Teresa Chiarelli - BioRisonanza - Firenze

Teresa Chiarelli - BioRisonanza - Firenze La Biorisonanza BICOM® è una metodica di valutazione e trattamento che utilizza la tecnologia quantistica per stimolare l'organismo stesso all'auto-guarigione.

19/05/2025
14/05/2025

Ci sono concetti che sembrano sfidare non solo le leggi della fisica tradizionale, ma anche quelle della nostra intuizione. La funzione d’onda è uno di questi. Un’idea rivoluzionaria che ha cambiato per sempre il nostro modo di pensare alla realtà. Ma cos’è esattamente questa funzione d’onda? Cosa rappresenta e quali enigmi ha portato con sé?

CHE COS’È LA FUNZIONE D’ONDA?

La funzione d’onda è il cuore della meccanica quantistica. Formalizzata da Erwin Schrödinger nel 1926, essa è una descrizione matematica dello stato quantistico di una particella o di un sistema. Si tratta di un’equazione complessa, espressa tramite simboli che potrebbero sembrare indecifrabili ai non addetti ai lavori: Ψ (psi), la lettera greca che Schrödinger scelse per rappresentarla.
Ma non lasciamoci intimorire dalla matematica. In termini semplici, la funzione d’onda descrive tutte le possibili informazioni riguardo una particella: dove si trova, a quale velocità si muove e persino con quale probabilità la possiamo trovare in una certa posizione. Tuttavia, qui arriva il punto critico. La funzione d’onda non ci dice dove si trova veramente la particella. Ci dice solo dove potrebbe trovarsi.
Questo concetto è centrale nel comportamento del mondo quantistico: un mondo governato non dalla certezza, ma dalla probabilità.

LO SCOPRITORE: ERWIN SCHRÖDINGER E IL GATTO PIÙ FAMOSO DELLA SCIENZA.

L’austriaco Erwin Schrödinger è il genio dietro la funzione d’onda. Nel 1926, in pieno fervore delle scoperte quantistiche, Schrödinger presentò la sua celebre equazione differenziale, conosciuta oggi come equazione di Schrödinger. Mentre sviluppava questi concetti, Schrödinger non era convinto che la meccanica quantistica potesse essere interpretata letteralmente.
Per esprimere i suoi dubbi, nel 1935 ideò il famoso esperimento mentale del gatto di Schrödinger. Immaginate un gatto chiuso in una scatola insieme a un meccanismo che dipende dal decadimento di un atomo radioattivo. Secondo la meccanica quantistica, finché non apriamo la scatola, il gatto è contemporaneamente vivo e morto, uno stato descritto proprio dalla funzione d’onda. Questa sovrapposizione di stati lascia ancora oggi chiunque perplesso: la realtà esiste solo quando “apriamo la scatola”?

CAMPO DI APPLICAZIONE: DAI COMPUTER QUANTISTICI AL FUTURO DELL’UMANITÀ.

La funzione d’onda non è solo un concetto astratto. Le sue applicazioni sono immense e stanno rivoluzionando il nostro mondo.

Un esempio illustre è il campo dei computer quantistici. Queste macchine, ancora in fase di sviluppo avanzato, sfruttano i principi della sovrapposizione descritti da Ψ per elaborare enormi quantità di dati in frazioni di secondo. Nei normali computer un bit può assumere due soli valori, zero o uno. Invece, ogni "qubit" (un bit quantistico) può esistere in un mix contemporaneo di stati logic, può essere zero o uno, o tutti e due assieme, permettendo una potenza di calcolo che supera di gran lunga quella dei computer tradizionali.
Nel campo della chimica, l'equazione di Schrödinger permette di descrivere e prevedere le interazioni tra gli atomi e le molecole. Senza questa equazione, non avremmo oggi molti dei moderni medicinali o materiali innovativi.
Perfino l’astrofisica utilizza la funzione d’onda per spiegare i comportamenti più misteriosi del cosmo, come la radiazione di Hawking prodotta dai buchi neri.

QUALI PROBLEMI RISOLVE? UNA FINESTRA NEL CAOS DELL’INVISIBILE.

La funzione d’onda ci offre un’arma straordinaria: la possibilità di prevedere il comportamento apparentemente imprevedibile delle particelle. Prima della meccanica quantistica, l’idea stessa di probabilità nella fisica era inaccettabile. La scienza newtoniana descriveva un universo deterministico, dove ogni evento seguiva leggi precise e immutabili.
La funzione d’onda ha dissolto questa illusione di controllo. Schrödinger e i suoi contemporanei, come Max Born, hanno dimostrato che il mondo microscopico è governato da leggi probabilistiche. Un esempio famoso è il fenomeno del tunneling quantistico, essenziale per il funzionamento dei moderni transistor e dei pannelli solari. Senza Ψ, non potremmo spiegare come una particella può superare una barriera che sembra insormontabile, infrangendo le regole della fisica classica. La soluzione è semplice: la particella l’”attraversa”.

INTERPRETAZIONI E PARADOSSI: IL VELO DELL’INCERTEZZA.

La funzione d’onda, proprio come una sinfonia quantistica, è tanto affascinante quanto enigmatica. La sua interpretazione divide ancora oggi la comunità scientifica.
Secondo l’interpretazione di Copenaghen, sostenuta da Niels Bohr e Werner Heisenberg, Ψ non descrive una realtà fisica ma le nostre conoscenze su di essa. La realtà, in questa visione, si concretizza solo nel momento dell’osservazione.
Altri, come David Bohm, hanno proposto un’interpretazione diversa: l’idea che la funzione d’onda sia un’entità reale che guida le particelle come una sorta di "pilota". Più recentemente, l’interpretazione dei "molti mondi" di Hugh Everett ha suscitato grande interesse. Secondo questa visione radicale, ogni volta che un’osservazione viene effettuata, l’universo si divide in molteplici realtà parallele, ognuna contenente un possibile risultato.
Questi paradossi riflettono un limite non solo della fisica ma anche della filosofia. Ancora oggi non esiste un consenso. E forse è proprio per questo che la funzione d’onda continua ad affascinare: non offre risposte definitive, ma apre nuove domande.
La funzione d’onda non ha cambiato solo la scienza. Ha influenzato la letteratura, la filosofia e perfino l’arte. Scrittori come Jorge Luis Borges e Philip K. Dick hanno intrecciato l’idea di mondi multipli nei loro racconti, creando universi che riflettono l’incertezza quantistica. Filosofi come Heidegger e Derrida hanno esplorato il significato dell'indeterminazione nella conoscenza umana, prendendo spunto dalla logica quantistica.
Nel mondo moderno, viviamo immersi nelle applicazioni della funzione d’onda. Ogni volta che accendiamo uno smartphone o utilizziamo un dispositivo elettronico, Ψ è con noi, nascosta nel silenzioso funzionamento dei semiconduttori e dei laser.
In conclusione, la funzione d’onda di Schrödinger è molto più di un’equazione matematica. È una finestra su un universo che sfugge alla nostra comprensione intuitiva. È uno strumento che ci ha permesso di costruire tecnologie straordinarie e di esplorare i confini del possibile. Ma è anche un mistero che continua a lasciare aperta la più grande domanda: qual è, davvero, la natura della realtà? Rispondere a questa domanda potrebbe richiedere nuove rivoluzioni scientifiche, o forse non sarà mai possibile.

IMPLICAZIONI FILOSOFICHE.

Le implicazioni filosofiche derivanti dai paradossi della funzione d'onda sono profonde e, in molti casi, mettono in discussione le nostre nozioni fondamentali di realtà, conoscenza e il ruolo dell'osservatore nell'universo. Un paio di questioni riguardano la natura della realtà:
Il paradosso della funzione d'onda, come espresso nel famoso esperimento del gatto di Schrödinger, solleva interrogativi su cosa sia "reale". Ad esempio, il gatto è vivo o morto, o entrambi, prima dell'osservazione? L'interpretazione di Copenhagen suggerisce che la realtà è indefinita fino a quando non viene osservata, mentre altre interpretazioni (come la Bohmiana o quella a Molti Mondi) offrono risposte molto diverse. Questo invita la filosofia a rivedere la distinzione tra realtà oggettiva e soggettiva.
Circa la realtà, occorre valurare il problema dell’esistenza di molteplici realtà:
Secondo l'interpretazione a Molti Mondi, ogni possibilità quantistica si realizza in un universo parallelo. Questo sposterebbe il concetto di "realtà" da un'entità singola a un multiverso, con enormi conseguenze filosofiche riguardo il significato dell'esistenza.
Un altro paio di questioni importante riguardano il ruolo dell'osservatore:
L'osservatore crea la realtà?
Nell'interpretazione di Copenhagen, il collasso della funzione d'onda avviene al momento dell'osservazione, il che implica che l'atto dell'osservazione abbia un ruolo fondamentale nella definizione della realtà. Questo mette in discussione il ruolo passivo dell'osservatore classico e apre a una concezione più partecipativa dell'universo, dove la consapevolezza (o, per alcuni, la coscienza) potrebbe essere più che un semplice sottoprodotto.
Collegamento tra la coscienza e il collasso della funzione d’onda:
Alcuni autori hanno ipotizzato che la coscienza sia direttamente coinvolta nel collasso della funzione d'onda. Anche se questa idea rimane speculativa, introduce profonde implicazioni sulla natura della mente e la sua relazione con il mondo fisico.
Esiste comunque un gigantesco problema , quello del determinismo e del libero arbitrio. Secondo l'interpretazione Bohmiana, l'universo è deterministico: tutto è governato da variabili nascoste. Al contrario, nell'interpretazione di Copenhagen, il futuro non è predeterminato ma probabilistico, il che sembra lasciare spazio a un maggiore margine di "libertà" nei processi fisici.
Questa dicotomia coinvolge il libero arbitrio: viviamo in un universo deterministico dove le nostre scelte sono già "scritte", oppure abitiamo in un universo probabilistico dove queste scelte sono aperte a variazioni intrinseche?
Un ruolo importante lo svolge l'incompletezza della nostra conoscenza, dovuta anzitutto ai limiti intrinseci della conoscenza umana: La funzione d'onda contiene tutte le informazioni possibili di un sistema quantistico, ma possiamo conoscerne solo una parte (ad esempio, la posizione o la quantità di moto, ma non entrambe simultaneamente). Questo principio d'indeterminazione suggerisce che ci sono fondamentali limiti alla nostra capacità di comprendere completamente la realtà.
Esiste anche la questione del tempo, visto come una entità emergente: Alcuni paradossi quantistici spingono a ripensare il tempo stesso. Ad esempio, nell'interpretazione a Molti Mondi, il tempo non è lineare ma ramificato in innumerevoli possibilità. Questo porta a domandarsi se il tempo sia una proprietà fondamentale dell'universo o un'illusione emergente delle nostre percezioni.
Infine, esistono diversità attualmente insormontabili tra il mondo microscopico e quello macroscopico. Le leggi quantistiche sembrano governare il mondo microscopico, mentre nel mondo macroscopico ci affidiamo alla fisica classica. Il "paradosso della misurazione" e la mancanza di una transizione chiara tra queste due sfere suscita questioni filosofiche sulla continuità o discontinuità tra i diversi livelli del reale. Esiste un "ponte" tra queste due realtà, o abbiamo bisogno di una teoria ancora più profonda?
In sintesi, i paradossi della funzione d'onda mettono in discussione le fondamenta della realtà, il ruolo dell'osservatore, i limiti della conoscenza e persino la natura del tempo e dello spazio. Questi problemi non sono solo scientifici, ma anche filosofici, richiedendo una collaborazione interdisciplinare per esplorarne le implicazioni.

Bruno Del Medico
Blogger, divulgatore, scrittore.
https://www.facebook.com/cenacolo.Jung.Pauli
Trovi i miei libri su: www.giardinoquantico.it

Vi aspetto a questo meraviglioso festival!
13/05/2025

Vi aspetto a questo meraviglioso festival!

Teresa Chiarelli sarà a La Era Nuova Festival dal 13 al 16 giugno al in Umbria. Scriveteci per Info e Iscrizione 🌿

Il workshop con la meravigliosa Teresa sará domenica 15 giugno alla mattina e si chiama “Essere Natura -
Laboratorio mimico meditativo nel bosco”

“Siamo fatti della stessa sostanza dell’Universo che ci circonda, siamo una perfetta alchimia! Nel bosco, mediteremo sugli elementi naturali a contatto con Madre Terra, nostra grande alleata e maestra. Attraverso il corpo e la voce, risveglieremo i movimenti per prendere contatto con il mondo che ci circonda, in cui siamo immersi. Perché NOI SIAMO NATURA!”

11/05/2025
Vortice di Cambiamento...Chi sei davvero? ..profondo senso di solitudine prima della rinascita...Leggi di più qui: https...
08/05/2025

Vortice di Cambiamento...

Chi sei davvero?
..profondo senso di solitudine prima della rinascita...

Leggi di più qui: https://wix.to/LltiB5F



Oggi riparto da qui...

ProfondoAssolutoChi sono ?Anni di nuove scelteSolitudine Tornare a sé Ma chi sono?VuotoScoperta Non sono nessunoSenso profondo del séEssenzaQual’è la mia Essenza? Non c’è Essenza senza AssenzaAssenza dal mondoAssenza dal tutto ConfusioneNon essere più ciò con cui mi sono identificataPerder...

23/04/2025

IL CORPO NON ATTACCA MAI SE STESSO

Quante volte abbiamo pensato: “Il mio corpo è impazzito. Ce l’ha con me.” Quando ci svegliamo con le articolazioni infiammate, con l’asma che stringe il petto, con un eczema che brucia o una pressione che sale senza preavviso, è facile pensare che qualcosa in noi si sia spezzato. Che il nostro stesso organismo si stia ribellando.

Ma c’è un’altra verità, più profonda, più scomoda… ma anche più liberatoria. Il corpo non attacca mai se stesso. Mai. Non è progettato per autodistruggersi, ma per adattarsi, proteggersi e sopravvivere.

Ogni sintomo è un messaggio. Ogni diagnosi è un grido del corpo che ci chiede di ascoltare, non di combatterlo.

L’osteoporosi? Non è un fallimento osseo. È un tentativo disperato del corpo di liberare minerali alcalinizzanti per tamponare un terreno troppo acido.

Le vene varicose? Un sistema che prova a trovare vie alternative quando la circolazione non funziona più, spesso a causa di una linfa stagnante.

L’ansia? È il sistema nervoso che percepisce pericolo e attiva una modalità di sopravvivenza. È il corpo che urla: “Qualcosa non va, ma io ci provo lo stesso a starti accanto.”

Il colesterolo alto? È un cerotto. Il corpo lo produce per proteggere i tessuti infiammati, per costruire ormoni, per riparare ciò che è stato danneggiato.

L’insonnia? Non è un tradimento del sonno. È il corpo che ti sveglia perché qualcosa, dentro di te, ha bisogno di essere guardato in faccia. Emozioni. Dolore. Conflitti.

Eczemi, dermatiti? Una pelle che si fa valvola di sfogo, un organo emuntore che espelle tossine che non trovano altra via.

La tosse? Un atto di difesa, un modo per buttare fuori qualcosa che non deve rimanere dentro.

I tumori? La più dura delle verità. A volte, una capsula biologica per isolare tossine, conflitti, traumi antichi mai integrati. Un ultimo tentativo di contenimento.

Il vomito? Una via di uscita. Un rifiuto profondo. Una espulsione.

Le allergie? Un sistema immunitario che reagisce in modo iperattivo a ciò che percepisce come minaccia. Magari perché è esausto. Forse perché si sente invaso.

La stanchezza cronica (fatigue)?
È il corpo che dice: “Ho bisogno di rallentare. Sto conservando energia per qualcosa di più importante. La guarigione, forse.”

La gotta? Cristalli che si accumulano e che il corpo prova a sequestrare per evitare danni peggiori. Meglio dolore acuto che danno sistemico.

L’ipertensione? Un modo per mantenere ossigenazione in tessuti infiammati o in allarme costante.

L’asma? Una chiusura delle vie respiratorie. Ma non per punirti. Per limitare l’entrata di sostanze percepite come pericolose. Anche qui, è sopravvivenza.

Il corpo è un alleato instancabile. Non è contro di noi. Mai. Ci parla in un linguaggio che non sempre comprendiamo. Un linguaggio fatto di febbri, eruzioni cutanee, infiammazioni, alterazioni ormonali. Ma è sempre lo stesso messaggio, sussurrato o urlato:
“Guarda. Ascolta. Qualcosa ha bisogno di attenzione.”

Quando smettiamo di vedere i sintomi come nemici, e iniziamo a vederli come strategie di adattamento, cambia tutto. Non si tratta più di combattere contro se stessi, ma di accompagnare il corpo verso un equilibrio perduto. Di ricostruire ponti, non barricate.

La meditazione 🧘🏼‍♀️
26/02/2025

La meditazione 🧘🏼‍♀️

24/02/2025

Nel cuore dell'universo si nasconde una danza misteriosa che sfida la nostra logica classica. Due particelle possono rimanere connesse in modo invisibile attraverso un fenomeno chiamato entanglement quantistico.

È come se queste particelle fossero due ballerini che eseguono una coreografia perfetta anche bendati. Quando una particella cambia stato, la sua gemella risponde istantaneamente, mostrando correlazioni che sembrano magiche ma sono state confermate da numerosi esperimenti.

Questo fenomeno lasciò perplesso persino Einstein, che lo chiamò "azione spettrale a distanza". Lui e altri scienziati tentarono di spiegarlo con variabili nascoste, ma gli esperimenti successivi hanno dimostrato che l'entanglement è davvero un principio fondamentale della meccanica quantistica.

Anche se le particelle sembrano comunicare più veloce della luce, in realtà non violano la relatività di Einstein: non possono trasmettere informazioni oltre il limite della velocità della luce. Eppure, questo misterioso legame è uno dei principi chiave per lo sviluppo dei computer quantistici.

La realtà quantistica continua a sorprenderci, superando i limiti della nostra immaginazione classica.

Meraviglioso 🤩
23/02/2025

Meraviglioso 🤩

20/02/2025

Indirizzo

Florence

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 12:00
Giovedì 15:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 12:00

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Teresa Chiarelli - BioRisonanza - Firenze pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Teresa Chiarelli - BioRisonanza - Firenze:

Condividi