23/07/2024
LE MANI DELLA NATO SUI NOSTRI DATI DIRETTAMENTE ATTRAVERSO I MINISTERI
In questi giorni è arrivata in Fibercop una richiesta urgente per attivare un impianto Nato con apparato attivo presso la Direzione Generale del Ministero della Salute - Sistemi informativi. Consideriamo che la rete di Tim è ora in Fibercop ed è proprietà del fondo statunitense KKR, Fondo Abhu Dhabi, Fondo Canadian Pension, F2i e MEF. In KKR comanda il generale Petraeus, ex CIA ed ex comandante delle guerre in Iraq ed Afghanistan.
Di questi impianti, ne metteranno uno in ciascun Ministero italiano.
Come si giustifica una tale ingerenza da parte di un organismo sovranazionale extra giurisdizionale militare nella viva carne di una Nazione sedicente democratica ?
Sappiamo dalle strategie di utilizzo dell’intelligenza artificiale della NATO (https://www.nato.int/cps/en/natohq/official_texts_227237.htm ) recentemente aggiornate che una delle loro più urgenti necessità è quella di mettere le mani su dati pubblici attendibili e infatti questo programma implica la possibilità di accedere a miliardi di informazioni su milioni di cittadini italiani, a partire da quelli sanitari.
Questo per spiegare meglio a chi non lo aveva ancora capito, la necessità di fare opposizione alla migrazione dei propri dati sanitari nel Fascicolo Sanitario Elettronico.
Un tale apparato inserito fin dentro i gangli delle nostre istituzioni significa una sorta di commissariamento ovvero una svendita dei dati sensibili dei cittadini italiani ad un’entità militare che di fatto, oltre a non perorare la causa della pace e a non avere effettive funzionalità difensive, potrebbe usare quei dati contro di noi, per elaborare all’occorrenza per esempio armi biologiche non convenzionali, per attuare, per esempio, delle sperimentazioni di massa attraverso farmaci o attraverso vaccini, senza che noi ne sappiamo nulla. La NATO di fatto lavora per difendere gli interessi dei cartelli finanziari contro di noi.
Noi cittadini siamo una controparte di questi cartelli che può all’occorrenza assumere la funzione di complice inconsapevole delle loro politiche di controllo e di potere sull’umanità.
Comunque questo atto si configura come un atto eversivo e di alto tradimento da parte del governo italiano nei confronti di noi cittadini.
Un atto da cui dobbiamo necessariamente difenderci, rinunciando più possibile all’uso del ricettario regionale e al pagamento elettronico dei farmaci, nonché evitando i pagamenti elettronici e le varie tessere che forniscono nei negozi franchising, che hanno analoghe finalità: sottrazione di dati.
Il nostro Paese che ha oltre 100 basi NATO al suo interno è diventato il quartiere generale dell’alleanza atlantica, vale a dire la polveriera su cui siamo seduti, il primo dunque obiettivo strategico in caso di conflitto con la Russia, conflitto che comunque, laddove innescato sappiamo già che perderemo, ma in UE sono tutti contenti di riuscire nell’impresa di dare continuità alle politiche guerrafondaie della legislatura precedente, anzi di implementarle.
La Meloni ci ha consegnato mani e piedi a un’entità che di fatto si serve dell’Italia come finora si è servita dell’Ucraina.
Ecco, immaginate l’Italia come la futura Ucraina nei programmi delle élite, il cui braccio armato è per l’appunto la NATO.