Luca Franzon Osteopata

Luca Franzon Osteopata L'OSTEOPATIA E' LA LEGGE DEL CORPO DELLA MENTE E DELLO SPIRITO

Lo Zen e l’Arte dell’OsteopatiaC’è un momento, prima che le mani tocchino il corpo del paziente,in cui tutto si ferma.Un...
21/11/2025

Lo Zen e l’Arte dell’Osteopatia

C’è un momento, prima che le mani tocchino il corpo del paziente,
in cui tutto si ferma.

Un istante sottile, sospeso, come il silenzio tra due respiri.

È lì che nasce l’Osteopatia.

Non nel gesto tecnico, non nel nome del muscolo, ma in quello spazio vuoto dove il terapeuta diventa presente.
Totalmente.

Come lo Zen insegna al guerriero a svuotare la mente perché il colpo sia puro,così l’Osteopata svuota le intenzioni perché il contatto sia verità.

🌀 La mente immobile e la mano che ascolta

Nello Zen si parla di “mushin”: la mente senza pensiero, senza giudizio, senza rumore.

È lo stato in cui l’arciere non mira,
ma la freccia trova da sola il suo bersaglio.

In Osteopatia, la mano che ascolta non cerca. Non forza. Non decide.
Semplicemente percepisce.

Diventa un confine sottile tra due mondi: quello del terapeuta e quello del paziente.

E nel punto in cui i due si incontrano,
c’è un’intelligenza più grande.
Un ritmo sottile.
Un movimento interno che guida.
L’Osteopata non “aggiusta”.
Permette.

🌿 La battaglia non è contro il dolore, ma con il dolore
Il guerriero Zen non combatte il nemico con rabbia: lo osserva, lo comprende, lo anticipa.

Così l’Osteopata non affronta il dolore come un intruso.Lo accoglie, gli chiede: "Cosa vuoi raccontare? Da dove arrivi? Cosa proteggi?”

Perché ogni tensione è una memoria.
Ogni rigidità è una storia interrotta.
Ogni dolore è un messaggio del corpo
che non ha ancora trovato un ascoltatore.

L’arte sta nel capire se quello che si sta difendendo non è un tessuto…
ma una paura.

🔥 La forza dell’azione senza sforzo

Nelle arti marziali, la vittoria nasce da un gesto essenziale, quasi privo di forza apparente.

Il massimo risultato con il minimo della tensione. In Osteopatia è lo stesso:
l’efficacia non sta nella pressione, ma nella relazione. Non nella forza,
ma nella direzione. Non nella tecnica,
ma nella qualità dell’intenzione.
Il corpo risponde quando si sente al sicuro,non quando viene dominato.

🌙 Il terapeuta come specchio

Lo Zen insegna che il mondo non è ciò che vedi, ma ciò che sei quando lo guardi.

Il paziente percepisce tutto:
la tua calma,
la tua fretta,
la tua coerenza,
il tuo respiro.

Per questo il vero trattamento inizia
prima ancora che tu sfiori la pelle:
inizia nel modo in cui stai.
Nel modo in cui respiri.
Nel modo in cui abbassi il rumore del mondo per fare spazio a una presenza più grande.

🌄 La cura come via, non come obiettivo

L’Osteopatia Zen non è una tecnica,
ma una visione. La visione che ogni persona è un cammino.

Che il dolore è un insegnante.
Che il terapeuta non è uno che “sistema”,ma uno che accompagna.

Non si tratta di vincere una battaglia,
ma di riportare armonia tra le parti:
così come il samurai cerca la pace nella propria menteprima che nel duello.

Perché un corpo in equilibrio
non è un corpo senza tensioni,
ma un corpo che ha ritrovato il suo ritmo, la sua musica, il suo respiro.

✨ Lo Zen e l’Arte dell’Osteopatia è questo:
una mano che ascolta,
una mente che tace,
un corpo che parla,
un ritmo che ritorna,
un incontro che cura.

L’Osteopata non combatte.
Non forza.
Non corregge.
Rivela.
Armonizza.
Accende.

Rimette in movimento ciò che aveva smesso di danzare.

E così, nel silenzio tra due respiri,
anche il dolore trova finalmente la sua strada verso casa.

𝐑𝐢𝐜𝐞𝐯𝐨 𝐚:
𝐅𝐞𝐫𝐫𝐚𝐫𝐚 – 𝐁𝐨𝐥𝐨𝐠𝐧𝐚 – 𝐏𝐚𝐝𝐨𝐯𝐚 – 𝐈𝐦𝐨𝐥𝐚 – 𝐂𝐞𝐬𝐞𝐧𝐚
📞 3𝟑𝟓 𝟓𝟖𝟖𝟒𝟎𝟏𝟐



𝐔𝐍 𝐕𝐈𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝐈𝐍 𝐀𝐔𝐓𝐎 𝐅𝐑𝐀 𝐔𝐍 𝐎𝐒𝐓𝐄𝐎𝐏𝐀𝐓𝐀 𝐄 𝐈𝐋 𝐒𝐈𝐒𝐓𝐄𝐌𝐀 𝐍𝐄𝐑𝐕𝐎𝐒𝐎 𝐀𝐔𝐓𝐎𝐍𝐎𝐌𝐎𝐔𝐧 𝐝𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨, 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢ò...
20/11/2025

𝐔𝐍 𝐕𝐈𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝐈𝐍 𝐀𝐔𝐓𝐎 𝐅𝐑𝐀 𝐔𝐍 𝐎𝐒𝐓𝐄𝐎𝐏𝐀𝐓𝐀 𝐄 𝐈𝐋 𝐒𝐈𝐒𝐓𝐄𝐌𝐀 𝐍𝐄𝐑𝐕𝐎𝐒𝐎 𝐀𝐔𝐓𝐎𝐍𝐎𝐌𝐎

𝐔𝐧 𝐝𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨, 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢ò 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐭𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢

La macchina è parcheggiata sotto un cielo che sembra trattenere il fiato. L’osteopata infila la chiave nel cruscotto, ma non avvia il motore subito. Respira. Come se stesse aspettando qualcuno.

Poi la portiera si apre senza far rumore. Un’ombra sottile, antica, precisa come un metronomo, prende posto accanto a lui.
Non ha un volto, solo una presenza fatta di onde, ritmi, impulsi.
È il 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐍𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐨.

Si conoscono da sempre. L’uno dialoga con il corpo attraverso le mani, l’altro con la vita attraverso il silenzio.

“Pronto?” dice l’osteopata con un sorriso leggero. “Ci sei?”
“Sono sempre qui,” risponde l’Autonomo con una voce che sembra vento e profondità. “Basta sapere ascoltare.”

Il motore si accende. Non un viaggio qualunque. Un viaggio simbolico. Quello che compie ogni essere umano ogni giorno, senza accorgersene: la strada verso l’equilibrio.

🌿 𝐋’𝐎𝐌𝐄𝐎𝐒𝐓𝐀𝐒𝐈 – 𝐈𝐋 𝐑𝐄𝐒𝐏𝐈𝐑𝐎 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐎𝐒𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐕𝐈𝐓𝐀

La macchina si muove lenta all’inizio, come per lasciarsi dietro la frenesia del mondo.

“Sai,” dice l’osteopata, “tutti parlano di equilibrio, ma pochi sanno che spesso è fatto di impercettibili aggiustamenti invisibili.”

L’Autonomo ride con tenerezza. “Equilibrio non vuol dire stare fermi. Equilibrio è oscillare e tornare sempre a casa. Io non cerco la quiete, cerco la danza.”

“Una danza che tu gestisci senza che noi ce ne accorgiamo,” risponde l’osteopata.

“Non chiedo riconoscimenti,” replica il Sistema Nervoso. “Mi basta che mi lasciate spazio. Un po’ di silenzio. Un po’ di respiro. Un po’ di fiducia.”

𝐈𝐋 𝐓𝐑𝐀𝐓𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐎𝐒𝐓𝐄𝐎𝐏𝐀𝐓𝐈𝐂𝐎 – 𝐔𝐍 𝐈𝐍𝐕𝐈𝐓𝐎 𝐀 𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐑𝐀𝐑𝐄 𝐍𝐄𝐋 𝐂𝐎𝐑𝐏𝐎

La strada ora si apre in una curva morbida. L’osteopata parla lentamente, come farebbe durante una palpazione profonda.
“Quando poso le mani sul corpo di qualcuno… è come bussare alla tua porta.”

“Lo so,” dice l’Autonomo. “Lo sento. Le tue mani non spingono, non forzano… chiedono. E quando chiedi con rispetto, io rispondo.”

“Non sono io che curo,” sospira l’osteopata. “Sei tu che ti ricordi come si fa.”

L’Autonomo sorride senza rumore: “Ogni trattamento è un promemoria. Un modo per dire al corpo: puoi lasciarti andare, posso prendermi cura di te. È un ritorno alla fiducia primordiale.”

𝐀𝐋𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 – 𝐋𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄 𝐃’𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐁𝐈𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐀

Passano davanti a un mercato. Odore di frutta, verdura, erbe, pane caldo.

“Ogni boccone è un messaggio,” dice il Sistema Nervoso, guardando fuori dal finestrino. “La gente pensa che mangiare sia riempire lo stomaco. Io invece lo vivo come poesia biologica.”

“Parole che diventano cellule,” mormora l’osteopata.

“Esatto. La chimica del cibo scrive lettere d’amore o d’abbandono alle nostre sinapsi. Fibre, grassi buoni, antiossidanti… sono carezze. Zuccheri eccessivi, stress ossidativo, infiammazione… sono colpi che devo assorbire.”

“E tu lo fai sempre,” aggiunge l’osteopata. “Finché puoi.”

“Finché qualcuno non decide di aiutarmi,” conclude l’Autonomo.

𝐌𝐎𝐕𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 – 𝐋𝐀 𝐌𝐔𝐒𝐈𝐂𝐀 𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐕𝐄𝐆𝐋𝐈𝐀 𝐈𝐋 𝐂𝐎𝐑𝐏𝐎

Si fermano a un semaforo. Un runner attraversa la strada.

“Guarda,” dice il Sistema Nervoso. “Lui sta parlando con me senza dire una parola.” “Il movimento…” “…è la mia musica preferita,” termina l’Autonomo. “È ritmo, è stimolo, è linfa che scorre.
La sedentarietà è come un silenzio troppo lungo. Mi mette in allerta. Mi spegne.”

L’osteopata annuisce. “Muoversi è come dirti: ti voglio bene.”

“Esatto. Mi dice: ‘Ti ricordo che siamo vivi’.”

𝐄𝐌𝐎𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 – 𝐈 𝐕𝐎𝐑𝐓𝐈𝐂𝐈 𝐂𝐇𝐄 𝐍𝐎𝐍 𝐒𝐈 𝐕𝐄𝐃𝐎𝐍𝐎

Mentre guidano, una canzone malinconica esce dalla radio.
L’atmosfera cambia, come se un’emozione invisibile si sedesse sul sedile posteriore. L’osteopata la sente. L’Autonomo la percepisce.

“Le emozioni sono fiumi,” dice il Sistema Nervoso. “Non posso impedirgli di scorrere. Posso solo permettere che non straripino.”

“Le persone pensano che le emozioni siano astratte,” aggiunge l’osteopata. “Invece per te sono reali, concrete.” “Sono correnti elettriche, chimiche, fisiche. Ogni gioia dilata, ogni paura contrae.
Io ascolto tutto. Il problema non è sentire… è trattenere.”

L’osteopata sorride triste. “A volte tratteniamo per troppo tempo.”

“A volte sì,” risponde l’Autonomo. “Per questo servono mani, respiro, movimento, parole. Tutto ciò che libera.”

𝐄𝐏𝐈𝐆𝐄𝐍𝐄𝐓𝐈𝐂𝐀 – 𝐈𝐋 𝐏𝐎𝐓𝐄𝐑𝐄 𝐃𝐈 𝐑𝐈𝐒𝐂𝐑𝐈𝐕𝐄𝐑𝐄 𝐈𝐋 𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐎

La strada ora attraversa una zona aperta, una vista ampia che invita a respirare profondamente.

“Tu credi nei geni?” chiede l’osteopata.

“Credo nelle scelte,” risponde l’Autonomo. “I geni sono libri.
L’epigenetica è una matita. E tu, con il tuo modo di vivere, ogni giorno riscrivi le tue pagine.”

“Quindi non siamo condannati?” “No. Siamo possibilità che si rinnovano. Basta un gesto, un’abitudine, uno stile di vita per cambiare direzione.”

“È bellissimo,” sospira l’osteopata.

“È liberatorio,” risponde l’Autonomo.

𝐋𝐀 𝐅𝐈𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐕𝐈𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 – 𝐎 𝐅𝐎𝐑𝐒𝐄 𝐈𝐋 𝐒𝐔𝐎 𝐈𝐍𝐈𝐙𝐈𝐎

Parcheggiano vicino a un prato. Il sole sta calando, dipingendo aria e terra dello stesso colore caldo. L’osteopata spegne il motore.
Nel silenzio che segue, c’è un’intimità quasi sacra.

“Tu fai un lavoro difficile,” dice il Sistema Nervoso. “Tutti ti cercano quando stanno male, ma il tuo vero dono è ricordare al corpo che può stare bene.”

“E tu fai un lavoro invisibile,” risponde l’osteopata. “Senza di te, nessuno esisterebbe.”

Si guardano senza occhi.
Si capiscono senza parole.

Poi l’Autonomo si alza per scendere dalla macchina. Prima di andarsene, però, si ferma. “Ricordalo. La guarigione non è mai un evento. È un viaggio. Un viaggio che facciamo insieme.
Ogni giorno. Ogni respiro. Ogni scelta.”

L’osteopata chiude gli occhi, lascia entrare la frase nel petto, come un seme. Quando riapre gli occhi, l’Autonomo non c’è più.
Ma si sente. Ovunque. E la vita, dentro, ha ripreso a danzare.

𝐃𝐎𝐕𝐄 𝐑𝐈𝐂𝐄𝐕𝐎 '

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𝐒𝐄 𝐋𝐀 𝐂𝐄𝐑𝐕𝐈𝐂𝐀𝐋𝐄 𝐅𝐎𝐒𝐒𝐄 𝐈𝐋 𝐒𝐈𝐒𝐓𝐄𝐌𝐀 𝐒𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄 Immagina di chiudere gli occhi. Dietro la nuca, in quel punto dove a volte senti...
19/11/2025

𝐒𝐄 𝐋𝐀 𝐂𝐄𝐑𝐕𝐈𝐂𝐀𝐋𝐄 𝐅𝐎𝐒𝐒𝐄 𝐈𝐋 𝐒𝐈𝐒𝐓𝐄𝐌𝐀 𝐒𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄

Immagina di chiudere gli occhi. Dietro la nuca, in quel punto dove a volte senti una pressione sottile, si apre un universo.
Un Sistema Solare intimo, segreto, che vive dentro di te senza che tu te ne accorga.

I pianeti non sono di roccia o gas. Sono muscoli, vertebre, fasce, emozioni. E ognuno di loro racconta un pezzo della tua storia, del tuo modo di vivere, del tuo modo di reagire al mondo.

𝐌𝐞𝐫𝐜𝐮𝐫𝐢𝐨 – 𝐈𝐥 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐞𝐫𝐨 𝐈𝐧𝐬𝐭𝐚𝐧𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞

Il pianeta più vicino al sole è veloce, nervoso, sempre in movimento. Così è il tuo sternocleidomastoideo, sempre attento, sempre pronto. Gira la testa, segue lo schermo, insegue il mondo che scorre. Mercurio non riposa mai.

Ma quando corre troppo ti manda messaggi che non puoi ignorare:
indolenzimento, dolore che sale alla tempia, rigidità che sussurra:
“Fermati un attimo. Respira.”

𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 – 𝐋𝐚 𝐃𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐓𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞

Venere è armonia ed equilibrio. Così sono i tuoi muscoli profondi della cervicale: piccoli, nascosti, ma essenziali. Danno grazia ai movimenti e impediscono alla testa di cedere in avanti.

Quando Venere perde dolcezza compare un dolore sottile ma insistente, che senti ovunque. Venere ti ricorda che la bellezza del movimento nasce dalla cura.

𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚 – 𝐋’𝐄𝐪𝐮𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐢𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨

La Terra è vita, stabilità, respiro. Nella cervicale è il tuo atlante, la prima vertebra. Minuscola, eppure sostiene un mondo.
Basta un millimetro fuori asse, una notte storta o una giornata al computer per alterare tutto il clima interno.

La Terra ti insegna che l’equilibrio è un atto quotidiano di cura.

𝐌𝐚𝐫𝐭𝐞 – 𝐈𝐥 𝐆𝐮𝐞𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐜𝐨

Marte è forza, tensione, battaglia. È il tuo trapezio superiore, pieno di pesi invisibili: responsabilità, pensieri, emozioni. Quando non ascolti Marte, diventa rigido, diventa roccia. A fine giornata brucia e sembra chiederti: “Per quanto pensi che io possa resistere ancora?”

Marte ti invita a deporre le armi, almeno per un momento.

𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞 – 𝐈𝐥 𝐆𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐒𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐬𝐨

Giove è immenso ma discreto. Così sono i tuoi suboccipitali, sovrani nascosti alla base del cranio. Da qui nascono mal di testa, pressione agli occhi, vertigini leggere. Giove decide in silenzio.
E quando si irrigidisce, il cielo interno si oscura.

È il pianeta che ti insegna che le cose piccole governano mondi enormi.

𝐒𝐚𝐭𝐮𝐫𝐧𝐨 – 𝐋𝐞 𝐀𝐛𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐧𝐨 𝐀𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢

Saturno gira nei suoi anelli perfetti: belli, ma ripetitivi. Così sono le tue abitudini posturali. Gli anelli ti proteggono… o ti imprigionano.
Saturno ti mostra questo: se vuoi cambiare il tuo cielo, devi cambiare le tue orbite.

𝐔𝐫𝐚𝐧𝐨 – 𝐋𝐚 𝐓𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚

È rappresentato dalle tue fasce profonde, dove si accumulano gesti non lasciati andare ed emozioni trattenute. Non fanno male ogni giorno. Ma quando Urano vibra, tutto l’universo interno si muove.
Il corpo non dimentica. Ma può trasformare, se lo ascolti.

E tu, in questo Universo? Tu sei il Sole. La tua postura è luce.
Il tuo respiro è gravità. Il tuo modo di vivere dirige il moto di ogni pianeta.

Quando illumini il tuo corpo con consapevolezza, cura e respiro, il Sistema Solare della tua cervicale ritrova la sua orbita perfetta.
I pianeti smettono di stridere. Le tensioni non esplodono più come comete. La cervicale torna a brillare. E tu torni a sentirti intero.

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𝗜𝗟 𝗩𝗜𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗦𝗘𝗚𝗥𝗘𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗖𝗢𝗥𝗣𝗢𝗔𝗦𝗦𝗘 𝗛𝗣𝗔, 𝗡𝗘𝗥𝗩𝗢 𝗩𝗔𝗚𝗢 𝗘 𝗟’𝗔𝗥𝗧𝗘 𝗗𝗜 𝗧𝗥𝗢𝗩𝗔𝗥𝗘 𝗣𝗔𝗖𝗘Ci sono momenti nella vita in cui non ci ricono...
18/11/2025

𝗜𝗟 𝗩𝗜𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗦𝗘𝗚𝗥𝗘𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗖𝗢𝗥𝗣𝗢
𝗔𝗦𝗦𝗘 𝗛𝗣𝗔, 𝗡𝗘𝗥𝗩𝗢 𝗩𝗔𝗚𝗢 𝗘 𝗟’𝗔𝗥𝗧𝗘 𝗗𝗜 𝗧𝗥𝗢𝗩𝗔𝗥𝗘 𝗣𝗔𝗖𝗘

Ci sono momenti nella vita in cui non ci riconosciamo più.
Il respiro è corto, la mente corre più veloce di noi, il sonno non ripara, il corpo si affatica.

Sentiamo di essere presenti… ma non davvero qui.
È in quei momenti che il nostro organismo parla la sua lingua antica.

Una lingua fatta di ormoni, nervi, memorie profonde e piccoli segnali che chiedono ascolto.

Uno dei suoi protagonisti silenziosi è l’asse HPA (Hypothalamic-Pituitary-Adrenal axis): un circuito raffinato che decide come reagiamo allo stress, quanto cortisolo produciamo, quanta energia conserviamo per vivere… e quanta ci serve per sopravvivere.

L’ipotalamo percepisce il mondo.
L’ipofisi coordina.
Il surrene risponde.

Sono tre viaggiatori che reagiscono a ogni respiro, a ogni pensiero, a ogni emozione che attraversa la nostra giornata.

Quando la vita pesa, quando il ritmo diventa troppo veloce, quando il corpo rimane per troppo tempo in modalità “allerta”… l’asse HPA si stanca. Diventa iperattivo, poi confuso, poi esausto. E noi con lui.

Il burnout non arriva all’improvviso. È un lento sgretolarsi del nostro equilibrio interno. È il corpo che, a un certo punto, dice: "Non posso più correre così. Non senza di te.”

E mentre l’asse HPA si affanna, un altro guardiano soffre con lui:
il nervo vago, il grande direttore d’orchestra del sistema nervoso autonomo.

Quando lui perde armonia, perdiamo la nostra pace: il cuore accelera, il respiro sale nel petto, l’intestino si stringe, la mente diventa un luogo rumoroso.

Il corpo non sa più dove trovare riposo. Ma c’è una buona notizia: così come lo stress ci modella, anche la cura ci può ricostruire.

La guarigione non è un gesto eroico. È un ritorno. Un ritrovarsi. Un riprendere per mano il corpo e dirgli: “Andiamo piano. Da qui si ricomincia.”

L’osteopatia e il craniosacrale entrano proprio qui: nel momento in cui il corpo ha bisogno di un luogo sicuro dove rallentare. Un tocco gentile che non chiede nulla, che non forza, che non invade.

Un invito a lasciare andare, a sciogliere antiche difese, a restituire fluidità dove la vita aveva irrigidito. E mentre il corpo si ammorbidisce, il nervo vago ritrova spazio, la mente si calma,
il respiro si fa più profondo,

l’asse HPA rallenta la sua corsa e rientra in un ritmo umano, sostenibile, vivo.

Ma la guarigione non è solo trattamento. È uno stile di vita che si sceglie ogni giorno.

Sono i pensieri che nutriamo.
Sono le emozioni che ci permettiamo di sentire.
È il cibo che scegliamo per non infiammare ma sostenere.
È una camminata lenta, un pasto vero, una risata imprevista.
È un “no” detto al momento giusto.
È un “sì” detto al proprio corpo.

Perché qualità della vita non significa fare tutto. Significa sentire tutto… senza esserne travolti.

E quando la guarigione arriva — dolce, graduale, profonda — non porta solo sollievo. Porta un nuovo modo di stare al mondo: più presente, più morbido, più vero.

Il corpo non dimentica ciò che lo ha ferito. Ma può imparare nuove strade per sentirsi al sicuro. E da lì, ricominciare a vivere.

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𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗦𝗜 𝗦𝗩𝗜𝗟𝗨𝗣𝗣𝗔 𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝗧𝗨𝗢 𝗡𝗘𝗢𝗡𝗔𝗧𝗢La vista del neonato è un universo che si apre lentamente.Alla nascita non è an...
17/11/2025

𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗦𝗜 𝗦𝗩𝗜𝗟𝗨𝗣𝗣𝗔 𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝗧𝗨𝗢 𝗡𝗘𝗢𝗡𝗔𝗧𝗢

La vista del neonato è un universo che si apre lentamente.

Alla nascita non è ancora formata: le strutture oculari, le connessioni con il cervello e la capacità di interpretare ciò che vede si costruiscono mese dopo mese.

Per questo, durante il primo anno di vita, ogni piccolo cambiamento è una conquista:

👁️ un nuovo colore,
👁️ un volto riconosciuto,
👁️ un movimento seguito,
👁️ una distanza compresa.

Capire queste tappe aiuta i genitori a leggere meglio il proprio bambino, sostenere il suo sviluppo e riconoscere con serenità ciò che è normale nella crescita.

Di seguito trovi una guida , precisa e chiara, su ciò che accade davvero nel sistema visivo del tuo bimbo nel suo primo anno di vita.

🔬 𝟎–𝟏 𝐦𝐞𝐬𝐞 — 𝐈𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞̀ 𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐬𝐟𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨

Vede a 20–30 cm: la distanza del tuo volto.
Visione poco nitida (circa 20/400).
Ama i contrasti forti e soprattutto… i volti.
Movimenti oculari ancora imprecisi.

🔬 𝟐 𝐦𝐞𝐬𝐢 — 𝐂𝐨𝐦𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐚 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐞

Occhi e cervello comunicano meglio.
Inizia a seguire gli oggetti lentamente.
Riconosce il volto della mamma più degli altri.
Visione leggermente più nitida.

🔬 𝟑 𝐦𝐞𝐬𝐢 — 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚̀

Prime basi della visione 3D.
Fovea più precisa.
Inseguimento visivo più fluido.
Segue un oggetto anche quando si allontana.

🔬 𝟒 𝐦𝐞𝐬𝐢 — 𝐈 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐯𝐢𝐯𝐢

Maturano i recettori per rosso e verde.
Visione dei colori quasi adulta.
Coordinazione occhio–mano molto più precisa.
Riconosce i volti anche da più lontano.

🔬 𝟓–𝟔 𝐦𝐞𝐬𝐢 — 𝐕𝐞𝐝𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢

Visione più stabile e definita (circa 20/100).
Distinzione di forme e dettagli sempre migliore.
Occhi-mani-bocca lavorano in sincronia.

🔬 𝟕–𝟖 𝐦𝐞𝐬𝐢 — 𝐏𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐚𝐝𝐮𝐥𝐭𝐚

Visione tridimensionale molto sviluppata.
Valuta distanze per gattonare e raggiungere oggetti.
Riconosce i volti anche da lontano.

🔬 𝟗–𝟏𝟎 𝐦𝐞𝐬𝐢 — 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢

Migliora il riconoscimento degli oggetti, anche se nascosti.
Visione quasi adulta nelle attività quotidiane.
Distingue meglio forme più complesse.

🔬 𝟏𝟏–𝟏𝟐 𝐦𝐞𝐬𝐢 — 𝐔𝐧𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚

Acuità visiva simile a un adulto.
Riconosce anche dettagli molto piccoli.
Vista e postura lavorano insieme nei primi passi.
Comprende distanze e dimensioni.

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Tratto persone non sintomi

le mamme di Ferrara e dintorni 2017 Le Mamme Di Bologna Le mamme di Ferrara

𝗟𝗲 𝘃𝗲𝗿𝘁𝗲𝗯𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲: 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰’𝗲̀ 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮?Oggi non parlerò di postura.Parlerò del luogo più sincero del corpo...
17/11/2025

𝗟𝗲 𝘃𝗲𝗿𝘁𝗲𝗯𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲: 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰’𝗲̀ 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮?

Oggi non parlerò di postura.
Parlerò del luogo più sincero del corpo:

𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗵𝗶𝗲𝗻𝗮, 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗶 𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗲.

La colonna che regge il mondo esterno e trattiene il mondo interno.
La schiena non mente. Non ha filtri. Non ha maschere. Quando non ce la fa, cede. Quando soffre, si incurva. Quando protesta, ti ferma. È la prima a sollevarti, l’ultima che ascolti.

𝗟𝗲 𝗩𝗲𝗿𝘁𝗲𝗯𝗿𝗲 – 𝗟𝗲 𝗣𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗧𝘂𝗮 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮

Ogni vertebra è una pagina del libro che sei. Ogni disco, uno spazio tra passato e presente. Ogni muscolo profondo, un ricordo trattenuto. C’è la vertebra che porta la responsabilità che non dici,
quella che sostiene il lavoro che pesa, quella che custodisce la paura del futuro,quella che ricorda il peso della famiglia.
La schiena racconta sempre la verità: come stai davvero.

𝗟𝗲 𝗦𝗽𝗮𝗹𝗹𝗲 – 𝗗𝗼𝘃𝗲 𝗔𝗽𝗽𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗶𝗹 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗼

Portano carichi emotivi, doveri, preoccupazioni prese dagli altri.
Quando sono troppo piene, salgono. Poi diventano dure.
Poi ti proteggono dalla vita stessa. A volte basta chiedersi: “𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗲𝘀𝗼 𝗲̀ 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗺𝗶𝗼?”

𝗟𝗮 𝗟𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗲 – 𝗟𝗮 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮

La lombare è terra. È radice, stabilità, sopravvivenza. Quando mancano risposte, brucia. Quando mancano radici, tira. Quando manca sostegno, cede. Il dolore lombare è un appello. È il corpo che dice: “𝗥𝗲𝘀𝘁𝗮𝗺𝗶 𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗼.”

𝗟𝗮 𝗗𝗼𝗿𝘀𝗮𝗹𝗲 – 𝗟𝗲 𝗘𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗧𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗲

È il ponte tra ciò che senti e ciò che mostri. Quando non puoi piangere, si tende. Quando non vuoi sembrare vulnerabile, si blocca. Quando la vita pesa, collassa. Protegge il cuore. A volte troppo.

𝗟𝗮 𝗖𝗲𝗿𝘃𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲 – 𝗗𝗼𝘃𝗲 𝗶𝗹 𝗣𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗗𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗣𝗲𝘀𝗼

È il punto in cui la mente si fa materia. Ogni pensiero non risolto, ogni dubbio, ogni paura si deposita lì come una corona che pesa.
Quando la testa gira, spesso è la vita che chiede direzione.

𝗟𝗮 𝗣𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗘𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮

Chi si protegge, si chiude.
Chi porta troppo, si irrigidisce.
Chi ha paura di cadere, inarca.
Chi non si sente sostenuto, cede.

La postura è la biografia del corpo. Non mente mai.

𝗟’𝗢𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗮 – 𝗜𝗹 𝗟𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗼

L’osteopata non forza. Ascolta. Legge. Decodifica i messaggi incisi nei muscoli profondi.

Ritrova lo spazio dove la vita non scorre più. Dona movimento dove c’è paura. Dona respiro dove c’è difesa.

Quando la schiena si apre, non torna solo la postura. Torna la persona.

𝗔𝘂𝘁𝗼𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼

🟤 Respira nel dorso
🟤 Oscilla il bacino a onde
🟤 Ginocchia al petto: ritorna a casa
🟤 Lascia che ogni espirazione sciolga ciò che un pensiero ha contratto

𝗠𝗲𝘁𝗮𝗳𝗼𝗿𝗮 𝗙𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 – 𝗟’𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗶𝘁𝗮

La schiena è un albero. Se è rigido, il vento lo spezza.
Se è libero, il vento lo trasforma. La schiena non chiede perfezione.
Chiede ascolto.

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🫶 𝗙𝗜𝗧𝗢𝗧𝗘𝗞𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗘𝗧𝗧𝗜𝗠𝗔𝗡𝗔Moringa – l’albero della vitalità che nutre, depura e riequilibra il corpoHai presente quella ...
16/11/2025

🫶 𝗙𝗜𝗧𝗢𝗧𝗘𝗞𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗘𝗧𝗧𝗜𝗠𝗔𝗡𝗔

Moringa – l’albero della vitalità che nutre, depura e riequilibra il corpo

Hai presente quella sensazione di stanchezza sottile, come se energia, concentrazione e tono vitale fossero “abbassati di volume”?

La moringa è una delle piante più nutrienti mai studiate: un concentrato naturale di vitamine, minerali, antiossidanti e fitocomposti capace di sostenere il corpo quando stress, infiammazione e alimentazione irregolare lo impoveriscono.

Chiamata “albero miracoloso”, la moringa nutre, rigenera e rimette in circolo l’energia biologica.

🌱 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮 𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗿𝗶𝗻𝗴𝗮

✨ Rimineralizza e nutre in profondità
Ricca di vitamine A, C, E, ferro e calcio altamente biodisponibili, supporta metabolismo, ossa, pelle e sistema immunitario.

✨ Potente antinfiammatorio naturale
I polifenoli e gli isotiocianati inibiscono le citochine pro-infiammatorie (IL-6, TNF-α), riducendo dolori articolari, rigidità e infiammazione viscerale.

✨ Stabilizza la glicemia
I composti bioattivi migliorano la sensibilità insulinica e rallentano l’assorbimento degli zuccheri, utile in caso di stanchezza post-prandiale o fame nervosa.

✨ Depura fegato e intestino
Favorisce la detossificazione epatica (Fase I e II), migliora la motilità intestinale e sostiene l’equilibrio del microbiota.

✨ Potente antiossidante
I flavonoidi (quercetina, kaempferolo) contrastano l’ossidazione cellulare, proteggendo cervello, tessuti e sistema cardiovascolare.

🌀 𝗩𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝘀𝘁𝗲𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮

La moringa non è solo “nutrimento”: è un modulatore del terreno biologico.

Un intestino meno infiammato, un fegato più efficiente e un sistema immunitario ben equilibrato aumentano la recettività ai trattamenti, migliorano il drenaggio e riducono l’iper-reattività dei tessuti.

Dal punto di vista osteopatico:
favorisce la decongestione viscerale (fegato, duodeno, colon);
riduce tensioni miofasciali riflesse legate a sovraccarico digestivo;
migliora l'elasticità delle catene miofasciali ventrali;
favorisce un tono neurovegetativo più equilibrato, con riduzione della dominanza simpatica.

È come se rendesse il “campo biologico” più morbido, più idratato e più predisposto alla regolazione.

💊 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗮𝘀𝘀𝘂𝗺𝗲

👉 Foglie fresche o polvere: 1–3 cucchiaini al giorno in frullati, yogurt, acqua o tisane.
👉 Infuso: 1 cucchiaio di foglie in 250 ml d’acqua calda, 10 minuti di infusione.
👉 Integratore: 400–800 mg/die di estratto titolato (come sempre, sotto consiglio professionale).
👉 In sinergia con curcuma e zenzero: amplifica gli effetti antinfiammatori e digestivi.

💫 𝗠𝗼𝗿𝗶𝗻𝗴𝗮 𝗲 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗼𝗿𝗺𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲

Grazie all’effetto combinato su glicemia, infiammazione e stress ossidativo, può:
migliorare la sensibilità insulinica, utile nelle disfunzioni metaboliche;
favorire la regolazione del ciclo mestruale attraverso un migliore equilibrio infiammatorio;
sostenere la tiroide grazie al contenuto di minerali (zinco, ferro, selenio).
Lavorando in modo così ampio, crea un ponte tra sistema endocrino, intestino e tessuti periferici.

🌸 𝗖𝘂𝗿𝗶𝗼𝘀𝗶𝘁à

🔹 Le foglie contengono fino a 7 volte più vitamina C delle arance e 4 volte più calcio del latte.
🔹 È una delle piante più studiate al mondo per il suo potenziale nella malnutrizione infantile.
🔹 In alcune tradizioni è considerata un “tonico della lucidità” perché migliora memoria e attenzione.

⚠️ 𝗔𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲

Non utilizzare in gravidanza o in caso di terapia per ipoglicemia senza parere medico.
Evitare dosi elevate in caso di calcoli renali (ricca di ossalati).
Le informazioni sono divulgative e non sostituiscono il parere del medico.

🌿 La moringa è come un “ricostituente intelligente”: nutre dove serve, depura dove manca equilibrio e ridona vitalità là dove il corpo fatica a ritrovarla.

🎯 𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚 𝟏𝟓 – 𝐌𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢𝐈𝐥 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐆𝐥𝐮𝐭𝐞𝐨 – Il Guardiano della PotenzaScendi di nuovo dentro la geografia del corpo. Ar...
15/11/2025

🎯 𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚 𝟏𝟓 – 𝐌𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢

𝐈𝐥 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐆𝐥𝐮𝐭𝐞𝐨 – Il Guardiano della Potenza

Scendi di nuovo dentro la geografia del corpo. Arriviamo a un territorio dove nasce la potenza, dove ogni passo prende coraggio
e ogni salto trova la sua spinta primordiale.

Qui vive lui: il Grande Gluteo, il muscolo che ti sostiene quando la vita ti chiede stabilità e che ti spinge avanti quando scegli di avanzare davvero.

🧠 “Noi siamo il grande gluteo.”

Siamo la cerniera tra forza e direzione. Siamo quelli che ti tengono eretto quando vacilli, che ti spingono in cima quando sali, che ti proteggono quando carichi il mondo sulle spalle. Ci irrigidiamo quando trattieni, ci indeboliamo quando ti dimentichi di te.
Siamo la potenza, ma anche la sicurezza interiore.

📍 𝐀𝐧𝐚𝐭𝐨𝐦𝐢𝐚 – Il pilastro della postura

Il grande gluteo è il più voluminoso muscolo del corpo umano.

Origina da:
• l’osso iliaco
• il sacro
• il coccige
• la fascia toracolombare

E si inserisce su:
• la tuberosità glutea del femore
• la fascia lata tramite il tensore della fascia lata

👉 È parte fondamentale della catena posteriore e protegge la colonna lombare.

⚙️ 𝐁𝐢𝐨𝐦𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐜𝐚 – La spinta primordiale

Il grande gluteo:
• Estende l’anca
• Ruota lateralmente il femore
• Stabilizza il bacino durante la camminata
• Supporta la colonna durante i sollevamenti

È il protagonista della corsa, della salita, dei salti, e di ogni gesto in cui il corpo si solleva per andare avanti.

💥 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐠𝐥𝐮𝐭𝐞𝐨 𝐬𝐢 𝐚𝐦𝐦𝐮𝐭𝐨𝐥𝐢𝐬𝐜𝐞

• Dolori lombari ricorrenti
• Instabilità del bacino
• Ginocchia che “cadono” verso l’interno
• Affaticamento rapido in salita
• Debolezza generale nella catena posteriore
• Riduzione di potenza e spinta

🧠 E sul piano emotivo?

Il gluteo si spegne quando perdi sicurezza. Quando non sai da che parte andare. Quando non ti senti stabile nella tua vita.

🚨 𝐓𝐫𝐢𝐠𝐠𝐞𝐫 𝐏𝐨𝐢𝐧𝐭 – Il dolore che frena la spinta

• Dolore profondo nella natica, irradiato verso il fianco o la parte posteriore della coscia
• Fastidio a stare seduti a lungo
• Tensione che limita la camminata o la salita delle scale
• Sensazione di “peso” o blocco al bacino

🧘‍♂️ 𝐒𝐭𝐫𝐞𝐭𝐜𝐡𝐢𝐧𝐠 – Libera la potenza trattenuta

1️⃣ Allungamento del piriforme e gluteo
Porta la caviglia sopra il ginocchio opposto e spingi delicatamente verso il petto.
30–40 secondi, respira.

2️⃣ Piegamento in avanti seduto
Schiena lunga, glutei radicati al suolo.
Rimani nella sensazione di spazio che si crea.

3️⃣ Pigeon pose (variante morbida)
Allunga in profondità il gluteo esterno.
Respira nella zona che tira.

💪 𝐏𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 – Riaccendi il motore del bacino

1️⃣ Hip thrust
La regina degli esercizi glutei.
Spingi con i talloni, contrai forte in alto.
3x12.

2️⃣ Bridge a una gamba
Controllo + potenza.
3x10 per lato.

3️⃣ Step-up su rialzo
Ricrea la spinta naturale della camminata in salita.
3x12.

4️⃣ Monster walk con elastico
Stabilità laterale e controllo del ginocchio.
3x20 passi.

🌬️ 𝐑𝐢𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐡𝐢𝐮𝐬𝐮𝐫𝐚

Chiudi gli occhi. Senti i glutei che ti sostengono, silenziosi, presenti.
Senti la stabilità del bacino, la forza che sale lungo la colonna.

👉 Ogni volta che ritrovi la tua stabilità, ritrovi anche la tua direzione.

📚 𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚̀

• È uno dei muscoli più potenti del corpo umano.
• Si è sviluppato enormemente con l’evoluzione per permettere la corsa su lunghe distanze.
• Un gluteo forte migliora postura, performance e riduce il carico sulla zona lombare.

💬 𝐋𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐄𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞

Il grande gluteo è la sicurezza del passo. Quando perdi stabilità nella tua vita, si indebolisce. Quando ritrovi il coraggio di prendere posizione, torna a sostenerti. È il muscolo che dice al mondo:

“Sono qui. Sto in piedi. Sono pronto a muovermi.”

Guarda il grande gluteo: https://www.youtube.com/watch?v=juot6udZYos

📍 Ricevo a Padova • Ferrara • Imola • Cesena • Bologna
📲 335 588 4012

­posteriore

Dive deeper into the glutes with Part 2 of our Glutes Series, featuring the Gluteus Medius in our immersive 3D animation! Explore the intricate details of th...

Indirizzo

Ferrara

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 20:30
Mercoledì 07:00 - 20:30
Giovedì 09:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 20:30
Sabato 07:45 - 13:45

Telefono

+393355884012

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