa

📞 Prenotazioni: 335 588 4012

✨ Luca Franzon – Osteopata
Tratto persone, non sintomi.

𝗜𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗴𝘂𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲𝗟𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 è 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗲.Non solo quella che vediamo allo specchio, ma que...
07/10/2025

𝗜𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗴𝘂𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲

𝗟𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 è 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗲.

Non solo quella che vediamo allo specchio, ma quella che ci separa e allo stesso tempo ci unisce al mondo.
𝗡𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗲𝗰𝘁𝗼𝗱𝗲𝗿𝗺𝗮, lo stesso foglietto embrionale che darà origine alla pelle, al sistema nervoso e ai nostri sensi.

𝗟𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲.

È il primo organo del contatto, il primo dialogo con la vita.
Quando un neonato viene toccato con delicatezza, il suo sistema nervoso si calma, il respiro si regolarizza, il cuore trova il suo ritmo.

𝗤𝘂𝗲𝗹 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗳𝗶𝗱𝘂𝗰𝗶𝗮.
È il linguaggio più antico che esista: il linguaggio del corpo che riconosce di essere al sicuro.

🔹 𝗟𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗳𝗶𝘀𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼

Le fibre C-tattili, presenti nella pelle, sono dedicate al tocco affettivo. Non trasmettono solo uno stimolo meccanico, ma una sensazione di presenza, di sicurezza, di appartenenza.
È il linguaggio del “sentirsi visti” attraverso la pelle.

Ogni carezza lenta attiva il nervo vago, abbassa il cortisolo, apre la porta alla calma.

È così che la pelle diventa un ponte tra biologia ed emozione.
Nel tocco terapeutico dell’osteopata non c’è solo tecnica: c’è ascolto, c’è presenza, c’è rispetto.

Ogni tessuto racconta la sua storia, ogni fascia connettivale
custodisce la memoria di ciò che è stato vissuto — tensioni, paure, adattamenti.
E quando la mano incontra quella storia, qualcosa si riorganizza, lentamente, come se il corpo ricordasse la strada di casa.

🔹 𝗟𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗺𝗯𝗼𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲𝘁𝗶𝗽𝗶𝗰𝗼

𝗟𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 è 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗯𝗶𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗮 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗮. Ogni cicatrice racconta un adattamento, ogni segno un passaggio. È il confine che ci ricorda chi siamo e dove finiamo.

Eppure, quando ci apriamo al contatto terapeutico, quel confine si fa membrana: non più barriera, ma dialogo tra interno ed esterno.

È qui che la cura diventa un atto di riconoscimento, un “ti sento” che precede ogni parola.

Attraverso la pelle dialogano i mondi:

l’esterocettivo, che percepisce il mondo esterno;
il propriocettivo, che ci dice chi siamo nello spazio;
e l’enterocettivo, che ci fa sentire ciò che accade dentro.

È in questo intreccio che nasce la consapevolezza corporea, l’equilibrio, la salute.

Anche il sistema nervoso autonomo ascolta il tocco: si regola, si riequilibra, si distende.
𝗟𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗱’𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 — quello che governa il ritmo, la digestione, la quiete.

𝗟’𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮, 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝗮𝘁𝘁𝗼, 𝗻𝗼𝗻 “𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮”:
𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗳𝗶𝗱𝗮𝗿𝘀𝗶.

Che può lasciare andare, drenare, eliminare — come fa ogni giorno grazie alla sua funzione emuntoria. 𝗖𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗼̀ 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝘀𝗶.

🔹 𝗟𝗮𝘁𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗼

Ogni volta che un corpo si affida al tocco, qualcosa accade anche in chi tocca. L’ascolto è reciproco.

𝗟’𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮, 𝗺𝗮 𝘀𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝗲𝘀𝘀𝘂𝘁𝗶.

Il silenzio della pelle è eloquente: chiede presenza, non intervento.
E quando il ritmo si allinea, quando il respiro del terapeuta e del paziente si incontrano, la pelle smette di difendersi e torna a comunicare con tutto il corpo.

𝗘̀ 𝗹𝗶̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮 — 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝗮𝗳𝗳𝗶𝗼𝗿𝗮.

Perché, alla fine, ogni trattamento è un incontro tra due sistemi viventi che si ascoltano.
E in quel silenzio pieno, in quel contatto consapevole, nasce la vera guarigione: quella che non si vede, ma si sente.

𝗙𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗻 è 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗼, 𝗺𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮.
𝗟𝗮 𝘀𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗰𝘂𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼, 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼, 𝗮 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗰𝗶, 𝗲 𝗮 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗰𝗶 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮.

𝗟𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝘁𝗮𝗰𝗲.
È il nostro confine più antico e la nostra connessione più profonda.
𝗜𝗻 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗳𝗶𝗱𝗮𝗿𝘀𝗶.

🌿 𝗥𝗶𝗰𝗲𝘃𝗼 𝗮 𝗙𝗲𝗿𝗿𝗮𝗿𝗮, 𝗜𝗺𝗼𝗹𝗮, 𝗖𝗲𝘀𝗲𝗻𝗮, 𝗣𝗮𝗱𝗼𝘃𝗮 𝗲 𝗕𝗼𝗹𝗼𝗴𝗻𝗮
📞 𝟯𝟯𝟱 𝟱𝟴𝟴𝟰𝟬𝟭𝟮

#𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮 #𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 #𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼𝗿𝗲𝗮 #𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮 #𝗿𝗶𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼 #𝗯𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲𝗼𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼 #𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝘀𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 #𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼 #𝘁𝗼𝗰𝗰𝗼 #𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 #𝗰𝘂𝗿𝗮 #𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗮𝗳𝗲𝗿𝗿𝗮𝗿𝗮 #𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮𝗯𝗼𝗹𝗼𝗴𝗻𝗮 #𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮𝗰𝗲𝘀𝗲𝗻𝗮 #𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮𝗶𝗺𝗼𝗹𝗮 #𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮𝗽𝗮𝗱𝗼𝘃𝗮 #𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲

Messaggio di una signora vista in studio venerdì "lei è un conoscitore del cuore non come muscolo, ma come pianeta...." ...
06/10/2025

Messaggio di una signora vista in studio venerdì "lei è un conoscitore del cuore non come muscolo, ma come pianeta...." ❤️

𝙋𝙀𝙍𝘾𝙃É 𝙎𝙏𝘼𝙄 𝙎𝙀𝙈𝙋𝙍𝙀 𝘾𝙊𝙉 𝙇𝙀 𝙎𝙋𝘼𝙇𝙇𝙀 𝙄𝙉 𝙎𝙐?Non è solo tensione.Non è solo postura.È una storia che il corpo racconta senza p...
06/10/2025

𝙋𝙀𝙍𝘾𝙃É 𝙎𝙏𝘼𝙄 𝙎𝙀𝙈𝙋𝙍𝙀 𝘾𝙊𝙉 𝙇𝙀 𝙎𝙋𝘼𝙇𝙇𝙀 𝙄𝙉 𝙎𝙐?

Non è solo tensione.
Non è solo postura.

È una storia che il corpo racconta senza parole.

Ogni spalla sollevata è un respiro trattenuto, un’emozione ingoiata, un pensiero che pesa troppo per essere lasciato andare.

Ti sei mai accorto che quando qualcosa ti preoccupa, quando la vita ti mette alla prova, il corpo si chiude, il torace si restringe, il respiro si accorcia?

È come se il corpo volesse diventare più piccolo, invisibile, protetto dal mondo.

Ma quella protezione costa libertà, energia e salute.
Le spalle in su sono il riflesso di una mente che trattiene, di un sistema nervoso che non si fida più a rilassarsi.

I visceri si contraggono, il diaframma smette di danzare, la respirazione si ferma in alto, nel torace, e ogni respiro diventa una battaglia tra sopravvivenza e libertà.

Il cuore batte più forte, lo stomaco si chiude, la mandibola stringe.
La bocca si serra, la deglutizione cambia, l’occlusione si altera.
Tutto si collega. Tutto parla.

Nelle donne, questa postura racconta un dolore antico:
il bisogno di essere forti anche quando la stanchezza grida dentro.
Le spalle in su sono una corazza, una difesa dolce e silenziosa contro il peso delle aspettative, dei ruoli, del dover essere sempre all’altezza.
Ma dentro vibra il desiderio di lasciarsi andare, di respirare davvero, di sentirsi leggere.

Negli uomini, quelle spalle rigide sono il segno del controllo,
la maschera della forza di chi deve reggere tutto, non cedere mai.
Ma quella forza trattenuta troppo a lungo diventa gabbia.
La schiena si indurisce, il collo tira, il respiro si blocca,
e la mente, invece di dominare, resta intrappolata nel corpo.

Nei ragazzi, le spalle in su raccontano un mondo che li spinge a essere sempre connessi, performanti, approvati.
Non c’è più tempo per ascoltare il corpo.

Eppure il corpo parla, e spesso urla:
dolori cervicali, mal di schiena, respiro corto, stanchezza mentale.
Sono segnali.
Sono richieste di attenzione.

L’osteopatia non cura le spalle. Cura la persona che le solleva.
Ristabilisce il dialogo tra corpo, emozione e movimento.
Libera il diaframma, scioglie i visceri, restituisce profondità al respiro e spazio all’anima.

È un ritorno a sé. Perché quando le spalle si abbassano davvero — non per volontà, ma per libertà — la vita torna a fluire.

Ecco perché hai bisogno di muoverti, respirare, fare attività fisica.
Non per dimagrire.
Non per estetica.
Ma per riconnetterti a te stesso.
Perché il corpo che si muove libera ciò che la mente trattiene.
Ogni volta che le tue spalle si alzano, chiediti:

👉 “Cosa sto trattenendo?”

Ogni volta che il respiro si ferma, ricordati: non è solo aria. È vita che chiede spazio.

L’osteopatia, il movimento, la consapevolezza
non sono terapie: sono strade per tornare a sentire, per tornare vivi.

E quando un giorno ti accorgerai che le tue spalle sono scese da sole, senza sforzo, capirai che non era la postura a cambiare,
ma la persona che ci abitava dentro.

📍 Ricevo a Ferrara – Imola – Cesena – Padova – Bologna
📞 335 5884012

📢 IMPORTANTE — UN MESSAGGIO PERSONALENegli ultimi tempi ho notato che diversi miei post — sia immagini che testi — vengo...
05/10/2025

📢 IMPORTANTE — UN MESSAGGIO PERSONALE

Negli ultimi tempi ho notato che diversi miei post — sia immagini che testi — vengono copiati e ripubblicati su altre pagine e gruppi, senza citare la fonte.

Capisco che i contenuti possano piacere o risultare utili, e ne sono felice: è proprio questo lo scopo della divulgazione.

Ma fare copia e incolla di testi e grafiche, spacciandoli per propri o usandoli per aumentare la visibilità personale, non è corretto.

🧠 Dietro ogni post c’è tempo, studio, ricerca e passione: scrivere ogni giorno richiede impegno e dedizione.
Vedere il proprio lavoro riproposto altrove, senza alcun riconoscimento, è sinceramente spiacevole.

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✋ Ricordo che tutti i miei post e le mie immagini sono protetti da copyright.

Da oggi è ammessa la condivisione del post originale, non il copia e incolla dei testi o il salvataggio e ripubblicazione delle immagini.

Grazie di cuore a chi sostiene il mio lavoro con rispetto e collaborazione.

Insieme possiamo continuare a diffondere cultura, benessere e consapevolezza. 🌿

🧄 𝗙𝗜𝗧𝗢𝗧𝗘𝗞𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗘𝗧𝗧𝗜𝗠𝗔𝗡𝗔Aglio – il bulbo che purifica, protegge e rafforzaTi capita di attraversare periodi in cui sen...
05/10/2025

🧄 𝗙𝗜𝗧𝗢𝗧𝗘𝗞𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗘𝗧𝗧𝗜𝗠𝗔𝗡𝗔

Aglio – il bulbo che purifica, protegge e rafforza
Ti capita di attraversare periodi in cui senti il corpo “appesantito”, il sistema immunitario in difesa e la digestione più lenta?
L’aglio (Allium sativum), umile ma potentissimo dono della natura, è uno dei rimedi più antichi e completi per sostenere il benessere generale.

🌱 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗽𝘂ò 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲

✨ Difese naturali: stimola il sistema immunitario e aiuta a contrastare virus e batteri 🛡️
✨ Depurazione e circolazione: favorisce la fluidità del sangue e sostiene fegato e metabolismo 💧
✨ Cuore e arterie: contribuisce al mantenimento di una pressione e di livelli di colesterolo ottimali ❤️
✨ Azione antimicotica e antibatterica: utile anche in caso di squilibri intestinali o infezioni ricorrenti 🌿

💊 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝘂𝘀𝗮

👉 Fresco, spremuto, o in capsule con estratto secco titolato in allicina (il principio attivo principale).
👉 Dose comune: 300–600 mg/die di estratto secco, oppure 1–2 spicchi al giorno (meglio crudi o leggermente pestati prima della cottura per liberare l’allicina).

⚠️ 𝗔𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
Da evitare in caso di gastrite, reflusso o terapia anticoagulante.
Può aumentare la sensibilità gastrica se assunto a stomaco vuoto.

✨ L’aglio è come una radice di saggezza antica: purifica, fortifica e protegge.

Nel suo profumo intenso si nasconde un’energia profonda di trasformazione e difesa.

🌀 In osteopatia, il sostegno ai sistemi di depurazione e circolazione è fondamentale per mantenere la vitalità dei tessuti.
L’aglio, migliorando la microcircolazione e riducendo l’infiammazione sistemica, può creare un terreno biologico più reattivo e predisposto alla guarigione, amplificando i benefici del trattamento manuale.

🌍 𝗖𝘂𝗿𝗶𝗼𝘀𝗶𝘁à 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗹𝗶𝗼

In Egitto era offerto agli schiavi che costruivano le piramidi per “dare forza e resistenza”.
Ippocrate lo considerava “farmaco universale” per la purificazione del corpo.

Contiene composti solforati, flavonoidi e selenio, responsabili della sua potente azione antiossidante.

👉 Nota bene: le informazioni hanno scopo divulgativo e non sostituiscono il parere medico. Prima di utilizzare integratori, chiedi sempre consiglio a uno specialista.

🎉 𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚 𝟏𝟏 – 𝐌𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢 🎉Oggi incontriamo un muscolo che fa molto di più di quanto sembri. Piccolo, nascosto, ma semp...
04/10/2025

🎉 𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚 𝟏𝟏 – 𝐌𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢 🎉

Oggi incontriamo un muscolo che fa molto di più di quanto sembri. Piccolo, nascosto, ma sempre in tensione. Un vero “guardiano del collo” e, spesso, il colpevole silenzioso di quella rigidità che ci accompagna tra computer, telefono e stress quotidiano:

L’elevatore della scapola.

Hai presente quella tensione dietro il collo che arriva dopo una giornata al computer? Quel fastidio che si arrampica verso la nuca e ti sembra di avere un peso addosso che non riesci a scrollarti via?Ecco, lì dentro c’è un piccolo muscolo che non smette mai di lavorare.

“Io sono l’elevatore della scapola. Mi attivo ogni volta che tiri su le spalle, quando ti senti sotto pressione o cerchi di proteggerti dal mondo. Non sono cattivo: cerco solo di difenderti.”

📍 𝐀𝐧𝐚𝐭𝐨𝐦𝐢𝐚 – Il ponte tra collo e spalla

• Origine → processi trasversi delle prime 4 vertebre cervicali (C1–C4)• Inserzione → angolo superiore e margine mediale della scapola• Vicini → trapezio, romboidi, scaleni, sternocleidomastoideo• Innervazione → nervo dorsale della scapola (C4–C5) e rami cervicali diretti

👉 È come una corda obliqua che solleva la scapola e, se questa è fissa, tira giù il collo.

⚙️ 𝐁𝐢𝐨𝐦𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐜𝐚 – Il tirante posteriore del collo

• Eleva la scapola e la avvicina alla colonna• Ruota la scapola verso il basso (movimento opposto al trapezio superiore)• Inclina e ruota il collo dallo stesso lato se la scapola è fissa• Stabilizza il cingolo scapolare durante i movimenti del braccio

👉 È il muscolo che “tira su le spalle” quando siamo tesi, frettolosi o sotto pressione.

💥 Quando lavora l’elevatore della scapola?

Più spesso di quanto immagini:• Quando tieni lo smartphone o il mouse troppo a lungo• Quando porti lo zaino o la borsa su una sola spalla• Quando ti rannicchi davanti al computer• Quando ti irrigidisci per freddo o stress• Quando sollevi il braccio lateralmente senza stabilizzare la scapola

👉 È il “termometro posturale” delle tue tensioni cervicali.

🚨 𝐓𝐫𝐢𝐠𝐠𝐞𝐫 𝐏𝐨𝐢𝐧𝐭 – Il dolore che sale e si irradia

• Dolore profondo al lato del collo e alla base del cranio• Irradiazione verso l’angolo superiore della scapola e la spalla• Rigidità mattutina e difficoltà a ruotare il collo• Peggiora con stress, freddo o posture statiche prolungate

👉 Spesso simula una cervicalgia articolare, ma la radice è miofasciale.

🧘 𝐒𝐭𝐫𝐞𝐭𝐜𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐦𝐢𝐫𝐚𝐭𝐨 – Sciogliere il collo e liberare la scapola

1️⃣ Stretch seduto (20–30 sec/lato, 2 volte)
👉 Afferra la sedia con una mano, inclina la testa verso il lato opposto e guarda leggermente verso il basso.

2️⃣ Stretch scapolare a parete (5 respiri profondi)
👉 Appoggia il dorso della mano sulla schiena, porta il mento verso il petto e lascia scendere la spalla.

3️⃣ Auto-massaggio con pallina (1–2 min/lato)
👉 Tra scapola e colonna, lentamente, finché la tensione si riduce.

💪 𝐏𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 – Stabilizzare e riequilibrare

1️⃣ Scapular retraction con elastico (10–12 rip, 2–3 serie)
👉 Gomiti lungo i fianchi, tira indietro le scapole senza alzare le spalle.

2️⃣ Shrug controllato con manubri leggeri (8–10 rip, 2 serie)
👉 Solleva le spalle inspirando, poi abbassale lentamente espirando.

3️⃣ Y-T-W su fitball o panca inclinata (8–10 rip per forma)
👉 Rinforza i muscoli stabilizzatori scapolari in sinergia.

📚 𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭à

• È il muscolo più spesso contratto in chi lavora al PC• Si attiva anche solo pensando di “ti**re su le spalle”• È legato al diaframma tramite catene miofasciali → tensione respiratoria e cervicale• Nei soggetti ansiosi o iperattivi, è quasi sempre ipertonico• Scioglierlo migliora respiro, mobilità cervicale e percezione del “peso sulle spalle”

🧩 𝐒𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐞...Non potresti ruotare la testa con libertà, né sollevare la spalla quando chiami qualcuno da lontano.Ma se mi tieni contratto troppo a lungo, ti farò ricordare che la libertà di movimento nasce dal rilassamento.

💬 𝐋𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞L’elevatore della scapola è il muscolo del carico mentale: si tende quando “porti il mondo sulle spalle”, quando non riesci a delegare, quando ti irrigidisci per paura di sbagliare.Rilassarlo significa lasciare andare il bisogno di controllo.

💬 Cervicale tesa, mal di testa o spalle rigide?L’elevatore della scapola potrebbe essere il “grilletto” nascosto dietro i tuoi dolori.

📍 Ricevo a Padova • Ferrara • Imola • Cesena • Bologna
📲 335 588 4012

✨ Ricorda: non serve portare il mondo sulle spalle… basta alleggerire il collo.

Se vuoi vedere l'elevatore della scapola in azione non perderti il video di
https://www.youtube.com/watch?v=AC1pk0Cp98c

"Quello che i muscoli dicono di te"Immagina di entrare in una città viva, pulsante, popolata da milioni di piccoli abita...
03/10/2025

"Quello che i muscoli dicono di te"

Immagina di entrare in una città viva, pulsante, popolata da milioni di piccoli abitanti: i tuoi muscoli.

Ognuno ha una storia, un carattere, un compito. Ognuno parla di te, di come vivi, di come ti muovi, di ciò che hai passato.

Noi muscoli non siamo solo carne che si contrae: siamo il tuo linguaggio nascosto.

Chi siamo?

Siamo oltre 600 fratelli, organizzati in catene miofasciali che si tendono come fili invisibili. Siamo ingegneri della postura, custodi del movimento, narratori delle tue emozioni.

Cosa facciamo?

Ti teniamo eretto contro la gravità, ti portiamo da un luogo all’altro, abbracciamo chi ami e ti difendiamo quando devi reagire. Senza di noi, il tuo scheletro sarebbe un’impalcatura fragile.

Cosa mangiamo?

Viviamo di energia: zuccheri, grassi, proteine. Ma non solo. Ci nutriamo anche di ossigeno, di stimoli, di movimento. Senza allenamento ci addormentiamo, ci assottigliamo, diventiamo deboli.

Cosa temiamo?

Temiamo l’immobilità, la sedentarietà, lo stress che ci irrigidisce come corde tese. Temiamo il dolore che ci blocca e le posture sbagliate che ci deformano lentamente.

Cosa vogliamo?

Vogliamo equilibrio. Vogliamo allungarci e contrarci in armonia, respirare con te, crescere se ci chiedi forza, rilassarci se ci offri stretching. Vogliamo essere ascoltati, perché il nostro linguaggio è sottile: una contrattura, una rigidità, un tremore.

Cosa raccontiamo di te?

La tua storia. La cicatrice di un trauma, la tensione di un’emozione repressa, la postura con cui affronti la vita. Ogni accorciamento o debolezza è una parola che scriviamo nel libro del tuo corpo.

Noi muscoli siamo scienza e poesia insieme:

In osteopatia, siamo ponti fra sistema nervoso, ossa, visceri.

In allenamento, diventiamo forza, potenza, ipertrofia.

Nello stretching, impariamo la libertà.

Nella sarcopenia, raccontiamo il tempo che passa, ma chiediamo di essere stimolati per restare vivi.

Siamo i tuoi alleati silenziosi. Ascoltaci. Muovici. Nutrili.

Perché se ci tratti bene, noi muscoli possiamo dirti la cosa più importante: chi sei davvero, e come vuoi vivere.

🌬️ 𝐈 𝐑𝐄𝐒𝐏𝐈𝐑𝐈 𝐈𝐍𝐕𝐈𝐒𝐈𝐁𝐈𝐋𝐈 𝐃𝐄𝐋 𝐂𝐎𝐑𝐏𝐎𝐔𝐧 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐫𝐢𝐭𝐨L’essere umano non respira solo con i polmoni....
02/10/2025

🌬️ 𝐈 𝐑𝐄𝐒𝐏𝐈𝐑𝐈 𝐈𝐍𝐕𝐈𝐒𝐈𝐁𝐈𝐋𝐈 𝐃𝐄𝐋 𝐂𝐎𝐑𝐏𝐎
𝐔𝐧 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐫𝐢𝐭𝐨

L’essere umano non respira solo con i polmoni. Respira con ogni sua parte, con ogni suo ricordo, con ogni sua relazione con la terra e con l’universo.
In ogni istante, dentro di noi, convivono tre grandi respiri: quello polmonare, quello cellulare e quello cranio-sacrale. Tre voci diverse che, quando si armonizzano, ci ricordano che siamo parte di una sinfonia più grande.

🌬️ 𝐈𝐥 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐨 𝐩𝐨𝐥𝐦𝐨𝐧𝐚𝐫𝐞 – l’incontro con il mondo

È il più evidente, quello che condividiamo con gli altri animali. Inspirare significa accogliere il mondo, espirare significa lasciarlo andare.

Nelle tradizioni yogiche è chiamato prāṇa: non semplice aria, ma forza vitale che attraversa i canali sottili del corpo (i nāḍī).
In Ayurveda, il respiro plasma i doṣa: Vāta, Pitta, Kapha. Un ritmo sbilanciato può accendere il fuoco dell’infiammazione o spegnere l’energia vitale.

L’antropologia ci ricorda che, in quasi tutte le culture, il respiro è sinonimo di anima:

“ruach” per gli Ebrei
“pneuma” per i Greci
“spiritus” per i Latini
Respirare non è mai stato solo fisiologia: è ricevere lo spirito, aprirsi all’invisibile.

🔥 𝐈𝐥 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐨 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐚𝐫𝐞 – la fiamma che non si vede

Ogni cellula è una piccola fornace. Nei mitocondri, l’ossigeno diventa energia: è il respiro più antico, eredità di un patto epigenetico tra noi e un batterio che milioni di anni fa si fuse nel nostro organismo.

Questo respiro invisibile è la fiamma della vita.

Quando viviamo sotto stress cronico, ansia o traumi non elaborati, questo respiro si altera. Le cellule “ricordano”: la scienza epigenetica dimostra che esperienze emotive e ambientali possono cambiare il modo in cui i geni vengono espressi. È come se il nostro respiro cellulare portasse le memorie delle generazioni passate.

Nelle medicine orientali, questa energia è chiamata Qi (Cina) o ojas (India): la radice della vitalità.

🌌 𝐈𝐥 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐨 𝐜𝐫𝐚𝐧𝐢𝐨-𝐬𝐚𝐜𝐫𝐚𝐥𝐞 – l’onda silenziosa

Esiste un ritmo più sottile, che non muove torace né diaframma, ma che palpita tra cranio e sacro. È la fluttuazione del liquido cerebrospinale, un’onda che gli osteopati imparano ad ascoltare con mani silenziose.

Per alcuni è pura biomeccanica. Per altri è un respiro spirituale: il corpo che si allinea con il cosmo.

Le tradizioni esoteriche lo descrivono come la “corrente centrale”, il flusso che unisce radice e corona, terra e cielo. È simile al suṣumṇā nāḍī dello yoga, il canale che si apre nella meditazione profonda.
Quando questo respiro è libero, la persona non solo si sente meglio fisicamente: percepisce un senso di centratura, come se ritrovasse la propria direzione interiore.

🧠 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐨, 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨 𝐯𝐚𝐠𝐨 𝐞 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢

Tutti questi respiri si intrecciano con il nostro sistema nervoso.
L’inspirazione attiva il simpatico (sopravvivenza).
L’espirazione risveglia il parasimpatico (quiete).
Il nervo vago diventa ponte tra corpo ed emozioni, tra respiro e cuore.

Quando respiriamo lentamente, il vago ci accompagna in uno stato di sicurezza interiore. È allora che il corpo si apre alla guarigione.

✨ 𝐎𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐚 – l’arte di ridare respiro

Per l’osteopata, i respiri del corpo sono mappe.
Mobilizzare il diaframma significa aprire lo spazio al respiro polmonare.

Liberare un tessuto congestionato significa ridare ossigeno al respiro cellulare.

Ascoltare il cranio significa sintonizzarsi con il respiro profondo della vita.

Non si tratta solo di trattare sintomi, ma di ricordare al corpo che può respirare di nuovo in tutti i suoi piani.

🌍 𝐔𝐧𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐞

Ogni tradizione – scientifica, spirituale, antropologica – converge su un punto:

il respiro è la vita che si rinnova.
Respiriamo con i polmoni, ma anche con le cellule, con la mente, con il cranio, con l’anima.
E quando un terapeuta aiuta un paziente a ritrovare i suoi respiri dimenticati, non sta solo liberando un corpo: sta restituendo a quella persona la sua connessione con la vita, con la memoria delle generazioni e con l’universo intero.

📍 Ricevo a: Ferrara – Imola – Cesena – Padova – Bologna
📞 Prenotazioni: 335 5884012

✨ Luca Franzon – Osteopata – Tratto persone, non sintomi




Indirizzo

Ferrara

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 20:30
Mercoledì 07:00 - 20:30
Giovedì 09:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 20:30
Sabato 07:45 - 13:45

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