🥨 Sono numerose le conseguenze negative che uno stato di sottopeso può causare a chi soffre di un Disturbo Alimentare. Mantenere un peso eccessivamente basso ha un effetto marcato sulla salute fisica e comporta numerose conseguenze, tra cui quelle a livello cardiaco, osseo, muscolare, ormonale e gastrointestinale. Esistono altri aspetti considerati dannosi e problematici, che sono un risultato diretto del sottopeso ma che spesso non vengono attribuiti a questo.
🍋𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢?
Molte persone attribuiscono queste caratteristiche al loro modo di essere, quando invece sono conseguenze del disturbo alimentare, che mascherano la loro personalità e che verranno meno una volta ristabilito un peso salutare. Inoltre alcuni di questi aspetti, oltre ad essere una conseguenza, costituiscono anche un fattore di mantenimento, creando circoli viziosi che mantengono il problema alimentare.
23/09/2024
𝐈𝐏𝐄𝐑𝐈𝐍𝐕𝐄𝐒𝐓𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐍𝐄𝐋 𝐂𝐎𝐑𝐏𝐎 𝐄 𝐑𝐈𝐒𝐂𝐇𝐈 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐀 𝐒𝐀𝐋𝐔𝐓𝐄
🍋Le persone tendono a giudicare il proprio valore sulla base delle loro prestazioni in diversi domini della vita, come: le relazioni interpersonali con amici, le relazioni sentimentali, il lavoro, la genitorialità, lo sport, l’aspetto fisico, ecc.
🍐Le persone che hanno un concetto di sé incentrato sull'aspetto, (cioè, sopravvalutano l'importanza dell'aspetto fisico per l'autodefinizione e l'autostima) hanno maggiori probabilità di sviluppare un'alimentazione disordinata e di avere disturbi alimentari.
🥑 È stato pubblicato uno studio condotto su due gruppi di adolescenti femmine, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, con diagnosi di anoressia nervosa (AN) in fase acuta e in remissione. Questi gruppi sono stati confrontati con un gruppo di controllo di adolescenti della stessa fascia di età senza diagnosi psichiatrica.
🥦I risultati mostrano un’associazione negativa tra abilità di mindfulness e depressione nei due gruppi AN, e tra abilità di mindfulness e rispettivamente ansia e disregolazione emotiva in tutti i gruppi, ovvero all’aumentare delle abilità di mindfulness corrisponde una diminuzione dei livelli di depressione, di ansia e di disregolazione emotiva, che a loro volta hanno mostrato una significativa associazione con la sintomatologia alimentare e con la tendenza al perfezionismo in tutti i gruppi. Si evidenzia una differenza significativa tra il gruppo di pazienti con diagnosi di AN ed il gruppo di adolescenti senza diagnosi in termini di punteggi più bassi di abilità mindfulness, che però scompare controllando gli effetti di ansia e depressione sulla sintomatologia alimentare. Elevati livelli di perfezionismo e maggiori difficoltà di regolazione emotiva continuano invece ad influenzare negativamente le capacità di mindfulness in tutti i gruppi, anche controllando l’influenza di ansia e depressione.
👉𝐏𝐞𝐫 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢: Dikmeer, N., Ersöz Alan, B., & Foto Özdemir, D. (2024). The role of mindfulness on the psychological aspects of anorexia nervosa. Clinical Child Psychology and Psychiatry, 29(1), 15-29. https://doi.org/10.1177/13591045231190675
🤸♀️In letteratura è documentato che l'uso di filtri fotografici per alterare il proprio aspetto può avere un impatto negativo sull'immagine corporea e aumentare il rischio di comportamenti alimentari problematici, orientati alla magrezza.
📸Un recente studio ha indagato se l’uso dei filtri fotografici possa avere un impatto sulla dismorfia muscolare, caratterizzata da un’insoddisfazione patologica per la propria muscolosità con un costante tentativo di aumentare la massa muscolare attraverso comportamenti disfunzionali.
🙎Dai risultati emerge che l'𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐟𝐨𝐭𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐞̀ 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨𝐦𝐚𝐭𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐦𝐨𝐫𝐟𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐦𝐮𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 e che il genere ha moderato significativamente l’associazione tra i due fattori. I ragazzi e giovani uomini, rispetto alle ragazze e alle giovani donne, che hanno riferito l’uso dei filtri fotografici sui social media sembrano avere una maggiore sintomatologia relativa alla dismorfia muscolare con una forte preoccupazione rispetto alla muscolosità e comportamenti mirati all’accrescimento di questa.
🥖Il picacismo o pica è definito dal DSM 5 come l'𝐢𝐧𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐨 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞. Più specificamente, tali ingestioni devono essere continuative per almeno 1 mese e verificarsi in un'età incoerente dal punto di vista dello sviluppo per tale comportamento.
🍞I tre tipi di pica più comunemente riportati in letteratura includono il consumo di terra, argilla, gesso, fango (geofagia); amido (amilofagia); ghiaccio (pagofagia). Gli individui con pica assumono anche carbone, bicarbonato di sodio, cenere.
🥨Sono state proposte una varietà di possibili 𝐬𝐩𝐢𝐞𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞𝐳𝐢𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐡𝐞 del picacismo: le aspettative culturali, o come risposta allo stress, o alla fame, ai disturbi gastrointestinali, alla carenza di micronutrienti (ferro, zinco, calcio, ecc.) e infine come protezione da tossine e agenti patogeni.
🥐 Horner e colleghi sono stati i primi a rivedere sistematicamente la pratica del picacismo durante la gravidanza. La prevalenza di pica è stato registrata in donne afroamericane in gravidanza. Le attuali stime di prevalenza del picacismo durante la gravidanza variano considerevolmente, in particolare per la geofagia, che è stata segnalata con un valore dello 0,007% in Danimarca al 92,5% in Nigeria. Questa variabilità è stata attribuita a molteplici fattori, tra cui le differenze nei criteri diagnostici e nella misurazione, la sottostima del picacismo anche da parte del personale sanitario, le pratiche culturali e le differenze nelle popolazioni campionate (ad es. etnia, stato socioeconomico). Tra i fattori che potrebbero contribuire al manifestarsi del disturbo potrebbero esserci anche disturbi mentali e neurologici.
🥖 Le complicazioni del picacismo possono essere stitichezza e crampi o ostruzione intestinale, infezione batterica e avvelenamento. In gravidanza si aggiungono tutte quelle complicazioni che possono seriamente mettere in pericolo la vita del feto. Ma non solo, mangiare prodotti non alimentari potrebbe portare a ridurre il consumo di cibi sani e nutrienti, portando alla malnutrizione.
⚽️ E’ ampiamente riconosciuto che l’attività fisica e l’esercizio fisico apportino benefici significativi per la salute fisica, compreso il miglioramento della salute generale e la prevenzione delle malattie
🏓 L’impegno in un’attività fisica regolare è stato anche associato a numerosi effetti positivi sulla salute mentale, tra cui la riduzione dei sintomi di depressione e ansia, un miglioramento dell’umore e del benessere emotivo e una maggiore resilienza allo stress.
🥋 Ricerche recenti, tuttavia, hanno evidenziato i potenziali sintomi fisiologici e psicologici negativi associati all’esercizio fisico eccessivo, che possono contribuire allo sviluppo della dipendenza da esercizio fisico (EA).
🎿 Il comportamento è spesso caratterizzato da un progressivo aumento dell’intensità e della frequenza dell'esercizio, rendendo difficile il controllo del proprio comportamento, nonostante le conseguenze fisiche e mentali negative .
🥎 Sebbene l’EA non sia un fenomeno diffuso, poiché si verifica solo nello 0,3-3% della popolazione generale, potrebbe comportare gravi conseguenze fisiche e mentali per le persone colpite, inclusi infortuni, problemi sociali e isolamento.
🏂 L’iperattività e l’esercizio fisico eccessivo sono sintomi spesso centrali in molti pazienti affetti da disturbi alimentari. Questo può avere la funzione di compenso, di controllo del peso o di gestione di emozioni negative.
⛹️♀️Risultati precedenti mostrano associazioni tra esercizio fisico eccessivo e patologico e la gravità del disturbo alimentare, un rischio più elevato di recidiva, altri sintomi di comorbilità e risultati peggiori del trattamento.
🏋️♀️In un recente studio è stata indagata l’associazione tra esercizio fisico eccessivo (sia nel corso della vita che attuale) e la patologia del disturbo alimentare.
Dai risultati emerge che l’𝐞𝐬𝐞𝐫𝐜𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐨 𝐞𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐮𝐥𝐬𝐢𝐯𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐞̀ 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐢 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨𝐦𝐚𝐭𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞, 𝐚 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐞𝐥𝐞𝐯𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐚𝐧𝐬𝐢𝐚, 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐨𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐨-𝐜𝐨𝐦𝐩𝐮𝐥𝐬𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐢𝐝𝐞𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐢𝐜𝐢𝐝𝐚𝐫𝐢𝐚.
🍅I pazienti che soffrono di un disturbo alimentare possono ricorrere all’uso di lassativi come mezzo per controllare il peso. Tale pratica può essere saltuaria (con lo scopo di eliminare le calorie assunte in eccesso post abbuffata) o abituale.
🌽𝐈 𝐥𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚𝐜𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚, infatti hanno un effetto solo sullo svuotamento dell’intestino crasso, che non è deputato all’assorbimento del cibo. La perdita di peso conseguente all’uso di lassativi è causata prevalentemente dall’eliminazione dell’acqua, per cui 𝐢𝐧 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐛𝐨 𝐨 𝐥𝐢𝐪𝐮𝐢𝐝𝐢, 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐚𝐜𝐪𝐮𝐢𝐬𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐞𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨. Non vi è un effetto nemmeno sull’assorbimento delle calorie assunte, perché se pur ottenendo una fluttuazione del peso, essa è da imputare a uno squilibrio del bilancio idrico. Inoltre, 𝐥’𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐥𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐮𝐟𝐟𝐚𝐭𝐞, perché chi li assume tende a pensare in modo erroneo, di non assorbire ciò che mangia, riducendo il controllo sull’ alimentazione.
🍒Le difficoltà del sonno sono frequenti nei pazienti affetti da Anoressia Nervosa. Un recente studio ha indagato le differenze nel sonno tra pazienti con diagnosi di Anoressia nervosa e soggetti di controllo nei loro ambienti domestici. Nello specifico sono state indagate diverse variabili come l’addormentamento, la durata del sonno, la frequenza e la durata dei risvegli notturni e le notti di insonnia.
🍍Dai risultati è emerso che i pazienti con Anoressia Nervosa presentano risvegli notturni più frequenti e di lunga durata e passano più notti intere svegli rispetto ai soggetti di controllo, nonostante sia presente un’elevata variabilità all’interno del campione.
👉Quali cibi vengono più comunemente consumati quando ci si abbuffa?
👉Esiste il craving per i carboidrati?
👉Quali possono essere generalmente i fattori precipitanti di un’abbuffata?
👉Quanto cibo si mangia in un’abbuffata?
13/05/2024
𝐂𝐡𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐏𝐢𝐜𝐤𝐲 𝐄𝐚𝐭𝐞𝐫𝐬?
🍐 I picky eaters (che possiamo tradurre in italiano come “mangiatori schizzinosi”) sono quei bambini "che consumano una varietà inadeguata di cibi e nel contempo rifiutano una quantità sostanziale di cibi che sono loro familiari (o non familiari)".
🍑 Partendo dal presupposto che il picco di prevalenza del picky eating si verifica all'età di circa 3 anni, i fattori predittivi riguardo l'insorgenza possono essere osservati durante 3 fasi distinte: prima e durante la gravidanza, nella fase di alimentazione precoce (primo anno di vita) e nel secondo anno di vita (che riflette gli stili di alimentazione dei genitori in risposta alla crescente autonomia del bambino).Maschi e femmine sono ugualmente colpiti, la presenza di fratelli è un fattore protettivo cosi come l'introduzione precoce di verdure nell'alimentazione. Il picky eating è una fase comune e difficilmente può causare danni permanenti allo sviluppo del bambino.
🍊Ecco alcune strategie utili che genitori e caregiver possono utilizzare quando il proprio bambino inizia a mostrare questo tipo di comportamento alimentare:
👉Avere aspettative realistiche sulle dimensioni delle porzioni dei bambini
👉Effettuare un'esposizione graduale e ripetuta ai cibi non familiari
👉Non utilizzare il cibo come premio per aumentare la motivazione
👉Avere un approccio positivo, evitando la negatività e la pressione nel mangiare
👉Come genitori, essere I primi a mangiare cibi nuovi e non familiari cosi come frutta e verdura
👉Promuovere l'appetito limitando gli spuntini e le bevande energetiche come latte, succhi e bibite tra i pasti
👉Avere esperienze alimentari sociali come pasti in famiglia in cui tutti i membri mangiano lo stesso cibo
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Tages Onlus è un’associazione a carattere scientifico che offre interventi e progetti efficaci, sostenibili e socialmente rilevanti. Si occupa di psicologia, psicoterapia, interventi socio-sanitari, ricerca scientifica, formazione dedicata ai professionisti e divulgazione rivolta alla cittadinanza. I nostri Centri Clinici sono a Firenze e a Bologna.
Il gruppo di lavoro TAGES NUTRITION opera all’interno di Tages Onlus e si occupa di nutrizione, alimentazione e delle problematiche connesse svolgendo attività clinica altamente qualificata (psicologia, psicoterapia, psichiatria). La valutazione iniziale permette di fare una corretta diagnosi differenziale, per capire eventuali problemi di natura psicologica e/o fisica concomitanti (ad esempio, depressione, ansia, problemi endocrini ecc.) e proporre il trattamento più adeguato allo specifico caso.
Le nostre aree di intervento comprendono i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione descritti dal manuale diagnostico di riferimento (DSM-5; APA, 2013):
Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo
Anoressia Nervosa
Bulimia Nervosa
Disturbo da Alimentazione Incontrollata
Disturbo della nutrizione o dell’alimentazione senza specificazione
Disturbo della nutrizione o dell’alimentazione con specificazione (a. Anoressia atipica; b. Bulimia nervosa a bassa frequenza e/o di durata limitata; c. Disturbo da binge-eating a bassa frequenza e/o di durata limitata; d. Disturbi da condotte di eliminazione; e. Sindrome da alimentazione notturna)
Pica
Disturbo di ruminazione
Nel gruppo di lavoro Tages nutrition ci sono professionisti formati anche per la diagnosi ed il trattamento del Sovrappeso e dell’Obesità.
I nostri professionisti sono formati e costantemente aggiornati sui principali approcci e protocolli (evidence-based) per la diagnosi e il trattamento dei Disturbi dell’Alimentazione, tra cui:
TCC (Terapia cognitivo-comportamentale)
CBT-E (Enhanced Cognitive Behaviour Therapy)
CBT-E per adolescenti
FBT (Family-Based Treatment for Eating Disorders)
MINDFUL EATING
Ci occupiamo anche dello studio delle principali teorie e tecniche utilizzate nell’ambito dell’alimentazione e delle problematiche connesse, producendo materiale informativo ed organizzando seminari aperti a tutti e corsi dedicati ai professionisti.