Riabiliti- Dott.ssa Ridolfo Nunziella

Riabiliti- Dott.ssa Ridolfo Nunziella Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Riabiliti- Dott.ssa Ridolfo Nunziella, Medicina e salute, Via Madre Chiesa, 2, Ficarra.

FISIOKINESITERAPIA
RIABILITAZIONE: Ortopedica-Neurologica-Post chirurgica-Respiratoria-Sportiva
LINFODRENAGGIO MANUALE
TERAPIA STRUMENTALE : Tecar-TENS-Elettrostimolazione-Laser-Ultrasuoni-Magnetoterapia-Pressoterapia
GINNASTICA POSTURALE e MEZIÈRÈS

24/10/2025
📣Il 31 Ottobre RiABiLiTi compie 5 anni!!!🎂Acquista la tua 🃏CARD entro tale data e potrai usufruire della Promo "4+1" nel...
14/10/2025

📣Il 31 Ottobre RiABiLiTi compie 5 anni!!!🎂
Acquista la tua 🃏CARD entro tale data e potrai usufruire della Promo "4+1" nel mese di Novembre.🎉

14/10/2025

🫁 𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼̀ 𝗦𝗶𝗴𝗺𝘂𝗻𝗱 𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱

Lo studio è silenzioso. L’odore di libri riempie la stanza.
Freud è seduto, taccuino in mano.
Sul lettino, non un uomo, ma un muscolo.
Il Diaframma.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Allora, signor Diaframma… come si sente oggi?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
(sospira)
Compresso, professore. Come sempre.
Tutti mi usano, ma nessuno mi ascolta davvero.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Interessante. Mi racconti delle sue origini.

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
Io non sono nato dove sono ora.
All’inizio stavo nel collo dell’embrione, vicino alla voce — quasi un segno del destino. Poi ho iniziato il mio viaggio verso il centro.
Provengo dal mesoderma, il foglietto della forza e del movimento.
Il mio compito era un paradosso: dividere e unire allo stesso tempo.
Quando ho trovato la mia casa tra torace e addome, ho capito che sarei diventato un ponte.
Tra respiro e digestione. Tra pensiero ed emozione.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Ah… un ponte tra i piani dell’essere. Mi piace.
E quando ha iniziato a respirare?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
Il mio debutto è stato… drammatico.
Un neonato, un urlo, un respiro. Io mi contraggo, l’aria entra, e il mondo comincia.
Da quel momento non ho mai smesso.
Respiro dopo respiro, vita dopo vita.
Senza di me, professore, l’inconscio non avrebbe nemmeno l’aria per sognare.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Ha il dono dell’ironia, vedo.
Si sente trascurato dal corpo?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
Non è trascuratezza, è inconsapevolezza.
Pensano che io serva solo a respirare, ma io faccio molto di più.
Massaggio il cuore, accompagno il sangue, aiuto i visceri, cullando la digestione e il sistema linfatico.
E poi… sento.
Le emozioni, professore. Tutte.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Ah, eccoci. Le emozioni. Mi dica di più.

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
La paura mi paralizza. Trattieni il respiro, e io mi blocco con te.
La rabbia mi spinge in alto.
La tristezza mi appesantisce.
La gioia mi apre come una vela.
Quando ami, io canto. Quando soffri, io piango con te.
Sono l’emozione fatta carne.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Un inconscio muscolare, potremmo dire.
E com’è il suo rapporto con il resto del corpo?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
Ah, la mia famiglia!
Il cuore mi è fratello, il fegato è un tipo serio, l’intestino è un artista sensibile, la colonna vertebrale è la mia compagna di vita.
Quando io mi blocco, lei soffre; quando lei si torce, io non respiro più.
Siamo una coppia che vive di reciproche dipendenze.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
E chi l’ha capita davvero?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
(sorride con un piccolo moto di cupola)
L’osteopata.
È l’unico che non vuole aggiustarmi, ma ascoltarmi.
Sente il mio ritmo, percepisce i miei blocchi, i miei sospiri interni.
Con le sue mani mi accoglie, mi accompagna, mi restituisce spazio.
Quando mi libera, il corpo intero si ricorda di essere vivo.
Con lui non servono parole, solo respiro.
L’osteopatia è la psicanalisi del corpo.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Molto affascinante…
E le altre discipline, come la trattano?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
Oh, mi conoscono in molti.
Nello yoga mi venerano con il pranayama.
Nell’Ayurveda sono il fuoco che accende la digestione.
Nella medicina cinese sono il ponte tra Cielo e Terra.
Nel Feldenkrais e nel Pilates mi riscoprono con delicatezza.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
E cosa la fa soffrire?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
La disattenzione. Lo stress. Le emozioni che non trovano voce.
Le posture rigide, la paura del sentire.
Quando succede, divento una corazza.
Mi alzo troppo, spingo giù troppo, e tutto perde armonia.
Il corpo si chiude, la mente si confonde, e io resto nel mezzo, a trattenere il mondo.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
E cosa, invece, la guarisce?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
La libertà.
Un respiro profondo, una risata sincera, un pianto liberatorio.
Il tocco gentile, la presenza consapevole.
Quando torno a scorrere, il corpo canta. Il cuore si alleggerisce, la mente si calma.
Io non curo, professore…
io ricordo al corpo come si vive.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Un’ultima cosa, signor Diaframma: cosa direbbe al suo corpo, se potesse parlargli direttamente?

𝗗𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮:
Solo questo:
Non dimenticarti di me.
Io sono il respiro tra ciò che pensi e ciò che senti.
Sono il ponte tra la mente e il ventre.
Ogni volta che mi ascolti, il mondo dentro di te si riconnette.
Quando mi liberi, tutto scorre. Quando mi ami, tutto guarisce.
Freud resta in silenzio.
Il Diaframma inspira lentamente, come se la stanza intera respirasse con lui.
Poi sorride.

𝗙𝗿𝗲𝘂𝗱:
Forse, caro Diaframma… l’inconscio respira con lei.

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09/10/2025

💥 OGGI LO PSOAS È A PROCESSO 💥

Accusato di iperlordosi, lombalgia, coxalgia, rigidità, stress e pure di “rovinarci la postura”.
Ma forse… è solo un muscolo frainteso.

⚖️ IL PROCESSO ALLO PSOAS
(Cronaca di un muscolo troppo spesso incolpato)

Aula del Tribunale del Corpo Umano, ore 9:00.
Un brusio riempie la sala. Tutti i muscoli sono presenti: il diaframma, il gluteo, il retto dell’addome, perfino la lingua (che non riesce a stare zitta).
E al centro, sul banco degli imputati… lo psoas.

👨‍⚖️ IL GIUDICE:
“Signor Psoas, lei è accusato di iperlordosi lombare, lombalgia cronica, dolore inguinale, coxalgia, eccesso di rigidità e cattiva postura.
Come si dichiara?”

💪 LO PSOAS (in piedi, tono calmo):

“Innocente, Vostro Onore. Ma esausto.
Io non sono il colpevole: sono il soccorritore del corpo.”
“Vengo dalle vertebre lombari e arrivo al femore, passando vicino a reni, visceri e diaframma.
Fletto l’anca, sostengo il bacino, stabilizzo la colonna.
Mi accusano di ti**re, ma io reagisco.
Quando il diaframma è bloccato dallo stress, io mi contraggo per tenerlo in equilibrio.
Quando il retto dell’addome è debole, io mi irrigidisco per compensare.
Quando i glutei dormono, io lavoro al posto loro.
E quando i visceri o la mandibola mandano tensioni anomale, io le assorbo.
Sono io che tengo insieme ciò che gli altri dimenticano di sostenere.”

Un mormorio corre tra i muscoli in aula.
Il giudice alza la mano per fare silenzio. Poi, con tono severo, dichiara: “Chiamiamo il testimone esperto: l’Osteopata.”

🧠 L’OSTEOPATA (salendo sul banco, con calma e un sorriso):
“Grazie, Vostro Onore.
Confermo quanto detto dallo psoas.
Nella mia pratica clinica, lo vedo ogni giorno accusato di dolori e rigidità di cui non è l’origine, ma solo la voce.
Lo psoas è un muscolo profondo e intelligente, in connessione diretta con il diaframma attraverso le fasce del pilastro mediale.
Ogni volta che il respiro si blocca o l’emozione resta sospesa, lui entra in difesa.
È collegato ai visceri addominali, ai reni, al pavimento pelvico e perfino all’occlusione mandibolare.
Quando il sistema perde armonia, lui tira il filo per non farlo crollare.
Non crea il dolore: lo manifesta.”

👨‍⚖️ IL GIUDICE:
“Quindi lei sostiene che non è colpevole?”

🧠 L’OSTEOPATA:
“Assolutamente.
Quando lo tratto, non faccio “rilassare un muscolo”:
ripristino il dialogo tra respiro, bacino e catene muscolari.
Lo psoas torna libero solo quando tutto il sistema torna a comunicare.
È un interprete, non un aggressore.”
Il giudice annuisce.
La corte ascolta in silenzio.
Lo psoas abbassa lo sguardo, stanco ma grato.

💪 LO PSOAS (sussurrando):
“Non tutto ciò che tira fa male, Vostro Onore.
A volte tiro… perché sto tenendo insieme tutto il resto.”

⚖️ VERDETTO DELLA CORTE

“Il muscolo psoas è dichiarato innocente.
È riconosciuto come elemento fondamentale dell’equilibrio posturale e viscerale.
D’ora in poi, va trattato con rispetto e ascolto profondo.”
Applausi in aula.
Il diaframma sospira.
Il gluteo medio promette di impegnarsi di più.

E l’Osteopata, con un sorriso, prende appunti nel suo taccuino invisibile: “Anche oggi, giustizia è stata fatta.”

👉 Se senti tensione nella parte anteriore delle anche, nella schiena o nel bacino, non sempre è colpa dello psoas:
a volte è solo un messaggero che chiede equilibrio.
Con l’osteopatia si può ristabilire il dialogo tra muscoli, respiro e postura.

Perché quando il corpo comunica, tutto torna al suo posto.

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🎉 Il 31 Ottobre festeggiamo 5 anni insieme! 🎉Lo studio RiABiLiTi compie 5 anni e questo traguardo è possibile solo grazi...
07/10/2025

🎉 Il 31 Ottobre festeggiamo 5 anni insieme! 🎉

Lo studio RiABiLiTi compie 5 anni e questo traguardo è possibile solo grazie alla fiducia che avete dimostrato ogni giorno. 💙

Per ringraziarvi una promo speciale dedicata all’anniversario:
👉 Pacchetto 5 sedute al prezzo di 4
Valido per tutte le prenotazioni effettuate entro il 31 Ottobre (e da effettuare entro il mese di Novembre).

È il modo per celebrare insieme a voi questi 5 anni di cura, movimento e benessere. ✨

📞 Prenota subito al 320.3578233 o scrivici in DM per riservare il tuo posto.
I posti sono limitati!

Grazie di cuore a chi mi ha accompagnato fino qui: il meglio deve ancora ve**re. 💪💙

Cinque anni di impegno, passione e risultati. È tempo di festeggiare… e di svelare una sorpresa speciale! 🎉
05/10/2025

Cinque anni di impegno, passione e risultati. È tempo di festeggiare… e di svelare una sorpresa speciale! 🎉

04/10/2025

🎉 𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚 𝟏𝟏 – 𝐌𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢 🎉

Oggi incontriamo un muscolo che fa molto di più di quanto sembri. Piccolo, nascosto, ma sempre in tensione. Un vero “guardiano del collo” e, spesso, il colpevole silenzioso di quella rigidità che ci accompagna tra computer, telefono e stress quotidiano:

L’elevatore della scapola.

Hai presente quella tensione dietro il collo che arriva dopo una giornata al computer? Quel fastidio che si arrampica verso la nuca e ti sembra di avere un peso addosso che non riesci a scrollarti via?Ecco, lì dentro c’è un piccolo muscolo che non smette mai di lavorare.

“Io sono l’elevatore della scapola. Mi attivo ogni volta che tiri su le spalle, quando ti senti sotto pressione o cerchi di proteggerti dal mondo. Non sono cattivo: cerco solo di difenderti.”

📍 𝐀𝐧𝐚𝐭𝐨𝐦𝐢𝐚 – Il ponte tra collo e spalla

• Origine → processi trasversi delle prime 4 vertebre cervicali (C1–C4)• Inserzione → angolo superiore e margine mediale della scapola• Vicini → trapezio, romboidi, scaleni, sternocleidomastoideo• Innervazione → nervo dorsale della scapola (C4–C5) e rami cervicali diretti

👉 È come una corda obliqua che solleva la scapola e, se questa è fissa, tira giù il collo.

⚙️ 𝐁𝐢𝐨𝐦𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐜𝐚 – Il tirante posteriore del collo

• Eleva la scapola e la avvicina alla colonna• Ruota la scapola verso il basso (movimento opposto al trapezio superiore)• Inclina e ruota il collo dallo stesso lato se la scapola è fissa• Stabilizza il cingolo scapolare durante i movimenti del braccio

👉 È il muscolo che “tira su le spalle” quando siamo tesi, frettolosi o sotto pressione.

💥 Quando lavora l’elevatore della scapola?

Più spesso di quanto immagini:• Quando tieni lo smartphone o il mouse troppo a lungo• Quando porti lo zaino o la borsa su una sola spalla• Quando ti rannicchi davanti al computer• Quando ti irrigidisci per freddo o stress• Quando sollevi il braccio lateralmente senza stabilizzare la scapola

👉 È il “termometro posturale” delle tue tensioni cervicali.

🚨 𝐓𝐫𝐢𝐠𝐠𝐞𝐫 𝐏𝐨𝐢𝐧𝐭 – Il dolore che sale e si irradia

• Dolore profondo al lato del collo e alla base del cranio• Irradiazione verso l’angolo superiore della scapola e la spalla• Rigidità mattutina e difficoltà a ruotare il collo• Peggiora con stress, freddo o posture statiche prolungate

👉 Spesso simula una cervicalgia articolare, ma la radice è miofasciale.

🧘 𝐒𝐭𝐫𝐞𝐭𝐜𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐦𝐢𝐫𝐚𝐭𝐨 – Sciogliere il collo e liberare la scapola

1️⃣ Stretch seduto (20–30 sec/lato, 2 volte)
👉 Afferra la sedia con una mano, inclina la testa verso il lato opposto e guarda leggermente verso il basso.

2️⃣ Stretch scapolare a parete (5 respiri profondi)
👉 Appoggia il dorso della mano sulla schiena, porta il mento verso il petto e lascia scendere la spalla.

3️⃣ Auto-massaggio con pallina (1–2 min/lato)
👉 Tra scapola e colonna, lentamente, finché la tensione si riduce.

💪 𝐏𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 – Stabilizzare e riequilibrare

1️⃣ Scapular retraction con elastico (10–12 rip, 2–3 serie)
👉 Gomiti lungo i fianchi, tira indietro le scapole senza alzare le spalle.

2️⃣ Shrug controllato con manubri leggeri (8–10 rip, 2 serie)
👉 Solleva le spalle inspirando, poi abbassale lentamente espirando.

3️⃣ Y-T-W su fitball o panca inclinata (8–10 rip per forma)
👉 Rinforza i muscoli stabilizzatori scapolari in sinergia.

📚 𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭à

• È il muscolo più spesso contratto in chi lavora al PC• Si attiva anche solo pensando di “ti**re su le spalle”• È legato al diaframma tramite catene miofasciali → tensione respiratoria e cervicale• Nei soggetti ansiosi o iperattivi, è quasi sempre ipertonico• Scioglierlo migliora respiro, mobilità cervicale e percezione del “peso sulle spalle”

🧩 𝐒𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐞...Non potresti ruotare la testa con libertà, né sollevare la spalla quando chiami qualcuno da lontano.Ma se mi tieni contratto troppo a lungo, ti farò ricordare che la libertà di movimento nasce dal rilassamento.

💬 𝐋𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞L’elevatore della scapola è il muscolo del carico mentale: si tende quando “porti il mondo sulle spalle”, quando non riesci a delegare, quando ti irrigidisci per paura di sbagliare.Rilassarlo significa lasciare andare il bisogno di controllo.

💬 Cervicale tesa, mal di testa o spalle rigide?L’elevatore della scapola potrebbe essere il “grilletto” nascosto dietro i tuoi dolori.

📍 Ricevo a Padova • Ferrara • Imola • Cesena • Bologna
📲 335 588 4012

✨ Ricorda: non serve portare il mondo sulle spalle… basta alleggerire il collo.

Se vuoi vedere l'elevatore della scapola in azione non perderti il video di
https://www.youtube.com/watch?v=AC1pk0Cp98c

04/10/2025

🧠 "Ciao, sono il tuo nervo sciatico: lasciami raccontare chi sono"

Ciao, sono il 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼, e forse mi conosci soprattutto quando ti faccio male.

Vorrei però spiegarti che io non sono il “𝗰𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮”: sono un 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗲𝗿𝗼, il filo conduttore che collega il tuo sistema nervoso centrale alle tue gambe. Il mio linguaggio – il dolore, i formicolii, la perdita di forza – serve solo a dirti che da qualche parte c’è un 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼.

🌱 La mia origine

Nasce tutto nella parte bassa della tua colonna: radici nervose che emergono da 𝗟𝟰, 𝗟𝟱, 𝗦𝟭, 𝗦𝟮 𝗲 𝗦𝟯 si uniscono per formarmi.

Sono il 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼 𝗲 𝗿𝗼𝗯𝘂𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗼: arrivo fino a un metro di lunghezza e ho lo spessore del dito mignolo.

Attraverso il 𝗳𝗼𝗿𝗮𝗺𝗲 𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 passo nel gluteo, sotto (o a volte attraverso) il 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗽𝗶𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲, scendo lungo la coscia e al ginocchio mi divido in due rami:

il 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝘁𝗶𝗯𝗶𝗮𝗹𝗲, verso polpaccio e pianta del piede,
il 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗼𝗻𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲, verso dorso del piede e dita.

⚡ La mia funzione

Sono un 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗺𝗶𝘀𝘁𝗼, quindi svolgo due compiti:

Porto 𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ ai muscoli posteriori della coscia, gamba e piede.
Raccolgo 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ da cute di coscia, gamba e pianta del piede.

Se muovi le dita, corri, salti o cammini… sono io che ti permetto di farlo.
E se senti il suolo sotto i piedi, sono io a inviarti quell’informazione.

🚨 Quando soffro

Io non mi ammalo da solo: soffro quando qualcosa mi comprime o mi irrita.

Le cause più comuni sono:
𝗘𝗿𝗻𝗶𝗲 𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗿𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗮𝗹𝗶 che schiacciano le radici.
𝗦𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗶𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 che mi stringe come una morsa.
𝗣𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗲 𝘀𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀, stare seduti troppo o guidare a lungo.
𝗔𝗿𝘁𝗿𝗼𝘀𝗶 𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘂𝗺𝗶, che rendono difficile il mio percorso.

I miei segnali sono chiari: 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗹𝗼𝗺𝗯are-𝗴𝗹𝘂𝘁𝗲𝗼-𝗰𝗼𝘀𝗰𝗶𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲, formicolii, intorpidimento, perdita di forza.

🧍 Postura e piriforme

Il 𝗽𝗶𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 è il mio vicino di casa: piccolo ma potente.
Se diventa rigido, mi riduce lo spazio.
La tua 𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮 quotidiana decide gran parte del mio benessere: gambe accavallate, sedentarietà, materassi scorretti… tutto conta.

🤸 Stretching e movimento
Vuoi aiutarmi? 𝗠𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼.

Lo stretching più utile è quello del 𝗽𝗶𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲:

Sdraiati, piega una gamba e porta la caviglia sopra il ginocchio opposto.
Tira verso di te la coscia.
Respira e lascia andare.

Anche la 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗹𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗲 sono i miei migliori alleati.

👐 L’aiuto dell’osteopatia e della chinesiologia

Ridare 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ a bacino e lombari.
Rilasciare 𝗽𝗶𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗲 𝗴𝗹𝘂𝘁𝗲𝗶.
Riequilibrare la 𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗴𝗹𝗼𝗯𝗮𝗹𝗲.
Io non ti punisco: ti avviso che c’è un 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

🌟 Un ultimo messaggio
Io non sono il problema, sono il 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗲𝗿𝗼.
Se mi ascolti, trasformo il dolore in una 𝗼𝗰𝗰𝗮𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲: migliorare postura, respiro, movimento e benessere.
Un corpo libero ed elastico è un corpo che 𝘀𝗼𝗿𝗿𝗶𝗱𝗲.
Fonte : Luca Franzon osteopata

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OTTOBRE...mese della prevenzione del tumore al seno.Per info 320.3578233
01/10/2025

OTTOBRE...mese della prevenzione del tumore al seno.

Per info 320.3578233

"Mi si è incavallato un nervo"
01/10/2025

"Mi si è incavallato un nervo"

🧠✨ 𝗟𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗮𝘁𝗼

C’era una volta, nelle chiacchiere di paese e nei racconti di famiglia, un misterioso fenomeno:

“Mi si è incavallato un nervo!”

Lo diceva la nonna, lo ripeteva il vicino, lo sentivi dal barbiere e persino in ufficio.

Era l’unica spiegazione che sembrava dare un senso a quei formicolii improvvisi, a quelle f***e brucianti, a quelle scosse che scendono dal collo fino alle dita, o dalla schiena fino al piede.

La verità, però, è che 𝗶 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗮𝗻𝗼.
Non si aggrovigliano, non fanno nodi, non si sovrappongono come fili di lana.

E allora perché sentiamo quel dolore? Perché ci svegliamo di notte con la mano addormentata o la gamba che brucia?
La risposta è nascosta 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼.

Entriamo insieme in questo mondo affascinante.

🔍 𝗔𝗻𝗮𝘁𝗼𝗺𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼: 𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲

Un nervo è molto più di un “filo” che porta impulsi:
È un 𝗰𝗮𝘃𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗼 formato da migliaia di fibre nervose, organizzate in fascicoli, avvolti da guaine protettive come l’epinevrio, il perinevrio e l’endonevrio.
Trasporta 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶 che permettono al cervello di comunicare con ogni cellula del corpo.

Vive in un costante equilibrio: non è mai immobile, ma 𝘀𝗰𝗶𝘃𝗼𝗹𝗮, 𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝘂𝗻𝗴𝗮, 𝘀𝗶 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗮 ai nostri movimenti.

Quando questo equilibrio viene disturbato, possono insorgere sintomi di 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮: dolore, formicolii, perdita di sensibilità o debolezza.

⚡ 𝗟𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼𝘀𝗮

I nervi passano attraverso veri e propri 𝘁𝘂𝗻𝗻𝗲𝗹 𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶: strettoie tra muscoli, ossa, legamenti e tessuti. Se questi spazi si riducono, nasce il problema.

Ecco alcuni esempi:

𝗖𝗼𝗹𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗹𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗲 → protrusioni o ernie discali possono comprimere le radici nervose.
𝗦𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘁𝗼𝗿𝗮𝗰𝗶𝗰𝗼 → i muscoli scaleni o il pettorale minore possono chiudere il passaggio dei nervi diretti al braccio.
𝗧𝘂𝗻𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗿𝗽𝗮𝗹𝗲 → il nervo mediano viene compresso al polso.
𝗦𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗶𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 → il nervo sciatico resta intrappolato sotto un muscolo gluteo contratto.

Ma non esistono solo compressioni 𝗺𝗲𝗰𝗰𝗮𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲. Anche 𝗰𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗻𝘂𝘁𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 e abitudini scorrette possono irritare i nervi:

𝗗𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶𝘁 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘁𝗮𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗕𝟭𝟮, 𝗕𝟭, 𝗕𝟲 → fondamentali per la mielina, la guaina che riveste e protegge il nervo.
𝗘𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗶 → può alterare la conduzione nervosa, come accade nel diabete.
𝗔𝗹𝗰𝗼𝗹 → tossico per le fibre nervose, può causare neuropatie croniche.
𝗙𝘂𝗺𝗼 → riduce l’apporto di ossigeno e nutrienti, accelerando i processi degenerativi.

🧍‍♀️ 𝗣𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮, 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼

Immagina il tuo corpo come un insieme di corde elastiche: i nervi devono 𝘀𝗰𝗶𝘃𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 e 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 a ogni gesto, come fili che seguono i movimenti senza attrito.
Quando la postura si altera — collo proiettato in avanti, spalle chiuse, dorso curvo — questi spazi vitali si restringono.
I muscoli diventano 𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗶, i tessuti fasciali perdono elasticità, e i nervi finiscono per essere 𝘀𝘁𝗶𝗿𝗮𝘁𝗶, 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗹𝗮𝘁𝗶.

È qui che entra in gioco la 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗶𝗰𝗮: la capacità del nervo di muoversi liberamente. Se questa si riduce, il sintomo compare.

🏃‍♀️ 𝗔𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝘁𝗼𝗻𝗶𝗰𝗶

Perché un nervo torni davvero in salute, serve 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲:
𝗘𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶𝘇𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝗰𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗲 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ per mantenere i tunnel anatomici liberi.
𝗥𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝘇𝗼 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗺𝗶𝗿𝗮𝘁𝗼 per stabilizzare spalle, bacino e colonna.
𝗔𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝗲𝗿𝗼𝗯𝗶𝗰𝗮 per migliorare l’ossigenazione e la nutrizione dei nervi.

In alcuni casi, può essere utile integrare con 𝘃𝗶𝘁𝗮𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗲 (B1, B6, B12, acido alfa-lipoico) sotto consiglio medico.

Fonte # Luca Franzon osteopata

X iinfo 3402742416 Dott Gianfranco Mendico
Chinesiologo, esperto in Posturale Mezieres e personal trainer
# posturaltraining
pt

30/09/2025

Visto che è piaciuta molto ed è stata condivisa in molte pagine Facebook la storia tragicomica della quinta vertebra lombare.... potrei quasi fare una telenovela con le varie parti del corpo.... Oggi parto dalle radici

👣 𝐋𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 (𝐭𝐫𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚) 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐩𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨: 𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚

🎙️ “Ciao, sono il tuo 𝐩𝐢𝐞𝐝𝐞. Sì, proprio io, quello che infili di corsa in una scarpa al mattino e che non guardi mai. Quello che si prende tutto il peso, tutti i passi, tutti gli errori posturali.
Sono piccolo, ma reggo un colosso: te.”

⏰ 07:00 – 𝐋𝐚 𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐚

L’umano si alza e io? Già in allerta. Nessuno stretching, nessun contatto graduale col pavimento. Bam: peso intero sui talloni.
Le mie 26 ossa e 33 articolazioni si guardano e pensano: “Ragazzi, oggi sarà lunga.”

👞 08:00 – 𝐋𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐫𝐩𝐚: 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐜𝐚𝐫𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨

Tacchi, punte strette, solette rigide, scarpe consumate.
Io nasco per muovermi, adattarmi, percepire. La natura mi ha regalato un’arte: 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
Ma appena mi infili in certe scarpe… addio. Le dita si schiacciano, l’arco crolla o si irrigidisce. La mia dinamica diventa statica, e io smetto di “parlare” con ginocchia, bacino e colonna.

🎯 𝐍𝐨𝐭𝐚 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐚:

Senza libertà articolare → perdo la mia funzione di ammortizzatore.
Senza stimoli → i muscoli intrinseci si addormentano.
Con troppa rigidità → le catene fasciali si irrigidiscono e la postura collassa.

💺 09:00 – 𝐔𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨: 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢𝐜𝐢𝐭à 𝐚𝐬𝐬𝐚𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚

Tu stai fermo seduto, ma io non riposo mai. Rimango contratto in scarpe strette, con la circolazione che fatica a scorrere. Il polpaccio tira, la fascia plantare urla, e il ginocchio riceve già i primi segnali distorti.

🏃 18:00 – 𝐒𝐩𝐨𝐫𝐭: 𝐭𝐫𝐚 𝐞𝐧𝐭𝐮𝐬𝐢𝐚𝐬𝐦𝐨 𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐬𝐭𝐫𝐢

L’umano pensa: “Corro così scarico lo stress!”
Ottima idea… se solo mi preparasse. Ma lui parte a freddo.
Io mollo l’impatto di 3 volte il peso corporeo a ogni passo. Se sono rigido, il colpo sale su tibia, ginocchio e schiena. Se sono debole, crollo all’interno con la pronazione.

🧠 21:00 – 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐫𝐯𝐨𝐬𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐢𝐥𝐭

Stress, ansia, stanchezza. E io, piede, divento un sensore confuso. La propriocezione cala, le catene fasciali si tendono, l’equilibrio traballa.
La verità? Io non sono mai solo un piede: sono un’antenna che comunica con tutto il corpo.

📚 𝐔𝐧 𝐩𝐨’ 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚

📌 Anatomia: 26 ossa, 33 articolazioni, oltre 100 muscoli e legamenti. Retropiede, mesopiede, avampiede. Recettori che parlano al sistema nervoso.
📌 Biomeccanica: in statica → distribuisco i carichi come un ponte a tre archi. In dinamica → assorbo, immagazzino e restituisco energia elastica. Parte di tutte le catene fasciali, dal polpaccio al diaframma.
📌 Postura: se crollo all’interno (pronazione) → ginocchio ruota, bacino si inclina, colonna compensa. Se rigido all’esterno (supinazione) → carico non distribuito, catena bloccata. Io spesso sono l’origine nascosta del dolore.

💆 𝐄𝐩𝐢𝐥𝐨𝐠𝐨: 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨

L’osteopata mobilizza articolazioni, riattiva muscoli intrinseci, libera fascia plantare, riaccende la propriocezione. Io torno a sentirmi vivo.

👣 𝐈𝐨 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐞𝐝𝐞. 𝐈𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐩𝐢𝐞𝐝𝐞.

Se ti prendi cura di me → ti porto lontano.
Se mi ignori → ti fermo.

📍 Ricevo a: Ferrara, Imola, Padova, Cesena, Zola Predosa
📞 Prenotazioni: 335 588 4012

✨ Luca Franzon – Osteopata – Tratto persone, non sintomi.

Indirizzo

Via Madre Chiesa, 2
Ficarra
98062

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 12:00
14:30 - 19:30
Martedì 08:30 - 12:30
15:30 - 19:30
Mercoledì 08:30 - 12:00
14:30 - 19:30
Giovedì 08:30 - 12:30
15:30 - 19:30
Venerdì 08:30 - 12:30
14:30 - 19:30
Sabato 08:30 - 12:30

Telefono

+393203578233

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