30/05/2020
COS'E' IL MASSAGGIO TAILANDESE E A COSA SERVE?
Si pensa che il corpo umano abbia circa 72.000 linee energetiche. Il massaggio tailandese ne predilige 10 chiamate Sen sulle quali lavora attraverso un approccio globale che usa mani, dita, piedi, gomiti, avambracci, ginocchia attraverso palmopressioni e digitopressioni. Il corpo viene poi allungato, stirato e manipolato in modo gentile e profondo secondo tecniche paragonate allo Yoga passivo. Con il massaggio thai le articolazioni, messe in trazione in modo fluido e naturale, conservano la loro elasticità: le ossa la capacità di assimilare il calcio. I muscoli e i tendini si allungano, aumentano la loro flessibilità e si rinforzano. L’effetto distensivo procurato da un massaggio thai è molto profondo. L’allentamento delle tensioni e la correzione dei movimenti articolari rallenta la produzione di adrenalina riequilibrando il sistema neurovegetativo. Si elimina così la causa che più frequentemente provoca condizioni di affaticamento fisico e mentale. Agendo sulle linee energetiche e sui punti riflessi il massaggio tailandese opera positivamente in modo indiretto su molti organi interni e interviene più direttamente su molte patologie che interessano l’apparato locomotorio: dolori muscolari, dolori articolari, deformazioni della colonna vertebrale (lordosi, cifosi, scoliosi), nevralgie, insonnia, insufficienza circolatoria, cellulite. L’azione del massaggio thai esercita su questi disturbi è sia preventiva che curativa. In entrambi i casi è necessario che il paziente si sottoponga a una serie continuativa di trattamenti. Non è possibile stabilire a priori quanti interventi saranno necessari.
Cristiana Padovani